LETTERA
GLICEMIA SCESA DA 180 A 108, GRAZIE AL VEGANISMO CRUDISTA
Mi sono imbattuta due mesi fa nel suo blog.
Mio marito ha da circa due anni problemi di diabete, finora tenuto abbastanza sotto controllo solo eliminando gli zuccheri e senza ricorrere, come la diabetologa invece pretenderebbe, alla metformina.
Abbiamo deciso invece di provare la strategia da lei suggerita.
I valori nel primo mese si sono abbassati.
Era da tempo che la glicemia del mattino non scendeva sotto i 180, e in questo caso è arrivata a 140, mentre al postprandiale, dopo due ore dal pasto, era addirittura arrivata a 108.
PROCESSO INTERROTTO DA UN TRAUMA EMOTIVO, E DISTURBATO DA UN LEGGERO ECCESSO DI CALO PONDERALE
Nel secondo mese la situazione emotiva, causata da un lutto, ha fatto nuovamente lievitare i valori.
Questo conferma quanto ho sempre pensato, e cioè che il problema glicemico di mio marito sia stato scatenato due anni fa da grande stress, non ancora del tutto rientrato.
Ora i valori stanno nuovamente scendendo, ma si presenta un fatto che lo mette in difficoltà.
Mentre io, con la stessa alimentazione, ho ridotto il peso di poco più di 2 chili in due mesi di cura, la perdita ponderale di mio marito è più consistente, e ha perso almeno 5 chili (è alto 1.80 e ora pesa 72 kg).
CORSE IN BAGNO E TIMORE DI ANDARE SOTTOPESO
D’altra parte, in questi due mesi la fase eliminativa è stata intensa e lui continua ad evacuare forti quantità di feci, andando in bagno anche 3 volte al giorno.
Questo crea qualche perplessità, ma mi spiacerebbe molto che abbandonasse la cura tornando alle proteine animali per timore di dimagrire troppo. Cosa ci può suggerire?
La ringrazio di cuore e la saluto molto cordialmente.
Luciana
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RISPOSTA
IL PESO NON VA SU E GIU’ A CASO O SENZA CONTROLLI
Ciao Luciana.
Sulla perdita di peso, ti ricordo che il riequilibrio non è lasciato al caso. C’è un sistema immunitario che le vostre nuove attenzioni cibarie stanno rimettendo in piena efficienza. E’ lui che regola il tutto. E’ lui che stabilisce quanto e come calare, e dove fermarsi.
Chi ti ha poi detto che con la carne si mette su più peso e con i vegetali se ne perde?
Non sai forse che le diete Atkins, Dukan e Lemme fanno dimagrire di 20 e 30 chili a forza di bistecche e di integratori?
TUO MARITO E’ TUTTORA IN FASE ELIMINATIVA.
PUOI COMUNQUE INCREMENTARGLI L’APPORTO CALORICO.
Ti consiglio comunque di inserire a metà mattina la crema di avena al latte di cereali, con aggiunta di germe di grano e semini (sesamo, girasole, quinoa, lino, zucca, papavero, ecc). Puoi anche aumentare il consumo di mandorle e pinoli a fine pasto. L’avocado e i germogli aggiunti al primo piatto di insalata a pranzo e cena, apporteranno ulteriore potenza calorica ed ingrassante.
Ti allego qualche tesina di supporto.
Le 3 volte al giorno nel suo caso vanno benissimo. Sta evidentemente in fase eliminativa. Lo scarico di accumulazioni tossiche interne può durare dei mesi. Dipende dalla quantità e dalla qualità di tali materiali. Ci pensa sempre il nostro angelo custode a gestire la faccenda al meglio.
L’INTERVENTISMO MEDICO E’ UNO SCHEMA OBBLIGATO
I fattori che concorrono a mantenerci in stato di equilibrio (ossia di omeostasi e salute) includono il cibo, il comportamento, l’ambiente e il modo in cui reagiamo ai traumi emotivi che caratterizzano l’esistenza terrena, spesso aleatoria, con alti e bassi di ogni genere. I medici non sanno fare di meglio che proporsi da protagonisti esclusivi, da interventisti e da pronti risolutori in ogni tipo di malattia.
Non si possono nemmeno tirare indietro. Devono marciare per convenienza economico-sociale, per legge dello stato e per deontologia professionale, lungo i binari della cura standard, prevista per ogni singola patologia dalla Chiesa Medica Americana (Ordine medico mondiale, OMS) e dai suoi Chierichetti dislocati nelle varie parrocchie nazionali chiamate Ministero della Salute, Facoltà di Medicina, Ospedali e ASL (Ordine Medico Nazionale).
Trattasi di uno schema fisso e inalterabile. Trattasi di un percorso obbligato.
LA CONCENTRAZIONE SUL SINTOMO
La medicina poi non si interessa per niente dell’insidiosa malattia causante, della malattia che ha causato lo squilibrio.
Troppo complicato, difficile, incerto, dispersivo, costoso in termini di tempo e di danaro, quel tipo di approccio. La causa vera di malattia viene dunque lasciata sistematicamente al suo posto, libera di continuare a fare i suoi danni a suo piacimento.
Meglio concentrarsi su un obiettivo semplice, modesto, palpabile e alla portata di medico e di farmaco.
Meglio concentrarsi sul sintomo, sulla spia rossa, sull’emicrania, sulla ferritina, sui cuscinetti di grasso, sui valori glicemici, sui valori ematici, sul livello di colesterolo LDL da abbassare, sui calcoli ai reni ed alla cistifellea, sui noduli alla tiroide, sulla prostata ingrossata, sull’indurimento sospetto al seno.
LA TEMPORANEA E FALSA GUARIGIONE
In questi casi, l’obiettivo, o meglio il falso obiettivo della scomparsa del sintomo, è raggiungibile e verificabile in tempi brevi, in tempi commerciali e dunque fatturabili, scanditi da una prescrizione, da una ricetta farmacologica, da un intervento, da una parcella, o da una copertura assicurativa.
Scomparso il mal di testa, persi i chili in più, rimossi i calcoli e i nodi, e la cura viene definita un successo. “Bravo dottore, sto finalmente bene!”.
Non dimentichiamoci però che la causa di malattia è rimasta tranquilla ed inalterata al suo posto, a tessere le sue insidiose trame. Pertanto stiamo bene temporaneamente, in attesa della prossima scoppola.
LE IMMANCABILI PRESSIONI DEL DIABETOLOGO VERSO I FARMACI E L’INSULINA
Nel caso di tuo marito, cara Luciana, il medico si chiama diabetologo e, come volevasi dimostrare, fa di tutto e di più per imporre la sua soluzione a base di metformina, di insulina e di dieta alto-proteica utilissima a non far uscire il diabetico da una prigione e da una condanna a vita.
Il diabetico che voglia guarire e saltarne fuori rappresenta per la medico-farmacologia di regime uno scandalo, un attentato, una ribellione, e soprattutto la perdita di un prezioso cliente.
Questa è, più o meno, la realtà sotto gli occhi di tutti.
RECORD MONDIALE DEL DIABETE-1 ALLA FINLANDIA, MAGGIOR PAESE CONSUMATORE DI LATTE E CASEINA
Il fatto che la Finlandia, maggiore consumatore mondiale di latte, con 200 litri di media a testa, abbia il 4000% (quattromila per cento) più casi di diabete-1 rispetto al Giappone (paese con minor consumo di latte), non apre ancora gli occhi annebbiati alla medicina.
Il fatto, provato e dimostrato, che una dieta vegana stretta, tendenzialmente crudista, a basso contenuto di grassi (e con bando totale di ogni proteina animale) migliori e guarisca ogni tipo di diabete, non apre gli occhi ai diabetologi, bravi solo ad insulinizzare testardamente i pazienti.
“BENEDETTO SIA IL DIABETE, CON TUTTI I SOLDI CHE CI GARANTISCE”
Trattasi dicevo di uno schema fisso e inalterabile, difeso a spada tratta dalle istituzioni, dalle cattedre universitarie, dalle leggi statali, dai produttori di farmaci e vaccini, dai produttori di carne e di latte, di vini e caffè, di gelati e cole, di scatolame e dolcetti, e da tutti i relativi indotti (cosmetici, concerie, pellicce, supermercati, ecc). Nemico il diabete? Ma vogliamo scherzare? Alla Pfizer gli hanno dedicato una cappella con tante candele votive. Stessa cosa per i tumori al seno, per il cancro alla prostata e per il blocco renale. Dio benedica il diabete e lo mantenga a lungo sulla faccia del pianeta.
I ROMPICOGLIONI DELL’IGIENISMO
Il nemico acerrimo è piuttosto l’igienista naturale, quello che osa mettere piede nel tempio della sanità, senza magari avere nemmeno un lasciapassare, una laurea in medicina, ovvero quel titolo sacro che garantisce la divina infallibilità, poco importa se il possessore può essere un grande cafone, un presuntuoso, un incompetente e un vero ciarlatano. Chiaro che esistono anche i medici bravi e coraggiosi, quelli che vanno fuori dagli schemi rischiando la loro professione. Quelli che umilmente riconoscono gli errori e gli orrori. Quelli che intuiscono come la medicina si sia messa da decenni sulla strada del precipizio. Quelli che dichiarano apertamente che la medicina di oggi sta facendo fallire economicamente e salutisticamente non solo le persone ma anche gli stati.
I GRANDI MEDICI AMERICANI SANNO COME STANNO LE COSE
Sono durissime le parole che arrivano dal professor Colin Campbell, della Cornwell University, autore del celebre China Project, del professor Walter Willet, della Harvard School of Public Health, del professor John McDougall, insigne nutrizionista americano, e persino da Howard Hyman, ex-megaproduttore di latte del Montana, oggi schierato coi vegani più arrabbiati d’America, in feroce opposizione al pericolo numero uno al mondo, che non sono le radiazioni e nemmeno al limite il mercurio, ma la caseina.
Il nemico acerrimo può essere ad esempio questo blog, che sta ricevendo troppe testimonianze autentiche di auto-guarigione, che sono fastidiose e brucianti come autentiche spine nel fianco, per i cani rabbiosi che non vogliono mollare il loro osso.
I NEMICI, SEPPURE QUANTO MAI MEDIOCRI E SGANGHERATI, SI FANNO SENTIRE
Basta andare su internet e digitare Diabetando.
Poter fare affidamento su molti amici è una cosa appagante.
Ma i nemici, per quanto mediocri e maleducati, non mancano.
In questa circostanza è proprio il caso di dire “Molti nemici esagitati, molto onore!”
L’HYGIENE E’ IL NEMICO NUMERO UNO DELLA MEDICINA
Perché mai l’hygiene è il nemico numero uno per la medicina marcia e fallimentare di questo pianeta?
Perché pratica la cura della non-cura.
Perché non interviene sui fastidiosi ma innocenti doloretti, sui sintomi innocenti ed appariscenti, sulle preziose crisi eliminative, sulle benefiche influenze stagionali, ma sempre e solo sulla malattia vera e propria, che è, sia ben chiaro, una malattia tossicologica (cibo, ambiente, comportamento, stile di vita, traumi emotivi, amalgama dentarie, farmaci e vaccini).
Perché coniuga il verbo ippocratico secondo il quale “La Natura, e non la medicina, è Sovrana Medicatrice di tutti i mali”, in conformità a regole e principi che partono da Pitagora e passano per Asclepiade, Marco Aurelio, Galeno, Leonardo, la Scuola Medica Salernitana, Paracelso, Voltaire, Ehret e la Natural Hygiene Society.
LA DENUNCIA IGIENISTICA E’ SCIENTIFICA ED IMPLACABILE
Perché ammira i 700 anni consecutivi di grande salute, senza medici e senza medicine, di Roma imperiale, quando in ogni via c’era il Vespasiano e su ogni tavola c’era il cavolo crudo, mentre ogni tentativo di curare il prossimo significava carcere duro.
Situazione ben diversa rispetto a oggi, dove mangiar cadaveri è quasi un obbligo, fare la pipì è un lusso che costa 1 € e i medici stanno in ogni angolo, al pari delle farmacie.
“Mala tempora currunt” per chi intende cibarsi di cavolo crudo, di arance, di uva e di anguria.
Perché l’igienismo denuncia, sconfessa e sbugiarda scientificamente i veri profanatori e i veri incompetenti del tempio, i veri ciarlatani che usano il paravento del titolo per coprire la loro pochezza intellettuale, ossia quei medici e quei docenti legati mani e piedi a una sanità internazionale arrogante, corrotta e collusa con i marpioni delle peggiori industrie farmaco-alimentari.
Valdo Vaccaro