L’ELOGIO DEL PORCO E L’ELOGIO DELL’ASINO

LETTERA

 

A combattere i bischeri ci va di mezzo il cuore

 

Caro Valdo, è sempre un piacere leggerti anche perché, pur su fronti diversi, combattiamo una battaglia comune per cercare di sottrarre qualche cliente all’esimio professor Tirelli e al suo centro oncologico avianese. In questo momento sto pagando salato l’impegno contro gli OGM, che mi ha visto in prima linea con conferenze, dibattiti, scritti, e con tutto quanto potevo buttare nella fornace contro questi bischeri. Purtroppo il cuore ne ha risentito e mi ha detto di darmi una calmata.

Cosa che sto facendo dando regola ferrea di orari, alimentazione leggera, uscite all’alba con gli asini, ritiro nelle ore calde, molta frutta e deliziosi succhi.

La reale situazione della frutta, che non è affatto difficile conservare.

Essicatoi semplici da costruire ed energia solare gratuita.

Sulla tesina della demenziale e saccente di turno (Ci sono anche i casi clinici, del 28/6), voglio solo dirle da tecnico e produttore, che la frutta e la verdura sono totalmente essicabili, e lo sono ancor di più nel momento in cui c’è sovrabbondanza di produzione, con energia solare gratis circolante in essicatoi semplicissimi da costruire. Basterebbe la buona volontà che invece manca.

Schiavi dei frigoriferi e della corrente elettrica.

Minestroni essicati naturalmente per l’inverno, ma non si vendevano.

Purtroppo la nostra mentalità ci porta a considerare il congelatore come l’aggeggio che meglio si addice a conservare un cibo fresco.

Balla colossale funzionale solo alla Rex e all’Enel.

Per non parlare della cottura-congelante che le cellule subiscono a -18 °C.

Alla fine mangi roba che non sa di niente, e con la vitalità e l’eterico che finiscono a rotoli.

Noi in azienda avevamo provato a fare i minestroni essicati naturalmente e a proporli per l’inverno.

Ottimi, semplicissimi da preparare. Niente da fare. Non si vendevano.

Coraggio. Arriverà una bella crisi in cui, per un albero che cade in Svizzera, ci sarà un black-out con tutti i congelatori in tilt.

La diatriba ormai pubblica con Tirelli, sugli OGM

Per finire, ti allego la lettera pubblicata dal Messaggero che ha fatto incazzare Tirelli, nella quale lo invitavo solo a smetterla di osannare gli OGM, e alla quale è seguita una furiosa polemica epistolare che, lo confesso, mi ha fatto divertire in maniera luciferina.

Mandi Valdo e tignin dur.

Graziano Ganzit, presidente Associazione Coltivatori di Beano (Codroipo-Udine)

RISPOSTA

 

Da pilota di jet a conduttore di somarelli

 

Ciao Graziano, guarda di non fare scherzi col tuo cuore. Di gente libera e trasparente come te c’è estremo bisogno in questo mondo di ladri, di valvassori, di coloni e di farisei.

Sei passato disinvoltamente dal pilotaggio di aerei commerciali alla guida bucolica di simpatici somarelli.

Come conduttore di jet non ti invidio, dato che mi trovo già troppo spesso su quegli arnesi traballanti e tutto sommato innaturali ed insalubri.

Ma come conduttore di asini, vivaddio, che se ne va a zonzo per i sentieri della ridente campagna di Beano e dintorni, mi fai venire tutta l’invidia possibile ed immaginabile.

Troppo facile dare dello sporco al maiale e dello scemo all’asino

Dici porco, e subito pensi a un essere sporcaccione e fetido, mentre sappiamo che il maiale è in realtà uno degli esseri più educati, più civili e più puliti (dentro e fuori) dell’universo, soprattutto se raffrontato alla sporcizia interiore, fisica, mentale, morale ed estetica del suo persecutore e del suo divoratore bipede.

Dici asino, e subito pensi a qualcuno che è lo scemo del villaggio, mentre soltanto chi sta vicino al somaro sa quanto esso brilli in fatto di intelligenza e lungimiranza, soprattutto se raffrontato alla spocchia e alla arroganza dei figuri a due gambe che lo hanno dipinto cretino, senza nemmeno guardarsi prima allo specchio.

Un Pasteur prima maniera che diventa pure osannatore di OGM

Non è affatto casuale che tu ti stia scontrando con il papale dr Tirelli, massima autorità triveneta della cachessia cancerogena, dei virus più spaventosi, dei batteri più assassini, dei farmaci più potenti e dei vaccini più corrotti, oltre che dei bisturi e della beneamata chemio.

Non conosco di persona Tirelli, e non mi agita nemmeno troppo l’ansia di incontrarlo.

Avevo letto, una decina di anni orsono, un suo scritto sul Messaggero Veneto, e mi parve subito di trovare in lui la reincarnazione del peggiore Pasteur, quello con l’anima immersa nei lazzaretti della peste bubbonica.

E, guarda un po’, si ritrova oggi, caso strano, ma solo per chi non conosce da quale parte sbilenca va il mondo, tra gli osannatori degli OGM.

Identificazione dei nostri nemici

I nemici, caro Graziano, sono sempre gli stessi, sono sempre quelli del Codex Alimentarius e delle scie chimiche, quelli del gruppo Rockefeller e della Monsanto.

I nemici sono quelli che disdegnano l’erba verde, il frutto profumato, il sole, l’aria, la salute, l’amore, il divertimento, la natura in tutte le sue forme, il fico dell’albero e persino la fica extra-arborea.

I nemici sono quelli a cui dà fastidio l’aria vivace della campagna, il cicalio degli insetti e l’insopportabile verso delle cicale, il noioso canto dei grilli e l’invadente gracidare delle rane, tutte cose banali ed obsolete, da sostituire con i disinfettanti e i gas, con l’armonioso ululo delle autoambulanze, che ricordano i bei tempi andati dei campi di concentramento, dove la gente veniva trattata a fiale e a filo spinato.

Teniamo duro

I nostri nemici sono quelli che amano da sempre la plastica e la farmacia, la statina e l’eparina, il Viagra e il Cialis, la bistecca al sangue, ben salata e pepata, e la vitamina C, sintetica ovviamente, perché quella naturale gli andrebbe di storto provocandogli riflussi, vomiti ed orribili allergie.

Condivido la tua espressione tignin dur, che per chi non mastica la nostra lingua friulana, significa teniamo duro, e boia chi molla! che è l’incitamento arrivatomi fresco da Savignano.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo