LETTERA
Positivo all’esame delle feci occulte (diverticolite)
Buongiorno dr Vaccaro, fra i tanti suggerimenti su internet, ho scelto di scriverle, così per istinto.
Dalle risposte che lei gentilmente dà ai lettori, ho sentito che mi posso fidare.
Le illustro pertanto il mio caso.
Dopo uno screening generale presso l’ASL-Lazio per le problematiche del colon over 60, sono risultato positivo all’esame feci occulte.
Pronto ricorso all’ospedale e alla colonscopia
Evitando l’iter burocratico lento e farraginoso della ASL, e da buon ipocondriaco tendente alla preoccupazione, mi sono recato in ospedale dove mi è stata consigliata una colonscopia, effettuata in sedazione profonda, causa stenosi (restringimento patologico di un orifizio).
Un referto ospedaliero a dir poco sorprendente
Il referto ospedaliero dice quanto segue:
– Negativa l’ispezione della regione perianale.
– L’esplorazione digitale del canale anale evidenzia ipoelasticità del canale stesso.
– La mucosa dei tratti esplorati presenta un polipo sessile di circa 3 cm dell’ascendente prossimale
(che si asporta con ansa diatermica mediante metodica abituale, si recupera e si invia ad esame istologico).
– Controllo soddisfacente anche a distanza.
– Numerosi sbocchi diverticolari di medie dimensioni del sigma e del discendente, senza segni di flogosi o sanguinamento.
– Mucosa ampollare iperemica, plesso emorroidario inferiore depleto.
Non è servito niente essere vegetariano e virtuoso per 35 anni?
Il bello di questa mia storia è che sono vegetariano da più di 35 anni.
Non mangio né carne né pesce, e nemmeno i loro derivati, e nemmeno altre cose del regno animale.
La mia dieta, per lo sport che ho sempre praticato, è basata sui carboidrati e comprende pasta (il più delle volte integrale), legumi e frutta, yogurt, uova, riso integrale, grani crudi germogliati, vitamina C, molta acqua, succhi confezionati al 100% di frutta.
Pratico jogging a giorni alterni, con 8-10 chilometri da ben 35 anni.
Non le pare strano che la diagnosi ospedaliera non combaci e non sia affatto pertinente con la mia anamnesi, ovvero coi miei precedenti virtuosi?
Esame istologico e forte ansia sul da farsi
In attesa dell’esame istologico (fra 10 giorni) le pongo un paio di domande.
E’ possibile avere qualche medicina che tenga in letargo il problema diverticoli?
Che ne pensa di questo trattamento visualizzato nel web? Me lo consiglia?
Qual è il suo consiglio? Prendere medicine, antibiotici specifici non assorbibili, o cosa ancora?
Sono enormemente in ansia! Attendo risposta e la saluto cordialmente.
Roberto da Roma
RISPOSTA
Perdonami per il grave ritardo nella risposta
Ciao Roberto, scusami anche tu per il grave ritardo.
Ho tuttora un pacco di mail datate-marzo-maggio che sfoglio per la prima volta, notando parole come ENORME ANSIA, e GRANDE URGENZA.
E come te ci sono molti altri lettori.
Qualcuno mi accusa di essere invadente e di produrre troppe tesine in questo periodo.
Come faccio però a non far conoscere al pubblico questi casi importanti, che mettono a dura prova non solo la medicina (che risolve tutto coi farmaci nel modo che sappiamo), ma anche l’igienismo, che deve dare delle risposte chiare ai problemi ed anche delle direttive concrete per saltarne fuori?
Sto mancando al mio compito, in fatto di celerità risposte, e chiedo a tutti venia e comprensione.
Molti anni di vegetarianismo non hanno fatto di te un guerriero di Riace.
Tutto sommato, 35 anni di vegetarianismo e di movimento, ti hanno traghettato fino qui.
Le domande che mi poni non sono semplici. E noto anche qualche incoerenza in te stesso.
Dai per scontato che 35 anni di vegetarianismo e di sport ti abbiano reso un perfetto guerriero di Riace.
Non è evidentemente così.
Non hai speso una parola per gli altri 30 anni iniziali della tua vita, quando ne hai combinate probabilmente di tutti i colori. A quel tempo non avevi di sicuro effettuato adeguati correttivi, e ti eri limitato ad adottare una strategia vegetariana (spuria e non perfetta) e un regime di vita più sano, basato essenzialmente sul jogging.
Niente digiuni, niente rivoluzionamento dieta, ma soltanto alcuni ritocchi superficiali.
Una strategia 35ennale che tutto sommato ti ha ripagato, traghettandoti fino alla situazione odierna non dico in modo impeccabile, ma nemmeno in modo tragico, visto che sei tuttora attivo e vivace.
Siamo tutti soggetti alla legge di causa ed effetto, senza alcuna discriminazione tra buoni e cattivi
Vorremmo tutti noi vegetariani essere sempre perfetti e baciati dalla preferenza divina e dall’immunità dal malessere e dalle patologie, in quanto facenti parte illusoriamente della mela sana e non bacata.
Ma non è sempre così.
Ricordati che il mondo intero, onnivoro, vegetariano e vegano, viene sottoposto alla famosa legge di causa ed effetto. Una legge che non subisce mai eccezioni o rallentamenti.
Se hai un colon difettoso esistono delle cause precise.
Le basi della tua attuale alimentazione prestano il fianco a diverse patologie
Ti faccio poi presente che, in ogni caso, non sei affatto un vegetariano perfetto ed inappuntabile.
Uno sportivo che basa la sua alimentazione sui carboidrati cotti e devitalizzati (pasta), sulle uova, sullo yogurt, sui succhi confezionati e sulla vitamina C, presta il fianco a molte patologie.
Ti faccio presente che le uova sono nella sostanza sangue e carne di pulcino in formazione, non scordartelo.
Il tuo vegetarianismo è un vegetarianismo tra virgolette
Dove sta il tuo vegetarianismo?
Dove sta la tua netta differenziazione da chi va a rifornirsi dal macellaio?
D’accordo le uova non soffrono come il maialino e il vitello, e non vedono coi loro sensi sconvolti le scene del delitto e il sinistro muoversi dei loro persecutori.
Non sto criticando la parte buona delle tue scelte etiche di vita, ma solo il lato dell’incoerenza salutistica.
Le uova non hanno nulla di vegetariano, e appartengono a pieno diritto alle proteine animali, per cui sono altamente acidificanti nel corpo umano. Lo yogurt sta più o meno nella stessa categoria, e viene soprattutto dallo stesso tipo di mercanti.
Certi cibi si mettono dentro facilmente, mentre è problematico mandarli fuori
La pasta e i cibi stracotti danno calorie vuote e prive di micronutrienti.
I succhi di frutta confezionati, anche se di frutta al 100%, sono certamente migliori di quelli derivati dal petrolio, ma la loro immancabile pastorizzazione li ha svuotati di ogni valido principio nutritivo, per cui non costa niente metterli dentro il nostro sistema, mentre costa una enormità rimandarli fuori, e ti ritrovi con carenze di minerali, sbalzi ghiandolari e debolezza immunitaria, il tutto mascherato in parte da un certo grado di efficienza fisico-atletica.
Sei stato bravo ma non abbastanza
Essendo poi tu tendenzialmente uno sportivo hai finito per esacerbare ed ampliare le tue stesse imperfezioni.
Quello che succede coi farmaci, incompatibili con il crudismo e la frutta, succede anche coi similfarmaci (uova, cibi cotti, vitamine sintetiche, pasta, ecc).
Quando si intraprende la strada della perfezione, non ci si può fermare a metà dormendo sugli allori ed accontentandosi. Occorre percorrela per intero.
Il paradosso del sangue migliore e ossigenato che offre maggiore accesso e penetrazione ai veleni assunti in contemporanea
La convivenza della dieta fruttariana e del buon comportamento sportivo coi farmaci e con le varie imperfezioni dietetiche è poco tollerata, non paga e non produce.
Da una parte viene infatti migliorato il sangue, reso più fluido ed ossigenato, e dall’altra l’avvelenamento contemporaneo (da farmaco e da imperfezioni suddette) trova maggiore accesso e penetrazione nel sistema, proprio a causa del sangue più efficiente.
Chiamalo pure un paradosso, ma è così.
In altre parole, la scelta di campo deve essere totale se vogliamo la perfezione a 360 gradi.
Non tutti i compromessi sono da criticare, e non tutti gli estremismi sono da bollare
Non è dunque questione di estremismo e di fanatismo.
Qualunque posizione che noi prendiamo viene sottoposta a critiche.
Per alcuni io sarei il massimo dell’estremismo, per altri sarei nutrizionalmente un democristiano, tutto correnti, tutto accomodamenti e tutto compromessi.
Segui i buoni principi, e tutto il resto sono inezie
La realtà è che occorre trovare un sistema di vivere adeguato il più possibile a noi stessi, nella realtà in cui siamo immersi, senza perdere di vista il disegno del nostro corpo, le caratteristiche dei carburanti che gli diamo e le scelte di vita che operiamo per superare al meglio le problematiche e le sollecitazioni cui veniamo giornalmente sottoposti.
Nessun cedimento sui principi basilari, e qualche adattamento sui dettagli di poco conto.
Questa è la mia filosofia.
A cena con Pitagora, Ippocrate, Ehret, Shelton, Lezaeta e Costacurta.
Ho detto e lo ribadisco che non mi troverei imbarazzato ad andare oggi a cena in compagnia di Ehret, di Shelton, o anche di Pitagora ed Ippocrate, sempreché accettassero il mio invito ovviamente.
E mi troverei pure bene con Lezaeta e con Costacurta, ben conscio di avere a che fare con dei naturopati leggermente affetti da curomania, più che con degli igienisti veri e propri, abbonati alla rigorosa cura della non-interferenza.
Tirar via un pizzico di sofferenza e puntare nel contempo alla cura non di quel sintomo ma della malattia vera e propria che sta a monte, non mi pare affatto uno stravolgimento ideologico.
Prendiamo quello che c’è di buono e applichiamolo, senza fare troppe partizioni e troppi ghetti.
A pranzo con Hotema, tra frutta tropicali e ballerine hawaiiane
Non ci penserei due volte a stare una settimana alle Hawaii con Hilton Hotema, tra bananine, manghi e ananassi, e possibilmente con qualche ballerina vestita di foglie di bambù.
E sempre senza il Viagra o il Cialis in tasca. Al massimo opterei per qualche durian in più.
Ma le differenze tra la gente non sono poi sempre così drammatiche.
Pretenderei che Costacurta non fumasse e non bevesse caffè, questo è certo.
E chiederei a Shelton di non fare il furbastro con la sua fetta di formaggio incartata in una tasca della giacca. A parte questo li tratterei tutti da umani e non da divinità.
Perché no con l’amico Gesù Nazzareno, e senza il clistere in borsa
Non mi sentirei estraniato neppure tra gli Esseni, fin da allora abituati all’indecroso uso del clistere.
Li aggiornerei sul fatto che qualche progresso nonostante tutto è stato fatto, e che dalle nostre parti ci sono meno pecore e meno cammelli, mentre avocadi, fichi d’India, datteri, noci di cocco, e banane abbondano in mille negozi, per cui chi non ama cementarsi il colon con incommentabili porcherie animali, non ha bisogno di ricorrere a tali strumenti.
Due giorni a fantastica uva servono molto di più di un arnese piantato nel sederino, Gesù o non Gesù.
Anche perché la gente di oggi sta cominciando finalmente a capire una cosa.
E cioè che è più importante quello che va fuori, rispetto a quello che mettiamo dentro.
Nessun imbarazzo e nessuna alienazione, nemmeno con chi ha idee contrarie alla mia
Riesco a trovare armonia ed amicizia, a tavola e fuori, anche con gente che si fa un baffo della mia impostazione salutistica, figurarsi se mi sentirei alienato e fuoriposto coi grandi maestri.
Non serve cadere nel perfezionismo e nel manicheismo.
E’ solo usando l’anima, il cervello, i modi garbati e un minimo senso umoristico, che si può ottenere qualcosa. Dare il buon esempio rimane un fatto fondamentale.
Devo riconoscere con una certa amarezza che il veganismo non sta offrendo affatto una bella e coerente immagine di se stesso
L’ambiente vegetariano è inflazionato da gente che crede di essere perfetta e saggia, senza esserlo affatto. A volte si trova più realismo e più coerenza negli onnivori, e mi dispiace doverlo dire.
Non esistono persone più incoerenti dei fruttariani che demonizzano la frutta cosidetta acida, tipo gli agrumi, sulla base di personali difetti funzionali interni, e non invece sulla base di prove scientifiche oggettive ed evidenti, dove la legge delle trasformazioni biochimiche corporali dimostra in mille modi che gli agrumi alcalinizzano il sangue (che è l’esatto contrario di quanto essi blaterano a vuoto, privi di scienza e di orientamento).
I dentisti sono categoria strategica al pari dei pediatri, e quindi soggetti a precise normative Codex, per cui si può chiudere mezzo occhio sui loro strafalcioni
Posso chiudere mezzo occhio sugli strafalcioni di certi dentisti, che attribuiscono disinvoltamente i danni di certe bocche rovinate alla frutta acida, quando a far cadere i denti sono invece le sostanze proteiche-acidificanti introdotte nell’organismo, che provocano osteoporosi a tutti i livelli, inclusi gli indebolimenti dentari.
Ma quando queste cavolate arrivano da fonti che pretendono di essere catalogate come vegane, la cosa mi fa accapponare la pelle.
L’incomparabile incoerenza dei vegani bidodicisti
Non esiste al mondo gente più incoerente, irrazionale, innaturale ed autolesionistica dei vegetariani bidodicisti, tanto per fare un esempio.
Sempre pronti alla frutta colorata, alle verdurine biologiche, al cereale integrale, e altrettanto puntuali con la pasticchetta miracolosa di B12, come correttivo alla loro precaria, imperfetta, e sbilanciata condizione di vegetariani.
Perché non si prendono anche la bistecca bio e la smettono di fare gli snob?
I vegani bidodicisti sono addirittura peggiori degli onnivori, in quanto sono i primi a demolire la loro stessa causa, a coprire se stessi di ridicolo
Fossero umili e discreti, disposti ad ammettere la loro incoerenza e la loro grave debolezza ideologica, li potrei capire. Ma quando fanno pure gli arroganti, li trovo molto peggiori dei carnivori, i quali sbagliano con la carne sì, sbagliano con la vitamina C sintetica sì, ma si guardano bene dal cadere in demenziali incongruenze, tipo quella di esaltare la vitamina C stessa, come simbolo della superiorità vegetariana.
Sbagliati e fuoriposto sì, ma scemi niente affatto.
Quel che è peggio, i vegani bidodicisti pretendono di essere anche dei naturalisti, mentre sono palesemente incapaci di osservare la natura, sia essa nella forma di un puledro, di un vitello di un maiale, o meglio ancora di un cinghiale. Salute, forza, vitalità infinita, che solo la violenza del macello o i pallini delle doppiette sapranno stroncare. Chissà come faranno queste creature a far quadrare il loro cerchio nutrizionale, senza il ricorso alla farmacia, senza la magica integrazione della B12?
La creazione del mondo secondo gli osannatori della cobalamina
Per la comunità vegano-bidodicista, coniugare il matrimonio tra sacro e profano, tra frutta e farmaco, tra sicurezza e paura, è ormai d’obbligo. Per essi la Bibbia comincia in modo diverso da quello noto a tutti.
In sei giorni, Dio creò la B12 e riconobbe che era una sostanza puzzolente e merdosa, ma ciononostante disse che era straordinaria. Poi creò gli animali e le piante, e si sentì orgoglioso di tanta bellezza.
Alla fine creò l’uomo e la donna, e storse subito il naso. Imperfetti! disse. Vi manca la B12!
Non esiste farmaco capace di far sparire un diverticolo, ma ci sono stili alimentari in grado di farlo. Serve innanzitutto più cultura igienistica.
Finirà che dovrò chiedere di essere cancellato dal vegetarianismo, pur senza cambiare di una virgola le mie convinzioni vegane e animaliste.
Tornando a te Roberto, non esistono di sicuro medicine per disattivare i diverticoli.
L’unico sistema efficace per contrastare le attuali condizioni in modo efficace, è fare una bella virata nelle tue convinzioni e nelle tue abitudini alimentari.Ti serve una cultura vera, approfondita ed aggiornata sull’igienismo, se vuoi fare una scelta costruttiva, restando in linea con la natura.
Acqua biologica, e succo zuccherino, questa è la medicina del colon
Hai bisogno di ripristinare l’efficienza digestiva ed assimilativa, dando al colon la possibilità di rifiatare, liberandolo regolarmente delle putrofermentazioni. Di quelle putrofermentazioni che lo hanno condizionato ininterrottamente per tutta la tua vita, inclusi i 35 anni di pseudo-vegetarianismo.
Crudismo e fruttarianismo a tutta birra, ma senza la birra. Questo è il mio messaggio.
Valgono per te le stesse raccomandazioni date per la rettocolite ulcerosa
Valgono praticamente per te tutte le disposizioni date a chi soffre di rettocolite ulcerosa e di patologie al colon. Ti consiglio di leggerti subito la tesina Rettocolite ulcerosa e rivoluzione bircheriana, del 15/6/10, ed anche le altre tesine simili sul colon (scaricabili gratuitamente dal sito www.valdovaccaro.blogspot.com), o anche da google.it seguito da valdo vaccaro rettocolite.
E’ chiaro che sono assolutamente contrario a ogni cura farmacologica.
Valdo Vacccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo