LETTERA
Problemi di olfatto-acuto e di intolleranze chimiche all’ordine del giorno
Carissimo Valdo, come stai? Abbiamo letto con molto interesse la tua recente tesina sulla sensibilizzazione chimica.
Non puoi sapere quanto opportuno e tempestivo sia stato questo scritto.
Mia madre ha dei problemi ai denti e ha deciso qualche mese fa per un impianto.
Fin dalla prima seduta aveva sperimentato forti dolori.
Ma adesso, che è quasi alla fine del lavoro dentistico, si è scatenata una reazione tremenda, con terribili dolori al capo, acufene e rimbombo in testa, senso di non equilibrio, sensi dell’olfatto acutissimi, flash agli occhi.
Siamo tutti sconvolti e disorientati
Ovvio che ci siamo spaventati.
Al pronto soccorso le hanno fatto diversi esami, incluso tac alla testa con liquido di contrasto, anche se io ero fortemente contraria. Ma lei aveva preso troppa paura e si è fidata.
Adesso la fase acuta sembra essere in remissione.
Ma permane una sensibilità estrema a odori e sostanze.
Abbiamo infatti eliminato dalla casa saponi, detersivi e altre cose del genere.
Ha pure un rush cutaneo. Che ne pensi? Grazie per l’attenzione e scusa per il disturbo.
Chiara da Udine
TELEFONATA
Anche in Liguria seguiamo stili di vita e di alimentazione imbarazzanti, imposti dal sistema
Ciao Valdo, ho trovato il tuo sito grazie a Disinformazione.it, che ti cita spesso.
Ho poi letto alcune delle tue tesine e sono molto interessato ad approfondire questi argomenti, trovandomi in perfetta linea ideologica con quanto sostieni, anche se i miei stili di vita e le mie scelte alimentari sono al momento imbarazzanti, lo ammetto.
Ci sentiamo abbandonati e in balia dei manovratori occulti. Ci serve una guida.
Vorrei pure dare una mano a mia madre, che ha diversi problemi, incluso una forte allergia al nickel, che gli è stata di recente diagnosticata.
Le ho anche regalato il tuo libro, che ha cominciato a leggere con grande interesse.
Vorrei sapere se qui in Liguria c’è qualche gruppo di riferimento che porti avanti l’ideologia e la pratica igienistica.
Avrei bisogno di assistenza nel pianificare un progetto di vita alternativo a quello impostoci dal sistema.
Mauro da Savona
RISPOSTA A CHIARA
Repentino cambio stagionale e nodi che prima o poi vengono al pettine
Passa a tua madre i miei saluti e dille di non innervosirsi troppo.
Il cambio improvviso di stagione e di temperatura, con un passaggio traumatico dall’inverno all’estate, non è esente da responsabilità, e provoca a tutti qualche problema più del necessario.
Ci sono poi dei momenti, nella vita di ognuno di noi, dove i nodi finiscono al pettine.
Le accumulazioni di tossine nel sangue, mantenute a lungo senza mai provvedere a contrastarle con digiuni e con adeguati periodi di detossificazione corporale, possono trasformarsi in crisi tanto impreviste quanto drammatiche.
Le luci rosse e i flash non si accendono mai a caso o per sbaglio
L’intervento dentistico non è stato altro che la goccia che ha fatto traboccare un vaso piuttosto colmo.
Arriva sempre il momento in cui il corpo si ribella e dice Basta, non ci sto più a questo gioco al massacro! Ed è così che si accende non solo una luce rossa, ma persino i fuochi artificiali, i flash agli occhi e tutto il resto.
Se partono le difese immunitarie finiamo tutti nei guai
Tua madre non ha avuto tempo in passato per pensare abbastanza, e in modo qualificato, alla sua salute, per dedicarsi di più a se stessa, impegnata com’è nella vostra ottima azienda.
Risolvere gli squilibri ghiandolari in corso con dei farmaci, non è poi il modo ideale di comprendere il proprio corpo.
Non è la soluzione adatta a soddisfare le esigenze del suo sistema immunitario.
E questo è una dei motivi per cui le difese immunitarie sono partite e l’hanno lasciata nei guai.
Saltar fuori dalla crisi, leccarsi le ferite, e ripartire con un piano salutistico innovativo
Occorre dunque saltar fuori dalla presente crisi col minor numero di danni possibile.
Leccarsi un po’ le ferite, e stabilire un programma di detossificazione accelerata.
Immancabile in questi casi un digiuno preparatorio di almeno 2-3 giorni ad acqua leggera, in totale tranquillità, troncando obbligatoriamente e senza remissione l’uso di ogni farmaco.
Lo schema successivo è quello solito.
Interrotto il digiuno quando le condizioni del corpo lo confermano (alito buono, lingua bella, urine chiare, appetito ritornato), si passa a 3 giorni di dieta a base di sola frutta acquosa, e poi alla tipica dieta vegana tendenzialmente crudista, a tempo indeterminato.
RISPOSTA A MAURO
L’idea igienistica è universale e sta nell’anima di tutti gli uomini.
La Liguria mi ha dato diversi segnali in questo senso.
Non sei il primo che mi chiama dalla Liguria. Purtroppo non so darti indicazioni sull’eventuale esistenza di gruppi che pratichino l’igienismo naturale nei dintorni di Genova.
So che dalle vostre parti operava un tempo Sergio De Gregorio, che scrisse pure un ottimo testo dal titolo Dieci regole per vivere sani.
Non è il caso di fasciarci la testa.
Stiamo in contatto e se hai dei problemi me lo fai sapere.
Pur tra boicottaggi e difficoltà, l’idea igienistica avanza, non tanto perché l’ha portata avanti gente come Leonardo, Ehret e Shelton, o al limite perché la sta spingendo con microscopico merito il sottoscritto e pochi altri, ma perché i semi del salutismo e dell’amore per gli animali tutti, stanno irreprimibili dentro lo spirito di cascuno di noi.
E’ inevitabile che l’umanità cambi strada e cambi direzione.
Assistiamo a patologie strane che sono altrettante punte di iceberg di un grave malessere generale.
Per l’intolleranza al nickel, telepatia vuole che abbia appena terminato Dalla nickel-intolleranza alla nickel-mania, una tesina che ti mando in allegato.
Lasciami dire che questa crescente diffusione di nuove patologie rivela un profondo stato di malessere generale, ma anche la sorda rabbia e la voglia di ribellione contro le scie chimiche, contro l’invadenza degli OGM, e contro tutte le fonti note e celate di avvelenamento ambientale.
Tutti si lamentano che la medicina è impotente e non ha nulla di speciale da proporre.
Il vantaggio di poter intervenire senza l’ostacolo delle cure mediche
Questo è vero.
Ma non è una grande disgrazia.
Se i medici avessero un qualsiasi farmaco da proporre, esso andrebbe di sicuro a ruba, indipendentemente dalla sua reale efficacia.
E la sintomatologia verrebbe per qualche tempo tacitata e dilazionata, per riapparire in altre forme ancora più gravi e più croniche.
Per molta gente l’importante è prendere qualcosa, qualsiasi cosa purché prenderla.
Qui invece c’è al momento un vuoto farmacologico.
Qui c’è la possibilità di innestare un discorso di purificazione e di ripristino dell’equilibrio, senza troppe interferenze mediche. Lo vedo come un vantaggio.
Il riposo fisiologico e depurativo come prassi preparatoria al rilancio
Consiglio a te e a tua mamma due o tre giorni di digiuno come nel caso di cui sopra.
Se riuscirete nel frattempo a darvi un minimo di cultura igienistica, capirete che i fastidi della crisi espulsiva-veleni sono superabili anche da soli, per cui riuscirete a cavarvela anche in un digiuno stile fai-da-te. Un eventuale assistente digiunista non potrebbe fare altro che consolarvi un po’, o magari raccontarvi qualche barzelletta.
In un certo senso spingo il più possibile chi mi segue a diventare autodidatta, a diventare medico di se stesso o meglio ancora igienista di se stesso, più che servo o dipendente di una nuova prassi sanitaria.
Il sistema alimentare igienistico è di una semplicità impressionante.
Pranzo e cena alleggeriti ed in fotocopia.
Per la dieta non ci sono affatto tutte le difficoltà che stai ipotizzando.
Pranzo (ore 13) e cena (ore 19) identici, salvo le singole qualità dei componenti che vanno variati ed alternati, ed alleggeriti rispetto alla tradizione, con un abbondante piatto di insalata verde ad inizio pasto, accompagnato volendo da pane integrale e avocado, e con un secondo piatto a scelta tra patate, zucca, cavolfiori, Buxelles (cotto conservativamente o leggero, e mai al micro-onde che è da mandare al macero), o legumi vari (piselli, tegoline), o cereali integrali al dente (riso nero, miglio, saraceno, orzo, farro, quinoa), o al limite poca pasta integrale con verdure, o pizzetta vegana all’avocado, o minestrone patate-verdure cottura 16 minuti.
Al termine una manciata di mandorle-noci-pinoli.
Tra le insalate verdi di inizio pasto inserire dei germogli tipo alfa-alfa e delle verdure selvatiche tipo il tarassaco, l’acetosa e la valeriana. Mezzo bicchiere di acqua non gassata a tavola completerà il quadro.
Resta da sistemare la parte nobile della nutrizione umana, ovvero la frutta
Fatto quanto sopra, resta da sistemare la parte nobile dell’alimentazione umana che è la frutta.
La suddividiamo in 3 colazioni del mattino (ore 7, ore 9 e ore 11) e in 2 merende pomeridiane (ore 16 e ore 18, dove alle 16 inseriremo preferibilmente mela o ananas o papaia, per i loro enzimi
anti-fermentanti, e frutti di bosco più kiwi alle 18, per le loro qualità aperitive e preparatorie alla cena).
L’importante inserimento giornaliero della crema di avena
Qualora si faccia attività fisica e qualora non si voglia calare di peso, sarà opportuno sostituire la frutta delle ore 11 con la crema di avena (fiocchi chiari rollati a freddo più semini frantumati di sesamo, lino, papavero, finocchio, canapa, in latte di cocco o di cereali, o in semplice acqua, con leggera scaldata o a freddo), o col pop-corn fatto in casa e accompagnato a banane, datteri, fichi.
C’è anche la possibilità di alternare al mattino la prima e la seconda colazione delle 7 e delle 9 con un centrifugato di carote-sedano-ananas-mele, o patate-patatedolci-ananas-mele, o rape-bietole-zenzero-topinambur-ananas, soprattutto nella stagione critica tra febbraio e maggio dove scarseggia la frutta fresca e vivace.
I panini vegani e il rispetto dei cicli metabolici.
Uno schema delineato per tutti i lettori, maschi e femmine, giovani e anziani, sani e meno sani.
Nel caso di poco tempo a disposizione, di emergenza, di viaggio, prepararsi dei panini integrali spalmati di crema di olive e carciofi, fetta di avocado, imbottiti di abbondanti foglie, pomodori secchi, carciofini e pinoli.
L’intero schema sopra delineato vale per Marco di Savona, per la Chiara di Udine e per tutti i lettori, con l’attenzione di personalizzare leggermente le soluzioni specifiche, i tempi e i quantitativi, rispettando il più possibile lo schema, che è legato ai cicli metabolici (ore 4 am-12 ciclo eliminativo dove il corpo tende a liberarsi dei residui cibari assimilati nella notte appena trascorsa, e trae beneficio dalla frutta acquosa mattiniera che nutre e ripulisce il sangue nel contempo, ore 12-8pm ciclo appropriativo, dove il corpo si appropria e riceve al meglio la parte nutritiva della giornata, ore 8 pm-4 am fase assimilativa, dove il corpo messo a riposo verso le 10 pm assorbe al meglio i cibi introdotti nelle otto ore precedenti.
L’apparato respiratorio, l’organo cutaneo, i comportamenti salutistici di contorno
Qualche raccomandazione finale per tutti.
Occorre assolutamente prendere possesso e direzione dell’apparato respiratorio, perché l’aria fresca respirata profondamente ed espulsa altrettanto profondamente e completamente a pieni polmoni e con ritmi adeguati (es 1-4-2 più delle apnee a vuoto), e saltelli di supporto, o passeggiate in giardino di supporto, rimane il cibo prioritario per l’uomo assieme all’energia elettromagnetica e fotonica del sole.
Occorre anche ricordarsi come la pelle non sia una superficie inerte su cui fare esperimenti scemi, innaturali ed antiestetici tipo i tatuaggi e i piercing, ma un vero organo nobile del corpo umano, avente le basilari funzioni di traspirare e di fungere da secondo apparato renale e secondo apparato polmonare.
Questa voglia di cambiare pelle, di marcarsi e differenziarsi esteriormente, è indice di vuoto interiore e di scarsa fantasia, di esibizionismo materiale, di carenza di valori, oltre che di mancanza di rispetto verso il proprio corpo.
Sole, bagni freddi alle parti intime, idroterapia, traspirazione, passeggiate e saltelli, attività aerobica, nudismo, nuoto, ciclismo, sport vari, esposizione all’aria, giochi, divertimenti sani, sono tutte cose altamente benefiche ed insostituibili.
Una motivazione che ci porti a superare l’esistenzialismo fine a se stesso
L’atteggiamento mentale, psicologico, culturale, morale, estetico, artistico, non sono affatto degli optionals da distorcere a proprio favore e a proprio egoistico vantaggio, ma sono autentici valori e preziosi capitali che ognuno deve sviluppare ai massimi livelli, per condividerli poi generosamente con la società e le creature del mondo.
Questo è il senso costruttivo della vita, il senso e la motivazione della nostra presenza sulla Terra.
Non possiamo sprecare le nostre carte con un esistenzialismo banale e consumistico, fine a se stesso.
Un tocco di generosità non guasta
La vita umana non può essere ridotta alle emozioni della partita e dei mondiali, e a due birre in più nello stomaco, o al concerto di Vasco.
Seguirò pure io le avventure della nazionale e tiferò chiaramente per i migliori, sperando che i migliori risultino ancora una volta gli azzurri.
La salute, la bravura, l’arte, la ricchezza, diventano poca cosa nelle mani dell’egoista, dell’individualista, del violento, e dello sfruttatore del prossimo (prossimo umano o animale che sia).
Nessuna retorica buonista e perfezionista. Nessun invito all’eroismo e alla santità.
Ma un tocco di sensibilità, di generosità e di bontà non guastano affatto, soprattutto se rivolti verso i deboli e gli indifesi, e diventano anzi ingredienti fondamentali della salute e del benessere che tutti cerchiamo.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo
MESSAGGIO URGENTE DA PARTE DELLA ABIN DI BERGAMO
Carmelo Scaffidi comunica che il ritiro salutistico di Lozio (Boario) previsto per il 18-21 giugno è stato cancellato per motivi organizzativi, in quanto non ci veniva assegnata in toto la cucina come previsto.
La ABIN è dispiaciuta e si scusa con tutti per l’inconveniente.
L’incontro igienistico di giugno viene spostato al periodo 22-27 settembre a Gandino, località montana 800 mt di altezza, a 25 km da Bergamo.
La ABIN resta sempre interessata a trovare in località montana nella Bergamasca una località stabile e sicura adatta a ospitare confortevolmente 50 persone nei week-end, pagando un affitto non commerciale ma amichevole e di favore, senza dover così dipendere da soluzioni a rischio.
In questa circostanza, come anche in altre precedenti, gli imprevisti e le difficoltà sopravvenute lasciano trapelare non un boicottaggio vero e proprio verso le nostre iniziative igienistiche, ma una certa tendenza a dare il minimo possibile, e a volte neanche quello.
Troppe organizzazioni volontaristiche, anche a sfondo religioso, sempre facendo le dovute distinzioni ed eccezioni, come nel caso di Suor Amabilis e delle Orsoline, guardano all’igienismo con delle riserve mentali.
Troppa gente continua ad essere legata ed abbarbicata ai suoi modi e alle sue abitudini alimentari pianificate nei macelli e nelle succursali dei macelli, e guarda tuttora con inconfessata diffidenza chi porta una ventata di pacifismo e di naturalismo nel pensiero, nel comportamento e nell’alimentazione.
La cultura, lo spirito, la salute, l’amore per il creato? Tutte cose sante e belle.
Purché non si tocchi il pollo allo spiedo, la braciola di maiale, il prosciutto, le trippe e le cervella di manzo, e il buon rosso stile cantina del prete, della perpetua e del sacrestano.
C.S., V.V. e Direzione ABIN