LODE AL SOLE, ALLA FRUTTA E ALLA VERDURA, E CRITICA AGLI ASSEMBRAMENTI

LETTERA

UN PAESE ALLO SFASCIO CULTURALE E SALUTISTICO

Ciao, sono Fabio. Mi complimento con te per quello che fai. Ci vorrebbero più persone come te.

Sei uno scrigno di tesori in questo paese allo sfascio.

Immagino la difficoltà di ripetere sempre le stesse cose ad italiani beoti che non conoscono nemmeno la differenza tra vegetariani, vegani, crudisti e quasi-crudisti, categorie che in questo tipo di Italia non esistono o sono estremamente rare.

VIVA LA FRUTTA, VIVA L’ENERGIA E VIVA LA VITALITA’

Sappi che mi hai aiutato a superare un momento difficile.

Grazie a te sono passato prima al quasi-crudismo e ora al crudismo, anche se ancora con qualche piccola imperfezione.

Ho imparato a far vibrare le sensazioni grazie ai vegetali.

Viva la frutta che ci dà energia e vitalità, viva la verdura verde e frondosa che ci dà il karma, viva le olive, gli avocadi e gli oli di lino, cocco e canapa, spremuti a freddo, che ci danno i grassi insaturi Omega.

PIU’ VIENE CALPESTATA E PIU’ LA NATURA MERITA ESSERE AMATA E DIFESA

La Natura scandisce il ritmo delle nostre pulsioni.

La Natura è il nostro equilibrio, e io la amo per le sensazioni che mi regala.

Grazie per i tuoi scritti.

Mi piacerebbe incontrarti un giorno.

Fabio

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RISPOSTA

UN INEQUIVOCABILE INVITO A PREDILIGERE L’ARIA PURA E I RAGGI DEL SOLE

Ciao Fabio, chi legge il tuo messaggio potrebbe pensare allo sfascio e ai disastri di sabato scorso a Roma. Non è ovviamente così, visto che la tua lettera porta la data del 24 Settembre 2011, ed è una delle tante che subiscono ingiustamente ritardi o totale trascuratezza non voluta da parte mia, e me ne scuso.

Lo sfascio a cui ti riferisci è chiaramente di tipo morale, etico e culturale.

Dobbiamo dare il nostro contributo a far sì che questa situazione deficitaria e anti-naturalistica abbia a ripararsi. Il tuo messaggio è un inequivocabile invito a stare all’aria incontaminata e al sole, in mezzo alla natura, in mezzo ai boschi di castagne, tra le vigne e gli alberi da frutto.

L’INDIGNAZIONE DEI MANIFESTANTI E QUELLA DEI CITTADINI ROMANI

Inutile dire che, per il terribile pomeriggio romano, solidarizziamo innanzitutto con le persone ferite e danneggiate (soprattutto le forze dell’ordine che in questa circostanza hanno registrato il più alto numero di feriti), nonché con i manifestanti pacifici che sfilavano nel corteo.

Manifestavano per esprimere l’indignazione popolare e giovanile nei riguardi del potere politico e del potere bancario mondiale. Un potere che non è in grado di garantire, o che meglio ancora non vuole garantire, un posto di lavoro o comunque una situazione economico-politica costruttiva e vivibile, un domani sereno alle nuove generazioni.

LA PROTESTA MONDIALE HA RAGIONI DA VENDERE

Masse di giovani che stanno anni a scaldare i banchi delle università con la prospettiva di laurearsi in ingegneria o in biologia e sgomitare poi per un prezioso posto da spazzini, da facchini o da camerieri.

Il problema non è italiano ma mondiale. Trattasi non di una congiuntura o di un malfunzionamento, o di meccanismi economici sfuggiti al controllo dei governi, ma di una precisa impasse pianificata e creata ad arte dai grandi manovratori del sistema, che hanno deciso di far implodere l’economia e di ridurre la popolazione mondiale. Questo si evince dallo studio dei documenti ufficiali del governo USA e da quanto travasa dai meeting segreti del gruppo Bilderberg.

TEPPISTI PER IGNORANZA O TEPPISTI PER PIANIFICAZIONE?

I teppisti che hanno divelto le strade, incendiato auto e negozi, ferito un centinaio di giovani come loro, colpevoli soltanto di indossare una divisa e di fare il loro dovere, lo hanno fatto per irresponsabile ignoranza o addirittura come agenti infiltrati del nemico, pagati cioè per farlo, e per offrire al potere l’alibi per l’inevitabile giro di vite.

Il fatto che la guerriglia sia stata preparata con cura, e niente a fatto scoppiata per fattori casuali e imprevisti, o per provocazioni della controparte, fa davvero pensare a un progetto ben finalizzato.

LE LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, DI PROTESTA E DI MANIFESTAZIONE PUBBLICA VANNO DIFESE MA NON INCORAGGIATE

Purtroppo le manifestazioni di piazza, anche quelle più giuste, implicano inevitabili tensioni.

Bloccano il traffico, creano ingorghi, costano tempo e denaro a chi partecipa ed anche alla cittadinanza, ai negozianti, a chi deve andare a scuola o al lavoro. Impediscono il normale svolgersi della vita cittadina, offrono ai violenti la possibilità di mascherarsi tra i manifestanti stessi.

NON CREDIAMO NELLA VIOLENZA MA CREDIAMO NELLA RAGIONE

Non crediamo molto in questo tipo di azioni. Far confluire gente in massa in un determinato punto di una città è già di per sé rischio e violenza. Succede anche nelle partite di calcio.

Figurarsi quando si tratta di protestare contro qualcosa e contro qualcuno. L’aria è carica di tensione, per cui bastano pochi fiammiferi, poche torce, pochi sassi per scatenare il finimondo.

I MACELLI NON SI DISTRUGGONO CON LE MOLOTOV MA SI DISATTIVANO CON L’AMORE ATTIVO E COERENTE PER GLI ANIMALI E CON LO STUDIO LIBERO E NON MEDICALE DELLA SALUTE

Certi ragazzi poi sono carichi di rabbia inesplosa, di istinti repressi, di potenziale distruttivo, di scarso autocontrollo. Sirene, autoambulanze, lacrimogeni, armi improprie, resse negli ospedali, giovani violenti che finiscono giustamente ma stupidamente in carcere, mentre avrebbero potuto dedicarsi alle giuste cause in modo più intelligente e più costruttivo.

Un macello non si distrugge in ossequio a Leonardo e Voltaire tirandogli contro una molotov, ma spiegando alla gente il come e il perché deve smettere di comprare la carne!

GENTE DOPATA DALLE INEVITABILI COLE E DALL’ALCOL NON PUO’ PRODURRE GRANDI RISULTATI

A chi serve tutto questo? A nessuno. A testimoniare forse il profondo malessere della gioventù?

Questo lo sanno ormai anche i sassi! Migliaia di persone ammassate o anche disposte ordinatamente in cortei? Quali i cibi? Quali le bevande? Quali i mezzi di trasporto? Quale l’aria? Quali e quante le toilette pubbliche? Il giorno dopo, oltre che fare l’invitabile conta dei danni, e pare che a Roma si parli di milioni di Euro, si raccolgono i rifiuti.

IL DISASTRO DEL GIORNO DOPO

Montagne di lattine di birra e di caffè, di Coca-Cola e Redbull, cumuli di mozziconi di sigarette, carte, involucri, sacchetti di plastica, bottiglie, siringhe usate. Si può ragionevolmente pensare che migliaia di persone assembrate, alimentate in quel modo precario e drogante, siano portate a mantenere la calma e a non creare casini, o a non diventare vittime incolpevoli e designate dei casini stessi?

LA RIBELLIONE GLOBALE E’ COMUNQUE IN ATTO E VA DIFESA SENZA RISERVE

La gente del mondo intero si sta rendendo conto di quanto sta accadendo. Comincia a capire dove sta il torto e dove la ragione. Comincia a individuare chi tira le fila delle oscure manovre, chi stampa moneta falsa per nemmeno distribuirla, e chi sta dietro ai conflitti. Rinascimento, Risorgimento e Liberazione, tutte le nostre storiche lotte per l’emancipazione si fondono e si internazionalizzano in questi grandi moti che stanno infiammando le maggiori città del mondo intero. Il New World Order, quello dei Rothschild, dei Rockefeller, dei Brezynsky, dei Kissinger, dei Gorbachev e di tutti i loro indegni galoppini, non passerà.

Basilare è mantenere la calma e togliere progressivamente la maschera ai monopolizzatori del danaro e delle risorse energetiche, agli sprezzanti plutocrati di sempre, agli scardinatori delle costituzioni e dei diritti fondamentali dei popoli.

Valdo Vaccaro