Una vegana-crudista che crede nel veganismo ma non ottiene risultati
Preg.mo dottor Vaccaro,
ho letto diversi articoli sul suo blog e non ho potuto fare a meno di ammirare la sua poliedrica cultura.
Complimenti. Ho provato a scaricare i migliori articoli, ma non ci sono riuscita perché il link dà errore.
Se fosse possibile mi piacerebbe ricevere le sue tesine. Tutto quello che scrive è la migliore sintesi su ogni argomento letto fino ad oggi (Ehret, Shelton ed altra bibliografia igienista e crudista).
Ho anche conosciuto Michele Manca, facendo con lui un minidigiuno igienista.
Ho appena acquistato il suo libro Alimentazione Naturale.
Nonostante sia abbastanza bene informata, continuo purtroppo ad avere problemi di salute.
Una lunga storia di gracilità, di ossa sottili e di osteoporosi
Le racconto la situazione. Soffro di osteoporosi.
Oggi, a circa 50 anni, e probabilmente a seguito della menopausa, la mia situazione è peggiorata.
Mi hanno diagnosticato un’osteoporosi severa con fratture costali.
La mia alimentazione è vegan (da oltre 10 anni), e da circa 3 anni è tendenzialmente igienista e crudista.
Tengo a precisare che l’osteoporosi era già presente prima di diventare vegetariana.
Solo che, invece di migliorare come mi aspettavo, è peggiorata.
Probabilmente si tratta pure di problema familiare, non avendo altri fattori di rischio secondo la medicina ufficiale, a parte la mia magrezza, la mia costituzione e le mie ossa molto sottili.
Sono alta 1,55 circa. Il mio peso oscilla dai 38 ai 42, e raggiungo il tetto massimo nei periodi delle feste, quando mangio più carboidrati complessi.
Mia madre, mancata da poco, ha sofferto per tutta la vita del medesimo problema.
La sua cartella clinica parlava di osteoporosi vitrea con fratture spontanee.
Un peggioramento delle analisi mi ha spinta verso gli integratori
Col passare del tempo anche le mie analisi sono peggiorate, ed ho ceduto un po’ all’utilizzo di integratori (consigliati da un naturopata).
Ho fatto per qualche mese un’integrazione a base di magnesio T-Mag, e di sera sto prendendo un’integrazione alcalinizzante (anche se la mia dieta è già molto spinta in quella direzione).
Per il paratormone alto ho fatto un’integrazione di vitamina D (Ostelin).
Ho sempre preso pochissimo sole e si pensava ad una carenza di questa vitamina.
Alla fine ho sospeso la cura perché le analisi hanno evidenziato un eccesso di vitamina D.
A distanza di due anni mi hanno ripetuto l’ecografia alla tiroide che è risultata negativa.
Intensificazione delle visite e dei farmaci
E’ stata inoltre diagnosticata un’alterazione dell’omocisteina. Ulteriori esami hanno evidenziato la mutazione di un gene. E questo fatto richiederebbe un’integrazione di folati per scongiurare problemi cardiovascolari.
Essendo vegan-crudista non penso proprio di avere carenza di folati, per cui ho ignorato questa prescrizione.
Ultimamente sono stata visitata da un reumatologo che mi ha diagnosticato una oligoartrite con familiarità psoriatica della mano destra.
Ho infatti da parecchi mesi un gonfiore alla base del dito medio, che mi era leggermente migliorato con l’assunzione del cloruro di magnesio.
Mi ha pure prescritto una serie di farmaci per l’osteoporosi, per l’artrite e per il rischio cardiovascolare.
Insomma, sono entrata in salute precaria, per uscirne malata del tutto.
Sono confusa davvero. Dove sbaglio?
Essendo vegan per motivi etici e credendo fortemente nell’igienismo, ho semplicemente ignorato le prescrizioni.
Però, visto che la situazione peggiora nonostante il mio stile di vita, sto cercando delle alternative naturali.
Insomma, sono confusa.
Intanto il paratormone si è alzato ancora e nessuno mi sa dire perché, mentre le mie ossa continuano a perdere calcio e a spezzarsi.
La calcemia è nei limiti della norma e non ho perdite di calcio nelle urine, ovvero calciuria.
Dove sbaglio? Vorrei un suo consiglio. Grazie davvero.
Susi
Riprova a scaricare gli articoli
Ciao Susi,
Prova ancora e riuscirai a scaricare i miei articoli. L’errore di cui parli sta di sicuro nella procedura scorretta o incompleta che hai usato. Se proprio non ce la fai, puoi andare su google.it, digitare valdo vaccaro, e navigare sul mio blog e su quello denominato alimentazione naturale.
Troverai diversi blog di Luigi Boschi, Pomodorozen, Medicina Naturale, Alimentazione Naturale, Liquida, Flipnews, Nonsoloanima, Rosso Veneziano, Arianna, ed altri, che portano quanto cerchi.
Da parte mia, ti ho inserita nella mia mailing list, e ho già cominciato ad inviarti i miei scritti.
Nessun dubbio che le condizioni di partenza furono decisamente precarie
Il tuo problema a mio avviso è essenzialmente di tipo psicologico.
D’accordo, sei partita maluccio sin da piccola, e probabilmente non hai grandi colpe su quanto ti sta accadendo.
Le difficoltà che trovi oggi a rimetterti in carreggiata col sistema osseo, aggravate pure dalla menopausa, non vanno cercate a mio avviso nei problemi della mamma, della costituzionalità, della famiglia, della ereditarietà e cose simili.
Quelli sono dati di partenza ormai ovvi e scontati.
Gravi errori nel passato (carenza di sole e di mare) ma anche nel presente
Certamente che quei fattori sono stati determinanti in fase di svezzamento e di crescita, dotandoti di ossa gracili e sottili. Certamente che bisognerebbe lanciare degli anatemi contro chi ti ha impedito o sconsigliato di prendere sole non a tratti ma a palate, nella cinquantina di estati che hai vissuto senza sfruttarle ai massimi livelli.
Ma, a livello di terapeutica migliorativa concreta e attuale, a livello di presenti strategie riparatorie e di recupero, mi sa tanto che di errori marchiani ne hai fatti e ne continui a fare, nonostante la cultura igienistica che non ti manca davvero.
Non basta una buona cultura igienistica. Ci vuole coerenza, pazienza, applicazione.
Il problema è che non basta lettere Ehret o leggere Shelton. Non basta conoscere Michele Manca e fare con lui un semidigiuno. Non bastano i miei scritti o quelli di altri igienisti.
I libri, le idee, gli incontri, non sono ancora materiale ricostruttivo per i tuoi ossicini, ma soltanto la base ideologica che dovrebbe portare a scelte coerenti e prolungate, prive di smagliature.
Troppa gente commette il tuo errore, di voler mettere il piede in due staffe opposte.
Si arricchisce delle teorie vegane-igieniste-crudiste. Dice che sono interessanti e che sì, forse meritano alcune attenzioni, almeno al 10 o al 30 o al 50%, ma essenzialmente rimane ancorata ai fondamenti della medicina allopatica e omeopatica, basate su farmaci, integratori, rimedi decimali e centesimali, e pretende magari di barcamenarsi tra gli opposti sistemi, con la tecnica di un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Serve una scelta netta tra i metodi
Queste cose purtroppo non funzionano.
Ti faccio un esempio pratico.
Se uno ricorre a pratiche digiunistiche e purificatrici (perché gliele ha insegnate l’igienismo), e continua a prendere dei farmaci e degli integratori e dei rimedi (perché glieli ha instillati la medicalizzazione selvaggia), e continua a indulgere nel caffè e nella sigaretta, a mangiar carne e cibi junk (forse non è il tuo caso ma la cosa è molto diffusa), continua cioè ad avvelenarsi e a stimolarsi nei pressi del digiuno in corso (o durante e dopo il digiuno stesso), non fa altro che triplicare e moltiplicare i suoi danni, dato che un veleno è ancor più micidiale su un corpo ripulito e ridiventato bambino mediante liberazione dalle tossine.
Il sistema immunitario pretende totale fiducia nei suoi riguardi
Rispunta la famosa faccenda della media tra il giusto e lo sbagliato che bocciai lo scorso anno con una tesina dal titolo La mediocrità sta nel mezzo.
La verità non si presta a medie aritmetiche o geometriche, non segue le nostre elucubrazioni mentali.
Preferisce al contrario stare su posizioni estreme, lontano dai compromessi.
Occorre dunque fare una scelta di campo.
Se credi nel farmaco e nell’integratore ti ci devi buttare a corpo morto, senza guardare indietro, subendo tutte le conseguenze del caso, quelle apparentemente positive o davvero positive, e quelle certamente dannose.
Se invece credi nell’alimentazione naturale, e hai piena fiducia in te stesso e nella natura, nonché nella potenza incomparabile e imbattibile del tuo sistema immunitario, devi crederci in pieno, senza il minimo timore di finire nell’errore e nell’estremismo.
Cedere sugli integratori è un grave errore
Fatte tutte queste considerazioni e queste premesse, veniamo al tuo caso specifico odierno, alle soluzioni che ti si prospettano terra-terra in concreto.
Hai ceduto agli integratori, al magnesio T-Mag, all’alcalinizzante, alla vitamina D.
Hai cercato di abbassare il tuo paratormone alto (il paratormone è una sostanza proteica prodotta e secrèta dalle paratiroidi, e serve a regolare il delicato meccanismo calcio-fosforo).
Prendere gli integratori da un naturopata non fa meno male che prenderli dal medico.
Integratori sono e integratori restano, con tutta la loro iniquità funzionale.
Chi comincia con le integrazioni deve andare fino in fondo. Chi si ferma è perduto.
Se uno cade nell’agguato degli integratori, resta fregato per sempre.
Come scrive con chiarezza il dr Ray Strand, uno dei maggiori guru americani dell’integrazione, se prendi quella via (che è poi quella che lui propone oggi regolarmente, visto che nessuno seguiva i suoi consigli super-fruttariani di un tempo), la devi percorrere fino in fondo, senza mai fermarti, senza mai rallentare la dose.
Anche perché quando ti sfufi, o ti fermi, tutti i problemi iniziali si ripresentano aggravati da pesanti interessi, a conferma scientifica che gli integratori mineral-vitaminici-ormonali non apportano minerale, vitamina ed ormone, ma esercitano invece una semplice stimolazione cardiaca, comportandosi da quello che esattamente sono, ossia da autentici veleni.
Al corpo serve solo l’equilibrio generale, che ruota intorno alla legge del minimo
Non è che il corpo abbia bisogno di calcio e di cloruro di magnesio.
Esso ha bisogno di tutti i minerali e di tutte le vitamine e di tutti gli enzimi in proporzioni ottimali e ben distribuite, con rigorosa obbedienza alla legge del minimo di Liebig (Lo sviluppo degli esseri viventi è regolato-condizionato dall’elemento presente in minima parte nel cibo introdotto), per cui tutto il resto, tutta la parte eccedente, diventa scarto da eliminare.
L’unico rimedio possibile rimane la dieta vegana-crudista
Ecco allora che l’unico rimedio al mondo è quello globale della dieta vegano-crudista.
Vegana perché eviti tutte le acidificazioni, le fermentazioni e le putrefazioni intestinali che compromettono il funzionamento intestinale mandandoil 90% dei nutrimenti introdotti direttamente ai servizi igienici anziché al sangue ed alle cellule.
Crudista perché ti mantiene i minerali nella conformazione biochimica organicata (la clorofilla), ti preserva vitamine ed enzimi da ogni distruzione, e ti garantisce il MRNN (massimo rendimento nutrizionale netto), senza aggravio di spese digestive.
(Su questo punto ti invito a leggere due altre tesine: Nessun minerale vale se privo di vibrazioni, e
Il Pomo, il cibo-bidone e il doping di domani).
Serve un rispetto assoluto per il tuo corpo, anche se sta sgretolandosi
Il corpo è una entità complessa che lavora a sinergie globali e non per mosse individuali.
Si tratta di un lavoro di squadra coordinato da un impeccabile direttore d’orchestra.
Il discorso vale dunque anche per l’omocisteina alta.
I medici ti hanno parlato di mutazioni di geni e di integrazioni con folati per scongiurare problemi cardiovascolari.
Qui hai fatto benissimo a ignorare la prescrizione.
Basta che tu vada ad osservare i dati del tuo sangue e troverai di sicuro la tua vitamina B9 (o acido folico, o folati) a un livello abbondante o addirittura più alto delle tabelle mediche (3-16.1 ng/ml).
Però, alla fine della storia, hai continuato a bazzicare la medicina, nella figura del reumatologo,
il quale ti ha riempito della falsa panacea chiamata cloruro di magnesio, di farmaci per l’osteoporosi, per l’artrite, per il rischio cardiovascolare, e per altre cose ancora.
E ti ritrovi abbattuta e confusa, con le ossa che intanto continuano a sbriciolarsi.
Dove sbaglio? Ti chiedi e chiedi a me medesimo.
Dove stanno mai gli errori?
Ripartiamo da zero, ed anche da quella tua angosciosa domanda, e cerchiamo di capire assieme dove stanno i punti critici e fallimentari.
- 1) Errori grossi e sistemici sono stati fatti sicuramente quando eri nella pancia della mamma, quando ti hanno svezzata a base di latticini e forse di omogeneizzati, di cibi salati e zuccherati.
- 2) I guasti di quel lontano passato sono stati di peso e di impedimento per il decollo verso la guarigione.
- 3) Pur ribadendo in continuazione la tua fede igienistica, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
Altrimenti non saresti caduta nelle maglie di naturopati non-igienisti e di medici non-igienisti.
- 4) Per l’osteoporosi, malattia multifattoriale, c’è un elenco di fattori di rischio che qualsiasi buon manuale medico mette in evidenza:
a) razza bianca o asiatica-chiara (insufficienza di sole e di melanina)
b) costituzione esile e fragile
c) amennorea patologica (mancanza patologica di mestruazioni – ma qui la medicina ignora che
esiste pure la mancanza virtuosa e non patologica di mestruazioni dovuta a sangue puro, come
succede nelle migliori vegane-igieniste).
d) menopausa precoce
e) insufficiente calcio alimentare
f) fumo, alcol, caffè, droghe, farmaci
g) sedentarietà prolungata
h) sindrome di Cushing (malattia iatrogena con obesità-irsutismo-ipertensione: non è il tuo caso)
i) iperprolattinemia
l) ipogonadismo
m) anoressia nervosa
n) sindrome da malassorbimento
o) insufficienza renale
p) epatopia cronica
q) artrite reumatoide
r) mastocitosi
Direi che le lettere riguardanti il tuo caso sono (correggimi se sbaglio): a, b, e, g, m, n, o p, q.
In pratica, problemi renali ed epatici, malassorbimento seguito da debolezza e sedentarietà, scarsezza
ossigenativa, vita all’ombra e non al sole, sotto l’influenza dei mali-consigli sul buon latte che ha
tanto buon calcio, ma che va a intasare i condotti, ad acidificare il sangue, a togliere spazio ed
appetito per l’indispensabile frutta e le provvidenziali verdure crude, a limitare l’azione renale,
ad interferire col lavoro della tiroide, della paratiroide e di tutto il sistema escretorio.
A un organismo deboluccio d’origine come il tuo, serviva un’alimentazione crudista e intensiva fin
dall’inizio, accoppiata a tanta attività fisica, tanto mare, tanto sole, tanta respirazione yoga.
- 5) La nota positiva e il messaggio di speranza che mi sento di poterti dare è che le ossa, nonostante
tutto, si rigenerano in continuazione, producendo nuove cellule ossee che vanno a sostituire quelle
che muoiono.
Pertanto il tuo obiettivo primario è quello di mantenere il sangue fluido, puro e ossigenato, mediante
una vita sistematicamente attiva al sole e all’aria aperta (non appena il clima lo concede).
- 6) Il calcio è il cemento delle ossa, quello che le rende forti. Ne servono 0.8 grammi al giorno. Lo devi
prendere sempre e solo dalle verdure crude, dai germogli e dalla frutta fresca-secca, dove sta in
abbondanza:
– semi di sesamo bianchi e neri (ne contengono 1160 mg per 100 gr)
– rape 246
– mandorle 234
– noccioline 209
– tarassaco foglie 187
– crescione d’acqua 151
– ravanello 140
– fico secco 126
– semi di girasole 120
– broccoli 103
– finocchio 100
– radicchio 86
– datteri 59
– castagne secche 52
– arancia sbucciata 41
– carota 37
– cavolini Bruxelles 36
– fichi freschi 35
– zucca 21
– miglio 20
– pomodoro 13
– uva 12
– avocado 10
– pesca 9
– mela, anguria, patata con la buccia 8
7) Mai scordare però che esistono alcune sostanze nemiche acerrime del calcio, da cui si dovrà
stare alla larga:
– sale da cucina
– aceto
– alcol
– bevande gassate e zuccherate
– the e caffè
– latticini
– carni
Tutti a cercare la scorciatoia risolvente, senza cavare un ragno dal buco
Un discorso particolare va fatto sulla terapeutica in generale.
Il difetto di tutti i terapeuti, medici e non medici, è la ricerca ossessiva della singola sostanza magica capace di rimetterti in forma.
Ansia guaritrice che fa letteralmente a pugni con la natura e le sue leggi, come quella basilare di Liebig, sull’assorbimento minimo e sinergico delle sostanze.
Questo errore marchiano viene commesso in continuazione da tutti, sia a livello di cure terapeutiche che a livello di proposte alimentari.
Tutti a cercare il colpevole, il germe, il virus, il fungo, il parassita. Tutti a indagare sulla vitamina o sul minerale mancante. Tutti a inseguire la facile e risolvente scorciatoia, senza mai cavarne un ragno dal buco.
La gara a chi sperimenta di più e a chi sbaglia di più
Sbaglia clamorosamente il chirurgo ospedaliero, pronto a rimuovere senza tante storie l’appendice, il timo, la tiroide, il tumore.
Ma sbaglia clamorosamente anche l’oncologo dissidente tipo il dr Tullio Simoncini, che si illude di aver trovato il bandolo della matassa nel suo bicarbonato che fa sparire la candida albicans, quando il funghetto bianco non è causa di un bel niente, ma è solo conseguenza di una serie di errori a monte
(vedi tesine Zona Cancro e zona tumore, e Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro).
Sbaglia il medico che ti dà il farmaco, ma sbaglia pure il naturopata che ti propina l’integratore.
L’obiettivo è il ripristino dell’equilibrio, operazione che spetta al sistema immunitario
Se cerchiamo la salute, occorre ripristinare il corretto equilibrio tra i vari sali dell’organismo, l’equilibrio calcio-fosforo, l’equilibrio-calcio-magnesio, l’equilibrio calcio-sodio e l’equilibrio calcio-potassio.
Nessuno al mondo è così bravo da rimettere in ordine le cose nel corpo umano.
L’unico che lo sa fare è il sistema immunitario.
Quello che serve è dunque aria buona, cibo fresco e compatibile, respirazione ritmata, ginnastica aerobica, camminate al sole, entusiasmo, motivazione, riposo. Questo e niente altro. Tutto il resto viene da sé.
Il processo guaritivo finale non spetta a niente e a nessuno, che non sia il sistema immunitario.
Il miglior terapeuta è chi ti rispetta di più, chi sa intervenire di meno, chi fa poco e niente, ma quel poco e niente lo sa fare benissimo
Alla fine, chi ti arreca meno guasti e ti fa guarire di più, può essere paradossalmente proprio colui che terapeuta non è, colui che nei rimedi non crede, ma che punta principalmente a un cambio radicale di impostazione del modo di vivere, senza prescriverti farmaci e senza fare del tuo corpo una specie di cavia per i suoi esperimenti.
Non è un discorso a vantaggio di un non-terapeuta come me medesimo.
La cosa sarebbe troppo banale e antipatica.
Di sicuro però, la filosofia della giusta alimentazione e del giusto comportamento non fa danni a nessuno, e aiuta a imboccare la strada che porta più velocemente al recupero, fermo restando che nelle emergenze serve sempre un bravo terapeuta medico o non-medico specializzato nell’azione e nell’intervento, nel mettere mani e strumenti sul corpo e dentro il corpo.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecanica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
– Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)