LOTTA AL DIABETE, SCALANDO LE PASTIGLIE

LETTERA

 

La riconquista delle ciliegie

 

Egregio dr Valdo, le scrivo per ringraziarla di cuore per la risposta che mi ha dato il 30/6, nella tesina Mousite acuta, degenerazione del verme e ciliegie antidiabetiche.

Poter gustare liberamente le ciliegie senza le paure di un tempo è una grande esperienza per me.

Riguardando le cose del mio recente passato, sono capitato per caso sul suo blog e oggi mi posso ritenere fortunato.

I suoi scritti mi aiutano a capire molte cose che prima ignoravo completamente.

Questa è una conversione all’igienismo

In particolare, la tesina dell’11 giugno, dal titolo La formula esatta per sconfiggere il diabete, mi ha fatto molto riflettere, ed è esattamente da quel punto che ho deciso di convertirmi senza più esitazioni all’igienismo.

Ho cominciato lunedì 5 luglio con digiuno completo, scalando la pastiglia di torvast ( pastiglia per il controllo del diabete).

Ho chiuso coi farmaci

Da venerdì 9 non l’ho più presa e, con tutta la mia forza, sto dicendo a me stesso che non voglio più avere nulla a che fare coi farmaci.

Finora mi sento bene. Ce la farò? La volontà c’è tutta.

Grazie ancora per quanto sta facendo e scrivendo per tutti noi. Un cortese saluto e un grande rispetto.

Michele Romano

RISPOSTA

 

Essere schiavi di qualcosa non è mai cosa positiva

 

Ciao Michele, se vuoi trovare i miei articoli sul diabete, raggruppati, puoi anche andare su google.it, e digitare valdo vaccaro diabete. Dici Finora mi sento bene. Ce la faro? Sicuro che ce la farai.

Non dovremo mica farci schiavizzare per sempre da una banale pasticca chimica, priva di intelligenza comportamentale, e carica solo di determinati veleni mirati a modificare alcuni equilibri interni e a stoppare di conseguenza alcuni sintomi?

Ognuno è un caso a sè

Vale per te, come per tutti, nel diabete ed in altre patologie, il discorso che per queste fasi, a volte delicate e difficoltose, della detossificazione e della liberazione dal farmaco, non esistono esperienze specifiche ufficiali ed affidabili. Ognuno poi è un caso a sé. Ognuno è accompagnato da problemi e caratteristiche fisiche diverse. Occorre sapersi studiare ed osservare, sapersi capire, saper superare qualche doloruccio transitorio. Possiamo senz’altro parlare di sperimentazione personale sui generis, condotta con un minimo di prudenza e saggezza.

Il precario equilibrio di breve periodo creato dal farmaco

L’equilibrio creato dal farmaco è certamente un falso equilibrio, è una situazione fittizia in attesa di qualche aggiustamento reale. L’equilibrio transitorio creato dal farmaco non è uno stato di salute, è un limbo, ma resta tuttavia una situazione in qualche modo bilanciata nel breve periodo, magari precaria e artifiziosa. Il passaggio al non-farmaco e alla riconquista di se stessi e della propria personalità biochimica, libera dalla dipendenza, non è priva di qualche effetto fastidioso, transitorio e di breve durata (sempre a condizione che non si rifacciano più gli errori alimentari di un tempo).

Transizione da una dieta intasante, stitichizaante e diabetizzante a una dieta nutriente-eliminativa

Succede anche a chi lascia il caffè, l’alcol, le sigarette, la marijuana e le anfetamine. Anche a chi lascia le carni, il pesce, le uova, i latticini e il cibo cotto (ovvero il cibo che scalda accelerando il cuore e invecchiandoti prima). Occorre dunque stringere un po’ i denti. Trattasi di un adattamento al meglio e di un salto di qualità. Trattasi del passaggio da una dieta intasante, stitichizzante e diabetizzante a una dieta nutriente-eliminativa, capace di normalizzare le digestioni e di fluidificare il sangue.

L’innesto contemporaneo di una dieta finalmente virtuosa, carica il corpo di energia mai vista prima, per cui ogni cellula del corpo viene rivitalizzata su basi stabili e di lungo periodo

 

L’adozione in contemporanea di una dieta virtuosa (ho detto virtuosa e non miracolosa), di una dieta capace di risparmiare al sistema immunitario micidiali dispersioni energetiche-enzimatiche in fase digestiva (vedi acidificazioni, fermentazioni, putrefazioni, letargie) ed in fase immunitaria (vedi leucocitosi), porta a facilitare il compito detossificante e a promuovere la salute in generale.

Il crudismo abbatte poi contemporaneamente l’acidificazione del sangue e ti offre un buon apporto di inuline ed insuline vegetali, sinergiche ancelle del pancreas, ed anche un buon apporto di glutatione vegetale, a contrasto di eventuali cadute ipoglicemiche.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo