LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO ED INFARTO

LETTERA

LA RETICENZA A PARLARNE

Buongiorno Valdo, le avevo scritto in precedenza per il mio ragazzo affetto da LES.

Poi non ci siamo potuti incontrare a causa della maledetta reticenza di lui, cioè della parte in causa, e me ne dispiaccio tuttora.

La seguo con piacere e la ringrazio per le sagge parole che continua a diffondere.

UN INFARTO CHE NON E’ UN INFARTO

Vorrei chiederle un consiglio.

Una settimana fa mia madre, 59 anni, ha avuto un “infarto”. Lo scrivo tra virgolette perché a tutt’oggi i medici ci dicono che “tutto fa pensare ad un infarto, ma infarto non è stato poiché le coronarie sono aperte”.

Sinteticamente, arresto cardiaco e respiratorio, con ovvie conseguenze del caso.

Grazie a Dio, l’intervento del 118 è stato immediato e sono riusciti a salvarla.

DOPO IL COMA E’ TUTTORA IN STATO LEGGERMENTE CONFUSIONALE

Ora si trova in ospedale e stanno valutando eventuali danni. Dopo due giorni di coma si è risvegliata.

Dicono che è forte e che ci sono buone probabilità che torni come era prima.

Ci vorrà del tempo. Sia per il corpo che per il cervello.

E’ un po’ confusa. Riconosce me e i miei familiari, ma è evidente che il suo cervello abbia bisogno di una riabilitazione.

ALIMENTAZIONE OSPEDALIERA E INTEGRAZIONI DA CASA

Senza nulla togliere alle ottime prestazioni dell’ospedale, sappiamo che l’alimentazione fornita dalle strutture sanitarie lascia alquanto a desiderare. Mi hanno detto che posso portare anche qualcosa da casa. Chiedo a lei un parere in merito.

La ringrazio e rinnovo il mio supporto alla sua attività. Continui così.

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RISPOSTA

E’ D’OBBLIGO FLUIDIFICARE IL SANGUE

Ciao Elisabetta, sia per il tuo ragazzo, che per tua madre che rientra dall’ospedale, occorre drasticamente una cosa soltanto, quella e soltanto quella. Devono fluidificare il sangue che è denso e viscoso quanto mai in entrambi i casi. La tesina “Pigrizia linfatica, malattie autoimmuni e sovrappeso” del 31/8/11 meriterà una attenta rilettura.

Questa quasi parità di trattamento, per quanto paradossale, facilita un po’ il tuo compito.

TUTTO ALL’INSEGNA DEL CRUDISMO E DELLA VITALITA’

Servono cibi crudi e cibi vitali, cibi acquosi e cibi profumati, senza mai dimenticare una buona porzione di crema di avena con semini vari e germe di grano, e la solita manciata giornaliera di mandorle, noci e pinoli.

L’uva in questa stagione è fantastica. Occorre farne delle scorpacciate, masticando buccia e vinacciolo.

Chiaro che per tua mamma il discorso va applicato con le dovute cautele e con la dovuta progressività. Si deve prima riprendere spiluccando le poche cose che riesce a digerire, e poi via potrà via-via incrementare i cibi giusti in conformità con i suoi gusti e le sue necessità.

STOP AI VELENI ESTERNI ED ESPULSIONE  DELLO STOCK TOSSICO ACCUMULATO

E’ basilare per entrambi chiudere rigorosamente il rubinetto esterno veleni. E questo non avviene se non c’è una deliberata volontà di cambiare che deve partire dal loro interno.

Tu puoi solo informare, mettere sul loro tavolo la giusta informazione.

Quanto al rubinetto dei veleni interni, quello che il corpo manda fuori chelando il materiale tossico dai depositi di vecchie immondizie, esso si apre ogniqualvolta digeriamo bene (creando sangue fluido e sano), ogni volta che digiuniamo bevendo acqua, ogni volta che assumiamo cibi crudi e vitali, ogni volta che respiriamo ritmato e profondo, ogni volta che ci muoviamo e traspiriamo, ogni volta che esponiamo la nostra pelle al sole, ogni volta che pesiamo in positivo.

Per il resto ti rimando alla tesina “Reuma, lupus, connettivite e sistema linfatico pulito”, dell’1/7/11.

Valdo Vaccaro