L’UTILE E TALVOLTA NOIOSA RIPETIZIONE DEI DATI E DEI CONCETTI

 

Repetita juvant sed stufant

 

Ripetere le cose, i dati, i concetti giova ma stufa, dicevano i romani.

E avevano certamente ragione.

Il bello è che non stufa soltanto chi legge , ma anche chi scrive.

Vorrei infatti trovare in continuazione tutti i giorni un nuovo argomento mai toccato in precedenza, sfrondarlo al meglio, e poi non tornarci possibilmente mai più.

Si può anche fare.

Ma temo di dover deludere quegli amici che hanno definito le miei articoli, i miei saggi e i miei libri ottimi da un lato, ma ripetitivi dall’altro.

Questo significa non aver capito una cosa fondamentale.

Ed è che il mio lavoro è fatto di tesine singole che si svolgono, si realizzano e si concludono nell’ambito di se stesse, in modo autonomo.

Vanno cioè lette e interpretate ad una ad una.

Non essendo esse capitoli di un romanzo, ha poco senso connetterle l’una all’altra, pur essendoci il filo conduttore dello spirito salutistico, naturalistico, vegetariano ed etico.

 

L’impossibile sintesi dei testi

 

Il fatto che io abbia elaborato e messo assieme due testi come  Il Ferro, l’Enzima, l’Anima  e come  I Papiri di Hygea, non significa fare un cambiamento di rotta.

Trattasi sempre  un mosaico e di una collezione di tesine e spunti autonomi.

Un noto editore, che ha trovato i testi di suo interesse e gradimento, mi ha chiesto però di farne libri più leggeri ed abbordabili quantitativamente.

Mi ha chiesto di sintetizzarli e sfoltirli, dalle presenti 400 pagine alla metà, per renderli commercialmente validi e vendibili a costo ragionevole.

Motivazioni commerciali comprensibili quanto si vuole, ma che non tengono conto che tali volumi, soprattutto il primo, sono sì un manuale operativo e di formazione, ma pure un importante sunto antologico di tutti quegli autori che la gente conosce poco e male.

Per cui non se ne parla nemmeno.

Chi vuole i testi, chi ha genuino interesse a leggerli, può contare intanto sugli amici della AVA di Roma, in attesa che qualche editore più motivato e più rispettoso, si faccia avanti.

Ricordo infine che, nei miei scritti prevale chiaramente la funzione terapeutica e formativa, su quella narrativa di intrattenimento.

 

 

Se la controparte pratica la tecnica del lavaggio del cervello,  dobbiamo rispondere in modo adeguato

 

Se un tema, se un concetto, se un dato viene ripetuto, non è che l’autore soffra necessariamente di vuoti mentali o di Alzheimer.

E non è che ci manchi la fantasia e la cultura per parlare di altro.

C’è invece una dichiarata ed esplicita volontà di ribadire quanto detto in precedenza su altre tesine e su altri spunti, perché tali ripetizioni hanno un valore determinante.

Non sono forse ripetitive, quotidiane, tambureggianti, le bugie e le ipocrisie propinate dalle televisioni e dai media?

Non sono forse ripetitivi i dubbi e le incertezze evidenziate dai nostri interlocutori ad ogni piè sospinto.

Il lavaggio del cervello praticato per decenni ha creato mille piccoli dogmi mai prima contestati e contrastati efficacemente.

Serve dunque riprendere i principi e i concetti e i dati giusti, se vogliamo ottenere qualche risultato.

 

Una auto-definizione di stili ed obiettivi.

La menzogna ripetuta si nobilita e diventa dogma, mentre la verità cristallina lasciata in disparte si svilisce  fino al punto di diventare incredibile e paradossale.

 

Darmi del ripetitivo è un giudizio, e tutti i giudizi meritano di essere considerati con rispetto, ma rimane ugualmente la peggiore e la più ingiusta accusa che mi si possa fare.

E’ antipatico che debba qui valutarmi e autodefinirmi.

Ritengo tuttavia di essere un autore operante nel campo di settori essenziali e da sempre attuali, come quelli del corpo e dell’anima.

E cerco di esprimermi in modo diretto, sintetico e immediato.

Non so se sono sempre bravo, e se riesco ad essere interessante e non noioso agli occhi di chi legge.

Questo non sta a me dirlo.

Se a volte i miei scritti risultano graditi ed efficaci (il giudizio non è mio), essi lo sono proprio perché:

a) Cerco di non parlare a vanvera

b) Cerco di evitare le cose inutili, tirandola per le lunghe senza motivi

c) Cerco di non parlare linguaggio tecnico e pieno di significati reconditi e non esplicitati

d) Cerco di inserire gocce e distillati di saggezza, originali per quanto posso, o presi a prestito dai tanti autori che fanno da sponda al mio programma educativo.

Non mi si venga dunque ad obiettare che sugli Omega-3, o sugli esperimenti di Cambridge, ne ho già parlato 3 o 5 o 10 volte.

Chi ci martella da mattina a sera con bugie a raffica, ha capito una cosa importantissima.

E cioè che una bugia ripetuta 100 volte, si nobilita  al punto da diventare magicamente verità.

Mentre una verità scientifica e cristallina, lasciata timidamente nel dimenticatoio o tra le pieghe della mente, si svilisce fino a diventare un argomento incredibile e paradossale.

L’UTILE E TALVOLTA NOIOSA RIPETIZIONE DEI DATI E DEI CONCETTI

 

Repetita juvant sed stufant

 

Ripetere le cose, i dati, i concetti giova ma stufa, dicevano i romani.

E avevano certamente ragione.

Il bello è che non stufa soltanto chi legge , ma anche chi scrive.

Vorrei infatti trovare in continuazione tutti i giorni un nuovo argomento mai toccato in precedenza, sfrondarlo al meglio, e poi non tornarci possibilmente mai più.

Si può anche fare.

Ma temo di dover deludere quegli amici che hanno definito le miei articoli, i miei saggi e i miei libri ottimi da un lato, ma ripetitivi dall’altro.

Questo significa non aver capito una cosa fondamentale.

Ed è che il mio lavoro è fatto di tesine singole che si svolgono, si realizzano e si concludono nell’ambito di se stesse, in modo autonomo.

Vanno cioè lette e interpretate ad una ad una.

Non essendo esse capitoli di un romanzo, ha poco senso connetterle l’una all’altra, pur essendoci il filo conduttore dello spirito salutistico, naturalistico, vegetariano ed etico.

 

L’impossibile sintesi dei testi

 

Il fatto che io abbia elaborato e messo assieme due testi come  Il Ferro, l’Enzima, l’Anima  e come  I Papiri di Hygea, non significa fare un cambiamento di rotta.

Trattasi sempre  un mosaico e di una collezione di tesine e spunti autonomi.

Un noto editore, che ha trovato i testi di suo interesse e gradimento, mi ha chiesto però di farne libri più leggeri ed abbordabili quantitativamente.

Mi ha chiesto di sintetizzarli e sfoltirli, dalle presenti 400 pagine alla metà, per renderli commercialmente validi e vendibili a costo ragionevole.

Motivazioni commerciali comprensibili quanto si vuole, ma che non tengono conto che tali volumi, soprattutto il primo, sono sì un manuale operativo e di formazione, ma pure un importante sunto antologico di tutti quegli autori che la gente conosce poco e male.

Per cui non se ne parla nemmeno.

Chi vuole i testi, chi ha genuino interesse a leggerli, può contare intanto sugli amici della AVA di Roma, in attesa che qualche editore più motivato e più rispettoso, si faccia avanti.

Ricordo infine che, nei miei scritti prevale chiaramente la funzione terapeutica e formativa, su quella narrativa di intrattenimento.

 

 

Se la controparte pratica la tecnica del lavaggio del cervello,  dobbiamo rispondere in modo adeguato

 

Se un tema, se un concetto, se un dato viene ripetuto, non è che l’autore soffra necessariamente di vuoti mentali o di Alzheimer.

E non è che ci manchi la fantasia e la cultura per parlare di altro.

C’è invece una dichiarata ed esplicita volontà di ribadire quanto detto in precedenza su altre tesine e su altri spunti, perché tali ripetizioni hanno un valore determinante.

Non sono forse ripetitive, quotidiane, tambureggianti, le bugie e le ipocrisie propinate dalle televisioni e dai media?

Non sono forse ripetitivi i dubbi e le incertezze evidenziate dai nostri interlocutori ad ogni piè sospinto.

Il lavaggio del cervello praticato per decenni ha creato mille piccoli dogmi mai prima contestati e contrastati efficacemente.

Serve dunque riprendere i principi e i concetti e i dati giusti, se vogliamo ottenere qualche risultato.

 

Una auto-definizione di stili ed obiettivi.

La menzogna ripetuta si nobilita e diventa dogma, mentre la verità cristallina lasciata in disparte si svilisce  fino al punto di diventare incredibile e paradossale.

 

Darmi del ripetitivo è un giudizio, e tutti i giudizi meritano di essere considerati con rispetto, ma rimane ugualmente la peggiore e la più ingiusta accusa che mi si possa fare.

E’ antipatico che debba qui valutarmi e autodefinirmi.

Ritengo tuttavia di essere un autore operante nel campo di settori essenziali e da sempre attuali, come quelli del corpo e dell’anima.

E cerco di esprimermi in modo diretto, sintetico e immediato.

Non so se sono sempre bravo, e se riesco ad essere interessante e non noioso agli occhi di chi legge.

Questo non sta a me dirlo.

Se a volte i miei scritti risultano graditi ed efficaci (il giudizio non è mio), essi lo sono proprio perché:

a) Cerco di non parlare a vanvera

b) Cerco di evitare le cose inutili, tirandola per le lunghe senza motivi

c) Cerco di non parlare linguaggio tecnico e pieno di significati reconditi e non esplicitati

d) Cerco di inserire gocce e distillati di saggezza, originali per quanto posso, o presi a prestito dai tanti autori che fanno da sponda al mio programma educativo.

Non mi si venga dunque ad obiettare che sugli Omega-3, o sugli esperimenti di Cambridge, ne ho già parlato 3 o 5 o 10 volte.

Chi ci martella da mattina a sera con bugie a raffica, ha capito una cosa importantissima.

E cioè che una bugia ripetuta 100 volte, si nobilita  al punto da diventare magicamente verità.

Mentre una verità scientifica e cristallina, lasciata timidamente nel dimenticatoio o tra le pieghe della mente, si svilisce fino a diventare un argomento incredibile e paradossale.

L’UTILE E TALVOLTA NOIOSA RIPETIZIONE DEI DATI E DEI CONCETTI

 

Repetita juvant sed stufant

 

Ripetere le cose, i dati, i concetti giova ma stufa, dicevano i romani.

E avevano certamente ragione.

Il bello è che non stufa soltanto chi legge , ma anche chi scrive.

Vorrei infatti trovare in continuazione tutti i giorni un nuovo argomento mai toccato in precedenza, sfrondarlo al meglio, e poi non tornarci possibilmente mai più.

Si può anche fare.

Ma temo di dover deludere quegli amici che hanno definito le miei articoli, i miei saggi e i miei libri ottimi da un lato, ma ripetitivi dall’altro.

Questo significa non aver capito una cosa fondamentale.

Ed è che il mio lavoro è fatto di tesine singole che si svolgono, si realizzano e si concludono nell’ambito di se stesse, in modo autonomo.

Vanno cioè lette e interpretate ad una ad una.

Non essendo esse capitoli di un romanzo, ha poco senso connetterle l’una all’altra, pur essendoci il filo conduttore dello spirito salutistico, naturalistico, vegetariano ed etico.

 

L’impossibile sintesi dei testi

 

Il fatto che io abbia elaborato e messo assieme due testi come  Il Ferro, l’Enzima, l’Anima  e come  I Papiri di Hygea, non significa fare un cambiamento di rotta.

Trattasi sempre  un mosaico e di una collezione di tesine e spunti autonomi.

Un noto editore, che ha trovato i testi di suo interesse e gradimento, mi ha chiesto però di farne libri più leggeri ed abbordabili quantitativamente.

Mi ha chiesto di sintetizzarli e sfoltirli, dalle presenti 400 pagine alla metà, per renderli commercialmente validi e vendibili a costo ragionevole.

Motivazioni commerciali comprensibili quanto si vuole, ma che non tengono conto che tali volumi, soprattutto il primo, sono sì un manuale operativo e di formazione, ma pure un importante sunto antologico di tutti quegli autori che la gente conosce poco e male.

Per cui non se ne parla nemmeno.

Chi vuole i testi, chi ha genuino interesse a leggerli, può contare intanto sugli amici della AVA di Roma, in attesa che qualche editore più motivato e più rispettoso, si faccia avanti.

Ricordo infine che, nei miei scritti prevale chiaramente la funzione terapeutica e formativa, su quella narrativa di intrattenimento.

 

 

Se la controparte pratica la tecnica del lavaggio del cervello,  dobbiamo rispondere in modo adeguato

 

Se un tema, se un concetto, se un dato viene ripetuto, non è che l’autore soffra necessariamente di vuoti mentali o di Alzheimer.

E non è che ci manchi la fantasia e la cultura per parlare di altro.

C’è invece una dichiarata ed esplicita volontà di ribadire quanto detto in precedenza su altre tesine e su altri spunti, perché tali ripetizioni hanno un valore determinante.

Non sono forse ripetitive, quotidiane, tambureggianti, le bugie e le ipocrisie propinate dalle televisioni e dai media?

Non sono forse ripetitivi i dubbi e le incertezze evidenziate dai nostri interlocutori ad ogni piè sospinto.

Il lavaggio del cervello praticato per decenni ha creato mille piccoli dogmi mai prima contestati e contrastati efficacemente.

Serve dunque riprendere i principi e i concetti e i dati giusti, se vogliamo ottenere qualche risultato.

 

Una auto-definizione di stili ed obiettivi.

La menzogna ripetuta si nobilita e diventa dogma, mentre la verità cristallina lasciata in disparte si svilisce  fino al punto di diventare incredibile e paradossale.

 

Darmi del ripetitivo è un giudizio, e tutti i giudizi meritano di essere considerati con rispetto, ma rimane ugualmente la peggiore e la più ingiusta accusa che mi si possa fare.

E’ antipatico che debba qui valutarmi e autodefinirmi.

Ritengo tuttavia di essere un autore operante nel campo di settori essenziali e da sempre attuali, come quelli del corpo e dell’anima.

E cerco di esprimermi in modo diretto, sintetico e immediato.

Non so se sono sempre bravo, e se riesco ad essere interessante e non noioso agli occhi di chi legge.

Questo non sta a me dirlo.

Se a volte i miei scritti risultano graditi ed efficaci (il giudizio non è mio), essi lo sono proprio perché:

a) Cerco di non parlare a vanvera

b) Cerco di evitare le cose inutili, tirandola per le lunghe senza motivi

c) Cerco di non parlare linguaggio tecnico e pieno di significati reconditi e non esplicitati

d) Cerco di inserire gocce e distillati di saggezza, originali per quanto posso, o presi a prestito dai tanti autori che fanno da sponda al mio programma educativo.

Non mi si venga dunque ad obiettare che sugli Omega-3, o sugli esperimenti di Cambridge, ne ho già parlato 3 o 5 o 10 volte.

Chi ci martella da mattina a sera con bugie a raffica, ha capito una cosa importantissima.

E cioè che una bugia ripetuta 100 volte, si nobilita  al punto da diventare magicamente verità.

Mentre una verità scientifica e cristallina, lasciata timidamente nel dimenticatoio o tra le pieghe della mente, si svilisce fino a diventare un argomento incredibile e paradossale.

 

autore: Valdo Vaccaro
Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

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