LETTERA
Qualche piccola difficoltà nel fare un taglio netto col passato
Buongiorno carissimo dottore, è la prima volta che le scrivo.
Dopo aver scoperto il blog ho letto molte sue tesine, e le chiedo per gentilezza.di darmi una mano.
In questo ultimo periodo ho cambiato molte cose nella mia vita, iniziando dall’alimentazione.
Sono solo all’inizio, ed è molto difficile fare dei cambiamenti netti.
Ho eliminato la carne e cerco di preparare più cose possibili in casa.
Ad esempio produco la pasta ed anche qualche dolce per le mie bimbe.
Cerco anche di preparare tanta verdura nei vari modi.
Impegno salutistico e senso di oppressione esterna
Ho persino lasciato il lavoro, per dedicarmi di più alla salute della famiglia.
Ma si arriva a un certo punto della vita in cui ci si sente vittime di tutto ciò che ci circonda.
Ho spesso la sensazione di non essere in grado di decidere liberamente della mia esistenza.
E questo è assurdo e paradossale.
La salute innanzitutto
Per venire al punto concreto, mi servono dei consigli per portare avanti ed approfondire una mia scelta determinata, chiara e trasparente, in direzione della salute.
Penso che non ci sia nulla di anormale e di criticabile nell’optare per una alimentazione sana, e nel combattere tutto ciò che ci rende deboli e malaticci.
La difficoltà di educare due bambine di 3 e 5 anni
Ho 35 anni, sono sposata, e devo pensare a due bellissime bambine di 3 e 5 anni.
Trovo però molto difficile spiegar loro che è molto meglio mangiare un frutto che una brioche o una merendina.
Puntare alla salute non significa affatto essere fissati
Stesso discorso per mio marito. Mi dice spesso che sono una fissata.
C’è forse una strada migliore, che io non conosco, per far capire loro che puntare alla salute non significa affatto essere fissata?
Trovo che lei ha sempre la parola giusta per qualsiasi situazione, e pertanto le chiedo aiuto.
Monia
RISPOSTA
E’ un momento molto delicato per il genere umano
Ciao Monia, le sensazioni di angoscia e di oppressione che stai segnalando non sono affatto strane e gratuite. Risenti di quel clima che gira nell’aria ormai da diversi anni.
Il mondo sta vivendo un momento di vero appiattimento culturale.
Contadini che da anni seminano soltanto mais e soia, e che non saprebbero più fare altro che quello. Orticoltori che non si preparano più le proprie sementi come nei tempi andati, e che sono costretti a utilizzare spesso sementi ibride che non danno più lo stesso tipo di pianta che hanno fatto nascere.
Gente che non conosce più i nomi delle piante eduli dei campi incolti e dei boschi.
Multinazionali che vorrebbero imporre imporre il loro diktat sul cosa seminare, cosa mangiare e come curarsi, in una nuova dittatura planetaria chiamana Nuovo Ordine Mondiale.
Gli anoressici, ovvero quelli del fa bene e del fa male
C’è stata negli anni scorsi una tambureggiante campagna di stampa contro i cosiddetti ortoressici, e tu verresti sicuramente catalogata tra di essi, al pari di me e di chiunque si interessi di salute in modo critico.
L’ortoressia venne presentata come nuova malattia psicologica di chi è alla ricerca continua del cibo buono e alla continua bocciatura di quello cattivo.
Già il chiedersi fa bene o fa male sarebbe sintomo grave da curare, secondo questi teorici del menefreghismo alimentare.
Mangiate e non siate schizzinosi o malfidanti!
In realtà, il messaggio che essi proponevano era molto preciso e significativo.
Smettetela di essere così schizzinosi e malfidanti.
Esistono al mondo ottime industrie alimentari che seguono le norme dell’igiene e di cui ci si deve fidare.
Mangiate tutto quello che c’è senza fare problemi e state tranquilli, che siete in una botte di ferro!
Pare che fossero sponsorizzati dalla McDonald’s e dalla Coca-Cola.
Una società tesa a farci ammalare
Viviamo in una società che ci aggredisce in continuazione e che tende a farci ammalare, per poi farci non guarire ma peggiorare coi farmaci, e incanalarci eventualmente verso gli interventi chirurgici.
Molta gente pensa che queste siano fantasie catastrofistiche, ma purtroppo non lo sono affatto.
Non è un problema di protervia personale dei singoli medici che, nella maggior parte dei casi, sono persone magnifiche. E’ una questione che riguarda il sistema perverso e cinico, basato sulla monetizzazione estrema della salute e particolarmente della malattia.
Indossare la tuta mimetica
Per stare al riparo da questi condizionamenti occorre indossare tuta mimetica e casco da combattimento.
Per i bambini invece il compito è assai gravoso, essendo essi ricettivi e vulnerabili, esposti a tutti gli attacchi possibili ed immaginabili.
Occorre stare attenti alle mense scolastiche, ai party con gli amici, alle caramelline, alle chewing-gum, ai gelati, ai dolciumi, ai succhi di frutta pastorizzati, alle bevande gassate e dolcificate, alle cole cariche di caffeina, e così via.
Evitare l’errore di affamare il corpo, fuori dai periodi specifici di eventale digiuno
L’unica strategia che ti posso suggerire è convincere le bambine e il marito coi fatti, evitando di affamare il loro corpo.
Puntare innanzitutto all’aria buona e alla respirazione. Più acqua e meno cibo, ma sempre lontano dai pasti. Meglio ovviamente che l’acqua sia biologica, proveniente cioè dalla frutta e dai vegetali crudi, in quanto contenente tutte le sue vitamine e i suoi minerali organicati in modo bilanciato.
Una carrellata veloce sui cibi giornalieri
In questo periodo arance, clementine, kiwi, fichi d’India di prima mattina, banane o kaki a metà mattina, melograni e mele a merenda.
Alternare a volte con i centrifugati di carote, sedani, rape, bietole, topinambur, zenzero e mele.
Inserire sempre l’avocado, i germogli, le mandorle e i pinoli.
La crema di avena coi semini pestellati dovrebbe essere inserita almeno a giorni alterni.
Idem per il pop-corn fatto in casa coi datteri o le banane.
Castagnaccio e strudel di mele, senza zucchero ma con tanta uvetta e pinoli, dovrebbero essere proposti come dessert.
Il pranzo e la cena
Verdure crude obbligatorie nel primo piatto di pranzo e cena.
Ottime le zuppe di verdura, meglio se crude stile gazpacho, o anche cotte poco (non al micro-onde, ovviamente, che non dovrebbe nemmeno esistere nella casa di un salutista).
Se la famiglia ama la pasta, fare in modo che sia integrale e che nel piatto ci siano più verdure che pasta.
Cereali integrali con verdure o con legumi, rappresentano sempre un ottimo secondo.
Visitare la stalla e il macello ha valore estremamente educativo
Per tenere la famiglia lontana dalle tentazioni carnee e caseiniche, porta le bimbe almeno una volta a visitare una stalla e un macello.
Devi spiegar loro cosa significa un pezzo di cavavere sul piatto.
Quanto alle brioche, ricorda loro che sono spesso cariche di grassi anche animali.
Non tenere in casa cibi proibiti, ma fa invece in modo di avere sempre una esposizione di frutta colorata e profumata.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo