MIALGIA INVALIDANTE RISOLTA ED EPILESSIA ADOLESCENZIALE IN STUDIO

LETTERA

 

UN DISPERATO MESSAGGIO MESSO NELLA BOTTIGLIA

 

Buongiorno, quando ho disperatamente inviato questa mia mail, le ho dato un’ultima guardata, proprio come si fa lanciando una bottiglia in mare in cerca di aiuto, pensando che nessuno l’avrebbe raccolta.

Era il 20 di aprile. Non è stato così.

La bottiglia non si è persa.

Ho iniziato subito a cambiare la mia dieta, pur senza fare alcun digiuno.

In poche settimane sto ricevendo dei benefici.

DOPO DUE ANNI DA INCUBO, STO RIVEDENDO LA LUCE

Sento proprio fisicamente, e non per illusione mentale, che più vado verso il mondo vegetale e più tutti i miei muscoli, tendini, cartilagini, e tutto ciò che mi teneva bloccato gli arti superiori, si asta allentando.

Riesco a dormire la notte e non sento i dolori di prima, anche se faccio lavori di giardino piuttosto pesanti.

Grazie Valdo, anche se presumo che non sarà finita qui.

Grazie infinite. Sono stati per me due anni e mezzo tristi e da dimenticare.

Una malattia invalidante e senza una cura.

C’è altro ancora che possa fare? Ho ancora paura!

NIPOTE UNDICENNE CON MESTRUO DOLOROSO E CRISI EPILETTICHE

Ho un altro problema che mi sta a cuore, e riguarda mia nipote di 11 anni, figlia di mia sorella.

Nove mesi fa ha avuto il ciclo e, dopo 4 mesi, le è apparsa la prima forte crisi epilettica, con alcune ricadute a grappolo più leggere.

Poi, a scadenza mensile, altre crisi ancora, anche se non forti come prima.

La bambina soffre di molte emicranie.

L’abbiamo portata in due diversi centri specialistici del nord Italia.

I medici dicono che il tutto fa parte dello sviluppo e che molto probabilmente ogni cosa se ne andrà com’è venuta.

VA BENE ANCHE PER LEI LA MIA STESSA ALIMENTAZIONE VEGANA-CRUDISTA?

Mia sorella ha molta paura.

A complicare le cose, la piccola soffre di forti allergie in questo periodo, allergie che fecero il loro esordio lo scorso anno in primavera. Il medico le ha dato il Ventolin.

Sono molto dispiaciuta. La ragazzina è molto sensibile e credo che tutta la famiglia viva molto male questa situazione.

Vorrei suggerire la stessa tipologia di alimentazione che mi sta aiutando molto. Ma è possibile?

Cosa si può fare in questi casi, prima di ricorrere alla medicina invasiva?

Grazie se avrà ancora tempo per me.

Iole

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RISPOSTA

 

CONTINUARE SENZA PAURA SULLA STRADA INTRAPRESA

 

Ciao Iole, per te il consiglio non può che essere quello di continuare con decisione sulla strada intrapresa, senza timori e senza paure. Già i risultati che stai ottenendo sono un segnale importante.

Non ti pare vero, ma questo è un altro paio di maniche.

Ti sei tormentata per oltre due anni senza pensare che esisteva una precisa via d’uscita.

Me li immagino i commenti dei sanitari. La gente arriva con dolori qui e dolori là, non sa quali pesci pigliare, e  prescrive qualche farmaco di routine, preferibilmente il cortisone, liquidando il tutto con una diagnosi generica stile “malattia autoimmune”, “malattia idiopatica”, “malattia iatrogena”, causata cioè da medici precedenti e da farmaci precedenti.

MANCA LA CULTURA DELLA SALUTE

Quello che manca è una cultura della salute che soppianti la cultura della malattia, oggi stradominante a tutti i livelli.

La cultura della salute è quella che sottolinea i poteri autoguarenti del corpo.

La cultura della salute è quella che ti spinge ad apprezzare ed amare te stessa, a non aver paura del macchinario complesso e delicato che porti addosso.

La cultura della salute è quella che ti insegna a capire e a interpretare positivamente la malattia, non a combatterla come una acerrima nemica venuta a caso, venuta da lontano, venuta per colpa di un batterio, di un virus, di una maledizione, di una fattura malvagia, di una nuvola nucleare, di una scia chimica, di una nuova pandemia in corso.

LA RESPONSABILITA’ E’ TUTTA NOSTRA, NON CERCHIAMO ALIBI E MOSTRI ESTERNI

La parola d’ordine è dunque assunzione in prima persona di ogni responsabilità.

Saper dire a se stessi che abbiamo usato malissimo il nostro corpo, lasciando che esso si impregnasse di veleni. I veleni della nascita e della prima infanzia vanno attribuiti ovviamente ai genitori e ai pediatri.

Ma quelli assunti in età matura non si possono scaricare su nessuno se non su noi medesimi.

Pur vivendo in una società malvagia, che fa di tutto per farci ammalare, dobbiamo sapercela cavare.

E’ d’obbligo per un automobilista che guida un’auto, conoscere le regole della circolazione stradale, ed anche avere una conoscenza di base della vettura che guida, di come funziona il motore, di quale carburante offrirle, di quale manutenzione darle.

UN MOTORE ALIMENTATO COL SUO CARBURANTE SPECIFICO NON VA MAI IN PANNE, NON VA MAI IN GRAVI DIFFICOLTA’

La cultura igienistico-naturale insegna a osservare spassionatamente e senza pregiudizi il proprio corpo, guardandolo da un punto di vista scientifico e funzionale, senza pregiudizi e senza fissazioni.

Migliaia di grossi scienziati indipendenti di ieri e di oggi hanno stabilito senza ombra di dubbio, alcune cose fondamentali.

E cioè che l’uomo è un essere concepito, disegnato e strutturato (biochimicamente, mentalmente, spiritualmente ed esteticamente), per una alimentazione fruttariana-vegana crudista e vitale, per cui soltanto rispettando tali caratteristiche il nostro apparato psicofisico funziona al meglio, in perfetto equilibrio, senza effetti collaterali chiamati malattie.

L’OMEOSTASI VIAGGIA LUNGO UN CORRIDOIO DI TOLLERANZA

La cultura igienistico-naturale insegna che l’omeostasi, l’equilibrio fisiologico e mentale chiamato salute, viaggia lungo e intorno a una linea retta immaginaria con degli andamenti sinusoidali, ovvero ondeggianti in continuazione tra l’alto e il  basso, ma sempre entro un corridoio di tolleranza, delimitato da precisi limiti individuali oltre i quali non ci è consentito andare.

Superati tali limiti di tolleranza ai veleni, agli sgorbi, alle scelleratezze, alle disobbedienze, alle disarmonie, anche purtroppo agli incidenti di percorso, alle circostanze sfortunate e alle disgrazie, il corpo si ammala ed entra in situazioni patologiche.

ABISSALI DIFFERENZE TRA L’IGIENE NATURALE E LA PRATICA MEDICA INVASIVA ED INTERVENTISTA

La cultura igienistico-naturale insegna che la maggior parte dei segni dolorifici, e delle manifestazioni tastabili ed apparenti, fastidi fisici, muco, infiammazioni locali, febbre esterna, febbre interna irrilevata, grasso, mancanze di equilibrio, squilibri del sistema endocrino (tiroiditi), squilibri metaboilici (epatiti, nefriti, coliti), disordini mentali, persino cardiopatie, calcoli, cisti e tumori, sono tutti sintomi, spie rosse, e non la vera malattia da combattere, e non la causa reale dei mali stessi.

Ecco qui la grossa differenza dell’igiene con la medicina interventista, invasiva, sintomatica, allopatica e omeopatica. Ecco qui spiegata la differenza abissale dell’igiene con tutte le terapeutiche alternative, anche con quelle che si richiamano alla natura senza però stare alle regole della natura stessa.

ZERO BISTURI E ZERO FARMACI, SALVO I CASI RARI E DI PRONTO SOCCORSO

L’igiene naturale parla di cura della non cura e di cura della non interferenza. Zero bisturi e zero farmaci, salvo casi rari e casi di pronto soccorso. Un incidentato va ovviamente prontamente assistito. Un moribondo, a volte salvabile con un minimo di banali cure o con delle sostanze che ne impediscano il blocco cardiaco, va giustamente salvato. Un intervento dentale (senza amalgami strani al mercurio, ben si intende), va eseguito, perché i denti servono sia all’estetica che a una buona masticazione.

LA CURA IGIENISTICA DELLA NON CURA

Cura della non cura significa mettere il corpo nelle migliori condizioni di autoguarire, rafforzando i poteri addormentati o quasi-decapitati dell’angelo custode, del medico interno o del sistema immunitario che sta dentro ognuno di noi sottoforma di diversi collegamenti interni terminanti in 200 centraline linfonodali localizzate soprattutto nell’apparato gastrointestinale.

QUANDO SI SEMINA BENE, IL RACCOLTO ARRIVA

Cura della non cura significa regolarizzare i processi respiratori, derma-traspirativi e circolatori.

Significa ridare funzionalità alla digestione, al gruppo fegato-pancreatico-renale e all’intero apparato metabolico-cellulare.

Quando si fanno tutte queste cose, non serve avere tutte le paure che manifestiamo.

Non serve vivere in stato agitato di tensione continua, visto che lo stress rovina ogni cosa e va solo ad aggravare eventuali situazioni patologiche in essere.

ESTREMA ATTENZIONE A QUELLO CHE SI METTE IN BOCCA

Detto questo, che vale per te e per tutti, passiamo alla nipotina undicenne con mestruazioni precoci e dolorose, accompagnate da manifestazioni di tipo epilettico.

Osservo che la bambina ha le mestruazioni in anticipo. Questo mi fa pensare a precise scelte alimentari della famiglia. Ricordo che qualche anno fa c’era stata a Hongkong un’ondata di panico tra i genitori cinesi. Si ritrovavano tutti con bambine di 7-10 anni sviluppate in anticipo, con seni da ragazze adulte.

Le indagini portarono a precise conclusioni. 

Furono messe sotto indagine tutte le pratiche accrescenti ed invecchianti adottate contro l’infanzia.

Le famosa gara demenziale a chi fa crescere di più, e in anticipo, i propri bambini. Si parlò di vaccinazioni, di allattamento artificiale, di omogeneizzati orribili, di uova e polli agli ormoni, di carni agli estrogeni, di cibi integrati e vitaminizzati. Si parlò dunque di bambine pregne di intossicazione.

MANIFESTAZIONI PATOLOGICHE AD ALTA INTENSITA’

Chiaro che in quelle condizioni le mestruazioni dolorose e drammatiche trovano tutta la giustificazione possibile. La malattia in quel caso non è rappresentata dalle allergie primaverili, dalle forti emicranie e dalle crisi epilettiche, ma sempre e solo da un eccesso di tossine nel sistema, da un sangue lipo-tossico prima del tempo. Il mestruo è un processo ciclico purificativo naturale e prezioso. Più alto l’inquinamento del sangue e più doloroso, abbondante e coinvolgente sarà.

Accompagnando poi tale situazione a un sistema immunitario sano e reattivo (tipico di una persona in rapida evoluzione), è logico trovarsi di fronte a manifestazioni patologiche di alta intensità.

IL VERO NOME DELLA MALATTIA NON E’ MESTRUITE E NON E’ EPILESSIA

Dove sta la fonte del male dunque. Qual è il vero nome della malattia?

Non mestruite, non emicrania, non epilessia, ma esplosiva intossicazione in cerca di drammatiche vie espulsive. Per guarire da ogni intossicazione occorre urgentemente detossificare.

Ecco allora l’importanza delle scelte che facciamo, l’importanza dei carrelli-spesa che portiamo alla nostra auto parcheggiata al supermarket, l’importanza del contenuto e del profumo dei nostri frigoriferi.

IN QUESTO CASO I MEDICI SONO STATI PERFETTI

In questo caso, i medici dei due centri ospedalieri citati, sono stati all’altezza della situazione e hanno visto giusto.

Questo non significa restare con le mani in mano.

Esistono metodi coadiuvanti in grado di scongiurare ogni aggravamento e di temperare comunque l’acutezza dei fenomeni. Ed esistono stili di vita che portano direttamente alla massima salute possibile.

TRE COSE PRECISE DA FARE

Prima cosa da fare è decongestionare un intestino sicuramente surriscaldato, e questo si ottiene con digestioni leggere che non scatenino processi di leucocitosi e di disbiosi intestinale (vedi putrefazioni da cibi di origine animale), e anche mediante qualche aiuto esterno innocente, tipo un cataplasma notturno di fango sul ventre, durante le fasi acute.

Seconda cosa serve riattivare i poteri traspirativi dell’epidermide.

Esposizione solare e adeguata attività fisica aerobica.

Terza cosa è un deciso cambio di mentalità e cultura alimentare in famiglia, con un sovvertimento di certe abitudini inveterate e mai messe in seria discussione. Via le proteine animali dal frigorifero, dalla cantina e dalla dispensa. Frutta fresca e frutta da guscio, frutta orticola e verdura in abbondanza, cassetti pieni di cereali integrali e di semini, patate, rape e tuberi sempre a pronta disposizione.

PUNTARE AL CIBO “HUMAN-COMPATIBLE” E NON ALLE CAROGNE DI POVERI ANIMALI SGOZZATI

Allego alla presente una selezione di tesine tratte dal mio blog www.valdovaccaro.blogspot.com, sperando che la bottiglia gettata tra le onde, possa ancora una volta diventare apportatrice di salute e di armonia.

Niente più Ventolin o altri farmaci. Puntare esclusivamente al cibo-benessere e non al cibo-ladro, al cibo vitale e non al cibo-morto, al cibo “human-compatible” e non al cibo per iene e per cornacchie.

C’è bisogno di serenità e di fiducia. Perché, sia ben chiaro, la paura è la peggiore di tutte le patologie.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)