MICROCISTI OVARICHE, MESTRUI DIFFICILI E ANEMIE

LETTERA

 

Qualche consiglio sulle microcisti ovariche a altre patologie in corso

 

Gentile Valdo, tempo fa le avevo scritto ma, dato l’elevato numero di email che riceve giornalmente, non ho visto riposta e ho cercato di risolvere da sola i vari problemini che avevo elencato.

L’ho fatto comunque col supporto delle tesine che descrivevano problematiche parallele alle mie.

Tuttavia sul blog, alla voce microcisti, non sono riuscita a trovare nulla, e per questo le ho scritto nuovamente.

Può darmi qualche consiglio in merito?

Più che problemi di tipo ormonale e psicologico, trattasi di problemi nutrizionali

Le ricordo che presento delle microcisti ad entrambe le ovaie.

Mi è sempre stato detto che poteva essere un problema di tipo ormonale e di stress.

Prima erano presenti solo nell’ovaia sinistra, ma un anno fa sono apparse pure su quella destra.

Sono sicura che questo problema, come gli altri, dipende dalla mia alimentazione.

Cicli abbondanti e forte situazione anemica

Ho avuto uno sviluppo precoce. Il ciclo è sempre stato abbastanza irregolare e molto abbondante.

Tuttavia, da quando ho cominciato ad osservare un’alimentazione più corretta, ho notato una prima diminuzione del flusso di sangue, e questo fatto è assai importante, ai fini della mia forte situazione anemica.

Problemi digestivi, circolatori e ghiandolari

Il mio stato di salute, o meglio di malattia, include anemia, problemi digestivi, pressione bassa, disomogeneità tiroidea, con tachicardie improvvise, raffredore quasi-cronico (dipendente anche da una allergia verso la polvere con catarro bianco e giallo), una dermatite in testa che mi porta prurito e produzione di una sostanza bianca e cremosa, e una tendenza alla stipsi).

Da un anno ho cominciato un percorso migliorativo

Per l’alimentazione, da molto tempo preferisco il biologico. Da circa un anno ho eliminato carne e latte, e le uova da circa un mese. La mattina prendo una spremuta d’arancia seguita, 20 minuti dopo, da due o tre fette biscottate integrali (al posto dei cereali o delle gallette di riso ricoperte con cioccolato).

Pranzo e cena alleggeriti

A pranzo e cena cerco di privilegiare verdura con pane integrale o frutta. Un mio amico, crudista, mi ha detto di non mangiare in contemporanea le due cose, per non creare problemi alla digestione. Una volta a settimana mangio pasta integrale e hamburger vegani fatti con farro e broccoli, o con spinaci e patate. Non mi faccio mancare frutta secca, tipo noci e nocciole, e semi di girasole.

I fenomeni patologici sono in via di attenuazione

Molti dei disturbi sopra accennati si stanno in realtà attenuando. Non ho avuto problemi di pressione se non in caso di indigestioni. Il prurito in testa e le eruzioni cremose in testa si sono alleviati.

Un po’ meno la stipsi, ma credo sia dovuta al fatto che mangio troppo in fretta.

Le ho dato un quadro generale. Non so se le altre cose siano collegate con le microcisti.

La ringrazio per l’attenzione e le auguro buon lavoro.

Laura

RISPOSTA

 

La ricerca sul blog va fatta con più calma e accuratezza

 

Ciao Laura, ho scritto diversi articoli sulle microcisti, e dovevi andare a cercarle sotto la voce cisti.

Ti ho mandato comunque in allegato una trentina di tesine sull’argomento.

Non ho grandi obiezioni sulla dieta che stai attualmente seguendo.

La tua strada per rinormalizzare il sistema e recuperare la forma fisica perfetta richiederà ancora qualche mese, visti i diversi problemi che hai accumulato in anni di incuria alimentare.

Pranzo e cena sono per le verdure crude, per un secondo piatto a piacere e per le mandorle

Giusto evitare frutta e verdura assieme e, in caso di consumo frutta prima di pranzo o cena, metterla in anticipo sulla verdura con mezz’ora di attesa. Mela, ananas e papaia fanno eccezione a tale regola per la loro caratteristica di possedere degli enzimi anti-fermentanti.

Pranzo e cena sono ideali per un piatto di verdura cruda  (più germogli, ravanelli, avocado, carciofi e finocchi crudi, pane integrale), seguita da un secondo piatto vegano a piacere e da una terza portata a base di mandorle e noci, con un paio di datteri eventuali come dessert.

La frutta lontano dai pasti principali

Per la frutta acidognola (agrumi) e per quella acquosa (anguria e meloni), ed anche per i centrifugati di carote, sedani e radici varie (addolciti con ananas o mele), c’è la mattina.

Per la frutta dolce c’è il pomeriggio. L’inserimento della crema di avena e dei semini pestellati, e pure quello del pop-corn con banane o datteri, può avvenire a giorni alterni (o quotidianamente per chi vuole mettere su peso), preferibilmente a metà mattina circa.

Le microcisti sono soltanto i sintomi della malattia reale a monte

Per le microcisti alle ovaie, non è che esse rappresentino la malattia, o che causino a loro volta qualcuno dei problemi compresi nel tuo menù patologico.

Esse sono piuttosto la conseguenza-sintomo della malattia reale a monte, quella che causa tutti i tuoi disturbi dalla A alla Zeta, e che si chiama sangue lipotossico e viscoso, digestioni difficili, stitichezza (con ovvia disbiosi intestinale e con congestione sanguigna al basso ventre, più sbilancio termico e anemia all’epidermide e alle estremità), una terna di problemi che il 95% della gente dovrebbe stampigliarsi sul cervello indipendentemente dai sintomi e dai dolori che prova, indipendentemente dalle diagnosi e dalle prescrizioni ricevute dalle autorità sanitarie, poiché in diversi gradi essa li possiede.

Il corpo umano è un orologio funzionante sinergicamente, e non una manciata di componenti smontati e migliorabili

Le tue abbondanti mestruazioni testimoniano l’alto tasso di tossiemia interna accumulata negli anni, e la tendenza del sistema immunitario ad approfittare del ciclo mensile per realizzare la sua fase ripulitiva interna.

Chiaro poi che, a perdite consistenti di sangue, seguono problematiche di anemia, bassa pressione, bassa vitalità, aritmie, sbalzi ghiandolari.

Il corpo umano è un orologio che ha bisogno di ogni suo meccanismo in regola per funzionare bene e offrirci l’ora esatta, dalla più piccola vitina, alla rondella, alla molletta, alla batteria, alle lancette e al vetro che le ricopre.

La strada per il recupero è molto chiara

Alle tue patologie con c’è altro da contrapporre se non una dieta vegana a tendenza crudista (cosa che stai già seguendo), una respirazione profonda e ritmata, un’attività fisica regolare e consistente, una maggiore esposizione all’aria e al sole, e qualche digiuno fai-da-te di 3 giorni a base di acqua leggera, seguito da tre giorni di semidigiuno con sola frutta, prima di tornare alla dieta vegana-crudista stabile.

Qualche limitato compromesso può essere inserito nel secondo piatto di pranzo e cena, in termini di pizza vegana (verdure fresche), di pasta integrale al dente, con pomodoro fresco e con cavolfiore o altre verdure, o in termini di cereali integrali, di gnocchi o di zuppa di verdure.

Va però ricordato che più stiamo sul crudismo rigoroso e più velocemente risolviamo i nostri problemi.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo