LETTERA 1 (14 luglio)
Una mononucleosi (per la medicina, virus Epstein Barr) e un mese di febbre a 38°C
Salve Valdo, sono Lea Santolamazza e questa mattina ho ricevuto come gradita sorpresa le tesine, per cui la ringrazio della sua gentilezza.
Sono colei che a 57 anni si è presa una mononucleosi con febbre continua che però non ha mai superato i 38 gradi.
Volevo comunicarle che, dopo esserci sentiti qualche giorno fa, mi sono incuriosita alla sua filosofia di vita, e ho ordinato immediatamente il suo libro Alimentazione Naturale.
Il capitolo sul macello mi ha letteralmente disintegrata
Le assicuro che, dopo essere arrivata al punto Un’esperienza diretta all’interno di un macello ti toglie ogni dubbio, le mie budella si sono letteralmente rivoltate, e mi sono detta che forse è arrivato il momento di smetterla definitivamente con l’ingerire animali uccisi così crudelmente.
Oltre alla salute gioverà sicuramente al mio Karma.
Ho un fisico che richiede frutta e verdura, ma qualche salamino lo consumavo
E’ vero che ho sempre mangiato pochissima carne, ma non nego che la mia droga sia sempre stata la mia fettina di salame, più che fettina salamini interi.
Forse devo ringraziare proprio questa malattia che mi costringe a letto da 28 giorni e che mi ha fatto rifiutare ogni alimento di natura animale, incluso il salamino.
Il mio fisico richiede naturalmente frutta e verdura cruda.
Lei ha fatto centro, mi sembrava doveroso comunicarglielo
Oggi è il primo giorno che sto abbastanza bene.
Sono riuscita ad alzarmi dal letto e a riprendere una pseudo-vita normale.
Le dico tutto questo perché ho seguito il suo consiglio, facendo prima due giorni di digiuno e poi 2 altri a dieta fruttariana, riprendendo pure le mie meditazioni che utilizzano anche la respirazione.
Certo che, all’inizio, pensai che il tutto fosse un po’ troppo integralista ed estremo.
Ma devo confermare invece che, se già dopo pochi giorni funziona così bene, significa che lei ha fatto centro anche stavolta, per cui mi sembrava doveroso comunicarglielo. Grazie ancora e buona giornata.
Lea
LETTERA 2 (21 luglio)
Quasi terminato il suo libro. Non sono più malata di mononucleosi.
Salve Valdo, ancora grazie per i suoi articoli.
Ho quasi terminato di leggere il suo libro e devo dirle che non è solo interessante, ma anche utile e molto chiaro.
La informo con piacere che non sono più malata di mononucleosi.
E vero che sono ancora un po’ stanca, ma non ho più la febbre, e il terribile Epstein Barr se n’è andato senza strascichi e senza alcun farmaco.
Da 20 giorni mangio solo frutta e verdura cruda e sto magnificamente.
Mi ero dimenticata di dirle che 6 anni fa mi asportarono la tiroide.
Sto seguendo alla lettera i suoi consigli, e da 20 giorni mangio esclusivamente frutta e verdura cruda, con tanti pomodori.
Ora le rivelo un’altra cosa che non le avevo detto, e cioè che 6 anni fa mi hanno tolto la tiroide perché avevo un carcinoma capillifero (se ci fossimo conosciuti prima!)
E’ stata la prima ed unica volta che sono entrata in ospedale.
Il mio cruccio ora è l’eutirox
Ora sono costretta a prendere eutirox e questo è per me un cruccio.
Innanzitutto mi auguro di continuare a mangiare solo frutta e verdura cruda, e poi chissà se mi potrà dare qualche consiglio in relazione a questo medicinale.
Ancora grazie.
Sono sempre più convinta che il suo sito non l’ho trovato per caso. La saluto.
Lea
LETTERA 3 (22 luglio)
Ho diviso la pasticca a metà
Ciao Valdo, dentro di me intuivo che eutirox andava eliminato.
Proprio questa mattina, senza leggere la sua mail, ho diviso la pasticca prendendo solo la metà.
E’ solo un primo passo.
Lea
RISPOSTA
Tutto è partito da una telefonata di una donna in stato di crisi e di frustrazione
Carissima Lea, tutto è cominciato se ben ricordi con una tua telefonata, fatta più per curiosità che per altro. Ricordo che eri molto depressa e con la voce flebile. Non riuscivi a capacitarti di quale rara malattia e da quali strani virus tu fossi stata assalita. Un mese a letto per una persona attiva come te, impegnata intensamente nel volontariato, e mai abituata a perdere dei giorni, febbricitante sotto le lenzuola, significava per te una incredibile batosta, anche sul piano psicologico.
La ricerca di guarigione all’interno del proprio corpo
Ricordo di averti solo detto che nessun medico, nessun igienista e nessuna sostanza al mondo ti può guarire se non te stessa, tramite un sistema immunitario che deve essere riattivato mediante un bel riposo fisiologico chiamato digiuno, e una dieta successiva fruttariana e poi anche vegana crudista.
A voce non parevi molto convinta, ma alla fine mi hai creduto. Non ti ho prescritto farmaci, non ti ho prescritto integratori, non ti ho spedito intrugli, non ti ho trasmesso o teleinviato fluidi magici.
Ti ho solo insegnato a riprendere possesso del tuo corpo, della tua mente e della tua anima.
In pochi giorni hai fatto cose davvero strabilianti
E tu, nonostante la grande debolezza derivante da 3 settimane di immobilità e di febbre, hai trovato la forza di reperire il mio libro e di leggerlo da cima a fondo.
Hai trovato la forza di sconfiggere il micidiale EBV, ovvero L’Epstein Barr virus, con niente altro che quattro bottiglie di acqua. E stai trovando pure la forza per eliminare la dipendenza dall’eutirox.
Capirai se non sono soddisfazioni queste!
Me le avete combinate grosse
Mi avrete inchiodato al mio studio, tu e i tanti che mi avete scritto (a molti dei quali non riuscirò probabilmente nemmeno a rispondere, per cui chiedo loro venia).
Mi avrete tolto qualche nuotata in mare e qualche giro a funghi. Mi avrete pure fatto perdere diverse ore di sonno. Mi avrete tenuto lontano e assente dall’orto e dal frutteto, carichi di erbacce e privi delle solite melanzane, dei cetrioli, dei peperoni, delle zucche e delle tegoline. Ma, in compenso, mi state facendo capire che ho seminato le piantine della verità sul terreno più fertile che è quello umano.
Alla fine sono io che vi devo ringraziare
Sapere che c’è in giro gente che ha risolto il diabete, la rettocolite, la candida, l’emicrania e, nel caso tuo la mononucleosi e l’Epstein Barr, il tutto senza usare farmaci ma semplicemente ripulendo il pensiero, svuotando il colon, digerendo e respirando meglio, camminando e prendendo il sole, fluidificando il sangue, potenziando il sistema immunitario, rende ogni mio risveglio piacevole e carico di energia.
Nessun frutto e nessuna vitamina vale quanto la motivazione e l’ispirazione, quanto il senso di aver sì rotto un po’ l’anima a certi medici, a certi luminari e a certi produttori di alimenti fasulli, ma di aver insegnato la giusta strada da percorrere a chi è in cerca di salute, di amore universale e di orientamento.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Rma e ABIN-Bergamo