MOUSITE ACUTA, DEGENERAZIONE DEL VERME E CILIEGIE ANTIDIABETICHE

LETTERA   1

 

Salve, sono Graziella e ho 49 anni.

Da una settimana soffro di forte dolore alla spalla destra al punto da essere impedita nel lavoro e nei movimenti.

Quando lavoro al computer e uso il mouse, il dolore diventa insopportabile.

Premetto che questo fastidio ce l’ho da 30 anni, ma ora sta diventando molto pesante, nonostante svariate cure  osteopatiche ed omeopatiche, nonostante il ricorso all’agopuntura.

Bevo caffè, mangio dolci e fumo.

Cosa posso fare per far passare il dolore?

La ringrazio e la saluto cordialmente.

Graziella

LETTERA   2

 

Buona giornata a te.

Ho la degenerazione del verme che coinvolge il cervelletto, con evidente atassia ed afasia.

Qualcuno conosce qualche fottuta terapia, anche americana, che possa inibire questo stato?

I professoroni italiani mi dicono che non esiste cura.

La percentuale di gente colpita è bassissima, per cui le ricerche non produrrebbero molto danaro, e dunque non si fanno. Un grande saluto.

Marcello

LETTERA   3

 

Egregio VV, sono entrato oggi nel suo blog per puro caso.

Gradirei sapere se è possibile, come diabetico 2, gustarmi delle ciliegie.

Ho letto con molto interesse alcune sue considerazioni sul come curare il diabete.

Mi interessa sapere qualcosa di più in proposito. E’ possibile?

Grazie per il tempo che mi vorrà dedicare. Saluti e cordialità.

Michele Romano

RISPOSTA ALLA LETTERA  1

 

Cliccare non è il massimo della naturalezza

Ciao Graziella, neanche farlo apposta. Non mi avrai mica trasmesso telepaticamente le stesse sensazioni? E’ da qualche giorno che pure a me fa male la spalla destra, con propagazione del fastidio lungo tutto il braccio, e fitte intense nel fare movimenti tipo sollevamento di pesi o micromovimenti tipo cliccare sul mouse.

Nel caso mio, so benissimo da dove parte il guaio.

Stare per ore e ore a cliccare, col braccio rigido e inattivo, su una scatoletta chiamata mouse, non è il massimo della naturalezza, per cui nervetti e muscoli a un certo punto si ribellano.

Mettici pure l’immobilità a cui costringiamo il corpo quando stiamo in quelle condizioni, e aggiungici qualche spiffero d’aria che ti arriva da dietro, dal terrazzo, mentre magari stai privo di protezioni, visto il clima caldo di questi giorni, e il gioco è fatto.

Come mai sempre la spalla destra, e non la sinistra?

Una nuova patologia, tanti nuovi mousologhi e i farmaci Mousifrin e Cliccazole in arrivo.

Nel caso tuo, dove ci sono dei precedenti di dolore nella medesima parte, l’interpretazione può essere diversa, ma il fattore scatenante ed aggravante è il medesimo.

Come mai la spalla destra e non la sinistra? E’ una questione di mouse!

Suggeriamo quindi all’ordine medico di includere questa patologia tra le altre 40 mila.

E lui penserà a sfornarci qualche migliaio di mousologhi in men che non si dica, con la Pfizer pronta a propinarci il Mousifrin e il Cliccazole.

Una mialgia di origine microtraumatica

Tu hai provato ogni cosa possibile ed immaginabile. Confesso di aver fatto anch’io qualcosa.

Disponevo di una crema riscaldante con cui mi sono fatto massaggiare la spalla. Non è servito a nulla.

Trattasi di una mialgia di origine microtraumatica e reumatica (movimenti prolungati dello stesso tipo, senza concedere rilassamento a muscoli e nervetti interni) e reumatico.

L’unica soluzione, almeno per me, sarebbe di incrementare il movimento e l’attività aerobica, e magari fare un bel digiuno di un paio di giorni, per smaltire le inevitabili acidificazioni accumulate durante i  miei frequenti viaggi aerei.

Cose che non posso fare adesso, se voglio tentare di esaurire almeno la metà delle lettere che mi hanno sommerso ultimamente.

L’aggravante del fumo e del caffè

Nel caso tuo, c’è l’aggravante del caffè, dei dolcetti e del fumo.

E’ una aggravante non indifferente, perché esiste un discorso di acidificazione intensa del sangue, e di presenza micidiale di acidi urici apportati dal caffè.

Ti consiglio urgentemente di fare un digiuno di 2-3 giorni, lontano dal cibo e dal computer.

Riposo assoluto e tanta acqua.

Chiaramente zero fumo, zero farmaci, zero integratori e zero caffè, tutte cose che avrebbero effetti dilanianti in tali condizioni.

Il digiuno è utile e sensato solo se si è disposti a cambiare regime

Ma ha senso fare questo solo se sei disposta poi a correggere definitivamente i tuoi errori di percorso.

Il digiuno si rompe con una dieta fruttariana lunga almeno quanto i giorni di digiuno, seguita da una dieta vegana-fruttariana tendenzialmente crudista, per il resto della vita, se vuoi che il problema non si ripresenti. E’ utile anche intraprendere un piano giornaliero di ginnastica leggera e rieducativa capace di coinvolgere la muscolatura indolenzita, con qualche massaggio specifico e con esposizione prolungata al sole. In ogni caso, si tratta di disturbi a lunga gittata, non risolvibili nel giro di pochi giorni (se non col drastico mezzo del digiuno).

RISPOSTA ALLA LETTERA  2

Il verme irregolare che porta ad atassia ed afasia

Ciao Marcello, chiarisco ai lettori distratti che il verme di cui parli nulla ha a che vedere con  bruchi e lombrichi. Il verme, in questo caso, è l’elemento morfologico del cervelletto umano, di forma allungata, che costituisce il tratto d’unione dei due emisferi dell’organo. L’irregolarità o la degenerazione del verme porta ad atassia, che è un disturbo della coordinazione dei movimenti volontari (attribuito a lesioni del cervello o e del midollo spinale). E porta pure ad afasia, ovvero ad impossibilità patologica di esprimersi liberamente con le parole, dipendente sempre da lesioni dei centri nervosi (ferite, colpi apoplettici, embolie, emoraggie cerebrali, vaccinazioni dagli effetti traumatici).

Il sangue fluido e puro è in grado di fare miracoli

Sarebbe importante conoscere come e quando tale patologia è sorta, o se invece è stata presente fin dalla nascita. Più si sa sulle probabili origini del male e meglio si può impostare un tentativo di recupero.

In ogni caso, il disturbo di cui si parla non può non essere collegato a problemi di sistema nervoso, di qualità del sangue e di circolazione cardiovascolare. Un sangue che arrivi velocemente dovunque, grazie alla sua formula pura e alla sua fluidità, è in grado di fare miracoli, incluso quello di rimettere in funzione parti del corpo disattivate ma non ancora distrutte o degenerate.

Non dimentichiamoci che il sangue è lo strumento militare-strategico del sistema immunitario.

Serve una strategia di perfezionamento cardiovascolare

Pensare a dei farmaci o a dei difficili interventi chirurgici mi pare irrealistico.

Occorre dunque concentrarsi nell’unica soluzione possibile che è quella di mettere a punto una strategia di perfezionamento cardiovascolare. Digiuno di partenza e dieta purificante fruttariana, più adozione di un regime di vita decisamente virtuoso, sono i punti essenziali di questo piano.

Ginnastica rieducativa e movimento per mobilitare la circolazione linfatica

Movimento, respirazione, esposizione solare, ginnastica specifica, con incluse rotazioni lente, ritmate e gentili della testa, ed anche smorfie tipo il mostrare la lingua o l’espressione vocale del leone arrabbiato (vedi tecniche yoga), accompagneranno il discorso dietologico. Mentre il sangue ha a disposizione diretta una pompa chiamata cuore, il sistema linfatico, responsabile del transito capillare ed intercellulare, ha a disposizione soltanto una pompa virtuale, che è quella del nostro movimento e della nostra attività fisica. E’ per questo che l’immobilità e la pigrizia, la letargia e l’ozio, sono tutti atteggiamenti estremamente patologici, da evitare come la peste.

Il corpo tende ad autoguarire, ad auto-ricostruirsi e non ad autodegenerare

Quanto ad atassia e afasia, sarà opportuno rieducare in continuazione i propri movimenti e le proprie espressioni verbali, con pazienza, calma e determinazione, senza mai dimenticare i ritmi respiratori profondi e regolari, senza mai dimenticare di respirare a fondo volontariamente.

Il movimento del corpo, il camminare e tentare dei piccoli saltelli, l’attività aerobica costante nei limiti delle proprie capacità, aiuteranno il sangue ad attivare anche la linfa lungo i capillari della zona cerebrale, irrorando ogni parte e ogni piccolo meandro, senza dimenticarsi di niente.

Alla base del ragionamento sta il fatto che il corpo tende ad autoguarire e non ad autodegenerare, se non quando  è messo proprio male, e se non quando siamo noi stessi ad impedirgli di funzionare.

Occorre crederci e metterci tutta la pazienza necessaria.

RISPOSTA ALLA LETTERA  3

 

Ciliegie no problem

 

Ciao Michele, puoi sicuramente darci dentro con le innocenti e magnifiche ciliegie, con l’ovvia avvertenza di  prenderle a stomaco vuoto, evitando magri nella stessa giornata di esagerare con altri cibi  tendenti a produrre stress diabetico.

Come ho scritto sulla tesina Celiachia, diabete 1 e varicella, di ieri, la gente diabetica (e non solo quella) continua a demonizzare ingiustamente la frutta dolce o semi-dolce, e continua a fare enorme confusione tra zucchero bianco o rossastro di bielota e di canna, e zucchero naturale che si trova all’interno dei frutti.

Leggiti pure le mie 400 e oltre tesine sul mio blog, se vuoi darti una cultura igienistica.

Lo zucchero strutturato della frutta fresca è la benzina naturale del corpo umano

Questa paura del succo zuccherino vivo è semplicemente ridicola, ed è stata indotta dalla solita diseducazione di medici e nutrizionisti da strapazzo, di cui è strapieno il nostro pianeta.

Sarebbe come se la nostra automobile si spaventasse a morte e si mettesse a gridare aiuto quando entriamo in un distributore di benzina.

Lo zucchero della frutta fresca è la benzina naturale del corpo umano, normale o diabetico che esso sia.

L’importante è evitare i carboidrati cotti e concentrati.

L’importante è alimentarsi bene, ma senza esagerare.

Zuccheri bilanciati e carichi di forza elettromagnetica

Gli zuccheri vivi della frutta sono bilanciati magnificamente dalla loro acqua biologica, dalle loro vitamine, dai loro enzimi, dai loro ormoni, dai loro minerali organicati, dalla loro enorme forza elettromagnetica. Venti ciliegie vanno bene, ma 200 evidentemente no.

Se poi sono della varietà amarognola, tipo le amarene, potrai consumarne magari il doppio.

Mai dimenticarsi poi che la dieta vegana crudista, includente radici e tuberi come carote, rape, topinambur, zenzero, ravanelli e simili, contiene preziose inuline ed insuline naturali, che servono a bilanciare eventuali eccessi zuccherini.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo