NIENTE LUCREZIE BORGIA E NIENTE MAMMOGRAFIE, FIRMATO DR FONTI

NIENTE LUCREZIE BORGIA  E NIENTE MAMMOGRAFIE, FIRMATO DR FONTI

 

Il sistema di allarme e le cattive abitudini

 

Ciao Valdo,

Sono perfettamente d’accordo su come si comportano A) i medici, B) gli omeopati, C) i naturopati e

D) i salutisti-naturali di fronte alla spia rossa (vedi tuo articolo Gli interventi sulla spia rossa).

Aggiungerei qualcosa concernente il sistema d’allarme e le cattive abitudini.

All’inizio di una cattiva abitudine alimentare o di uno stile di vita sballato, il campanello suona prepotentemente.

Il corpo si ammala o ha una reazione di forte rigetto, oppure evidenzia un marcato sintomo.

Se la cattiva abitudine continua nonostante le spie e gli allarmi, piano-piano le spie si spengono da sole, gli allarmi si tacitano. Ecco allora che l’essere umano stolto crede di essere più potente di Dio, di poter governare la natura, di poter gozzovigliare liberamente.

Per un periodo in effetti è così. Egli gode dei suoi vizi e non soffre apparentemente di nulla, avendo disattivato i sistemi d’allarme.

Ma il folle canto della cicala è di breve durata. Arriva infatti l’inverno e ognuno deve fare i conti con la realtà. Allora i nodi vengono al pettine, subentrano le malattie gravi, i ricoveri in ospedale, i  taglia-e-cuci,

i decessi.

Queste persone però non metteranno mai in relazione le loro cattive abitudini col tumore, o l’infarto, o altro. Diranno piuttosto che sono state sfortunate, che Dio è cattivo o non esiste, che proprio a loro doveva toccare.

 

Due esempi concreti di disattivazione sistemi di allarme: il fumo e il latte

 

Non ho mai fumato, ma so che la prima sigaretta è un’esperienza traumatica per chiunque. Le spie rosse consigliano vivamente di non ripetere quella esperienza dannosa. Ma, se si continua a fumare, ecco che le sigarette non saranno più traumatiche ma piacevoli. Il sistema d’allarme è stato disattivato e il soggetto può godere del suo vizio. Andando avanti nel tempo, arriverà un momento in cui il fumatore dovrà pagare il suo prezzo.

Nel caso del latte, i bambini sono tutti allergici al latte vaccino. Anche mio figlio lo era. Gli venivano forti scariche di dissenteria ogni volta che lo beveva. Ma la pediatra mica diceva di passare ad altro..

Al contrario, incitava a dargliene di più, in particolare il latte Accadì, quello che ha il lattosio scomposto in zuccheri più semplici. E così si truffa il corpo e si mette dentro lo stesso veleno camuffato.

Le dissenterie passano, ma l’effetto dannoso rimane.

Anche qui si è riusciti a deattivare i sistemi di allarme, ma prima o poi si verificano gli effetti nefasti.

– 2 –

 

E’ come se mi partisse l’antifurto ed io lo spegnessi per il fastidio. I ladri che già stanno in casa ne sarebbero assai felici, e potrebbero continuare pacifici nel loro saccheggio.

 

Il cancro e la significativa storia della dr Clara Jolles Fonti

 

Mi darò da fare per diffondere il tuo articolo  Zona tumore e Zona Cancro, che ho trovato estremamente interessante.

Vorrei anche raccontarti la storia della dottoressa Fonti.

Prima di fare la cantante, ho lavorato in politica fino al 1998.

Ero consigliere  in un  grosso Comune Lombardo, e alcune persone mi sottoposero i libroni che documentavano il grande lavoro fatto controcorrente da questa ricercatrice milanese.

A quei tempi era ancora in vita, ultranovantenne, ed era costretta a letto nella sua casa di via Lorenteggio.

Mi accolse con grande calore. Era lucidissima e consapevole che i suoi sforzi erano stati vani, e che non sarebbe mai riuscita a dissotterrare le sue cure contro il cancro, sepolte dalla sabbia versataci sopra dai medici e dalle varie case farmaceutiche. Mi spiegò che suo marito era morto di cancro e che lei, da quel momento, si era votata sinceramente a questa causa con tutte le sue forze.

Aggiunse che il tumore è una malattia generale e non localizzata nel punto della escrescenza, e che quindi si può curare. Mi disse che aveva dei figli, tutti medici come lei, ma che avevano subito minacce mortali se avessero osato continuare gli studi della madre. Aggiunse pure, per la cronaca, che la Levi Montalcini era stata una delle sue peggiori nemiche.

Inoltre, mi mise in guardia sulla mammografia e sui terribili veleni della chemioterapia.

Mi sembra di ricordare ancora il suo monito perentorio:  Non farti mai fare nel modo più assoluto nessuna mammografia, ricordatelo cara.

 

Un caso emblematico che fa capire le difficoltà che si incontrano a combattere Big Pharma

 

A distanza di anni, ho capito che anche gli studi della dr Fonti, similmente ad altri tentativi stile Di Bella, Bonifacio, Simoncini ed altri, non potevano e non possono comunque approdare a qualcosa di concreto, perché partono sempre da presupposti errati, e continuano a vedere il tumore come malattia da scacciare, e non come ammonizione istruttiva. Meno ancora come difesa preziosa dell’organismo da una intossicazione persistente, come correttamente sostengono gli igienisti naturali.

Tuttavia, il lavoro della Fonti era senz’altro interessante e rivoluzionario per quei tempi (i volumi erano stati scritti negli anni 50, quando ebbero pure l’onore della stampa).

Lei dava parecchio fastidio, perché al posto di costose cure, proponeva terapie a base di potassio a costo modestissimo.

Ed è per questo che fu minacciata, imbavagliata e messa fuori della porta.

Il caso Fonti resta comunque emblematico.

Fa capire quanto sia difficile lottare contro il sistema medico-farmaceutico, volto a trasformare tutti in malati permanenti, e a curare eternamente un malato più che a farlo guarire, volto ad annaffiare la malattia più che a sconfiggerla.

 

Mia risposta alla Giorgia di Milano. La genialità non è dominio esclusivo dei maschi.

 

Grazie innanzitutto di avermi fatto conoscere una grande cantante quale sei.

Canti sia in italiano che in inglese con una stile nitido e perfetto. Hai una voce davvero eccezionale.

Un repertorio magnifico. Che altro devo dire. Mi hai lasciato senza fiato.

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A volte, si pensa agli artisti dello spettacolo come a delle persone tutte dedite al palcoscenico, al microfono, alle apparenze, ovvero a soggetti presi dal loro lavoro al punto di non pensare, di non riflettere in profondità.

Questa è la prova eclatante di quanto sia sbagliato e fuorviante tale pregiudizio.

Ho paragonato ieri Giorgia alla Florence Nightingale. Messe assieme le doti igienistiche, quelle politiche ed espressive, e quelle artistiche del bel canto, ci accorgiamo che l’universalità e la genialità leonardesca non è sempre esclusivo dominio del genere maschile.

Il contributo informativo e la testimonianza civile che la nostra lettrice-collaboratrice sta dando alla causa della salute è davvero fuori dell’ordinario.

 

Le resistenze machiavelliche della Medicina Ufficiale.

Da Lucrezia Borgia, massima avvelenatrice della storia, a Big Pharma.

 

Se hai avuto modo di leggere la tesina  Mendelsohn e Giovannetti, due teoremi a confronto, avrai notato le espressioni di disgusto del medico italiano, tipo Non sono fiero di essere medico. Non mi sento di appartenere alla categoria. Mi sento un dissociato, come si diceva ai tempi delle  Brigate Rosse.

Mi ritrovo addosso solo energia distruttiva. Mi incazzo e basta.

Quando una persona è sottoposta a tale trafila per 30 anni di seguito, si può comprendere la rabbia e l’amarezza che uno può sentirsi addosso.

Non dimentichiamoci che nel paese guardato dalla Statua della Libertà, il nostro Herbert Shelton conobbe l’umiliazione del carcere per le sue idee umanitarie, per essersi permesso di guarire la gente senza ricorrere al bisturi ed alla chemioterapia.

Il nostro grande Niccolò Machiavelli (1469-1527), quando scrisse il suo capolavoro  Principe nel 1513, lo fece ad uso e consumo dei Borgia che dominavano in Romagna.

Non senza una sottile forma di ironia, che non traspare solo per chi non sa coglierne l’arte, vagheggiò un principe crudele e vessatorio, capace di restare sul trono contro tutto e tutti, perché  Il buon principe non è quello che si comporta bene e fa opere positive, ma soltanto quello che riesce a restare in sella e a mantenere il potere.

Il grande pensatore e scrittore fiorentino non immaginava di certo che le sue opere sarebbero state prese sul serio ed in parola, non solo dai terribili Borgia, non solo da quella Lucrezia che viene ricordata come la  più grande avvelenatrice della storia, ma addirittura mezzo millennio dopo dall’Ordine dei Medici e da quel mostro tentacolare chiamato Big Pharma.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)