LETTERA
Il solito problema del TSH esuberante e del cortisolo fuori norma
Carissimo Valdo, il mio TSH risulta da tempo il doppio dei valori normali.
Sta infatti a 7,1 quando il valore massimo dovrebbe essere 4,2 (ft3 e ft4 sono nella norma T3R).
Ho il cortisolo alto, essendo esso a 22 mc/dL.
Il mio apparato riproduttivo ha sempre risposto in maniera esplicita a stress, dispiaceri, delusioni e traumi.
Infatti, dopo un grande dolore, associato anche alla scomparsa di mio Padre (Mamma è scomparsa ancor prima per tumore al mediastino in 40 giorni), ho avuto la scomparsa del ciclo a 46 anni dalla sera alla mattina, nel senso che da un mese all’altro si è interrotto definitivamente.
Uno stress allucinante e un’operazione di melanoma
Da allora sono in menopausa.
Ho 53 anni, in apparenza ben portati, anche perché posso contare su un temperamento allegro e tollerante, tipico delle persone capaci di superare brillantemente ogni situazione.
Melanoma di primo grado da me scoperto 5 anni e mezzo fa, ed operata all’Idi di Roma, dopo un periodo di stress allucinante durato anni.
Nessun problema tipo vampate o altro, solo gonfiore e tendenza ad appesantire spalle e punto vita non appena eccedo con l’alimentazione.
Il saggio consiglio medico-paterno di stare alla larga dai farmaci e dalle cure ormonali.
Mai preso quell’Eutirox che gli endocrinologi prescrivono come si trattasse di mentine.
Nessun problema di sonno, né di nervosismo.
Mai fatto cure ormonali, né preso Eutirox, come diversi endocrinologi mi avevano consigliato.
Troppo forte il ricordo di mio Padre, medico.
Mi diceva in continuazione come il corpo raramente abbia necessità di farmaci, e come l’unica panacea sia una sana alimentazione.
Niente carne, ma predisposizione ai dolci e ai gelati
Non mangio carne di nessun tipo, pochissimo pesce (raramente) ma ho una predisposizione ai dolci e ai gelati, forse per compensare il ricordo di situazioni poco serene del mio passato.
Familiarità ai tumori in famiglia: Nonna materna al seno, Zia materna al cervello (astrocitoma), Mamma al mediastino.
Mio padre, cancro alla vescica, riuscì a salvarsi operandosi in Svizzera, ma col tempo è terminato in dialisi, trovandovi la sua fine.
Altri problemi con cui convivo riguardano l’artrosi alle mani e alle ginocchia, e la discopatia L5-S1.
Caro Valdo, aiutami e consigliami cosa fare.
Un affettuoso abbraccio.
Rossella
RISPOSTA
Meglio cinque patologie che una sola.
Si corrono meno rischi di assurde multi-cure farmacologiche.
Ciao Rossella, in un certo senso, e non sto facendo tremende ilarità sulle tue piccole patologie, avere non un problema ma una manciata di problemi, come nel tuo caso, può essere un vantaggio, rispetto a chi ha una sola specifica malattia che lo tormenta.
Quale vantaggio? Ti chiederai.
Il vantaggio che è virtualmente impossibile mettersi a curare 5 patologie contemporaneamente.
Ti figuri quante pasticche e quanti antibiotici, quante compresse e quante iniezioni?
Sarebbe difficile tenerne il conto.
Bisognerebbe girare con un’agenda in tasta, e magari anche con una suoneria.
Con cinque problemi da curare contemporaneamente uno è costretto a diventare igienista
Diciamo pure che avere tante piccole disgrazie ti salva da ogni strategia medica e ti catapulta nel campo dell’igienismo, ed in particolare in quello della non-cura.
Poco importa se non fosse esattamente la tua scelta, ma sei in ogni caso costretta a questo.
Non ci sono altre strade, a meno che tu non volessi intraprendere la strada ancora più ingarbugliata dell’omeopatia, dove le microdosi di farmaci vari sarebbero ancora più complesse e difficili da gestire.
L’unica panacea è una sana alimentazione
Hai dalla tua parte un grande ricordo di tuo padre medico, che non ha mancato di darti un grosso insegnamento di base.
L’unica panacea è una sana alimentazione, è frase che rivela già di per sé come tuo padre fosse un medico di qualità, uno di quelli che ne trovi uno su dieci o forse meno ancora.
Ed io parto proprio dalla frase di tuo padre, per confermare che aveva ragione.
Non aspettarti dunque grandi consigli speciali al di fuori di quelli che do sempre alle mie altre lettrici.
Anche perché, indipendentemente dalle forme e dai nomi che dai alle tue patologie, esse partono tutte più o meno dallo stesso punto.
Il TSH e il conseguente ipotiroidismo
Mi parli del TSH alto, che sta semplicemente a significare ipotiroidismo.
Un ormone dell’ipofisi (il TSH) che arriva copioso alla tiroide, nel tentativo di far marciare la tua tiroide stanca ed inattiva.
Ti invito a consultare le mie tesine La tiroide ballerina, del 2/10/09, La tiroide e tutto il resto, dell’11/2/10, Ipotiroidismo e fertilità precaria, del 5/2/10, Sopravvivere all’artrite reumatoide e al tumore, del 28/9/09.
Hai fatto benissimo a seguire le idee di tuo padre medico, di non prendere Eutirox, andando contro il parere dei vari endocrinologi.
Gli scriteriati ritocchi degli endocrinologi ai sintomi del male, senza toccare il vero male precursore
Non si gioca ad alzare e ad abbassare i valori ghiandolari alterati, che sono soltanto sintomi di qualcosa che sta prima, e che si chiama fenomeno precursore.
Si vanno semmai a studiare le possibili cause a monte, ed è solo in quella direzione che si potranno prendere delle misure riparative.
Il fatto che tu sopravviva da tempo con quel valore fuori posto (ma con gli altri tutto sommato normali) dimostra già che la saggezza medico-paterna ripaga.
Se tu avessi seguito le pressioni degli endocrinologi, ti ritroveresti probabilmente con gli stessi valori alterati e con una dipendenza farmacologica in più.
Il cortisolo alto e la sindrome di Cushing
Mi parli poi del cortisolo alto, a 5-20 mcg/dL, che sta a significare probabilmente secrezioni eccessive di corticotropina e stato iperandrogenico, tipico della sindrome di Cushing che, come sicuramente saprai, comporta a volte adenomi ipofisari, con sintomi tipo obesità centrale, pelle sottile e atrofizzata, irsutismo, amenorrea (scomparsa non igienistica ma patologica delle mestruazioni), disturbi psichici, debolezza muscolare, osteoporosi, calcoli renali, ovaie policistiche.
L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e la variabilità del cortisolo
Ma anche qui occorre coinvolgere situazioni complesse e variabili, tipo reattività e flessibilità surrenale, ovvero capacità dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene di rispondere agli stress.
Senza contare poi che le misurazioni singole del glucocosteroide cortisolo e del mineralcorticoide aldosterone (i due principali ormoni che vengono a loro volta regolati dalla corticotropina prodotta nell’ipofisi) non sono affidabili in quanto variano stagionalmente, casualmente (in dipendenza degli stati di stress, dell’alimentazione, del ritmo sonno-sveglia, del carattere personale, ecc) e circadianalmente (un cortisolo 3-20 mcg/dl alle 8 del mattino, diventa spesso 1-10 alle 16 e diventa 2-15 alle 24).
Gli interventi insidiosi e sperimentali della medicina ghiandolare
Il coinvolgimento basilare dell’ipotalamo e dell’ipofisi nella fase secretiva-regolatoria dei corticosteroidi, e l’elaborazione finale del fegato che li metabolizza rendendoli attivi ed idrosolubili, ti fa capire meglio la delicatezza e la complessità estrema delle interrelazioni ghiandolari-ormonali.
Ti fa intuire quanto rischioso e sperimentale sia intervenire sui sintomi e non sulle motivazioni a monte.
Cortisolo e aldosterone non stanno lì a fare le belle statuine
Tieni presente che il glucocorticoide cortisolo non è lì a fare atto di presenza, ma regola il metabolismo dei carboidrati, mentre il mineralcorticoide aldosterone regola a sua volta il metabolismo dei sali (specie dello ione sodio e dello ione potassio). Meccanismi di fondamentale importanza per la nostra efficienza fisica.
Gli altri problemi che citi, tipo l’artrosi e la discopatia, sono legati anche a stili di vita non esattamente igienistici.
La meravigliosa e istantanea mobilità del corpo umano
Il tuo carattere allegro e gioviale, la tua saggezza di stare lontano dalle terapie ormonali, e la dieta non perfetta ma nemmeno esageratamente sballata, ti hanno preservata finora da guai maggiori.
Lo zampino positivo della saggezza medico-paterna è certamente riscontrabile nella tua situazione globale. Ma di sicuro non basta.
Hai già sofferto gli insulti della chirurgia.
Anche tuo padre ha dovuto purtroppo sottomettersi al bisturi e alla dialisi.
Ghiandole, cervello, fegato, gonadi, reni e vescica, con in mezzo il sangue, gli enzimi 17-alfa idrossilasi e 17-20 liasi, e altri umori ancora, fanno capire meglio le sinergie e i sincronismi del corpo umano, in tutta la loro meravigliosa e istantanea mobilità, in tutta la loro sconvolgente interdipendenza.
Noi parliamo di salute e di equilibrio, di armonie sinergiche e sincronizzate
I problemi ghiandolari, dove la donna è coinvolta ancor più dell’uomo, per la sua maggiore sensibilità e per la sua struttura perfetta di riproduttrice della specie, fanno capire, più ancora di tutti gli altri probnlemi fisici, la follia, la presunzione, l’indelicatezza e la rischjiosità dell’interventismo medico-allopatico e medico-sintomatologico.
Noi igienisti naturali parliamo spesso di cura-della-non-cura, un concetto estraneo ed avversato, ostico e sconosciuto alla medicina del farmaco e del bisturi.
Parliamo spesso di spia rossa su cui non bisogna intervenire né col martello, né con la biochimica.
E dicendo questo ci riferiamo esattamente alla salute, intesa come equilibrio intelligente di tutte le sostanze, di tutte le operazioni e di tutte armonie sinergiche che si realizzano in un corpo funzionante.
I goffi e disastranti giochini degli ignari elefanti nel negozio degli specchi
Se il discorso vale per il raffreddore e l’influenza, che derivano da acidificazione, surriscaldamento e formazione di muco, e che si riequilibrano con un semplice digiuno, e con una espulsione accelerata di tossine, ancor più vale in queste circostanze ormonali-ghiandolari, dove i giochini degli endocrinologi e dei loro supporters di Big Pharma, appaiono ancor più goffi e disastranti, paragonabili a quelli di un branco di elefanti entrati nel negozio degli specchi.
La soluzione degli enigmi femminili
Dove sta la soluzione degli enigmi femminili?
Sta nel comportarsi da donne sagge e intelligenti.
Sta nel riconoscere le proprie peculiari caratteristiche.
Sta nel fare tanti bei bambini e nell’adoperare il sesso il più intensamente, appassionatamente e costruttivamente possibile.
La maternità intelligente rende la donna più completa, più attraete e più sana
E’ risaputo come la maternità, condotta in modo intelligente e non deviata dal pediatrismo del latte a bidoni, delle proteine a raffica e del terrorismo bidodicista, faccia bene alla donna sotto ogni punto di vista, rendendola più dolce, più femminile, più completa e più sana.
E’ noto come una creatura sessualmente felice sia normalmente al top della forma psico-fisica, e questo vale per entrambi i sessi.
Il creatore non ha costruito un essere assessuato. Gli organi sessuali rappresentano un fattore caratteristico e predominante degli esseri viventi, e dei mammiferi in particolare.
Una società sterilizzata e sessuofobica è condannata al deperimento e alla malattia.
Felicità sessuale significa arte del farlo e del non farlo
Un invito al libertinismo sessuale? Un invito allo scambio delle coppie? Un invito alla disgregazione familiare? Un invito a ulteriori fenomeni di odiosa pedofilia? Un invito al baldracchismo e alla mercificazione?
Assolutamente no. Direi l’opposto.
Felicità sessuale significa arte e soddisfazione del farlo e arte e soddisfazione del non farlo, mediante il processo freudiano della sublimazione, della canalizzazione dell’energia sessuale in pensieri, azioni, attività alternative e suppletive, in opere di bene, in opere di assistenza ai malati, in opere di difesa degli animali più tiranneggiati, in performance sportive o artistiche.
Chi vuol esser lieto sia
Direi, con Lorenzo il Magnifico chi vuol esser lieto sia, in un modo o nell’altro, senza pregiudizi e senza schemi precostituiti.
Non perché del domani non v’è certezza, che sarebbe un concetto catastrofistico, ma perché la Natura vuole questo da noi.
Trionfino finalmente la logica e l’intelligenza, a scapito di ogni tipo di intolleranza religiosa o culturale.
Si giudichino una buona volta i pensieri e le azioni umane non sulla base di ideologie tarocche ed ingessate, basate sull’odio per chi percorre strade diverse dalle nostre.
Si giudicano col metro dei risultati che producono.
La domanda giusta, il criterio valutativo giusto, non siano più E’ giusto o sbagliato?E’ santo o peccaminoso? Ma siano invece Fa bene o non fa bene? Porta bene o porta male?
Le buone azioni sono quelle che producono buoni risultati per noi e per gli altri, questo deve essere il metro di valutazione.
La materia erotica dovrebbe essere insegnata dalle donne
Ed è paradossale che la materia erotica sia trattata quasi sempre dai maschi, generalmente rozzi, feticisti e dozzinali per natura, portati più alla curva pornografica e al seno straripante, che al bel sorriso o all’emozione magnetica e spirituale, quando invece dovrebbero essere le donne a fungere da vere santone e da vere educatrici in questo settore.
Una società sana e virtuosa dà spazio sia al santo che al cosiddetto sporcaccione, dè spazio alla casta monaca, ma anche alla donna erotica e appassionata.
Una società equilibrata tronca invece sul nascere ogni forma di violenza, di sopraffazione, di circuizione, di opportunismo egoistico, di mancanza di rispetto per l’innocenza o comunque per le scelte
Il sistema endocrino non significa solo tiroide, ipofisi e adrenali, ma anche ghiandola pineale, timo e zone erotiche o vietate dell’organismo
Sono forse andato fuori tema? Nemmeno per sogno.
Sesso e salute mentale sono interrelati. Sesso e salute fisica sono interrelati.
Le gonadi, cioè gli organi sessuali, sono parte integrante del sistema endocrino-ormonale.
Non ti conosco di persona, cara Rossella, ma mi dai l’impressione di essere una donna dotata di spirito di humour e di intelligenza, per cui al massimo non mi prenderai sul serio e ti farai pure una bella risata.
Non ho dettagli sulla tua vita privata e familiare. Pertanto il massimo rispetto è d’obbligo.
L’equilibrio ghiandolare significa anche equilibrio sessuale
Ma ti parlo apertamente come lo farei con qualsiasi donna, sfruttando in questo caso il carattere giocoso e tollerante che sicuramente dimostri. Anche perché questo messaggio va alla fine indirizzato al pubblico femminile in generale. Tu, come le tante amiche che mi scrivono ripetutamente su questi problemi, parli di tireotropina, e di cotisolo, e mai di estrogeno e testosterone, come se l’aspetto sessuale nulla avesse a che fare con la salute e il benessere.
Trattasi forse di istigazione al peccato carnale e alla fornicazione?
Ti sto forse istigando al cosiddetto peccato, col marito o con qualche amante?
Ti sto proponendo di ridiventare madre e rimettere in circolo tutti gli estrogeni, i cicli, gli umori, e gli ormoni che fanno di ogni madre una perfetta macchina riproduttrice?
No. Sto soltanto invitando te, e tutte le lettrici, a puntare sull’equilibrio psicofisico, che include anche quello sessuale.
L’atto sessuale condiviso non è lussuria e vergogna, ma strumento di nobiltà e di spiritualità, oltre che di salute psico-fisica
Sto invitando la gente a capire che il sesso non è una parte sporca e degenerata, ma è al contrario la parte più nobile, più intima e più caratterizzante del nostro oeganismo.
E ne deriva che l’atto sessuale liberamente prescelto e condiviso (non sempre e non necessariamente autorizzato da timbri parrocchiali o municipali), è un atto di nobiltà e di alta spiritualità, perché la passione, depurata da violenza, vizio, dovere, abitudine ed interessi economico-sociali, è qualcosa che travalica la materialità e il banale.
Una richiesta pubblica del Ministro della Salute brasiliano
Lo scorso 28 aprile mi trovavo a Delhi, capitale di un paese molto aperto e sereno in fatto di cultura e di tecnica erotico-sessuale.
Ho con me un ritaglio del quotidiano The Times of India, dove appare una notzia che di sicuro nessun giornale italiano ha pubblicato, visto che da noi dominano la provocazione e la pornografia fini a se stesse, più che la franchezza e la scienza sessuologica.
L’articolo in questione ha per titolo Health tip from Brazil minister: More sex (Dritta salutistica da parte del Ministro brasiliano della salute).
Il Fazio del Brasile, dr Jose Gomez Temporao, ha chiesto ai suoi cittadini di affrontare con molta più serietà il problema sessuale, visto troppo spesso come forma opzionale, sfogatoria, superficiale e
tempoliberistica.
Cinque volte alla settimana, non al mese o all’anno
Ha infatti raccomandato ai brasiliani in forma di avere dei rapporti sessuali almenoi 5 volte a settimana.
Come mai? Una sovvenzione segreta della Pfizer per piazzare più Viagra?
Niente affatto. La pnsa esattamente come il simpatico veneziano Tinto Brass.
Solo con quel ritmo si possono prevenire gravi problemi di salute come l’ipertensione arteriosa, il diabete, le disfunzioni ghiandolari, la prostata ipertrofica, l’impotenza, la nevrosi, l’infelicità,il sovrappeso e i danni cardiovascolari.
Solo così gli ospedali del paese finiranno di essere sovraffollati da anime in pena.
Danzate il più possibile, fate esercizio fisico, fate l’amore liberamente e con passione, e tenete sotto controllo la vostra pressione, ha concluso il dr Gomez, al termine della sua campagna di prevenzione sulle malattie del cuore, che stanno massacrando a ritmo crescente la popolazione del Brasile.
E’ ora di smetterla con le storielle sull’ereditarietà
Torniamo a te Rossella, che sei una persona salvabile, perché hai saputo ribellarti alla imposizione schiavistica dei farmaci, e perché credi giustamente nell’esistenza di una strada alternativa e percorribile (altrimenti non saresti disposta a sobbarcarti un viaggio in treno Napoli-Udine e ritorno per incontrare non un luminare conclamato stile il dr Umberto Veronesi, ma la mia modestissima e non-referenziata persona).
Ti voglio dunque dire che gli adenomi e i cancri non sono per niente patologie insidiatesi nei geni sfigati di famiglie a rischio, come la tua.
Gli adenomi e i tumori sono soltanto misure intelligenti e mali-minori instaurati nel nostro fisico in risposta e in riparazione a clamorosi errori comportamentali, che non sono mancati nel tuo ambito familiare, nonostante l’ottimo livello culturale e sanitario ivi esistente.
Il tumore ce l’abbiamo potenzialmente tutti, al pari degli sbalzi ghiandolari e dei banali raffreddori. Sta a noi bloccarne l’attivazione o spalancargli le porte.
Chiunque, dotato di apparato cellulare vivente, può trovarsi ad affrontare una coalizione di cellule che si associano intelligentemente per riparare una ferita interna derivante da enervazione-intossicazione-infiammazione-ulcerazione e indurimento di una parte ripetutamente offesa del corpo.
Gli adenomi e i tumori sono soltanto misure protettive e mali-minori instaurati nel nostro fisico in risposta e in riparazione d’emergenza a clamorosi errori comportamentali.
Errori che non sono mancati nel tuo ambiente familiare, nonostante l’ottimo livello culturale e sanitario ivi esistente.
Cosa ci può mai essere di più terrificante di un tumore?
Come sarebbe a dire mali-minori? Cosa ci può essere di più terribile di un tumore? Dirà il medico e dirà la gente di malafede, medicalizzata più ancora del medico.
Il tumore è una misura estrema di prevenzione, non è ancora cachessia (blocco capillar-circolatorio), non è ancora cancro e non è ancora metastasi.
Il tumore non è una questione definitiva, ma una condizione reversibile.
Il tumore si autolide, si autodisfa, si autodistrugge. Chi può fare tutto questo? Quale chirurgo mai può andar dentro a dissolvere la cosiddetta porcheria cancerogena, che in realtà sono soltanto nostre cellule costrette a trasformarsi in toppa riparatoria a precedenti offese infiammatorie e a consequenziali micro-ulcerazioni?
Un chirurgo chiamato sangue e un assistente chiamato acqua distillata
L’unico chirurgo al mondo che può fare tutto questo è il nostro sangue.
Ma non il sangue vischioso e lipotossico che ci ritroviamo addosso con le porcherie che mangiamo, coi traumi che subiamo e le immondizie culturali che sorbiamo.
L’unico che può fare il miracolo è il sangue fluido e perfetto che si ricrea mediante un drastico cambiamento di rotta, alimentare, culturale e comportamentale, e che prende ordini precisi e perentori da un sistema immunitario non gravato e calpestato da operazioni, da vaccinazioni, da assurde cure invasive ed innaturali.
Il vero oncologo è lui, assistito da tutta l’acqua distillata che serve per spinger fuori non soltanto il grasso, come fanno le diete demenziali in circolazione, ma il grasso con tutti i veleni caffeinici-nicotinici-urici-cadaverinici che lo accompagnano costantemente.
Riccardo Giuliana ha reso felice una ventenne asiatica, risparmiandole un’atroce deturpazione al seno
Spero che tu non ti perda la mia tesina di ieri Perfetta autolisi nodulo al seno, dove l’amico terapista-naturale Riccardo Giuliana ha aiutato una ragazza orientale ad autodissolvere il proprio nodulo al seno con l’acqua distillata.
Niente di eccezionale in verità. Ha soltanto applicato con saggezza, spirito missionario e lungimiranza, le leggi della natura.
Ha compiuto quello che Arnold Ehret, Max Bircher-Benner ed Herbert Shelton hanno regolarmente fatto a ripetizione nella loro encomiabile carriera salutistica.
Quel discorso vale anche per gli adenomi e le microcisti che si inseriscono negli anfratti più strani e delicati dell’organismo.
Ci troveremo al momento giusto
Non venire da Napoli a Udine, ma leggiti per filo e per segno questo articolo, e fallo pure girare.
Verrò io da te, al momento giusto. Non ti do garanzie di guarigione, di sopravvivenza e di immortalità.
Vorrei farlo ma non ne ho i poteri.
Non esistono guaritori al mondo, all’infuori degli aggiustatori di ossa rotte, ma solo falsi guaritori ed emeriti millantatori, presi d’assalto da gente che vive di illusioni.
Non esistono guarigioni, ma solo autoguarigioni.
Ti voglio solo offrire argomenti per riflettere, per pensare al tutto con più logica e serenità.
Ottima l’eliminazione della carne, ma pure i dolci se ne devono andare, per far posto all’unico nostro vero carburante che è il carboidrato acquoso zuccherato-vitaminizzato-mineralizzato-ormonizzato della frutta e degli ortaggi crudi.
Hai smesso con la carne facendo non bene ma benissimo. Ma non basta. Il pesce è carne.
I dolci e i gelati che stai prendendo non sono altro che integratori zuccherini alle valanghe di frutta che avresti dovuto consumare dal primo giorno del tuo svezzamento a oggi.
I dolciumi e i cioccolatini in più stanno a vicariare patologicamente la marea di arance e di agrumi che la tua famiglia avrebbe dovuto regolarmente prendere, per dissolvere i grumi di grasso calcificato abbarbicati lungo l’apparato cardiovascolare dei suoi singoli membri,contraddistinti da sangue viscoso e arterie colesterolizzate, in linea ed in eccesso rispetto alla media.
La vita comincia a cinquant’anni, per chi sa gestire se stesso al meglio
Tutto è compromesso? Sei forse insalvabile?
Asolutamente no.
La vita comincia davvero a cinquant’anni, per chi ha la grinta e le qualità caratteriali, spirituali e morali per dirigere le operazioni, senza lasciarsi traviare da una società costruita e fatta apposta per democratizzare la putredine reale, vecchio nome del cancro che colpiva un tempo solo le corti e le famiglie nobili, uniche ad annoverare, nel proprio menù giornaliero o settimanale di allora, le carni dei propri sfortunati cavalli e le carni della altrettanto vilipesa cacciagione.
Disegnati un programma cominciando con poco e migliorando giorgio per giorno
Disegnati un serio programma di respirazione yoga.
Disegnati un menù di esercizi aerobici progressivi, compatibili con le tue limitazioni.
Pianifica una sistematica esposizione solare.
Non negare qualche terapia coadiuvante nei riguardi del tuo disco e degli arti artrosizzati.
Qualche cataplasma di fango e di foglie di cavolo, alternate a sole intenso, ti daranno un sorriso in più.
Inserisci il mio programma nutrizionale standard, che trovi in tutte le mie tesine (inclusa La formula esatta per sconfiggere il diabete, dell’11/6/10).
Continua a prenderla con spirito allegro e con tolleranza
Accetta pure di fare 2-3 giorni di digiuno ad acqua distillata o comunque superleggera.
Elimina tutte le cose inutili e nocive, non solo i farmaci e i vaccini.
Continua a divertirti nei modi che ti sono consoni ed anche in quelli che puoi ricavare da un allargamento dei tuoi già ampli orizzonti culturali.
Continua a prenderla con spirito allegro e con tolleranza.
Voglio proprio vedere se alla fine non ti trasformerai in una simpatica ed esuberante macchina da guerra!
Un abbraccio che non è un prenderti per braccio
Ricambio l’affettuoso abbraccio e lo estendo virtualmente a tutte le mie simpatiche lettrici.
Anche perché, per mia moglie e solo per lei, che non sfoglia il dizionario italo-cinese con sufficiente zelo, la parola abbraccio significa un semplice prendere per braccio, senza nessun altro tipo di contatto e di emozione.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo