LETTERA
Voltando pagina a tristezza e depressione
Ciao Valdo, ti scrivo perché sei un mito e ti stimo un casino, fratello!
Il mio nome è Elena, ho 18 anni e frequento il liceo udinese Percoto.
Sto in terza all’indirizzo di scienze sociali, che smantelleranno a breve.
Sono sempre stata una persona chiusa e triste.
Tanto triste.
Ho avuto anche problemi di depressione.
Posso dire di non essere stata molto bene.
Non ero presente e non ero me stessa
I miei ricordi erano offuscati quasi quanto i sogni che facevo.
E’ come se non fossi appartenuta a questo mondo.
Come se tutto quello che mi succedeva attorno fosse lontano dei chilometri.
Mi sentivo sola e avevo la sensazione di essere una extraterrestre.
Come se, mangiando in modo errato, mi fossi trasformata in un essere innaturale e carnivoro, in un essere perso e alienato.
Un mese di vegetarianismo e il tentativo di perfezionare
Ma, inconsciamente, sentivo nel mio Io più profondo che c’era qualcosa di storto e di sbagliato.
Sentivo che quella non era la mia natura.
Per un mese ero stata vegetariana, ma non bastava.
Avevo la necessità di cambiare in modo radicale.
Ho fatto il tentativo domenica scorsa di diventare vegana e, nel giro di soli due giorni, appena ho sgarrato, mi sono sentita subito delusa, appesantita e stanca.
La bellezza di uscire dal grigiore e di sentirsi una grande energia addosso
Ma oggi, oggi che non ho trasgredito, ho energia da vendere e mi sento attiva.
All’improvviso, è come se mi fossi svegliata da un sonno opaco che sembrava non avere fine.
Se dovessi parlarne con un presocratico, direbbe che si tratta di un sonno della ragione.
Mi sono sentita così.
Non più in balia del sistema
Non guardo più tivu, fatta eccezione per i cartoni animati, anche perché quando c’è la pubblicità vedo solo un mare di cazzate che bombardano di stimoli dannosi il nostro sistema nervoso, facendoci il lavaggio del cervello.
Ora sento davvero di possedere un corpo, una mente e un’anima. E soltanto ora sono miei sul serio.
Prima erano in balia del sistema, parte di qualcosa di innaturale e stereotipato.
Cadaverina e dolciumi non mi attraggono
Ora ho il controllo di me stessa, per quanto riguarda azioni e pensieri, e percepisco se una cosa è cibo oppure no.
Guardo la carne e non riesco a vederci altro che un cadavere putrefatto.
I dolci non mi fanno più gola.
Sono belli e invitanti, ma nel contempo inutili, immoti e morti.
L’euforia del kung fu e l’impagabile sensazione di essere in pace con me stessa
I medicinali invece sono la cosa più dannosa e controproducente che esista al mondo.
Sono felice ed euforica.
Sono in pace con me stessa e con tutto ciò che mi circonda.
Il corso di kung fu che frequento contribuisce a migliorare il resto.
Mi sento finalmente una persona viva
Mi sento viva e lo sono.
Lo devo a chi, come te, lotta per i veri ideali di questo mondo.
Se lo desideri, rispondimi. E puoi anche pubblicare il mio scritto.
Mille grazie.
Elena
RISPOSTA
Poesia e sentimento
Ciao Elena, mi piace da matti quel Ti stimo un casino fratello.
Mi fa sorridere e mi emoziona nel contempo.
Sto rendendomi conto che voi, nuove generazioni, non siete affatto appiattite ed inquadrate come a volte sembrate essere. Al contrario ci state dando dei numeri e delle lezioni di vita.
C’è poesia e sentimento nel tuo breve scritto.
E le poesie non hanno bisogno di troppi commenti. Si sentono e basta.
Grazie a messaggi come il tuo il Codex fa meno impressione
In poche righe hai saputo sintetizzare i tuoi disagi onirici e reali di ieri.
Ma anche il tuo sentire e il tuo sperare di oggi.
Tra la quattordicenne Lorena di qualche giorno fa, e tu medesima, diciottenne di oggi, mi date motivi per esprimere grosse speranze per il futuro, nonostante le nubi scure e minacciose del Codex e delle multinazionali che appaiono all’orizzonte.
Obiettivi e motivazioni
Un motivo in più per lottare, per opporre strenua resistenza alle forze del male che vorrebbero trasformare il pianeta Terra in luogo inospitale ed invivibile, più inospitale ed invivibile di quanto non sia già oggi.
Salvare la biodiversità, salvare l’ecosistema, salvare gli animali, salvare la nostra libertà di decidere come alimentarsi, come curarsi o non curarsi.
Questi sono gli obiettivi per i quali ci stiamo muovendo.
Un fiorellino non può non commuovere
La tua lettera, non attesa e non sollecitata, meno ancora prefabbricata e fasulla, come quelle che si inventano e si scrivono da sé certi quotidiani, mi riempie di gioia e di stimoli, allo stesso modo che mi gratificano le violette e le primule, cariche di profumo, che spuntano dai terreni appena sgelati.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo