LETTERA 1 (22 marzo)
PECCATRICE CONSAPEVOLE E PERDITE VAGINALI
Caro Valdo, ho avuto il piacere di conoscerla grazie a un’amica naturopata-igienista e, da allora, seguo spesso i suoi scritti, e le ho anche chiesto l’amicizia su facebook per poterla seguire meglio. Purtroppo non ho ancora trovato il modo di cambiare radicalmente la mia alimentazione.
Diciamo che sono una peccatrice consapevole.
Da un po’ di tempo soffro di perdite vaginali dall’odore sgradevole.
Col ciclo passano, per poi ripresentarsi alcuni giorni prima del ciclo successivo.
CURA GINECOLOGICA INEFFICACE
Il ginecologo ha detto che non si tratta di un fungo ma di un’alterazione della flora batterica, e mi ha curata prescrivendomi una pillola da prendere in soluzione unica.
Non amando i medicinali l’ho presa un paio di volte.
Ma il problema si ripresenta ugualmente, accentuandosi nel pomeriggio, ovvero diverse ore dopo il risveglio.
Spero di ricevere presto una sua opinione.
Ho consultato le sue tesine ma non ho trovato una risposta specifica al mio problema. La ringrazio fin d’ora.
Elisabetta
RISPOSTA 1 (23 marzo)
UN BREVE DIGIUNO COME ACCELERAZIONE DEPURATIVA
Ciao Elisabetta, ti rispondo telegraficamente dalla Thailandia. Le pillole non rappresentano mai una soluzione valida a problemi complessi quali la disbiosi intestinale, una disfunzione che richiede a volte settimane e mesi per essere risolta. Chi non si decide a fare un piccolo digiuno iniziale, per dare una accelerata alla sua pulizia interna, deve almeno sottostare a qualche giorno di centrifugati tipo carote-sedano-ananas-zenzero e simili.
Serve anche un minimo di convinzione e di presa di coscienza igienistica.
LETTERA 2 (22 aprile)
RISOLTO IL PROBLEMA VAGINALE, ORA IL PAZIENTE E’ MIO MARITO, PREDA DI CADAVERINA E NICOTINA
Buongiorno Valdo, ho già avuto occasione di scriverle tempo fa per un problema vaginale che ho brillantemente risolto grazie ai suoi consigli. Questa volta il problema riguarda mio marito.
Premetto che, purtroppo, segue un’alimentazione totalmente malsana, con assenza sistematica di frutta, poca verdura, per lo più cotta, e tanta carne, salumi, formaggi. Insomma tanti veleni.
In aggiunta a ciò è anche un accanito fumatore (1-2 pacchetti al giorno) e un gran bevitore di birra.
Io provo a farlo mangiare in maniera più salutare, a limitargli il consumo di prodotti di origine animale, ma con scarsi risultati. Lui lavora in un ristorante.
Quando arriva a casa la sera è stanco e spesso si accontenta di un panino.
INFIAMMAZIONI AGLI OCCHI E ULCERA ALLA RETINA
Ho fiducia nel fatto che, vedendomi mangiare in modo assai diverso dal suo, possa apprezzare la mia ottima salute e si decida a seguire prima o poi questa strada.
Oggi scrivo per un suo problema che sta diventando sempre più grave. Si tratta di ulcera alla retina.
Anni fa gli fu diagnosticata un’ulcera alla cornea, e questo lo porta a infiammazioni dell’occhio e a orzaioli che si ripetono abbastanza regolarmente (almeno un paio di volte l’anno) e soprattutto in concomitanza con eventuali momenti di tensione e di preoccupazione.
SPERO SEMPRE CHE IL MIO BUON ESEMPIO GLI SIA DI AIUTO
Spero tanto che, leggendo una sua risposta, possa finalmente convincersi a curare di più il proprio corpo per poter invecchiare in salute. Può pubblicare la mia lettera in quanto credo che ogni testimonianza diretta possa rappresentare un valido aiuto anche per gli altri.
Nel frattempo ho letto il suo libro. L’ho trovato molto chiaro ed esplicito. Ho cominciando già a seguire i suoi consigli. La ringrazio per lo splendido lavoro di informazione che sta facendo.
Elisabetta
RISPOSTA 2 (22 aprile)
PARTICOLARE IMPORTANZA DEGLI OCCHI COME RIVELATORI
Ciao Elisabetta, è risaputo come gli occhi siano un vero e proprio specchio rivelatore della salute, per cui i loro segnali vanno intesi come moniti e vanno presi in attenta considerazione.
Una ulcerazione viene sempre preceduta da altre fasi che si chiamano enervazioni, indebolimenti, irritazioni e infiammazioni nell’area interessata.
Già prima occorreva intervenire migliorando la formula del sangue che è evidentemente molto viscoso e lipo-tossico, pertanto creatore di surriscaldamento intestinale e di congestioni.
RETINITE E CARENZE VITAMINICHE
La retinite è una malattia infiammatoria degenerativa a carico della membrana interna preposta a raccogliere le immagini. In genere è sintomo di malattia generale.
La cura migliore è quella a base di vitamine A e C, naturali ovviamente. Tante carote, tanti carciofi e tanti finocchi crudi. Abbondanza di tarassaco, di ortiche e di acetosa, erbe che crescono selvatiche proprio in questi giorni.
SERVE UN URGENTE CAMBIAMENTO DI MARCIA
Il succo di tre limoni da prendersi giornalmente a digiuno, magari allungato con un po’ d’acqua, è davvero ottimo.
Il problema è che il consumatore tipico di carni, e di porcherie da esse derivate, diventa inadatto ad assimilare tranquillamente la vitamina C.
Serve dunque un urgente cambiamento di marcia, se non vuole trovarsi nei guai più avanti.
Via al più presto le sigarette, e mettersi subito in carreggiata.
Il veganismo crudista-tendenziale, più ancora che a te, serve proprio a lui.
Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)