PESO, FAME, SAZIETA’ E ISTINTO DEL GRASSO

LETTERA

 

Tiroide o ipoglicemia, soffro la fame in continuazione

 

Grazie Valdo.

Grazie per le tesine che da diverse settimane mi spedisci regolarmente e che, con altrettanta diligenza, leggo una per una. Ho pure trovato, in una di esse, la ricetta della tisana per i reni che cercavo da tempo.

C’è un altro sintomo che vorrei risolvere.

Per qualche motivo che tuttora mi sfugge ho sempre fame.

Credo sia dovuto alla ipoglicemia, e forse anche al malfunzionamento della tiroide di cui soffro da un po’ di anni, o meglio da quando ero ancora studente e il mio stile di vita era molto stressante e i pasti assai precari e limitati.

La frutta decisamente non mi basta

Amo la frutta e, in questa stagione, abbonda, per cui è facile saziarmi, specie coi fichi che sono particolarmente ricchi e generosi. Ma, se non mangio della lattuga per cercare un equilibrio con gli zuccheri della frutta, mi sento misera ed affamata tutto il giorno, nonostante i pasti di frutta.

Le noci, ad esempio, mi aiutano parecchio.

In altre parole, per me un pasto equilibrato è fatto di frutta, verdura e noci.

Ho anche problemi di mantenimento-peso

In questo periodo mangio anche tanta anguria, e spesso centrifugo il limone e aggiungo dell’acqua per ottime limonate. Consumo anche della liquirizia pura.

In ogni caso, sono ancora alla ricerca del mio equilibrio, e sto lavorando molto sulla parte emotiva e il pensiero positivo.

Metto su peso molto facilmente e devo fare tanto movimento per mantenermi sul presente livello, che non è il mio peso ideale. Sto facendo della fisioterapia per risolvere dolori alla schiena e ai reni.

Ci sono di mezzo i postumi di un incidente ed anche il mio stile di vita che include ginnastica, sforzi e sovraccarichi alla colonna vertebrale.

Difficoltà a sopportare digiuni e semidigiuni

Ho un metabolismo lento da sempre, col peso che ha avuto alti e bassi in diversi periodi della mia vita.

Ora si è stabilizzato e da 15 anni non riesco a tornare sul mio peso forma.

Ero riuscita a farlo con un digiuno prolungato, ma ho capito che non è quella la strada.

Troppi effetti collaterali e troppi sintomi di sofferenza.

Quando avevo 20 anni i digiuni funzionavano e  l’energia aumentava, facendomi stare bene fisicamente e mentalmente. Ora, se salto i pasti, ci sono diverse cose che non vanno bene, in particolare per i miei problemi renali e per l’ipoglicemia.

Cerco qualche nuova idea per attenuare il mio continuo appetito

Se hai qualche altra idea per aiutarmi ad attenuare il mio costante appetito fammelo sapere o segnalami altre eventuali tesine scritte sull’argomento. Grazie per ogni idea che potrà venire da parte tua.

Vincenza

RISPOSTA

 

Frutta, verdura e noci vale per tutti

 

Ciao Vincenza.

Per me un pasto equilibrato è fatto di frutta, verdura e noci, dici.

Quello non vale solo per te ma per tutti, sia ben chiaro.

Quando diciamo che l’uomo è fruttariano, intendiamo esattamente quello.

La verdura serve a completare ed integrare la frutta, apportando minerali in abbondanza, visto che sta più vicina al suolo, ed anche preziosi a-nutrienti come le fibre vegetali.

Frutta e verdura includono ampie categorie di cibi

In senso lato, per verdura intendiamo anche i tuberi, mentre per frutta intendiamo anche i grani e i semini, gli ortaggi tipo peperoni, pomodori, melanzane, zucche, zucchini, cetrioli, carciofi, finocchi, ed anche i legumi, spesso chiamati frutti musicali.

Le insuline e le inuline vegetali dei tuberi

Patate, patate dolci, manioca, carote, rape, ravanelli, bietole, zenzero e topinambur, ovvero i tuberi, contengono anche molta insulina vegetale ed inulina vegetale, che aiutano a bilanciare e a modulare meglio l’assorbimento della frutta in contemporanea.

Per fare coi magnifici fichi dei pasti completi e gradevolissimi, propongo spesso di abbinarli al pop-corn fatto in casa al naturale.

Il peso non deve mai rappresentare un problema e un obiettivo

Sono contrario all’uso della liquirizia, mentre nulla ho contro il masticamento delle radici naturali di liquirizia, soprattutto per i fumatori in fase di abbandono-vizio, che vogliano tenere tra i denti qualcosa di innocente e di alternativo alle loro micidiali sigarette.

Il problema del peso si risolve automaticamente da sé, a condizione di saper ricreare un buon riequilibrio digestivo ed intestinale.

Le resistenze del tuo corpo ai prelievi di grasso

Nel tuo caso personale, prendo nota che esiste una difficoltà a sopportare le fasi eliminative derivanti sia dal digiuno vero e proprio che dai cosiddetti semidigiuni a base di sola frutta.

Questa è un po’ la difesa e la linea Maginot che il tuo corpo oppone contro ogni tentativo di portargli via del grasso.

Il problema è che tu hai male interpretato il significato di quei sintomi, di quei dolorini, di quella debolezza e di quei mancamenti.

Occorre interpretare con chiarezza le crisi eliminative e disintossicanti

In fase di digiuno capitano tutte queste cose, e si chiamano esattamente crisi eliminative, in quanto vanno fuori quei veleni che impediscono al corpo di regolarizzarsi e di ripartire da una base solida.

Rifiutare questa operazione naturale significa non accettare la logica della disintossicazione accelerata che offre la dieta fruttariana e il digiuno in particolare.

Chiaro comunque che, anche la stessa dieta vegana, tendenzialmente crudista, mantenuta regolarmente, rappresenta un sistema eliminativo rispetto alle diete comuni propinate dalle scuole mediche e paramediche, quanto mai disastranti e intossicanti, come ben sappiamo.

La verità mondiale su cibi e salute si gioca fra tre scuole nutrizionistiche

Le tre uniche scuole al mondo che insegnano qualcosa di valido e di naturale a livello alimentare sono quella igienistica americana-canadese (Herbert Shelton), quella naturopatica tedesca (Kuhne, Ehret, Bircher, Lezaeta) e le scuole antigrasso del dottor Robert Pritikin che continuano, nelle due cliniche di Miami-Florida e Santa Monica-California, l’opera del famoso padre Nathan Pritikin.

Le differenze tra igienismo, naturopatia germanica e scuole antigrasso Pritikin

Le differenziazioni tra igienismo e naturopatia stanno sul minor grado di rigidità dei tedeschi nel ricorso alle cure correttive (idrofangoterapia e fitoterapia), mentre l’igienismo predica la cura-della-non-cura a 360 gradi.

La differenza tra cliniche igienistiche e cliniche Pritikin, sul piano prettamente alimentare e animalistico, stanno nel fatto che nelle prime ogni prodotto di provenienza animale viene messo rigorosamente al bando, mentre Robert Pritikin, pur essendo egli stesso vegano, chiude spesso un occhio nei riguardi di chi non riesce a liberarsi di qualche piccola trasgressione verso il cibo animale.

La fame è un fenomeno estremamente negativo, come del restro la sete

La fame eccessiva è logica conseguenza di ogni programma di perdita peso.

Qualsiasi programma che ti chieda di limitare le dimensioni dei tuoi pasti e di andare in situazioni di fame, non fa altro che chiederti di andare contro Madre Natura, in termini di calorie.

La fame è un fenomeno tutto sommato assai negativo in quanto scatena l’istinto del grasso, predica Pritikin, e ti spinge ai cibi grassi, alto-proteici, alto-calorici e concentrati (possibilmente salati e zuccherati).

Del resto anche la sete è un sintomo estremamente negativo, all’infuori delle vere emergenze.

Chi ha sete, gola secca, e arde internamente, è una persona gravemente ammalata, e non serve fare visite e controlli strumentali per cercare altre verifiche e dati numerici, per capire che ci sono sbalzi ormonali e ulteriori irregolarità.

Alle cliniche Pritikin si elencano 4 criteri per perdere peso in modo stabile, salubre e sostenibile

1)      La dieta deve permetterti di mangiare a sazietà e pienezza, evitando l’effetto collaterale della fame.

2)      La dieta deve offrirti abbondante fornitura di nutrienti in grado di massimizzare le tue funzioni

      immunitarie, e di promuovere le funzioni protettive anti-cancro e anti-malattia (quindi devono essere

      diete basso-grasse e basso-proteiche, stile Pitagora).

3)      La dieta deve essere piacevole, gradita, deliziosa, convincente. Deve accontentare la persona al 100

      percento e senza riserve mentali. Il cibo deve provvedere nel contempo sazietà e soddisfazione.

4)      La dieta deve essere flessibile e adattabile, in grado cioè di essere realizzata senza grossi intoppi nei

      ristoranti, in viaggio e in compagnia.

La fame e le tendenze insopprimibili alla compensazione

In pratica, nei centri Pritikin, la gente viene incoraggiata ad alimentarsi con frequenza, al fine di evitare eccessi di fame ed anche per mantenere una bassa risposta insulinica.

Il programma Pritikin comprende cibi bassi in calorie, ma in grado di soddisfare la massima sazietà.

L’essere umano è dominato dall’istinto del grasso e del cibo sostanzioso, o dal cibo concentrato.

L’uomo è pure dominato dalla fame cellulare che lo morde dall’interno.

Se ieri ha fatto uno strappo o un sacrificio in termini calorici, oggi o domani busserà prepotentemente alla sua porta l’irresistibile necessità di compensare.

La dieta perfetta, la dieta massima, la dieta non-plus-ultra esiste davvero

Gli scienziati dell’alimentazione (non le scamorze e i venduti alla prima industria alimentare che li avvicina) sanno da decenni che la dieta massima, la dieta perfetta, non è un miraggio, ma esiste davvero. Lo sanno tramite mille esperimenti e mille dati statistici che portano tutti inesorabilmente verso la medesima direzione e le medesime conclusioni.

Lo sanno anche per il fatto che si tratta di verità che combaciano esattamente con quanto da sempre affermato dai nostri lungimiranti padri del passato, che vanno da Ippocrate a Galeno a Leonardo a Voltaire ad Einstein, per non citare le scuole Pitagoriche,Vediche, Buddhiste, Tibetane ed Essene.

Non sta nell’isola irraggiungibile di Utopia, ma a portata di mano

La dieta che promuove salute in tutte le direzioni, energia abbondante, peso ottimale, vigore e voglia sessuale, potenza spirituale, amore e sensibilità per tutti gli animali, bellezza fisica e longevità, intelligenza sopraffina, assenza di malattie croniche e degenerative, non sta affatto nell’isola irraggiungibile di Utopia, ma ce l’abbiamo tutti sotto il naso.

Ecco il nome della dieta, impeccabile e straordinaria

E’ una dieta che non ha nulla a che fare con quella Mediterranea, autentico disastro per la popolazione italica ed europea.

Una dieta che non ha nulla a che vedere con le diete giapponesi e cinesi, rovine epocali dell’Oriente.

Una dieta che non ha nulla a che spartire con gli spropositi, gli insulti e le demenzialità della Monsanto, di Rockefeller, della Pfizer, della Bayer e del Codex Alimentarius.

E’ una dieta composta da frutta, vegetali freschi, germogli, legumi, funghi, tartufi, grani integrali, radici, tuberi, frutta secca e avocadi.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo