PIGRIZIA METABOLICA, RITENZIONE VEGETARIANA E OVVIO SOVRAPPESO

LETTERA

IPOTIROIDISMO E CURE AYURVEDICO-OMEOPATICHE

Buongiorno dr Vaccaro ho avuto informazioni da un’amica che la segue da tempo ormai.

Sono una donna di 49 anni in menopausa e ipotirotismo che sto curando con prodotti ayurvedici e omeopatici.

A causa di questo, qualsiasi cosa che mangio anche la piu’ “tranquilla” la trattengo.

Come posso calare di peso?

il mio principale problema è che ho sempre fame. Sono vegetariana da oltre 20 anni.

Grazie se vorrà rispondermi.

Scilla

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RISPOSTA

ESSERE VEGETARIANI E’ NECESSARIO MA NON SUFFICIENTE

Ciao Scilla, non sei stata troppo generosa in fatto di informazioni e di dettagli basilari sui tuoi stili di vita.

Devo pertanto basarmi su ipotesi e congetture.

Essere vegetariani è ottima cosa ma non basta.

Eticamente non basta, perché l’accettazione del latte implica pure quella delle stalle e pertanto anche quella dei macelli, visto che dove ci sono allevamenti ci stanno anche i relativi mattatoi.

Salutisticamente non basta, perché l’accettazione di latticini e uova può significare, in termini di input proteico-animale, quote addirittura superiori a quelle tipiche degli onnivori-carnivori, che magari si mangiano la bistecca ma evitano i formaggi.

IL LATTE-OVO-VEGETARIANISMO E’ ARMA A DOPPIO TAGLIO

Il vegetarianismo è spesso pericoloso, in quanto dà ai suoi adepti una falsa sensazione di sicurezza e di invulnerabilità, ovvero di illusoria superiorità nei riguardi della gente comune. Il vegetariano tende a pensare di aver raggiunto un’invidiabile meta, di essere approdato al porto giusto, di essersi posto al riparo da ogni catastrofe, quando invece la sua condizione è quella di un semplice vantaggio provvisorio che va capitalizzato e perfezionato.

PERSINO IL VEGANO NON DEVE DORMIRE SUGLI ALLORI

Spesso non basta nemmeno essere vegani.

Il veganismo è impeccabile dal punto di vista etico ed estetico, su questo non ci piove.

Ma se un vegano si carica di cibi cotti, di cibi concentrati, di pasta-pane-pizza, di alimenti salati, e ha pure manica larga in fatto di dolci, di bevande alcoliche, nervine, gassate, o magari di integratori, non risolve affatto i suoi problemi di omeostasi e di salute.

Ecco allora che la logica, e non soltanto il cuore, portano al veganismo. Ma non a un veganismo qualsiasi.

Portano dritti dritti al veganismo tendenzialmente crudista, ed anche al veganismo ordinato, mirato e intelligente, cioè a quello scientifico, a quello igienistico-naturale che spazia a 360 gradi sulle scelte che più si confanno all’essere umano, oltre che all’ambiente e agli altri esseri, clienti paritetici dell’hotel terrestre che ci ospita per una, due o tre manciate di decenni.

C’E’ IL VEGANISMO COERENTE E IL VEGANISMO PER SCOMMESSA, PER MODA O PER AVVENTURA

Portano cioè al veganismo senza timori e senza paure, quello che se ne sbatte altamente dei controlli medici, non per irresponsabile, ma per convinzioni scientifiche che non lasciano scampo al precario ragionamento medico.

Quel veganismo dotato di impenetrabile armatura. Quello che non cade sulle maleodoranti stronzate della B12, e nemmeno sulle mascalzonate americane dell’Aids. Quello che non si fa abbindolare dagli spot sul grana, sugli Omega-3 ittici e sui vaccini.

LA CUROMANIA NON PAGA

Nel caso tuo, c’è il problema della menopausa, per cui è venuto pure a mancare il beneficio di quel ciclo che, pur essendo virtualmente evitabile nelle donne super-equilibrate, nella stragrande maggioranza dei casi rappresenta un mezzo valido di disintossicazione ciclica mensile.

Il fatto che tu ti curi con qualcosa fa già capire un errore di impostazione ideologica. Cure ayurvediche, omeopatiche, erboristiche o cinesi, non invasive e sballanti al pari di quelle mediche, ma sempre di cure si tratta. Cure che cercano di stoppare dei sintomi. E dunque non ci siamo.

Il tuo ipotiroidismo, la tua ritenzione e il tuo sovrappeso non vanno per niente curati. Non sono essi la malattia causante ma sono la malattia conseguente, sono la spia rossa di avvertimento, il campanello d’allarme.

Cure che ti fanno certamente calare. Non di peso ma di portafoglio.

DIAMOCI UNA CULTURA IGIENISTICA LEGGENDO MENO JUNK-CULTURE, MENO RIVISTE-SPAZZATURA E PIU’ COSE MIRATE

Chiaro che l’obiettivo giusto non sono i sintomi ma la malattia causativa a monte che, nel caso tuo, è proprio l’imperfezione vegetariana, negligente ed approssimativa per definizione.

Sulle tesine di novembre, pubblicate nel blog, ho toccato più volte la questione della diuresi, della pigrizia linfatica, e quindi anche della ritenzione. Ti consiglio di leggerle. Allego alla presente la tesina sul mio schema nutrizionale.

Hai detto poco nel tuo messaggio. Ma una cosa importante l’hai centrata: “qualsiasi cosa, anche la più tranquilla, la trattengo”.

ESISTE PERSINO LA RITENZIONE DI ARIA

Persino le cose più leggere ed innocenti, quali l’aria e l’acqua, sono facili da ingerire e meno facili da espellere.

L’aria fresca non presenta problemi digestivi. Ma se non sappiamo respirare a fondo, se non ci muoviamo a sufficienza con dell’attività aerobica, se non assumiamo un ritmo e non prendiamo possesso da cima a fondo dei nostri polmoni, col cacchio che la mandiamo fuori completamente. Quanta è la gente che soffre di ritenzione gassosa, per carenza di ricambio respiratorio? La stragrande maggioranza.

NEMMENO L’ACQUA VA FUORI CON FACILITA’

Uno si scola un bicchiere d’acqua, e parlo di acqua leggera e perfetta, quella priva di minerali inorganici dannosi ed inquinanti. Pensi forse che dopo un po’ costui vada ai servizi a mandar fuori un bicchiere di acque stanche, sullo stile chiodo scaccia chiodo? Nemmeno per sogno. Dipende dal suo tasso interno di inquinamento. Da quanto sale, da quanti integratori, da quanti cibi cotti, da quanti residui cadaverinici e caffeinici ospita nel suo organismo.

Se invece il suo sangue e la sua linfa risultano fluidi ed equilibrati  perché, al contrario di quanto insegna la medicina stiticoide, si mangia abbondanti arance, kaki, kiwi, mirtilli, meloni, carciofi, cavoli e carote, e lascia i brodi, i parmigiani, i prosciutti e le frattaglie animali a chi odia se stesso e il mondo intero, sia l’aria che l’acqua gli andranno fuori senza troppi freni.

LA PAROLA D’ORDINE E’ VELOCIZZARE

Il tuo sistema, cara Scilla è intasato e rallentato. Pigrizia intestinale, pigrizia evacuativa, pigrizia circolatoria (sangue denso) e pigrizia linfatica. Ovvio che anche il sistema ormonale fa fatica a spingere questo volume di materiale inattivo che ti porti addosso. Ovvio che soffri di insufficienza endocrina, epatica, renale ed intestinale.

Vivi praticamente col freno a mano tirato. Liberatene una buona volta. Velocizza il sistema, in tutti i modi possibili ed immaginabili.

Più frutta, più crudo, magari dopo aver fatto un digiuno purificante di tre giorni. Più attività fisica, più camminate veloci sbuffando e sudando, più esposizioni al sole.

CI SONO LIQUIDI E LIQUIDI

Un conto è avere 30 litri di liquidi dinamizzati da un sistema funzionante che li rinnova e li vivacizza in continuazione (mangiando vivo e crudo, respirando a fondo, muovendosi, cantando, sorridendo, commuovendosi, emozionandosi, motivandosi, gioendo e vivendo) e un conto è avere 30 litri di acqua stagnante (mangiando cibi tranquilli ma incollanti, respirando poco e male, ubriacandosi di televisione, di letture insulse e di inconcludenti cure ayurvedico-omeopatiche).

Valdo Vaccaro