LETTERA
ESSERE IGIENISTI SIGNIFICA SCOVARE, FUORI DALLE APPARENZE, I VERI NEMICI DELLA SALUTE
Caro Valdo, Come stai? Spero sempre in ottima forma.
Ti scrivo allo scadere dei due mesi dall’avvio del nuovo percorso; sto leggendo molte tue tesine, devo dirti che scrivi molto bene, la lettura non mi affatica, forse sarà anche per l’interesse che provo per i vari argomenti. La cosa che mi piace di più dell’igienismo naturale è proprio l’osservazione a 360 gradi di tutta la realtà e quindi anche della vita di una persona.
Sto apprendendo un sacco di cose. Si tratta soprattutto di smascheramento dei falsi miti, di ridimensionamento di tante idee, concetti e preconcetti. Inoltre c’è ovviamente lo snidare e lo scovare i veri e propri nemici della salute.
NULLA DI CLAMOROSO, MA DIVERSE PATOLOGIE IN CALO
Ripeto l’idea di un mese fa: voglio proseguire. Anche perché la sensazione che avverto è positiva, un cambiamento nel mio corpo nella direzione giusta.
Non posso vantare cose clamorose ma ci sono diversi segnali: stitichezza superata, un disturbo all’orecchio sinistro (forse idrope) sparito, una macchia cutanea sbiadita, molti sintomi non scomparsi ma decisamente attenuati (come il dolore alla spalla sinistra con formicolio al braccio), nessuna levata notturna per fare pipì. Altre cose di cui soffro a intermittenza, in questo periodo non ci sono (spero non tornino più).
Ho poi ripreso a fare ginnastica e yoga, per ora solo in casa (ero fermo da più di un anno, impossibilitato).
L’AVVERSARIO NUMERO UNO DA BATTERE RIMANE IL CAFFE’
Da notare che non ho potuto applicare tutto, ma gradualmente mi sto avvicinando.
Non ho fatto ad esempio i 3 giorni di digiuno iniziale, ma proprio adesso sto inserendo un digiuno di 24 ore che forse ripeterò a scadenza, oppure prolungherò a seconda di ciò che mi chiederà il corpo.
Per l’alimentazione il mio avversario numero uno è il caffè.
In passato ci sono stati molti tentativi di liberarmi da questa dipendenza, e sono sempre falliti.
Non l’ho tolto per scaramanzia, ma ne prendo pochissimo e mi è diminuito il bisogno.
Agli inizi del mese corrente ho avuto una crisi eliminativa di un giorno (cefalea, scialorrea, nausea senza vomito) mentre in passato durava circa tre giorni, a volte con vomito.
Per ora è tutto, grazie di cuore per tutto quello che dici e fai.
Un saluto da Gianni, Roma 22 Novembre 2011
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RISPOSTA
NON SARAI IL MIRACOLATO LAZZARO, MA IN DUE MESI HAI OTTENUTO TANTO
Ciao Gianni, stitichezza superata, mal di orecchi sparito, macchia cutanea scomparsa, dolore alla spalla e formicolio attenuati, sonno notturno migliorato, ripresa ginnastica e yoga dopo un anno di sosta forzata, non sono cose clamorose, ma nemmeno cose da niente, in due mesi soltanto di percorso igienistico. D’accordo non sei Lazzaro che si ridesta dall’altro mondo e che fa gridare al miracolo, ma occorre prendere nota dei miglioramenti importanti che avvengono, non per strombazzare sguaiatamente vittorie su vittorie, scordando magari che esistono pure i casi critici, ma per dare a Cesare quel che di Cesare, e Cesare in questo caso si chiama Gianni, l’ottima grinta di Gianni, la corretta scelta vegano-crudista di Gianni e il sistema immunitario di Gianni medesimo, che gli sta chelando e rastrellando dei veleni e lo sta liberando da alcune anomalie non gravi ma comunque meritevoli di essere deattivate.
CAFFEINA, CASEINA, ALCOL, CADAVERINA E ZUCCHERO, CINQUE DELLE DIECI DROGHE PIU’ PERICOLOSE AL MONDO, LIBERAMENTE A DISPOSIZIONE DI GRANDI E PICCINI
Mi compiaccio anche per l’obiettività e la puntualità con cui hai segnalato il tuo problema numero uno del momento, che è la dipendenza dal caffè. Non mi sorprende affatto che i precedenti tentativi siano falliti.
La caffeina è elencata tra i 10 veleni più pericolosi del mondo, al pari della caseina, quella che sta concentrata in tutti i formaggini e in tutti i tipi di grana prodotti in Italia o imitati fuori dal territorio nazionale.
Al pari della cadaverina, che sta in ogni prosciutto, in ogni salamino, in ogni hamburger, in ogni tonno, in ogni pastiglia di Omega3, e in ogni mortadella.
Al pari dello zucchero (e degli aspartami) che rendono mortalmente dannose le merendine, le creme, i biscottini, i gelati, le mentine, i cioccolatini, i panettoni, le cole e i succhi artificiali.
La gente, la legge, le istituzioni, le scuole, i medici, per non dire le famiglie stesse, sottovalutano i veleni giornalieri, proprio quelli che maggiori danni producono per il loro martellante e micidiale uso e consumo quotidiano.
IL MICIDIALE PENTAGONO DELLA MALATTIA
Si fanno crociate contro il fumo, contro le droghe, contro l’alcol, ma appena tocchi il portafoglio e gli enormi interessi dei fabbricanti di vino, dei fabbricanti di caffè, di salumi, di latticini e di zuccherini, finisci subito sulla lista nera.
Quello che io chiamo il pentagono della malattia è formato da vino, sangue, latte, caffè e zucchero. Siccome la droga impazza, essa finisce senza controlli e senza limiti nei cioccolatini, nelle caramelle, nelle Cole, nelle Pepsi, nei Red-Bull, persino nel pane bianco commerciale, andando a rovinare letteralmente milioni e milioni di persone di tutte le età, inclusi giovani e bambini.
CI SONO PIU’ DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI CAFFE’ CHE RUBINETTI DI ACQUA POTABILE
La prima cosa che si fa in una scuola, in una fabbrica, in un ospedale, in una comunità, è l’installazione di un distributore automatico di caffè.
Non solo. Ci sono delle case moderne, nella stessa Australia, patria spesso di gente che mette la salute davanti a tutto, dove ci sono installate non una ma addirittura due o tre macchine da caffè, visto che si vogliono evitare le file alle 7 di mattina.
SUCCESSI ECLATANTI DELLA ILLY CAFFE’ IN OGNI CROCEVIA DEL PIANETA
Arrivo fresco fresco dall’Asia, dove ho appena notato la vistosa installazione di uno stand strategico in zona arrivi nell’aeroporto più importante del mondo, quello appunto di Hongkong. Lo stand è stato acquistato dalla Illy Caffè di Trieste, potenza ormai di dimensioni mondiali, capace di trattare pari pari con la mega-galattica Coca-Cola Corporation.
Da italiano vorrei esserne fiero. Sta pure nella mia regione. Vedere che la Illy sta dando del filo da torcere a tutte le altre marche, agli americani della Starbucks e della Pacific Coffee. Vedere che in ogni supermercato, che si tratti di Singapore, Manila, Pechino, Seoul, Shanghai e Tokyo, ci sono intere scansie riservate alla Illy, dovrebbe farmi piacere.
LA TAZZINA ANDREBBE PROIBITA PER LEGGE, AL PARI DELL’ALCOL E DEL FUMO
Dopotutto è sempre una bandiera italiana che sventola a testimoniare l’intraprendenza commerciale di una azienda nostrana che funziona e veleggia alla grande.
Nulla ho di personale contro Illy, che si è dimostrato persona dinamica e capace anche a livello politico come giovane ed efficace presidente della Regione.
Ma un conto è l’ammirazione per la bravura tecnica, organizzativa e commerciale, cosa che vale per tanti imprenditori italiani, al limite anche per quel cavalier Cremonini che ha issato il tricolore sul più grande macello del mondo in zona Mosca, e un conto è la valutazione etica e morale.
COSA ASPETTANO ILLY E CREMONINI A LIBERARSI DELLE LORO DIABOLICHE E MEFISTOFELICHE AZIENDE?
Il giorno in cui Illy metterà mano alle arance di Sicilia e imporrà in ogni e in ogni comunità, una serie di spremi-agrumi al posto delle attuali distributrici automatiche di porcherie chimiche basate sul caffè, sul the, sul peggiore zucchero ed il peggior cacao, sarò il primo a complimentarmi.
Il giorno in cui Cremonini raderà al suolo i suoi maledetti macelli, e userà i capitali accumulati versando sangue innocente di tanti bambini a quattro zampe, per seminare bietole, carote, carciofi e patate in ogni angolo d’Italia, sarò il primo a perdonarlo per i gravi crimini commessi, il primo a stringergli la mano.
Il giorno in cui gli avvinazzatori e i sommelier metteranno la testa a posto e impareranno a fare buon uso dei magnifici filari di vite che ricoprono l’Italia, allagando il mondo di succo d’uva analcolico e non di vino, sarò il primo a gioirne e a tesserne gli elogi.
I TESCHI DEL SALE, DELLO ZUCCHERO E DEL CAFFE’
Una ditta italiana che produca veleno e che vada ad avvelenare il pianeta, poco importa se a Udine e Roma, o se a Sydney e Manila, non mi accende alcun entusiasmo.
Penso piuttosto al mio decalogo anti-caffè, che si trova sulla tesina “I teschi del sale, dello zucchero e del caffè”, del 28/12/10, che tutti dovrebbero leggere, prima di portarsi disinvoltamente alla bocca la drogante tazzina. Tazzina che nessuna legge al mondo vieta e che meriterebbe invece di essere demonizzata e proibita non meno delle anfetamine, non meno della marijuana, non meno dell’oppio.
LA STRENUA RESISTENZA DELL’ULTIMA TAZZINA
Tanto dannoso, drogante e micidiale è il caffè, che non basta sfrattarlo dalla propria vita riducendone drasticamente le quantità, portandosi dalle folli dieci tazzine al giorno, a una miserevole e insignificante tazzina quotidiana.
Persino l’ultima tazzina fa danni enormi, in quanto impedisce letteralmente all’organismo di mandar fuori del tutto la dipendenza, in quanto crea una specie di cortina Maginot contro l’espulsione dell’acido urico e della caffeina.
UNA SOCIETA’ DI DROGATI PROMETTE BEN POCO
Ed è proprio per questo motivo che molta gente fallisce l’obiettivo della detossificazione. E’ l’ultima tazzina quella più difficile da eliminare. Sulla scatola di sigarette la legge impone un avviso di pericolo, anche se poi i fumatori, nemici giurati di se stessi, se ne fregano.
Ma né sulla tazzina, né sulle confezioni dei supermercati, ho mai visto il simbolo del teschio. Drogati i presidenti, drogati i parlamentari, drogati i politici, drogati i medici, drogati gli insegnanti, possiamo forse pretendere che gli allievi siano diversi dai loro professori?
TOLGONO I CAMPI DI PATATE E QUELLI DI AVENA, PER FAR POSTO A NUOVE COLTIVAZIONI DI CAFFE’
Il mondo è imbecille e sciancato nel corpo e nella mente, dopato e caffeinizzato a tutti i livelli.
Oppure è semplicemente autolesionista e sadomasochista.
Interi paesi che dipendono più che mai dal caffè in termini di agricoltura e di PIL, non solo il Brasile, il Togo, il Ghana, la Somalia, l’ Etiopia, ma persino il Vietnam, le Filippine, l’Indonesia, la Malaysia.
Si tolgono le improduttive coltivazioni di manioca, di mais e di patate, di ananas, che generano scarsi ed altalenanti profitti, e si soppiantano con mega-coltivazioni del nuovo oro nero destinato a superare presto gli introiti del petrolio.
GLI STATI SONO DAVVERO PEGGIORI DELLA MAFIA DISTRIBUTRICE DI DROGHE
Tutti gli stati in ipocrita lotta di contenimento alla cocaina, all’eroina, e alle nuove porcherie.
Trova tu se sei capace, in mezzo a cento pubblicità a favore della droga-nera, uno spot televisivo, uno che sia uno, contro il caffè.
Trova tu se sei capace, in mezzo a una vergognosa congiura antianimalistica e filo-macellaia, uno spot televisivo contro la carne e i latticini, contro il pesce e gli Omega3 ittici, contro lo zucchero e l’aspartame, contro i vini doc, che metta in chiara luce scientifica i terribili danni fisici e mentali, i micidiali effetti dopanti, indebolenti, invecchianti di queste sostanze.
L’autore correrebbe il rischio concreto di finire a Regina Cieli.
Valdo Vaccaro