PROVE DI TRASMISSIONE PLUTO-GOLPISTE

LETTERA

Conversione all’igienismo in nome della logica e della coerenza

Buongiorno dr Vaccaro. La volevo ringraziare per il suo meraviglioso blog, per i suoli libri,  per la sua tenacia e la sua dedizione alla causa igienistica. Un apprezzamento su tutti i fronti.

Ammetto che mi sono convertito all’igienismo da pochi mesi, grazie a lei che mia ha spalancato davanti un mondo nuovo, un mondo medico-alimentare e medico-morale al quale provo ad attenermi costantemente nonostante tutto, nonostante le vecchie abitudini, i maledetti caffè e le pressioni sociali.

Un grazie speciale poi per avermi mostrato il significato della parola coerenza, un termine piuttosto sconosciuto a livello applicativo.

I piani dell’ArcipelagoScec per nuovi sistemi di scambio

Collegandomi all’ultima sua tesina Il mondo nel frullatore Bilderberg, del 26 Novembre, approfitto per informarla, sperando di farle cosa gradita, dell’attività di ArcipelagoScec, associazione di cui faccio parte, che si sta impegnando a ricostruire delle economie locali basate sulla reciproca solidarietà della popolazione.

L’ambizione è di sviluppare una nuova economia basata non solo sul denaro bensì sul donare.

Una economia che utilizzi come strumento di scambio oltre al marcio Euro un buono locale di sconto chiamato Scec (Solidarietà-che-cammina), utilizzato in percentuale al prezzo tra gli associati.

Qualora volesse approfondire, oltre a mettermi a completa disposizione, questo è il nostro sito:

www.arcipelagoscec.net

Un’Assemblea Nazionale in programma

Si tenga pronto che alla prossima Assemblea Nazionale riceverà il mio invito a fare una presentazione.

Le auguro buon proseguimento di lavoro. A presto.

Fabrizio Gusmini

Arcipelago Toscana Scec – Firenze

http://toscana.arcipelagoscec.net

RISPOSTA

 

Il Buco-Nero e l’ondata di risucchio

 

Grazie Fabrizio per l’invito che accetto ben volentieri, compatibilmente con gli impegni e la tempistica.

Coi tempi che corrono, caratterizzati da una ondata di risucchio centralizzante, ovvero da una specie di Buco Nero Super-Imperialista poco-illuminante e poco-illuminato, da una Orribile Ventosa che tenta di inghiottire il mondo intero per distruggerlo, appiattirlo, rimodellarlo, riproporlo e risputarlo secondo i suoi schemi, le sue vedute e i suoi interessi, ogni iniziativa culturale e concreta, volta a contrastare il trend perverso innescato dai Rockefeller, dai Rothschild e dai loro lustrascarpe e leccasuole, va vista con favore.

Non è il NOM che stanno cercando, ma il NORR, cosa assai diversa

Questa gentaglia non vuole affatto fare, come va tramando e strombazzando, un nuovo mondo unito, un NOM o nuovo ordine mondiale, che in teoria potrebbe davvero rappresentare l’obiettivo giusto di dopodomani, arrivandoci per gradi, per consenso armonizzato dei cittadini del mondo, prima ancora che degli stati. Questa gentaglia vuole fare qualcosa di ben diverso, che si chiama NORR, overo un nuovo ordine rockefelleriano e rothschildiano, basato sulle sue regole massoniche-israelitiche, sulle sue alleanze sorosiane-clintoniane-gatesiane, sui suoi galoppini, sui suoi mediocri e comprabili presidenti americani, sui suoi debosciati e servili coloni europei.

Trattasi di un tentativo di golpe militare-massonico

NOM, Codex Alimentarius, Trattato di Lisbona, AIDS, scie chimiche, falsi tsunami e falsi terremoti,

epidemie messicane e altre scemenze peripatetiche pronte da sciorinare, fanno parle non di un nuovo ordine mondiale, ma di un tentativo militare-massonico di golpe mondiale, volto a riscrivere la storia con la lingua degli illuminati, i gusti degli illuminati, la moneta degli illuminati, la decrepitezza mentale degli illuminati, l’Alzheimer degli illuminati.

La prima prova generale di trasmissione, a livello sanitario, è stata quella dell’AIDS

Le prove di trasmissione del loro Golpe le hanno fatte e rifatte, e hanno purtroppo tutte funzionato, per cui ora sono pronti a procedere ulteriormente. Le prove di trasmissione sono partite con l’AIDS, essendo la salute un settore particolarmente strategico. Hanno capito di avere a che fare con una popolazione mondiale ipnotizzabile e spaventabile. Hanno capito di poterla manovrare a piacere, inventando qualcosa che non esisteva e che è diventato un marchio planetario made in USA e sbandierato da un Bill Clinton che sta tuttora girando l’Asia a raccogliere oboli miliardari pro-AIDS.

La seconda prova è stata, a livello economico, quella della maxi-crisi valutaria del 1997

Dopo l’AIDS  prova mondiale nel settore sanitario, è arrivata la grande crisi valutaria del 1997, prova mondiale del settore finanziario.

Si trattava di sperimentare per la prima volta la possibilità di bloccare un trend economico in atto sullo scacchiere asiatico, con le famose tigri che stavano crescendo al ritmo del 10 e oltre percento annuo.

La manovra venne affidata alla coppia Clinton-Soros, sotto la supervisione del Fondo Monetario.

Si trattava di distruggere un’economia asiatica-mondiale che stava andando troppo bene sull’asse Europa-Asia, lasciando solo le briciole all’America e facendo arricciare il naso a diverse sue industrie.

Le sorti del mondo affidate a George Soros, leader massimo delle speculazioni valutarie

Dotato di una enorme massa finanziaria mobile, basata su fondi speculativi, il colonnello-stratega George Soros fece un ottimo lavoro. Un compitino tutto sommato facile e banale.

Un successo tanto enorme ed eclatante quanto scontato.

Un gioco da ragazzi imberbi per uno come lui, che già aveva tentato, nella stessa esatta maniera, di far saltare la lira italiana una decina di anni prima.

Decapitati interi paesi. Qualcosa di simile alle atomiche sul Giappone.

Nessun capo di stato asiatico poteva prevedere tanta cattiveria, tanto cinismo, tanta sventatezza, da parte di una mafia sovranazionale del denaro che operava nell’ombra e nella pseudo-illegalità.

Decapitate in un sol colpo Thailandia, Indonesia e Korea. Ammonite duramente e messe con le spalle al muro le economie di Malaysia, Singapore, Hongkong, Taiwan e Giappone.

Presidenti e ministri di un intero continente prostrati e in ginocchio davanti agli scagnozzi del Fondo Monetario, davanti alla coppia più micidiale del pianeta, quella formata da Bill Clinton e George Soros

Qualcosa di simile a Hiroshima e Nagasaki, in mezzo all’indifferenza generale degli stati e delle istituzioni, delle banche e delle università. Ignoranza nera o collusione? Probabilmente entrambe.

Tagliate le gambe al filone export italiano, e messa in crisi irreversibile la piccola industria

Tagliate le gambe per 20 anni alle piccole industrie italiane, francesi, tedesche e spagnole, che stavano già pensando a un nuovo Eldorado Asiatico.

Impoveriti operai e maestranze, messi sul lastrico imprenditori e fabbricanti.

Dilaniato pure il peso argentino e le valute latino-americane.

Lo scettro del potere, la bacchetta del direttore d’orchestra, tornavano nelle giuste mani, quelle dei Rotschild e dei Rockefeller, quelle della Monsanto e della Pfizer.

La terza prova di trasmissione, ovvero l’infernale macchinazione delle Torri Gemelle

 

Il mondo intero ha pianto e si è angosciato in diretta televisiva di fronte a falsi attentati aerei, organizzati e pianificati dai servizi segreti americani.

Si è ovviamente emozionato di fronte a centinaia di vigili del fuoco arsi vivi in una immane tragedia.

Per scoprire che gli stessi palazzi erano stati coperti da grosse polizze assicurative e che le loro fondamenta erano state riempite di cariche esplosive.

La quarta prova di trasmissione in zona Seoul, con la guerra della bistecca

La quarta prova l’hanno fatta con la guerra della bistecca contro la Korea.

Si trattava di imporre a un singolo paese, una cinquantina di navi all’anno, cariche ognuna di 60 mila manzi macellati e disossati.

L’imposizione era chiara e netta, anche se portata con femminile grazia dalla Condoleezza Rice. Prendere o lasciare, ricordando che lasciare significava bloccare la Hyundai e le auto koreane sul ricettivo mercato americano. Popolo irritato, città in rivolta, autobus in fiamme, negozi dilaniati, la capitale Seoul in ginocchio per diversi mesi.

Alla fine tutti a masticare carne agli ormoni made in USA.

Quarta prova e quarto successo.

La quinta prova di trasmissione, nel settore climatico e sismico

 

Testate le malattie inesistenti, testata la vulnerabilità delle Tigri Asiatiche, testata la credulità dei popoli a quanto avviene sugli schermi televisivi, testata la arrendevolezza dei una singola nazione ai kiktat dei bisteccai americani, mancava di provare in concreto gli ultimi strumenti a disposizione.

D’accordo che il Tesoro Americano è bravissimo a stampare dollari e a inflazionare il biglietto verde, ma L’HAARP e le scie chimiche erano un grossissimo investimento, e non potevano essere accantonate nella parte sperimentale e conclusiva.

Ecco allora gli tsunami indonesiani e tailandesi. Ecco allora i terremoti di Haiti.

Pseudo-tsunami e pseudo-terremoti?

Dai gravi sospetti e dalle strane coincidenze, si sta passando a prove e certificazioni.

La sesta prova di trasmissione? Potrebbe essere proprio lo tsunami diplomatico di questi giorni.

 

Quando sta accadendo in queste ore, col mondo sottosopra per l’enorme mole di documenti segreti della diplomazia americana dati in pasto al pubblico con incredibile facilità da un giornalista americano, è qualcosa che desta molti sospetti.

Uno stato americano, con servizi segreti e Rambo dappertutto, con portaerei e sottomarini,  spie e controspie, che si lascia mettere nel sacco da una semplice persona fisica, e che permette disinvoltamente l’apertura e la pubblicazione di 250 mila files riservati con 44 anni della sua storia diplomatica, senza intervenire e senza bloccare questa immane catastrofe politica?

E’ una bufala non bevibile.

C’è sicuramente dell’altro.

Buttiamo al macero gli USA e partiamo col NOM

Qui c’è troppa gente stramba e peripatetica che ha interesse a remare contro il governo americano, contro il dollaro e contro gli alleati più stretti.  

Per passare al nuovo regime chiamato NOM occorre proprio disfarsi dell’attuale obsoleta baracca mondiale. Buttare giù un regime marcescente per farne nascere uno molto più forte.

Più che vulnerabilità e impotenza dell’amministrazione USA, c’è di che pensare a un autogoal pianificato, cercato e voluto.

Ci sono tutti gli elementi per pensare all’ennesima farsa, al motto del Disfiamo gli USA e l’Unione Europea e ripartiamo col NOM!

I governi non esistono, sono pura cosmesi e depistaggi di stato, poco importa se di destra, di sinistra o di centro

Prendendo spunto dagli scritti di Antonio Perrotta, un libero ricercatore italiano operante nel campo della filosofia, della finanza e dell’economia, ci troviamo di fronte a gente priva di scrupoli, per cui nulla dovrebbe più sorprenderci.

I governi non esistono. Sono pura cosmesi e depistaggio di stato.

Siamo preda delle usurocrazie finanziarie.

L’accesso alle funzioni pubbliche non avviene più per ereditarietà, a dispetto delle monarchie tuttora esistenti.

Avviene piuttosto per appartenenza dinastica o per associazionismo massonico.

Le modalità ci possono anche disinteressare. Il problema vero rimane il controllo del denaro contante.

Tutto sta nel controllo della moneta

Se manca il controllo popolare della moneta sonante, l’asservimento è garantito, indipendentemente da leggi, parlamentoi e costituzioni.

Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e me ne infischierò di chi ne fa le leggi!

Questa frase venne lapidariamente pronunciata da un certo Mayer Anselm Rothschild, della dinastia omonima, da secoli ai vertici della piramide finanziaria.

E’ un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario perché, se ciò accadesse, scoppierebbe la rivoluzione prima di domani mattina! Ebbe a dire Henry Ford.

La mano che dà è sempre al di sopra di quella che riceve. Il denaro non ha madrepatria. I finanzieri non hanno né patriottismo né decenza, ma solo fame di profitto. Questo disse nel 1815 Napoleone Bonaparte.

Nostalgia del Cremlino? Non quella scontata dei vetero-comunisti, ma quella degli stessi liberali?

E’ caduto il muro di Berlino ed è crollato l’impero sovietico, col plauso generale dei liberisti e dei democratici del mondo intero. Forse si è gioito troppo in fretta.

Non è che Putin sia in realtà molto più onesto, realista e affidabile della triade Clinton-Bush-Obama?

Non è che ci sia più buon senso di responsabilità e più ragionevolezza politica nel partito comunista cinese?

Non è che gli stati diabolici tipo Korea del Nord, Iran e Pakistan siano in realtà meno diabolici di quanto si tenda a pensare? Non è che Saddam Hussein e Bin Laden andranno un giorno rivalutati?

Nulla abbiamo ovviamente contro la magnifica e laboriosa popolazione israeliana, che ha tutti i diritti di essere difesa e rispettata, e che nulla c’entra con chi gioca al dominio massonico-plutocratico del mondo. Questi sono però temi e nodi che la politica odierna deve affrontare con urgenza.

Il messaggio di Beppe Grillo agli spendaccioni

Sul blog di Beppe Grillo gli spendaccioni trovano pane per i loro denti:

Levate tutto dalle banche! Carte di credito, conti correnti, assegni e cavolate varie!

Fatevi solo un piccolo salvagente alla posta. Perlomeno risponde ancora lo stato.

Se avete dei soldi in mano li spendete. Altrimenti state a casa, cazzo!

Non ho nessuna pietà per chi fa debiti per sposare i figli e invitare 200 persone.

Nemmeno per chi cambia la macchina in quanto ha già 5 anni di vita.

Nemmeno per chi va in ferie alle Canarie, località che fa fico.

Nemmeno per chi cambia il vecchio televisore perché al supermercato gli offrono un 3000 pollici a rate.

Voi vi meritate la fame, brutti coglioni!

 

Meglio sfogliare la carta moneta che firmare un addebito su American Express

Agli altri, alla gente tranquilla e normale, dico di spendere solo se avete denaro contante.

Perché il contante, quello cioè che si può toccare fisicamente, vi dà veramente l’idea della spesa.

Spendere 300 euro in un baleno con la carta di credito, e tirar fuori, una ad una, 30 banconote da 10 euro, sono forse la stessa cosa?

Nessuna obiezione, caro Beppe. Il tuo linguaggio diverte e non fa una grinza.

Il problema è che, nemmeno stando mogi mogi a casa, si risolve l’inghippo della sopravvivenza.

Le tasse sui rifiuti, anche se non ne produci, ti continuano ad arrivare lo stesso, tanto per fare un esempio.

Siamo pronti a spegnere la televisione

Nessuno è affidabile? Siamo pronti a guardarci intorno e a solidare con chi la pensa come noi.

Con chi non ci vuole schiavizzare col mezzo monetario.

Non ci costa molto rimboccarci le maniche e vendere cara la nostra pelle. Disobberemo a qualsiasi imposizione. Ritroveremo i nostri valori nel tessuto locale. Ci riprenderemo il possesso della nostra vita e dei nostri diritti a mangiare una pagnotta di pane fatto in casa con gli ingredienti che vogliamo noi.

Spegneremo le imbecillità delle televisioni. Diserteremo i supermercati come già disertiamo i fast-food.

Nulla di spaventoso nel ripristinare l’uso delle gambe

Boicotteremo il fradicio sistema bancario e tutti i prodotti delle multinazionali.

Siamo disposti pure a liberarci delle automobili, dovunque possibile, optando per il treno e la corriera.

Ripristineremo l’uso delle gambe, tre per i maschi e due per le femmine.

Meglio a piedi e col carretto, ma padroni delle nostre povere cose rimaste, che automi eleganti schiavizzati e guidati a bacchetta da un manipolo di presuntuosi, arroganti, diseducati e analfabeti filibustieri. Al limite rifiutiamo l’euro e il dollaro e torniamo al baratto.

Pretendiamo volante e acceleratore, ma anche freno e retromarcia

Non finiremo affatto alla mercè degli ammaestratori e dei domatori del circo pecuniario.

Rifiuteremo di essere messi in un veicolo impazzito privo di guida e privo di freni, poco importa se si chiama Ford, Mercedes, Toyota o Ferrari. Vogliamo strade libere e con tanti svincoli.

Pretendiamo vetture dotate di volanti e acceleratori, ma soprattutto di buoni freni a disco, di freni a mano e di retromarce. Al limite, ci sta bene la bicicletta.

La decrescita non ci spaventa. Non entreremo più nei vostri carri bestiame.

Siamo contro lo sviluppismo ad ogni costo. I carrelli pieni del consumismo sfrenato li lasciamo ai derelitti. Ci bastano poche cose essenziali. Se serve tornare indietro, siamo pronti a farlo.

Non ci fa paura l’economia della decrescita e della localizzazione.

Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita, scoprirete di quante cose potete fare a meno, ce lo ha insegnato Socrate! Quello che non sopportiamo è la violenza e la sopraffazione, l’arroganza e la mancanza di rispetto delle norme fondamentali dell’educazione e del buon vivere civile.

Non entreremo più inermi e obbedienti nei treni che portano ad Auschswitz e a Mauthausen.     

Impariamo lo spirito di indipendenza dagli amici animali che voi amate tanto, ma solo sul piatto

Se c’è una cosa che non potremo mai accettare, è quella di essere schiavi di un manipolo di manovratori plutocratici e malandrini, che dalla stanza monetaria-finanziaria dei bottoni pretende di dettare al mondo i ritmi, i pensieri, le preghiere, i boom, le crisi, i cibi, le malattie, le cure e persino le modalità di coitare a ritmo di Redbull e di Viagra. La libertà di essere noi stessi non ha prezzo.

Impariamo ancora una volta dagli amici animali, insegnanti sempre perfetti e sempre affidabili.

Incatenati sì, torturati sì, inseguiti sì, impallinati sì, arpionati sì, eppure sempre liberi e indipendenti nel pensiero, sempre solidali, uniti, aggregati, mai ridotti in stato di dipendenza politica e di schiavitù mentale e psicologica.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo