PRURITO E DERMATITE SEBORROICA

Sto cambiando le mie abitudini alimentari

 

Caro dr Valdo, mi sto da poco accostando al suo mondo ed ho appena finito di leggere il suo libro.

L’ho trovato interessante e razionale, ed è per questo motivo che sto cercando a poco a poco di cambiare le mie abitudini alimentari.

Mi piacerebbe leggere una sua tesina sulla dermatite seborroica, dato che soffro di questo problema da quando ero ragazzo.

Si manifesta soltanto con un fastidioso prurito e con dei capelli difficili da trattare.

Nonostante tutto, stempiatura a parte, i capelli mi rimangono in testa.

 

Mi spieghi il meccanismo per ottenere le sue tesine

 

Non ho capito bene se le tesine si possono scaricare dal sito oppure se le spedisce via mail.

In ogni caso, se mi dedicherà un momento del suo tempo prezioso, la ringrazio fin d’ora e le auguro buon lavoro!

Marco D.A.

 

Scarica pure dal blog, dove cercherò di inserire anche gli scritti del 2008

 

Ciao Marco,

I miei scritti, almeno quelle che ho inserito nel mio blog www.valdovaccaro.blogspot.com  si possono scaricare liberamente.

In realtà non tutte stanno nel blog, che si limita al 2009-2010.

Quelli dell’esordio, tanto per fare un esempio, non li ho ancora inseriti.

Molti articoli, anche del 2008, li trovi nei diversi blog citati all’intestazione.

Le tesine le spedisco gratuitamente a chi mi fa specifica richiesta.

 

Sto avendo dei problemi con la spedizione individuale delle tesine

 

Purtroppo, sto in zona mal servita, e ho grossi problemi di connessioni che durano poco e mi impediscono di fare il lavoro di spedizione al meglio. In più, non riesco a spedire la posta a molta gente legata ad esempio a fastwebnet.

Approfitto dunque per chiedere ai miei lettori, almeno a quelli desiderosi di seguirmi,.di andare sul mio blog ogni 2-3 giorni o anche una volta la settimana, e di scaricare da esso tutti gli articoli che vogliono, visto che la mia capacità di spedire si sta tecnicamentre affievolendo, mentre il numero di indirizzi è aumentato.

Così mi resterà anche più tempo per rispondere con più rapidità alle mail che mi arrivano.

Più faccio il postino e meno tempo ho per formulare al meglio le mie risposte.

 

Ti rimando alle due ultime tesine sull’argomento specifico

 

Passando ai quesiti che mi hai posto, c’è di che sorridere.

Vieni a chiedere consiglio sul tuo scalpo ribelle a qualcuno che non è più un campione in fatto di capigliatura.

Se fossi obeso, non andrei mai a chiedere una dieta dimagrante a un maestro grassone.

Scherzi a parte, so che ti fidi ugualmente, per cui ti invito a scaricare le mie tesine sull’argomento, che sono:

 

– Lo stress e la dermatite seborroica, del 10 novembre 2009

– Eczema atopico e fanatismo della normalità, del 26 novembre 09

 

Una patologia multifattoriale legata a disfunzioni ghiandolari

 

Essendo le dermatiti sintomi derivanti da squilibri ormonali, causati a loro volta da problemi funzionali e multifattoriali a monte, diventa fondamentale puntare a un riequilibrio generale del nostro sistema.

Ogni dermatite è poi strettamente collegata alla storia di ciascuno di noi, alle abitudini alimentari e alle vicende comportamentali, considerazione che vale per tutte le patologie, ma per questa in particolare.

Posso soltanto aggiungere, a quanto già scritto in proposito, che non esistono alternative se non il ricorso a una dieta purificante, e al rispetto dei cicli alimentari. Leggiti pertanto anche le altre tesine.

Il concetto è di una semplicità sconcertante.

L’uomo sano che mette il suo sistema immunitario in condizioni di lavorare al meglio, può attendersi un miglioramento generale che coinvolge anche il cuoio capelluto. A volte non basta nemmeno quello.

Ma ci vuole pazienza, fiducia e costanza. Non esistono scorciatoie per la salute.

 

Gli stratagemmi servono solo ad illudere e deludere

 

Altri stratagemmi, sul tipo delle lozioni locali, creme, prodotti specifici, patatine di ginger grattate sul cuoio capelluto (come fanno in Cina) possono dare qualche risultato in senso stimolativo, ma si tratta sempre di palliativi che non possono risolvere il problema.

Se a qualcuno ricrescono davvero i capelli, è sempre e solo per merito del sistema immunitario messo in condizioni di funzionare, e non certo per la cremina o l’olio o la pomata miracolistica.

 

Non confondere innocenti sfoghi della pelle con terribili ed inesistenti affezioni contagiose

 

La dermatite seborroica, ed anche l’eczema vero e proprio, non rappresentano la vera malattia, essendo essi i sintomi visibili e toccabili di una intossicazione lipidica del sangue.

Ed è proprio quella la patologia da prendere in seria considerazione.

L’eczema in sé diventa addirittura un benefico sfogo, al pari dell’herpes sulle labbra o sulle parti intime.

Sfoghi e sbrocchi eliminativi di avvelenamenti interni che, se bloccati o contrastati, potrebbero causare problemi molto più gravi.

Non est medicameum in hortis

 

Se fosse vero che tutto si risolve col succo di ortica, le simpatiche piante urticanti farebbero una brutta fine.

Ma, come si predicava nella vecchia Scuola Salernitana, Non est medicameum in hortis, ovvero non esiste medicamento alcuno nella natura per trattenere l’ardore giovanile, e per risolvere i problemini che possono insorgere all’interno di noi e sulla nostra epidermide.

Più che un messaggio di pessimismo e di disperazione, è un ammonimento realistico.

Non abbiamo intenzione di demolire le attività erboristiche.

I rimedi popolari meritano di rimanere al loro posto.

Non fosse altro che per ricordarci le care e bucoliche illusioni del tempo che fu.

 

Rispettare e non stravolgere, mettere a suo agio e non contraddire il corpo umano

 

Ma chi crede troppo ai cosiddetti miracoli delle pianticelle, come il grande Maurice Messeguet, finisce sicuramente per confondersi, attribuendo alle sostanze della natura capacità guaritrici dirette che esse in realtà non hanno, e che sono invece di stretta pertinenza del sistema immunitario.

Il passo tra la fitoterapia e la farmacologia a volte è breve.

Molto più corretto parlare in termini di valore alimentare e terapeutico.

Tutte le piante e tutti i vegetali sono in questo senso validi, nella misura in cui rispettano e non stravolgono, mettono a loro agio e non contrastano il corpo umano, e nella fattispecie il sistema immunitario.

 

Personalmente ho scelto di tenermi il testosterone ed anche la voglia di yin

 

Per i capelli vale lo stesso discorso.

Un vantaggio sorprendente, riservato a noi maschi soltanto, si può ottenere ad esempio facendo una cura di sostanze steroidi. Trattasi di composti ormonali caratteristici del corpo femminile.

Più mascolini e più attratti dalle donne siamo è più ci cascano i capelli, non c’è santo che tenga.

Chi ricorre a pasticche ed iniezioni di estrogeni, ovvero di sostanze femminilizzanti, in grado di contrastare l’alto livello di testosterone che ci caratterizza, può vedere risolto il suo problema, col rischio però di ritrovarsi devirilizzato tra i lady-boys o i transessuali.

Forse le donne sono troppo interessanti per essere barattate con una vanitosa ciocca di capelli.

 

Gli estrogeni viventi di Yul Brinner

 

E’ per quello che Yul Brinner, il calvo del cinema americano, decise di non fare alcuna cura per farseli ricrescere. E di mantenere invece nel contempo la sana abitudine del 5-per-day, che in quel caso non era lo schema alimentare di Cambridge, ma quello erotico di Manila, dove tutti i giorni si prendeva la sua quota personale di energia yin.

In altri termini, gli estrogeni li prendeva direttamente dal vivo, belli pronti e carnificati.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direrzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)