QUANDO LE CAVIE SONO ESSERI UMANI

LETTERA

 

Una salute in discesa e carenza di risposte mediche

 

Gentile dottor Vaccaro, le scrivo perché ho trovato il suo link nella pagina internet di un sito di medicina naturale che parlava di acidosi.

Sono molto preoccupata per il mio cattivo stato di salute che perdura da cinque anni.

Purtroppo il mio medico di base non riesce a comprendere i miei sintomi generici, che cosa vogliano dire. E’ da lì che ho dovuto cercare, imbattendomi in questa pagina molto interessante.

Ed è da lì che ho trovato lei.

Stipsi, reflusso, gonfiore e grasso

Le chiedo la gentilezza di un consiglio.

Mi sembra di brancolare nel buio.

Soffro di stipsi, ma la colonscopia è perfetta.

Soffro di reflusso gastrico e di una leggera gastrite.

Se mangio poco sto meglio, ma non perdo comunque peso.

Anzi, sono per così dire gonfia, e ho un vero e proprio accumulo di grasso nel ventre.

Stanchezza e dolori muscolari

Il pomeriggio sono particolarmente stanca e, in generale, non mi sento mai al cento per cento delle mie energie.

Sono, o meglio ero, una persona molto sportiva.

Ora, se faccio una semplice passeggiata di un paio d’ore, devo per forza riposarmi, altrimenti le forze segnano rosso.

Soffro di dolori muscolari, in particolare dopo un pasto abbondante e fuori del comune.

Surriscaldamento e febbre intestinale

Per anni ho sofferto di alterazioni di temperatura.

Una specie di leggera febbricola che oltre a lasciarmi spossata, mi ha reso la pelle molto secca.

Ora, grazie a una dieta molto ferrea, e alla pastiglia inibitrice di pompa protonica, che prendo giornalmente, mi sento meglio sotto un certo profilo.

Ma mi rendo anche conto di non aver risolto per niente i miei problemi.

Problemi irrisolti e irritabilità

Digerisco bene, è vero, ma rimane il gonfiore addominale, la stipsi, i dolori muscolari e la sensazione di stanchezza.

Non sono più la persona che ero una volta.

Sono sempre molto irritabile.

Due anni all’insegna di antibiotici, anti-infiammatori e cortisone

Se può essere utile, ho assunto per almeno due anni, in modo costante e continuativo, antibiotici, anti-infiammatori e cortisone.

Ho avuto molti problemi ai denti.

Ho dovuto togliere le tonsille, e sono stata operata ai turbinati perché non respiravo più dal naso.

Urine poco acide e dismicrobismo vaginale

Le segnalo inoltre che gli unici valori che risultano sballati, in tutti gli esami che ho fatto, sono i seguenti:

 –  Urine pH 7, mentre il valore di riferimento è 5.0 – 6.5

 –  pH vaginale 5.0 (con dismicrobismo vaginale/vaginosi più candida albicans)

Per quanto riguarda il pH nelle urine, non è stato preso in considerazione, mentre per il dismicrobismo ho fatto una cura di circa 4 mesi, il cui risultato è tutto da verificare.

Non mi sento in equilibrio. Sono sulla strada giusta?

La cortesia che le chiedo è di dirmi che cosa farebbe se fosse al mio posto.

Oppure di segnalarmi se esistono degli esami più approfonditi per poter verificare che cosa realmente si è rotto dentro di me.

Vorrei sapere perché tutto mi sento di essere, meno che in equilibrio, sia fisico che mentale.

Si tratta di acidosi?

E cosa posso fare per il mio intestino?

Ma, soprattutto, sono sulla strada giusta? Spero in una risposta. Grazie.

Marcella

RISPOSTA

Per me sei sulla strada sbagliata, quella che non ti riporta all’equilibrio cercato

Ciao Marcella.

Quando mi chiedi cosa farei se fossi al tuo posto, e quando mi chiedi se sei o no sulla strada giusta, mi rendo conto che hai centrato perfettamente l’obiettivo, nel senso che vuoi disperatamente rientrare in possesso di te stessa, o almeno di quello che rimane di te stessa.

Ma se vuoi una risposta generale, riguardo quello che hai fatto e che stai tuttora facendo in termini di impostazione dietologica e terapeutica, te lo devo dire a chiare lettere: sei sulla strada sbagliata.

I veri problemi stanno come sempre nell’intestino

Stipsi, riflusso gastrico e gastrite, sono termini che tu stessa hai citato all’inizio, con precisione e dovizia di particolari. Non si brancola pertanto nel buio.

Tutte le patologie partono da lì e si risolvono da lì, ovvero dallo squilibrio alimentare e quindi digestivo.

Squilibri che portano al sangue denso e viscoso, alle irritazioni e alle infiammazioni nei punti più sensibili, ai surriscaldamenti e alle congestioni nelle parti più interne e vulnerabili, alle conseguenti anemie locali e ai raffreddamenti nelle parti esterne (mani e piedi freddi, pelle fredda e secca).

C’è una cosa basilare che non hai mai capito e regolato, ed è la distribuzione razionale ed equa del calore e del sangue

Soffri dunque di squilibrio termico e di squilibrio circolatorio.

Lo squilibrio termico significa misurarsi la febbre e registrare un normale 36.7, mentre il polso non segna i normali 70 battiti, ma i 100 battiti dei 39 °C.

L’importante controllo cardiaco mediante il polso

Mangiando arance in abbondanza e altra frutta al naturale, e provando il polso prima e dopo tale pasto,  possiamo constatare da noi stessi l’assenza di variazioni e di alterazioni cardiache, col cuore a 70 battiti prima e dopo aver mangiato.

Consumando invece carni, prodotti animali, cibi cotti, intrugli, bevande di vario genere improntate a tutto fuorchè alla natura, ci accorgiamo che il cuore va in affanno e in tachicardia, in accelerazione da 100 battiti e oltre al minuto.

Dalle accelerazioni cardiache alle fasi depressive

Chiaro che alla drogatura delle accelerazioni indotte da cibo, seguono le decelerazioni e le fasi depressive, che necessitano di sostegno nervino, ovvero di caffè, cole, cioccolato, the e nicotina, e che richiamano urgentemente cibo grasso, carneo, concentrato, salato, zuccherino e drogante.

Chiaro che nel frattempo l’organismo viene interessato da processi di acidificazione, di putrefazione e di fermentazione.

Chiaro che il sistema neurovegetativo viene cointeressato e spinto verso il simpaticotonismo, in fase accelerativa e verso il vagotonismo in fase decelerante.

Chiaro che il sistema endocrino subisce interferenze e sbalzi.

Chiaro che il sistema immunitario viene messo in condizioni di non operabilità.

Dalle intuizioni termiche di Louis Kuhne alle prove leucocitiche di Paul Kouchakoff

Già col grande Louis Kuhne (1844-1901) si era arrivati a queste eperienze e a queste basilari verità.

Poi giunsero gli esperimenti di Paul Kouchakoff sulla leucocitosi digestiva, a confermare per filo e per segno le intuizioni di Kuhne e discepoli.

Kouchakoff non era vegano, ma diventò immediatamente tale di fronte all’evidenza dei suoi stessi esperimenti, presentati a Parigi nel 1930, al primo Congresso Mondiale di Microbiologia.

Non fece in tempo a vincere il Nobel, ma gli onori andarono ai suoi allievi che lo vinsero nel 1948.

La triplicazione leucocitica dei consumatori di proteine animali

Kouchakoff divise le persone testate in tre gruppi, uno vegano-crudista, uno latte-ovo-vegetariano e uno onnivoro-carnivorista. Prese a ogni persona una provetta di sangue prima del rispettivo pranzo (vegano o vegetariano od onnivoro), e dopo il rispettivo pranzo in fase digestiva.

Mentre all’inizio tutti i tre gruppi stavano sui livelli normali di leucocitosi, con un livello di 6000-7000

leucociti per mmc di sangue, nella fase postprandiale le differenze apparivano addirittura enormi.

Il gruppo vegano restava sui 6000, quello vegetariano saliva a 12-14000 e quello onnivoro toccava addirittura i 20000-22000 leucociti, triplicando la quota di partenza.

La scienza buona e decisiva che viene scartata, per non danneggiare i monatti e gli untori

Ti sto insegnando cose scientifiche e non fiabesche, che non si trovano però sui testi di medicina.

Come mai? Perché non fanno comodo. Perché squalificano e demoliscono l’intera impalcatura medica.

Perché spostano l’attenzione della gente sulle patologie reali da cibi, e non su quelle fittizie da virus e batteri, come interessa alla medicina monatta e alla farmacologia untrice.

Se fossi in te respirerei e mi rilasserei

A questo punto mi chiederai come uscire da questa situazione kafkiana nella quale ti trovi.

Se cerchi esami più approfonditi e sostanze più efficaci, o medici più bravi, niente di tutto questo esiste.

Ti hanno già propinato il meglio del meglio. Se io fossi in te, mi metterei a respirare aria in modo ritmato e profondo, almeno mezz’ora al giorno in due sessioni, collegandole a delle passeggiate rilassanti.

E farei altre scelte di tipo naturalistico

Prenderei tutto il sole che c’è, col minimo di stracci addosso. Eliminerei immediatamente ogni cibo ed ogni bevanda che non siano vitali al 100%, provenienti cioè dalla natura vegetale da cui noi umani dipendiamo. Starei alla larga da ogni vaccino, da ogni farmaco e da ogni visita strumentale.

La calpestatissima via della perdizione medica

Tu, come del resto la maggioranza, hai fatto esattamente l’opposto e, anziché risolvere i tuoi semplici problemi iniziali di stitichezza e di mala-alimentazione, ti sei caricata di altri veleni ancora.

La cosa peggiore, l’attentato più disastrante che si possa attuare contro il proprio corpo, è quello di ricorrere agli antibiotici, agli anti-infiammatori e al cortisone, tutte sostanze inique ed insidiose atte a spegnere spie rosse e lasciare nel contempo le cause di malattia inalterate al loro posto.

Nessuna meraviglia poi che dalla padella tu sia caduta nella brace delle operazioni, delle tonsille e dei turbinati.

Non è che tu stia molto peggio degli altri, ma hai spiegato le tue sensazioni meglio degli altri

Tu rappresenti un caso tipico ed evidente di bistrattamento medico generalizzato.

Ma la storia non è finita.

Non ti hanno risolto alcuno dei problemi basilari che avevi, ma te ne hanno aggiunti degli altri.

A quel punto hanno deciso di fare il loro salto di qualità, passando a interventi più sofisticati e tecnologici.

La pompa protonica e il dismicrobismo vaginale

Ecco allora che si parla di pompa protonica, ovvero di superfarmaci capaci di di modificare i meccanismi di scambio attraverso le membrane cellulari.

Ecco allora che subentrano nuovi concetti, tipo il dismicrobismo vaginale, che significa alterazioni nella composizione qualitativa e quantitativa della flora batterica.

La normalizzazione della flora batterica

Nessuno ti ha detto che la flora batterica si normalizza da sola in presenza di digestioni normali e virtuose protratte nel tempo, ovvero di digestioni prive di surriscaldamenti e leucocitosi, prive di acidificazioni, putrefazioni e fermentazioni?

La normalizzazione può prendere anche dei mesi, ed è per quello che è importantissimo puntare alla normalizzazione e al riequilibrio di tutte le funzioni interne.

Avevano ragione i capi dei Pellerossa

Quando smetterà l’essere umano di essere una cavia vivente ad uso e consumo degli esperimenti medici?

Ci lamentiamo giustamente della vivisezione e degli orrendi esperimenti sugli animali.

Ma ci dimentichiamo che le stesse cose succedono agli uomini, alle donne e ai bambini.

Come dicevano i grandi capi indiani Chiefe Seattle (1780-1866) e Toro Seduto (1831-1890), Quello che succede agli animali succederà pure agli uomini.

 

E’ venuto il tempo di cambiare nel sicuro, e di non fare altri disgraziati esperimenti

 

Tutto sbagliato, tutto da rifare, per dirla con Gino Bartali, quando una gara non lo vedeva vincitore ma perdente. Tu finora sei stata una perdente.

E’ venuto il momento di cambiare sistema.

Il tuo corpo, e penso anche il tuo spirito, hanno un grande bisogno di aria fresca, di acqua biologica, di semplice funzionalità corporale secondo natura e non secondo farmaco.

Tutte cose raggiungibili con la pratica igienistica.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo