LETTERA
POSSIAMO INCONTRARCI?
Salve Valdo, vorrei sapere se è possibile avere una consultazione con te e quant’è il costo del tuo consulto. Abito a Milano e seguo un regime alimentare che oscilla tra il vegano e il macrobiotico da 15 anni.
Ci sono però delle problematiche che non riesco a risolvere e mi piacerebbe avere una tua opinione.
Un saluto.
Andrea
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RISPOSTA
UN PROBLEMA DI PASTOIE LEGALI
Ciao Andrea, sollevi una questione importante. Importante nel senso che non poche persone mi stanno chiedendo la stessa identica cosa. Una tendenza che ho sempre cercato di rintuzzare e di contrastare per una serie di motivi oggettivi e soggettivi.
Non è che voglia sottrarmi alla gente. E’ piuttosto un banale problema di ostacoli e pastoie legali.
Quando si svolge una attività, occorre prepararsi a farla in modo organizzato, sistematico, efficiente, trasparente, legale.
INCONTRARMI IN FRIULI PUO’ DIVENTARE UNA COSTOSA FATICACCIA
Tutte cose ingarbugliate e complesse per me che ho tuttora status di cittadino italiano AIRE (residente estero), e quindi non autorizzato a compiere prestazioni di lavoro o di consulenza retribuita all’interno del territorio nazionale. La mia ditterella personale Valdo Vaccaro HK Ltd è regolarmente registrata a Hongkong e paga le sue tasse a Hongkong.
In Italia sono praticamente ospite della mia famiglia che vi risiede. Quando sono in Italia sto inoltre in un magnifico ma fuorimano Friuli, e spesso la gente dovrebbe sorbirsi ore e ore di viaggio per incontrarmi da queste parti. Centinaia di chilometri di treno o di autostrada. Una faticaccia e dei costi non indifferenti in tempo di decrescita. Non credo valga la pena. Non credo il gioco valga la candela. Non credo nemmeno di meritarmi tante e tali attenzioni.
LEGISLAZIONE FILO-MEDICA E CODEX ALIMENTARIUS RENDONO ARDUO IL MIO COMPITO
Anche se poi rientrassi qui dall’estero in termini di status, e ridiventassi cittadino italiano residente in Italia, dovrei fare i salti mortali per impostare il tipo di attività salutistica che mi si richiede.
Fin quando la salute è per legge di competenza esclusiva della medicina, diventa un rebus fare qualcosa di serio, di stabile, di trasparente e di ufficiale in questo paese.
Con le nuove direttive europee del Codex Alimentarius gli ostacoli aumenteranno addirittura.
INGEGNERE SALUTISTA NON SIGNIFICA MEDICO, NON SIGNIFICA GUARITORE, NON SIGNIFICA CIARLATANO
In ogni caso non sono medico e non sono guaritore. All’infuori delle carte e dei titoli, all’infuori delle lauree esterne al settore medico (economia, filosofia, naturopatia), mi definisco per preparazione, storia, esperienza e caratteristiche personali come ingegnere salutista, come libero ricercatore scientifico operante nel campo dell’igiene naturale, come insegnante e conferenziere di scienza comportamentale e nutrizionale.
Differenze rispetto al medico? Enormi. Nessun bisturi, nessun farmaco, nessun vaccino, nessun integratore, nessuna dieta (un sistema salutistico è tutt’altro che una dieta), nessuno strumento diagnostico, nemmeno il termometro.
Offro solo sistemi alternativi di pensiero, di azione, di non-cura, di rispetto per corpo-anima-mente e di rispetto per animali, piante e ambiente.
VALGO ZERO, A MENO CHE NON TIRIATE IL LEONE PER LA CODA
Materia seria e meritevole di contenuto e valutazione economica? Certamente sì. Qual’é il costo del tuo consulto? Bellissima questa domanda nella sua franchezza.
Vorresti dire: quanto vali, quanto ritieni di valere, quanto valore hai sul mercato, quale è il tuo prezzo insomma?
Valgo niente, valgo zero, valgo un obolo e una libera offerta, indirizzabile sulla rubrica donazioni con cui ripago in parte carta, inchiostro, stampanti, e tempo dedicatomi dai figli che costano e devono pure studiare. Ma se cominciate a gettonarmi e magari a supervalutarmi in tanti e in troppi, scatterà anche per me la legge economica della domanda e dell’offerta, per cui ad alta domanda il prezzo sale, indipendentemente dalle nostre più buone intenzioni e dalla nostra volontà. Meglio dunque che evitiate questo trend e questo andazzo, meglio che lasciate dormire in pace il leone o la tigre che dir si voglia.
SE MI ACCORGO CHE QUALCUNO PENSA MALE, ALLORA TRIPLICO LA VIRTUALE PARCELLA
Esiste la complicazione delle stime economiche alterate dalla forma e viziate dal pregiudizio.
“Se uno chiede poco, significa che vale anche poco”, mi è stato detto. Se uno lavora gratis significa pertanto che non vale niente.
Ricordo di averne fatto cenno alla mia conferenza di Roma del 22 settembre, dove l’amico Franco Libero Manco con tutto il suo magnifico spirito collaborativo mi infilò in tasca due banconote da 100 € (che non bastavano nemmeno a coprire biglietto aereo di andata e rientro in treno).
Ricordo di aver detto al pubblico dell’AVA che per un eventuale professor Umberto Veronesi, o per un Gaetano Azzolina, mezz’ora di consulto presso il loro studio costerebbe probabilmente dai 500 ai 1000 €, mentre per uno sconosciuto ciarlatano come Valdo Vaccaro, privo di arte e di parte in termini medici, capace di usare il bisturi al massimo per aprirsi un’anguria o un melone, la saletta era piena stracolma di persone gradite e benvenute, ma che non pagavano nemmeno un miserrimo biglietto da 5 € a titolo di ingresso. A quel punto ho detto la mia. “Con tutto il rispetto possibile per Veronesi e Azzolina, e comunque per ogni chirurgo serio ed impegnato in operazioni anche indispensabili in sede di emergenza, vale più chi affonda il bisturi o chi lo lascia in disparte?”
NON ESISTONO CORRELATI DI TIPO ECONOMICO
La mia risposta concreta, allo stato attuale delle cose, si trova sulla corrispondenza con la gente, sugli articoli del blog e sui libri che faticosamente si stanno diffondendo.
Ovvio che non esistono correlati di tipo economico. Sto lavorando dal 2008 a titolo completamente gratuito, visto che quanto mi viene dato o inviato con apprezzabile generosità copre a malapena le spese del giorno per giorno e niente altro che quello.
Fin quando ce la faccio, ovviamente.
CORRO IL RISCHIO DI FINIRE CON LE CAPRETTE
In questo istante, tanto per fare un esempio, ho 400 messaggi arretrati in arrivo. Ne esaurisco 20 e continuano ad arrivarne 40. Ho ridotto le ore di sonno a 3-4 per notte, al fine di esaurire il volume dei messaggi a debito ma, a differenza di quanto succedeva mesi fa, non ci sto riuscendo. Qualcuno mi suggerisce una o due segretarie. “A patto che siano bruttine, scostanti e senza tette”, gli ho detto, “altrimenti come minimo mi distoglierebbero, più che aiutarmi!”
Alla fine, caro Andrea, non so nemmeno se ho soddisfatto la tua domanda iniziale. Aggiungo che non porto cellulari e che la via e-mail è la migliore, non trovando tempo nemmeno per rispondere alle richieste su facebook e simili, e avendo un unico recapito telefonico di famiglia (da tenersi per forza riservato, se non voglio che la Kathleen mi mandi a dormire nella capanna in fondo al bosco, con le caprette, le oche, le anatre, gli scoiattoli e la cinghialetta Gina).
Valdo Vaccaro