QUELLO CHE SERVE PER CRESCERE

Ancora il mito dell’apporto proteico

 

Ciao Valdo! Buona Domenica!

Ti scrivo perché mia moglie non è pienamente convinta che l’alimentazione vegana sia sufficiente per lo sviluppo di un neonato, soprattutto femmina come nostra figlia.

Ora ha 3 mesi e sta prendendo latte di soia adattato.

Pensa che l’apporto proteico dei latticini -seppur moderato- sia necessario, poiché non si possono assumere ogni giorno germogli e legumi.

 

Cercasi prove sicure, cercasi testimonianze

 

Lei vorrebbe poter conoscere donne di circa 30 anni che siano vegan dalla nascita e in salute, per confrontarsi e sentire come stanno. 

Lei teme soprattutto per le carenze di ferro dovute ai cicli mestruali.

Tra le persone che conosci, ci sono delle donne che hanno seguito questa dieta dalla nascita?

Potresti metterci in contatto con loro?

Una curiosità. I tuoi figli sono cresciuti vegan e lo sono tuttora?

Lei pensa pure che, per poter assumere ciò di cui necessita il corpo bisogna essere benestanti perché i sostituti sani di cibi come latte o uova costano cari!

 

Nessuna vaccinazione, grazie a te e alla COMILVA

 

Abbiamo deciso di non vaccinare la piccola.

C’è un sito della COMILVA, dove vengono spiegati i pro e i contro dei vaccini.

Come ben sai, i contro superano di gran lunga i pro.

Se qualcuno dovesse chiedertelo: http://www.comilva.org/default.asp

Un caro saluto, e sempre grazie di tutto.

Federico da Roma

 

 

 

Da un condizionamento all’altro, le mamme non usano più la loro testa

 

Ciao Federico,

Tua moglie, come tutte le donne, ha subìto la campana della mamma e quella della nonna, quella degli spot e quella del pediatra, quella delle riviste e quella delle amiche. Ha subìto dunque un autentico bombardamento mediatico.

Trattasi di una cappa dura a scalfire.

Trattasi di una struttura psicologica-organizzativa-informativa che prende tutto e tutti.

 

Quante mamme, pur amando i loro bambini, li rovinano fin dalla più tenera età?

 

Chi mai ha detto che dovete andare avanti a germogli e legumi?

Il vero latte dei bimbi è la frutta, prima ancora che germogli e legumi.

Probabilmente, la tua dolce metà penserà non solo che ci vuole il latte, ma che ci vuole pure la B12, l’integratore e quant’altro

Ho il massimo rispetto per le donne ma, il fatto che siano loro a condurre lo sviluppo e la nutrizione del bambino, non è garanzia che la sappiano più lunga di noi maschi in fatto di nutrizione.

E’ solo una questione di sensibilità, di preparazione e di condizionamenti.

 

Troppo formaggio in età adolescenziale e troppa sinusite

 

La mia esperienza personale conta fino ad un certo punto.

Sono stato allevato a latte materno fino ai 3-4 anni avanzati.

Tant’è che si vede dalle mie foto di allora che ero bello e robusto ma senza grasso.

In quegli anni girava però molto formaggio, per cui ne ho sicuramente mangiato parecchio.

Fu per quello che mi si bloccava il naso per la sinusite. Fu per quello che dovettero poi togliermi le adenoidi, in quanto continuavo a non respirare liberamente.

 

Lo svezzamento a frutta è la via migliore

 

Quanto ai miei due ragazzi di 13 e 20, sono stati allevati entrambi col solo latte della loro mamma fino ai 15 mesi e poi basta.

Qualche piccolo rischio di cedimento psicologico viene a tutte le madri, sotto l’assillo e l’influenza pediatrica.

Accadde per Francesco (il primo). Cercammo di dargli un po’ di latte di pecora (ero contrario, ma lasciai fare). Trovammo il latte da un contadino, ma non se ne fece poi niente, perché al bambino non piaceva.

Alla fine, entrambi i miei bimbi sono stati svezzati a frutta, anche se, di tanto in tanto (non troppo spesso) veniva loro dato qualche yogurt ai mirtilli o alle fragole.

 

Partire tardi in altezza per crescere meglio

 

Come tutti i bimbi vegani, i miei bimbi sono partiti tardino con lo sviluppo fisico. Sia alle materne che alle elementari erano tra i più minutini. Non gracili ma semplicemente sottomisura rispetto agli altri.

Una situazione ideale per demonizzare l’alimentazione vegana-fruttariana che avevano, o per innestare tutte le solite frignazze della B12 e degli integratori.

Le foto di classe mostrano con chiarezza quanto sto affermando.

 

 

I gravi preconcetti dei pediatri e di chi resta da loro influenzato

 

Alla mensa scolastica, c’era sempre qualcuno che faceva insinuazioni, o che aveva da ridire su noi vegani che giocavamo a sperimentare le nostre stranezze sulla pelle dei nostri poveri bambini-vittima.

Pretesi sempre che ai miei ragazzini fosse fornita sola la verdura, la frutta e al massimo le patate o la pasta al pomodoro.

Non ci facemmo distrarre dalle malelingue e dalle mamme solidali con i pediatri, tutti uniti nella becera mentalità del piccolo uguale sottosviluppato e del  piccolo uguale deficienze alimentari.

La solita mentalità del pediatra che misura col metro e pesa con la bilancia, quasi come si trattasse di polli di allevamento da mandare al macello in base allo sviluppo raggiunto.

 

La stimolazione carne-latticini è responsabile della crescita anticipata e dell’obesità

 

Quello che i pediatri (e le mamme da loro ipnotizzate) continuano a non capire è che i bambini vegani, privi di alimentazione stimolante-velenosa del binomio carne-formaggio, crescono naturalmente meno degli altri nei primi anni.

E interpretano erroneamente questo fatto come si trattasse di una magagna e di una carenza.

Come si trattasse di una prova lampante che i genitori vegani sone gente degenerata che mette a repentaglio lo sviluppo dei loro bambini.

Succede invece che, lasciati crescere in modo naturale, e dunque senza le forzature delle proteine animali, i bambini vanno su inizialmente piano, sistemandosi tutti gli organi per bene, e poi, quando è il loro momento, partono in altezza in funzione di quanto la natura ha riservato loro a livello genetico, sempre sotto il sapiente controllo del loro sistema immunitario.

 

Due ragazzi  sani e sviluppati, e una mamma in  forma smagliante

 

Tant’è che oggi, ho due ragazzi che sono sviluppati al meglio, sani e alti.

Io sono 1,80, ma Francesco (20) già mi supera in altezza, e sta tuttora crescendo. 

William (13) percorre la stessa strada.

Venendo all Kathleen, lei è del 1961 e quindi ne ha 49.

Da ragazza stava a Hongkong e non era vegetariana, anche se preferiva il pesce alla carne, anche se abbondava in frutta e verdura.

Lo è diventata con me, anche se un paio di volte l’anno è capace di cedere, in compagnia delle sue amiche, all’irresistibile richiamo ancestrale del pesciolino. Le sarà successo in tutto 5 volte da quando la conosco, e sempre nei ristoranti cinesi della zona.

Alla fine è soddisfatta e sta in perfetta forma, Ha poi una dentatura che sbalordisce il dentista.

Anche perché, da brava cinese di Hongkong, non ha mai subìto l’ingiuria del latticino.

 

Non servono alimenti in sostituzione di carne, latte e uova

 

Tornando a tua moglie, chi mai ha detto che serve acquistare i costosi sostituti delle uova e del latte?

L’essere umano non è disegnato per mangiare uova e per succhiare latte.

La vostra bimba è in età di svezzamento, o meglio dovrebbe essere già svezzata.

Gli alimenti non-umani tipo carne-latte-uova-cibijunk-cibicotti, non vanno sostituiti da niente.

La vostra piccola ha bisogno di crescere.

Ma non ha fretta di crescere.

Non ama essere spinta e forzata a crescere.

 

Per crescere servono poche proteine e tanta acqua biologica

 

Quello del cibo sostanzioso è un ragionamento da rovina-bambini.

Tanto più che per crescere non servono proteine.

Suonerà bestemmia contro i pediatri, ma io sono un ammiratore del dr Robert Mendelsohn, maggiore pediatra di tutti i tempi, coi suoi libri diventati best-seller dall’America al Giappone e all’Australia.

Per crescere non servono proteine ma materia prima per costruire proteine, che è cosa ben diversa.

 

La magica sostanziosità dell’erba verde

 

Osservare gli animali per credere.

Il vitellino svezzato che trotterella accanto alla mamma-mucca, viene spinto dalla stessa a brucare l’erba.

Non ho detto mele e banane e kiwi, ma bensì umili steli d’erba verde. Capisci cosa intendo?

E quel vitellino diventa manzo bello grosso con quei fili d’erba.

La gente deve smettere di farsi ipnotizzare dall’imbecillità collettiva del cibo sostanzioso.

La vostra bambina ha bisogno di latte verde, vale a dire di clorofilla, cioè di acqua biologica strutturata. Più frutta le date e meglio è.

In questo periodo invernale non fatele mai mancare banane, kiwi, cachi, avocado, mele, pere.

Per il resto puntate molto sull’avena e sul latte di cereali (in quantità limitate per il solo ammollo dell’avena). Patate e patate dolci, completeranno la dieta invernale, sempre mantenendo una quota di  germogli.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associasione Bergamasca Igiene Naturale)