LETTERA
Dammi una informazione approndita su nei e verruche
Ciao Valdo, grazie di tutto.
Se hai tempo di rispondere vorrei sapere cosa sono i nei, perché marroni, neri, o rossi, grandi o piccini.
Sono pericolosi e possono scomparire?
Sono stato sintetico, come pretendi giustamente.
Rettocolite ulcerosa superata cambiando semplicemente la dieta e mollando i farmaci
A proposito della rettocolite ulcerosa di mia moglie, dopo anni di fastidi irrisolti, ha cominciato finalmente a stare bene.
Non ci credeva del tutto, e ha voluto così sottoporsi a nuovi controlli.
Gli esami, e mi pare si tratti di notizia importante per il tuo lavoro, hanno dato esito ottimo.
La colite è finalmente sfiammata, e la PCR (polymerase chain reaction, reazione polimerasica a catena) era a 0,37. Come dire a buon punto. Grazie e saluti
Davide
RISPOSTA
Una notizia tecnicamente normale ma socialmente straordinaria
Parto dalla rettocolite ulcerosa e chiaramente sono felice per la notizia per certi versi normale, ma per altri straordinaria.
La cosa più bella è che tua moglie potrà vivere meglio, e che tutta la famiglia ne beneficierà.
La seconda cosa, non meno rilevante, è che la marea di persone affette da questa patologia, potrà fare le sue appropriate riflessioni su un fatto preciso, e cioè sulla realtà provata e dimostrata che col farmaco non guarisci mai e con l’intelligenza e la cultura guarisci sempre, se ci credi e se ti applichi con criterio.
Per tutti gli amici che mi scrivono e mi telefonano, il mio messaggio è che non curo
Molta gente mi chiede per email e telefono da Napoli, da Milano, da Torino e da altre località minori, di essere ricevuta a casa mia. Non sono attrezzato. Non sono medico. Non ho un ambulatorio. Non mi metto un camice per darmi delle arie o per giustificare una parcella. Non pongo le mie mani sulla parte dolorante. Non ho intrugli omeopatici od erboristici, e nemmeno braccialetti magnetici. Non infilo aghi né prescrivo pillole speciali distribuite da un amico farmacista. Non faccio inchini né segni di croce. Insomma non curo.
Sarei anche un pazzo a farlo, avendo in testa la cura della non-cura.
Ho un gruppo di fidati amici naturopati operanti in diverse località italiane
Nutro soltanto un religioso rispetto per la magnificenza e la generosità della Natura, per la sacralità di tutti gli animali, per la bellezza del corpo e dell’anima umana funzionanti.
Ho però una rete di amici naturopati che mi segue in Italia, e che sono in grado di intervenire e di assistere (sempre senza curare) sul loro rispettivo territorio. La credibilità che può derivare da casi come questo, può essere un capitale psicologico e morale che metto ben volentieri a loro disposizione, e a disposizione ovviamente dei loro clienti e del pubblico in generale.
Un semplice caso di autoguarigione, niente altro che questo
Non ci sono state visite. Non ci siamo incontrati. Ci conosciamo via internet.
Non mi sogno di attribuire a me stesso alcun merito particolare, all’infuori di aver dato una corretta informazione igienistica generale e particolareggiata.
Non faccio il guaritore e non mi gongolerò di alcun merito. Non si tratta di un miracolo, e nemmeno di un caso placebo.
Si tratta di un semplice e normalissimo caso di auto-guarigione, prodotta non dal succo d’arancia o dall’avocado o dall’anguria o dal radicchio in sé, ma dal sistema immunitario della moglie di Davide, che è stato messo in grado per la prima volta, dopo tanti anni di diete sbagliate e di aggressioni farmacologiche sbagliate, di funzionare come si deve. Questo è il modo corretto di leggere le cose.
Andiamo all’importantissima questione dei nei, che va ben oltre la dermatologia
Veniamo dunque ai puntini neri o multicolori chiamati nei.
Trattasi basilarmente di innocui difetti della pelle di cui non occorre assolutamente allarmarsi.
Soli in casi rarissimi possono diventare sedi di consistente tumore.
Ma anche in quei casi, il male, ovvero la neoformazione in crescita, non partirebbe da loro ma dall’accentuato grado di intossicazione interna dell’organismo.
E’ sempre l’uomo che, con le sue scelte nutrizionali e i suoi comportamenti o stili di vita, rappresenta la sorgente o il rubinetto dei veleni interni.
Nessun retaggio e nessuna malattia nascosta, nessun virus all’infuori delle nostre normalissime morie cellulari
I nei non sono un retaggio di mali infettivi, né tantomeno indice di tare fisiche o mentali, o doni della madre che ha toccato qualcosa di sbagliato o mangiato qualcosa di strambo.
Tutti i nei, siano singoli o in gruppo, siano macchioline piane e brune, o incolori verruche, o bitorzoletti pelosi e scuri, sono tutti, sempre e solo, innocenti doni dovuti ai capricci della Natura, nel suo normale lavoro di sviluppo dell’epidermide.
Granuli di pigmento o innocentissimi tumorini del sangue in superficie
Così, ogni macchia bruna è data dall’accumulo, in quel punto, di innumerevoli e minutissimi granuli di pigmento, ovvero strati sovrapposti sviluppatisi in quel punto.
Una larga chiazza vinosa, o una piccola macchia rossa e bernoccoluta non sono altro che abnormi sviluppi ed accumuli dei vasi sanguigni della pelle, o piccoli ed estesi tumori di sangue che in dermatologia vengono chiamati angiomi.
In linea generale, qualora dessero fastidio a livello estetico, sono sicuramente asportabili o bruciabili senza conseguenze da un buon dermatologo, trattandosi di operazioni facili e in superficie.
Le crescite che vanno e vengono in continuazione
Nel lavoro incessante di sviluppo e di moria cellulare, di anabolismo e catabolismo, siamo tutti produttori a tempo pieno di cistine e tumorini e calcolini che vanno e vengono, che arrivano e scompaiono. E’ anche per questo che fare degli esami in continuazione è sciocco, stupido, inutile e dannoso. Fai l’esame o la mammografia negativa oggi e lo stress diagnostico ti fa magari crescere una cistina o un fibromino 2 giorni dopo. Che senso ha?
L’autolisi da digiuno procede sempre per gradi
Le crescite più recenti, e comunque le imperfezioni epidermiche, sono sicuramente disgregabili attraverso digiuno. Ogni cannibalizzazione corporale, in fase di affamazione cellulare digiunistica, comporta però una scala di obiettivi prioritari.
Le prime cose a fuoriuscire sono le acqua stanche e il muco, poi i depositi di grasso associati al sangue e ai cuscinetti e agli organi ingrossati, poi le calcificazioni più recenti accumulate nei calcoli, poi i depositi minerali associati al colesterolo, poi gli urati e le stalattiti minerali dei giunti, poi le crescite tumorali partendo dalle più recenti, poi i tessuti irregolarmente cresciuti e sviluppatisi diventando stabili.
Nessuna preoccupazione significa nessun business
Nessuna preoccupazione dunque.
Ma, e qui c’è un forte ma, nessuna preoccupazione significa nessun business.
Sia mai detto che la medicina non sfrutti il lato terroristico della questione.
Già la parola angioma finisce per oma.
Attenzione ai suffissi in oma
In greco, òma e òmatos significano ingrossamento, ipertrofia, processo infiammatorio circoscritto.
Le parole con suffisso, o parte terminale in oma, hanno acquisito un particolare significato.
In termini medici correnti, ogni parola che termina in oma, ha un suono sinistro, e vuol dire tumefazione o anche tumore.
Ma in ambiente medico il termine oma è musica suadente e confortevole, è denaro contante assicurato.
Per la gente invece, fibroma, linfoma, adenoma, mioma, melanoma, neuroma, sono cose che mai nessuno vorrebbe sentire, ed il neo è un angioma.
Le aziende leader del gruppo Big Pharma e la dea bendata CDC
In più, ci sono al mondo ditte specializzate a sfruttare al meglio il lato terroristico della questione.
La loro dea bendata non è la fortuna, ma la CDC (Central Disease Control) americana, quella che pianifica e inventa con anni di anticipo tutte le pesti vere, false e presunte del pianeta.
Siccome le pesti bubboniche vere non sono mai esistite, mentre l’ignoranza, la superstizione, la credulità e il vuduismo esistono eccome, la CDC è specialista mondiale in ignoranza e in colonizzazione dei popoli mediante le sue leggi. Il suo fatturato netto è tra i più redditizi dell’universo.
I suoi sponsor sono l’OMS, la Casa Bianca e i Servizi Segreti.
Un lavoro di progettazione e di pestilenza
Come in Italia abbiamo Bertone e Giugiaro che disegnano lo stile delle auto di ogni paese, così la CDC fa lavori di progettazione e di pestilenza, a favore esclusivo della Casa Bianca, della Chiesa medica di Atlanta (FDA, NIC, OMS, WHO), della chiesa farmaceutica di Atlanta (Pfizer), e dei giganti della carne (Robbins, Smithfield) e del latte (NDC, National Dairy Council), localizzati in zona Chicago.
La CDC dell’AIDS e della pandemia messicana
Quella CDC che aveva nei suoi cassetti per anni il progetto GRID (gay related immunodeficiency disease), e che poi dopo averlo lanciato nei primi anni ‘80, lo ha ritoccato in corso d’opera, trasformandolo in AIDS (acquired immunodeficiency disease syndrome), causato da un immaginario, mai esistito e mai isolato HIV.
Quella CDC che ha manovrato tutte le orribili stronzate relative alla pandemia messicana.
Quella CDC che soffia in continuazione sul fuoco delle cosiddette pesti, demonizzando virus ignari e defunti, tranquilli e innocenti, che muoiono a frotte in continuazione, come assegnato e disegnato dal buon Dio creatore.
La CDC dell’Epstein Barr, dei falsi herpes contagianti e delle false epatiti virali alfabetizzate
Quella vile e ripugnante CDC che demonizza ogni sana eruzione cutanea, ogni indispensabile scarico veleni, barattandoli per herpes contagiosissimi, per Epstein Barr e per patologie oscure e demoniache, e trasforma ogni avvelenamento epatico con ovvia, pacifica e innocente moria cellulare in zona fegato, in spaventose epatiti virali a copertura di ogni lettera dell’alfabeto.
Quella cinica e criminalissima CDC, che le camere a gas hitleriane non basterebbero in termini di punizione e di commisurata cancellazione reati contro l’intera comunità mondiale.
La CDC circondata da vassalli e leccaculi
Quella falsa CDC che estrae dal cassetto in continuazione lo spettro della influenza spagnola e dei 100 milioni di morti, causati dalle cure mediche e non certo da nessun agente batterico-virale.
Quella sorniona, demoniaca e corrotta CDC, che manda i suoi demenziali bollettini di guerra ad ogni cambio di stagione inventando provenienze virali di ceppi fantasiosi, burleschi e inesistenti, indirizzandoli ai suoi servi e ai suoi coloni, ai suoi vassalli e ai suoi leccaculi, ai suoi ministri e ai suoi sottosegretari, ai suoi docenti di virologia ed immunologia, tuitti ben piazzati ed incollati a cadreghe e cattedre, a pensioni milionarie, a treni gratuiti e auto blu, e regolarmente finanziati dalle loro vittime chiamate popoli.
La CDC del nuovo AIDS femminile chiamato Papilloma Virus
Quella CDC che incarna il peggior monattismo e il più becero untorismo mondiale, e che è circondata da un esercito di gente debosciata ed immorale, priva di scienza e di conoscenza, ma colma di arroganza e di inesistenti certezze.
Quella ipocrita CDC che, essendosi via-via esaurito il filone d’oro dell’AIDS, essendo andato in calo il business rivoltante, meschino e cimiteriale dell’AIDS (salvo il tardivo risveglio di mercati importanti come Vietnam, India e Cina, curati dall’ineffabile cassiere dell’AIDS Bill Clinton), sta puntando tutto sul nuovo AIDS femminile, ovvero del terribile morbo del Terzo Millennio, chiamato PV, che non significa la targa della bella città di Pavia, ma semplicemente Papilloma Virus.
I salvatori della patria al soldo della GlaxoSmithKline
In Filippine la caccia furibonda alle donne con una piccola verruchetta sulle gambe o sul braccio, è partita da diverso tempo.
Anzi, non alle donne, ma alle bambine di 5-6 anni, perché è da lì che bisogna cominciare.
I servi filippini dei monatti appaiono su giornali e riviste con tanto di foto, e di sorriso a 500 candele, con la nomea di salvatori della patria.
Lavorano per la benefattrice numero uno dell’umanità, la mitica GlaxoSmithKline, capace ormai di insidiare la prima posizione alla stessa Pfizer, se non fosse per l’esclusiva che quest’ultima ha sulle budella di maiale, ovvero sull’eparina mondiale.
Tripli turni di lavoro alla GlaxoSmithKline
Alla ditta inglese non si fermano mai.
Tre turni al giorno, e una serie di vaccinazioni per 30 tipi di verruche, a cui le bambine, le giovani, le adulte, dovranno sottostare più volte l’anno, se non vorranno infettare i loro mariti, e finire malissimo tra le atroci sofferenze dei cancri papillo-virali che assediano la popolazione femminile mondiale.
Una ennesima martellata all’attrazione fisica ed erotica tra i sessi.
Un ennesimo invito papale a coniugare la frase Chi usa Hatù non cambia più, con grande soddisfazione del mondo del petrolio e della plastica.
Innocenti verruche, che le ragazze di un tempo contrastavano efficacemente con la celidonia
Ecco allora, e concludo, caro Davide, come si fa a trasformare una cosa da niente in una cosa da tutto, una innocentissima verruca, che la fai sparire per sempre con poche gocce gialle ripetute per giorni, di una pianticella selvatica chiamata celidonia, l’erba preferita da Maurice Mességué (erba delle rondini, erba dei caproni, erba delle verruche).
Ecco come, col terrore in una mano e la carota corruttrice nell’altra, questa gente si muove, traffica, ordisce e congiura contro l’umanità, contro le donne di tutto il mondo che, ignare, continuano a parlare di creme e di belletti, di ciprie e di rassodanti, di George Clooney e di Grande Fratello, mentre infami macchinazioni si stanno compiendo ai loro danni.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo