RETTOCOLITE ULCEROSA MALE DEL SECOLO

LETTERA

 

Una rettocolite che dura da 9 anni, e che le medicine non hanno in alcun modo risolto

 

Ciao Valdo, la scoperta del tuo blog per me è una boccata d’aria fresca.

Finalmente ho trovato, dopo anni, un esperto italiano di queste cose, perché ho tanto bisogno di una guida che mi aiuti.

La mia rettocolite, iniziata 9 anni fa, è sempre la solita.

Le medicine allora non funzionarono.

Io non volli operarmi e non mi faccio più colonscopie ad ogni nuova crisi psicologica.

Come in questo momento, dove penso che ormai il mio colon sia devastato da cancri, polipi e quant’altro.

Necessità di una guida amica

Non seguo diete a lungo termine.

Le trovo troppo difficili e mi attanagliano sempre dei dubbi su cosa posso o non posso mangiare, non avendo un compagno di viaggio che mi dia una mano.

Il punto è che non ho mai trovato nessun amico qui in Italia disposto a credermi o a darmi una mano, pur credendo ai principi che promulghi.

L’eritema dolorosissimo e la forte depressione

Intanto, negli ultimi giorni ho preso anche l’eritema nodoso (mia autodiagnosi).

Il dermatologo dice che sono morsi di ragno e viene comunque curato col cortisone.

E’ la peggiopre cosa che potesse capitarmi.

Mi è venuta una depressione tale che ho pensato alle peggiori cose possibili.

L’eritema è dolorosissimo, e non si può stare in piedi.

Anche l’effetto dello steroide mi sta demolendo.

Alla fine non accetto volentieri le cure mediche e non riesco a seguire una dieta.

Voglia di correre nuovamente per i campi come ai vecchi tempi

 

Vorrei però assolutamente e con tutte le mie forze seguire l’igiene naturale a tempo indeterminato, e vedere se il mio corpo reagisce bene, cosa di cui sono convinto.

Vorrei con tutte le mie forze avere energia per uscire, per correre felice nei campi del mio paesino come facevo a 16 anni, per vivere finalmente la mia vita, dopo 9 anni passati a crogiolarmi per la casa.

E’ da domenica che sto riprendendo a seguire i principi dell’igiene naturale, ma ho fame e mi sento debole!

Preferenza per i centrifugati

In questo momento mi limito ad assumere pesche mature, meloni maturi, succhi di verdura freschi centrifugati.

Secondo alcuni non potrei mangiare verdura cruda finchè la colite è attiva, e pertanto i centrifugati dovrebbero andar bene, dandomi vitamine naturali senza ostacoli.

Il problema delle verdure e del loro condimento

So che dovrei prendere verdure cotte al vapore, per ammorbidire le loro fibre così difficili da digerire per me al momento.

Ma sono proprio tali verdure il mio dilemma e la mia croce.

Le dovrei prendere senza condimenti, ma non mi piacciono.

Ho bisogno di metterci dell’olio di oliva extravergine e del sale, oppure qualche altro condimento.

Mi puoi consigliare qualcosa?

Le patate e le mandorle

Non ho capito poi se le patate bollite le posso mangiare.

Se sì, condite come?

Sto anche mangiando le mandorle, e Dio sia lodato per averle create.

Ogni 12 ore le metto in un bicchiere d’acqua e, dopo 12 ore, le sbuccio e le mangio.

Ma posso mangiarle dopo le patate? Si dice che proteine e carboidrati non vanno bene assieme.

Ce la metterò tutta per saltarne fuori

Naturalmente, mangiando in questo modo in bagno ci vado molto meno e la cosa non mi dispiace.

Ma è anche l’effetto dello stramaledetto steroide che appena mi muovo mi fa stare male.

Vorrei togliermi da dosso tutte queste maledizioni capitatemi 9 anni fa.

Ora temo che l’eritema sia pure fautore di chissà quali altre sventure.

Spero dunque nel tuo aiuto.

Dimmi cosa fare e lo farò.

Ho solo bisogno dei tuoi preziosi consigli. Ce la mettrerò tutta per saltarne fuori!

Alec

RISPOSTA

 

Guarirai senz’altro, ma devi crederci e non fare più clamorosi errori

 

Ciao Alec, le premesse per guarire rapidamente ci sono tutte, vista la forte voglia di saltarne fuori.

Ti raccomando di leggere tutte le tesine sul colon e le rettocoliti, che trovi anche già raggruppate su google.it digitando valdo vaccaro rettocolite, oltre che sul mio solito blog.

Ricordati che c’è un caso di guarigione nella mia tesina Rettocolite guarita, papillomi, nei e CDC, del 14/7/10.

I passi immediati per il recupero

Per risolvere i tuoi problemi di rettocolite ci vuole assolutamente qualche giorno di riposo fisiologico, ovvero digiuno e tanta acqua da bere, rispettando le solite norme del digiuno.

Interrompendolo non appena la lingua torna bella, le urine tornano chiare e la fame si rifà sotto.

Poi riparti con la frutta di stagione a sazietà, sbucciandola per i primi giorni, integrandola con abbondanti centrifugati di carote, sedano ed ananas, alternati a centrifugati di bietole, rape, patate dolci e mele.

E poi, dopo una settimana, passerai alla dieta vegana tendenzialmente crudista.

Non serve centrifugare pesche e meloni che puoi consumare normalmente come frutta.

I centrifugati hanno senso per carote, patate, tuberi e verdure fibrose.

Verdure, patate e olio extravergine

Non farti problemi con le verdure cotte.

Sta però sul crudo che è meglio.

Cominciare pranzo e cena con un bel piatto di radicchietto tenero coi ravanelli.

Cerca sempre di usare l’olio extravergine, aggiungendo al posto del sale delle mescole frantumate di salvia, rosmarino, menta, origano, timo ed altre erbe, che potrai trovare in erboristeria.

Le patate le puoi certamente consumare, cuocendole non troppo, e condendole alla fine con un filo d’olio.

Se le cuoci in padella senza olio ma con un pomodoro, per tenere il fondo umido, ci aggiungi dei peperoni tagliati a strisciette e del rosmarino in padella, e avranno ottimo sapore.

Quando si digiuna si digiuna.

Ma quando c’è da mangiare va bene mangiare.

Mai affamare inutilmente il corpo, altrimenti ci assale la debolezza.

Patate e mandorle

E’ vero che non va bene mescolare proteine e amidi-carboidrati, ma nessuno ti chiede di farlo.

Si mangiano prima le patate, che cominciano a fare il loro percorso digestivo, e, dopo una decina di minuti si passa alle mandorle, masticandole minuziosamente.

Avendo esse tempi di digestione più lunghi, tenderanno a non mescolarsi col bolo precedente.

Trattandosi poi di materiale di origine vegetale ci sarà meno incompatibilità e più armonia.

Anche mangiandole di seguito alle patate non risultano pesanti.

Cerchiamo di capire la saggezza e le motivazioni del corpo

 

Quanto all’eritema hai fatto un grosso errore interpretativo ed anche una scemenza terapeutica, lasciatelo dire.

Gli eritemi sono il più delle volte espressioni di crisi disintossicante, cioè veleni interni che trovano modo di scaricarsi attraverso la via cutanea.

Vietatissimo contrastarli con creme o altro, o peggio ancora col cortisone e gli altri steroidi.

Probabilmente il tuo miglioramento dieta aveva in quel caso dato forza reattiva al tuo sistema immunitario, ed esso stava organizzando un piano costruttivo di pulizia interna.

L’importanza di capire i meccanismi della crisi eliminativa

Quando è arrivato l’eritema, dovevi dire Eureka, sto guarendo! Aspetta che aiuto questa manna divina e mi metto a fare due giorni o tre di digiuno, per aiutarla a sbroccarsi meglio.

E invece tu, in associazione con un dermatologo, cioè con un classico esponente della medicina sintomatologica, ti sei affrettato ad aggredire il sintomo, senza nemmeno chiederti e sapere da dove e perché esso arrivasse.

Hai detto che è la peggiore cosa che ti potesse capitare, rovesciando totalmente la realtà.

Era invece la cosa migliore. Hai perso così una bella occasione per guarire.

Ora il tuo sistema immunitario ha un’ennesima gatta da pelare.

Deve eliminare le ultime cure cortisoniche, prima di poter scatenare una nuova crisi eliminativa.

L’igienismo va abbracciato a 360 gradi o va semplicemente scordato

Ed in più stai coltivando paure assurde.

Il corpo, fin quando non lo maltratti, lavora sempre e solo a tuo favore e a tuo vantaggio.

Dillo a te stesso ed anche a quel pirla di dermatologo.

E così ti fai venire le depressioni quando invece dovresti mettere a fischiare di contentezza.

Le crisi eliminative vanno capite e vanno colte al volo.

Ricordati poi che l’igienismo va abbracciato a 360 gradi e non a sprazzi.

Uno che accetta di curarsi col cortisone va pesantemente fuori rotta, e si frantuma contro gli scogli.

Altro che tornare a correre per i campi.

Non commettere più sciocchezze di questo tipo!

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo