RIPULIRE IL FEGATO NON BASTA

LETTERA

 

UN PASSO VERSO LA RINASCITA. UN PASSO CHE TUTTI DOVREBBERO FARE.

 

Ciao Valdo, eccomi di nuovo a scriverti per un nuovo quesito.

Ormai vegana da parecchio, non riesco a non manifestare al mondo i benefici fisici e psichici di una alimentazione vegana crudista.

Non riesco a capire come ci sia della gente che temporeggia e nicchia, che esita a fare questo sublime passo verso la rinascita del corpo e dello spirito.

IL LAVAGGIO EPATICO DI ANDREA MORITZ

Di recente mi sono incuriosita ai sistemi di lavaggio epatico, con l’uso di sale di Epsom, succo di mela biologico, limone, olio di oliva e qualche altro ingrediente, per l’eliminazione di calcoli al fegato e alla cistifellea.

Non è che mi interessi particolarmente questo sistema.

Siccome però se ne parla tanto, troverei utile da parte tua un breve commento tecnico che chiarisca, in modo chiaro e indipendente, vantaggi e limiti di questi lavaggi.

Riporto dunque quanto scrive Moritz.

IL TESTO TRA VIRGOLETTE E’ PRESO DAL MATERIALE PUBBLICITARIO DI MORITZ

 “Ripulire il fegato dai calcoli biliari migliora enormemente la digestione che è alla base dell’intera salute. Potete aspettarvi di veder sparire le vostre allergie, e la situazione migliorerà sempre di più ad ogni ripulizia che farete. Incredibilmente elimina anche il dolore alle spalle, alla parte superiore del braccio e alla parte superiore della schiena. Avrete più energia e un senso di benessere generale.

La depurazione dei dotti biliari è il procedimento più potente cui possiate sottoporvi per migliorare la salute del vostro corpo. Ma non lo dovete fare prima del programma antiparassitario. Per ottenere risultati migliori dovrebbe seguire la pulizia dei reni. Il lavoro del fegato è quello di produrre un litro al giorno di bile. Il fegato è pieno di canali (tubi biliari) che fanno confluire la bile in un condotto più largo (il dotto biliare comune). La cistifellea è collegata a quest’ultimo e funge da serbatoio di deposito.

Quando si mangiano dei grassi o delle proteine, la cistifellea si svuota dopo circa 20 minuti e la bile immagazzinata attraversa il dotto biliare comune e finisce nell’intestino.

Per molte persone, inclusi i bambini, il dotto biliare è ostruito dai calcoli biliari. Alcuni sviluppano allergie oppure l’orticaria, ma in altri non si manifesta alcun sintomo. Quando la cistifellea viene esaminata tramite un esame oppure con i raggi X non appare nulla, perché i calcoli non stanno nella cistifellea. Inoltre, sono per lo più piccoli e non calcificati (requisito per la visibilità con i raggi X).

C’è una decina di tipi di calcoli biliari, spesso contenenti cristalli di colesterolo. Possono essere neri, rossi, bianchi, verdi o di colore marrone-rossiccio. Quelli verdi sono tali perché ricoperti di bile.

Le foto evidenziano delle sostanze non identificabili. Sono forse delle rimanenze di parassiti? Si notano che hanno la forma di un turacciolo con degli incavi longitudinali.

Al centro di ogni calcolo si trova un ammasso di batteri, secondo gli scienziati, suggerendo che un pezzo morto di parassita sia il responsabile della formazione iniziale del calcolo.

Man mano che i calcoli crescono e divengono più numerosi, la pressione posteriore sul fegato fa sì che esso produca meno bile. Si suppone anche che rallenti il flusso linfatico. Immaginate la situazione se la vostra canna da giardino contenesse delle biglie. Sicuramente fluirà una quantità minore di acqua che a sua volta renderà difficile mandar fuori le biglie stesse. Nel caso dei calcoli, molto meno colesterolo lascia il corpo e a quel punto sale il suo livello. I calcoli biliari, essendo porosi, possono incamerare tutti i batteri, le cisti, i virus, i parassiti che passano attraverso il fegato. In questo modo si formano dei covi di infezioni che forniscono continuamente al corpo dei nuovi batteri.

Nessuna infezione allo stomaco, come l’ulcera o il gonfiore intestinale, può essere curata definitivamente senza rimuovere questi calcoli biliari dal fegato. Per dei risultati ottimali ozonizzare l’olio di oliva, che ucciderà gli stadi di parassita e virus che vengono rilasciati durante la stessa pulizia.

Mi piace prendere il merito di aver perfezionato questa ricetta, ma sicuramente non posso prendermi il merito di averla inventata. E’ nata centinaia, se non migliaia di anni fa, grazie agli erboristi!

Questa procedura è in contrasto con molte vedute mediche. Si pensa che i calcoli biliari vengano formati nella cistifellea e non nel fegato. Si pensa che siano pochi e non migliaia, e che causino dolori solo alla cistifellea. E’ facile capire questa veduta: quando si hanno attacchi acuti succede che certi calcoli siano finiti nella cistifellea, causando una infiammazione. Sono grandi abbastanza per essere visti dai raggi X. Una volta rimossa la cistifellea, gli attacchi acuti spariscono, ma le borsiti e altri problemi digestivi rimangono. La verità è evidente. Le persone a cui è stata rimossa la cistifellea hanno ancora tanti calcoli coperti di bile di colore verde e chiunque può sezionare i propri calcoli e confrontare l’interno di cristalli e cerchi di colesterolo con i libri di testo”.

Cosa ne pensi in merito?  Hai qualche suggerimento da dare? Grazie. Mary

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RISPOSTA

 

L’IGIENISMO USA METODI DIVERSI. EFFICACI, INTEGRALI E SICURI

 

Ciao Mary, per quanto ci siano aspetti validi nell’assieme, non condivido diversi punti di questo documento di Moritz. Parla anche dell’olio di oliva usato per uccidere dei virus, cioè dei detriti cellulari che nessuno al mondo può uccidere perché sono già morti. Poi c’è un altro problema ancora più serio.

Difendo come sai a spada tratta i metodi naturali e non invasivi al 100%, per cui sono contro i farmaci, gli integratori, le purghe, i clisteri, le idrocolonterapie, le chelazioni chimiche e quindi anche i lavaggi interni.

QUANDI UNA PERSONA E’ DAVVERO MESSA MALE, TENTARE LA VIA DRASTICA PUO’ ESSERE SENSATO E TROVARE GIUSTIFICAZIONE

Ammetto però, come intervento di emergenza, più che come sistema curativo, il ricorso a qualsiasi tipo di azione che serva a risolvere una crisi pericolosa e urgente, sempre che il metodo porti in concreto a dei risultati senza causare effetti collaterali peggiori dei vantaggi raggiunti.

Una semplice questione di raffronto tra benefici e danni.

SE IL MONDO NON IMPARA A COLPIRE IL VERO MALE, ANZICHE’ GIOCHERELLARE COI SINTOMI VISIBILI E SENSIBILI DEL MEDESIMO, RIMANE MALATO IN ETERNO

Non dimentichiamoci però una verità sempre valida e sovrastante, ed è quella per cui il nemico vero non è il calcolo, non è l’intasamento dei dotti biliari, ma sono i comportamenti umani che portano a tali situazioni patologiche. Calcoli e intasamenti rappresentano i sintomi e non il vero male.

Scagliarsi rapidamente contro i sintomi smuove di sicuro situazioni incrostate e croniche, libera magari temporaneamente i dotti, ma lascia inalterato e tranquillo al suo posto il responsabile numero uno che è il meccanismo ammalante, ovvero lo stile di vita.

TERAPIE DA PRONTO SOCCORSO

Scagliarsi contro i sintomi è scimmiottare i peggiori aggiustatori-medici, magari con un metodo meno invasivo del solito. Le purificazioni che ottiene l’igiene naturale sono certamente più sensate, sicure ed efficaci, oltre che più riequilibranti.

Non è poi pensabile di fare il lavaggio di un organo senza ripulire gli organi collegati, ovvero tutto il corpo. Queste cose occorre dirle, sottolinearle e ribadirle.

Ritengo in ogni caso i lavaggi drastici degli organi, di tutti gli organi, terapie da pronto soccorso.

NON CREDO NEI SALI, NEI CIBI ULTRACOTTI E NEI PRODOTTI DI SINTESI

Aggiungo poi che non credo nei sali di Epsom, come non ho mai creduto nel cloruro di magnesio, nelle potasse, negli integratori salini, vitaminici, zuccherini o persino in quelli idrici (l’acqua normale va intesa più come  integratore idrico di emergenza che come bevanda alimentare, adatta per chi non sa nutrirsi di crudo e di frutta o per chi nell’emergenza suda e sta scalando in bicicletta una ripida salita montana).

Chi ci assicura mai che i sali di Epsom, come tutti i sali inorganici esistenti al mondo, vengano essi dal mare, o dalla Boemia o dall’Himalaya, siano essi bianchi, rosa, verdi o rossi, non rappresentino ulteriore grave offesa al sistema renale? Andiamo forse a salvare un organo importante per scassarne o comprometterne ulteriormente un altro non meno importante del primo?

NULLA PUO’ RIMPIAZZARE VALIDAMENTE I SUCCHI DELLA NATURA

Credo molto di più nei sali veraci del sedano, del rabarbaro e del cetriolo, nonché nei succhi di mela centrifugati all’istante, nelle strepitose e irrinunciabili arance siciliane, nelle angurie e nei meloni.

Se qualcuno però sta facendo la cura Moritz e ne trae davvero dei benefici, confermabili non solo nel breve periodo ma anche settimane e mesi dopo, e anche un anno dopo, non farò grosse obiezioni.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)