RISOLTO IL MUCO E I GONFIORI DA CASEINA

LETTERA

 

Tutto è cominciato dal sito www.disinformazione.it di Luciano Gianazza

 

Ciao Valdo. Sono un settantenne che si rivolge a te in tono confidenziale perché ti considero un essere superiore, un angelo mandato dal nostro Creatore ad indicarci la retta via.

Ti ho conosciuto qualche tempo fa attraverso il sito www.disinformazione.it.

Attirò la mia attenzione una tua tesina sul latte vaccino.

Risolti i gonfiori passando al latte di riso

Devi sapere che mia moglie ha sofferto per anni di gonfiori di pancia e, nella mia vana ricerca di una soluzione che non fosse il carbone attivo, le avevo consigliato un latte nel quale il lattosio era scisso in due zuccheri più digeribili. I gonfiori continuarono finchè, dopo aver letto la tua tesina ed averla invitata a prendere latte di riso, tutto si è risolto.

Consiglio a tutti il tuo libro

Ho approfondito la tua conoscenza attraverso il blog e la lettura del tuo libro Alimentazione Naturale che consiglio a tutti. Riponendo nella scienza alla quale ci stai educando immensa fiducia, avallata dai successi evidenti e sotto gli occhi di tutti, ho iniziato una dieta fruttariana tendenzialmente crudista a partire da novembre 2010.

Tre giorni di digiuno e sette chili in meno. Mai visto tanto muco in vita mia.

A tutt’oggi ho perso 7 kg, passando da 83 a 75, per un’altezza di 1,70.

All’inizio di quest’anno ho fatto un digiuno ad acqua osmotica per 3 giorni, seguito da semidigiuno di 3 giorni a base di frutta. Mai visto tanto muco in vita mia.

Ciononostante non mi sono completamente disintossicato, e prevedo di fare una seconda seduta digiunistica il mese prossimo. Il mio scopo immediato è quello di eliminare le pillole per la pressione alta (calcio antagonista associato a diuretico, più un inibitore dell’angiotensina).

Consigli per lo svezzamento pulito

Ma il mio sogno è quello di convincere mia nuora ad educare i miei nipotini (5 anni il grande, e 5 mesi il secondo) alla splendida realtà del’igienismo alimentare.

Mia nuora, che sta allattando il piccolo al seno, riprenderà il lavoro tra un mese e andrà incontro all’inevitabile perdita del suo latte.

Ti prego vivamente di volermi suggerire come procedere allo svezzamento per evitare a questo essere innocente la tossiemia dei cattedratici.

La mia gratitudine è infinita e sarei lieto di poterti ascoltare in una tua prossima conferenza.

Che il Signore ti benedica e ti conservi a lungo tra di noi.

Giuseppe Tullo

                                                               *****

RISPOSTA

 

Hai verificato di persona come stanno le cose

 

Ciao Giuseppe, grazie per le gentilezze che non fanno mai male.

Noto che ti sei reso conto in prima persona di cosa significhi caseina, acidificazione e muco.

Noto che hai verificato l’importanza del digiuno e gli effetti positivi del distacco dalla maledizione umana dei latticini. Ho scritto una serie importante di tesine sul latte, soprattutto nel 2008-2009, per cui non appaiono sul blog ma su altri siti, tipo quelli di Luigi Boschi e di Medicinanaturale.

Le giuste attenzioni per il nipotino

Il tuo messaggio è testimonianza educativa e lo pubblico ben volentieri.

Più che giuste le tue attenzioni verso il nipotino innocente.

E’ adesso che si gioca la partita più importante per la sua salute.

E’ adesso che si pongono le basi per un sistema immunitario solido e reattivo.

La preziosità e l’insostituibilità del latte materno

Prima cosa suggerisco che, anche riprendendo il lavoro, la mamma non tronchi totalmente col suo prezioso ed insostituibile latte. Più gliene dà, più a lungo riesce a dargliene, meglio è.

Se riuscisse a trovare una formula di compromesso col lavoro, che le permettesse un orario flessibile o ridotto, al fine di continuare il parziale allattamento, tanto meglio.

Vale molto di più la salute del bimbo che un anno di stipendio, sia ben chiaro.

Frutta in abbondanza e proteine vegetali minime (non oltre 10-12 grammi/giorno)

Evitare i prodotti tipo latte-formula e gli omogeneizzati che sono i maggiori imputati di quella lipo-toxicosi del sangue infatile (ingrassamento viscoso del sangue) che nessuno misura e che porta al diabete-1 insulinodipendente. L’ideale è dare la poppata mattiniera e quella serale, o almeno una delle due, integrando per il resto con latte di mandorle-noci-nocciole-pinoli, con succhi freschi di arancia, di uva, di mela, o con centrifugati di carota-sedano-ananas, seguiti da pappette varie a base di avocado, banane, fecola, farine di manioca, di carrube e di castagne. Ti allego anche alcune tesine specifiche.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo