LETTERA
SBELLICANTI USTIATE E LUCCIOLE PER LANTERNE
Ciao Valdo, ho appena letto la tesina sul “Poeta del muscolo che fa muscolo”.
Gli faccio i miei complimenti per le poesie che scrive.
Mi sa tanto che questo (d)istruttore di ginnastica confonde lucciole per lanterne.
Anche il più perfetto bifolco si sbellicherebbe leggendo le ustiate che esprime.
LO HAI TRATTATO TROPPO BENE
“Poi, se tutto dovrebbe essere naturale, di certo non sono tali i cibi derivanti dall’agricoltura”, sostiene Mr Muscolo. “Pertanto gli integratori sintetici ti vengono incontro per colmare le carenze, con nutrienti che i cibi ormai non possiedono”, è la sua conclusione.
Gli integratori che colmano le carenze dei prodotti agricoli?
Ma di quali prodotti parla il furbissimo cane?
Lo scellerato istruttore probabilmente si ciba di Enervit Protein e barrette di cereali prese dal farmacista.
Secondo me, Valdo, ci sei andato fin troppo morbido nella risposta all’amico.
Mi sarei aspettato da parte tua almeno l’illuminante teoria del “Meglio una mela fracica che una bella fiorentina biologica”.
LA MAGIA DEGLI INTEGRATORI
Ma, nello stomaco di questo manigoldo, sai quante fiorentine passano e passeranno ancora, finchè il Padre Eterno glielo permette, tramite il suo colon imbibito di integratori.
Ho letto giorni fa, su un sito internet, che gli integratori salini sono oltremodo propedeutici per avere dei reni puliti e funzionali.
Come dicono a Napoli, non è che questi integratori fanno pure “arrizzà ‘o cazz”???
UNA MADRE OSTINATA SUI CIBI SOSTANZIOSI
Valdo, dammi consiglio. Stagione in grande stile, a tratti certosina.
Ora però è tornato l’inverno con freddo e neve. Mi è capitato di ridurre la frutta, e me lo sento.
Oggi poi, a tavola, mia madre ha avuto un pesante ritorno di fiamma per il lattismo, proponendoci “gravioli con ricotta”, un piatto che nessuno ha gradito.
A me dispiace vederla trattata così, ma lei si ostina a ritenere latte-carne-uova e pesci indispensabili, specie per i ragazzi.
IL CACIO MARCETTO COI VERMI CHE MANGIANO I VERMI
Lo dimostra il frigo, con tanto di salame, di prosciutto cotto, di cacio marcetto, dove i vermi prima digeriscono il formaggio nel vaso di vetro, poi si mangiano fra di loro, e la crema risultante dopo tre mesi è venduta quasi di contrabbando, essendo stata messa fuori legge dalle autorità locali.
Incurante di questo, mia madre l’ha pagata 25 euro per 150 grammi.
Fra tanto lattume, ho preferito i peperoni fritti.
UN PASSO OLTRE LA DOTTORESSA BARONI
Seguo da molti anni la simpatica dottoressa Baroni, vegetariana di successo, nonché grande estimatrice di latte e uova.
Ma le mie conclusioni vanno ben oltre.
Cibo animale zero e cibo possibilmente crudo: questo è l’unico veganismo, veramente igienista ed apportatore di autentico benessere.
PRIMO PRANZO FRUTTARIANO E RIMEDIO SERALE AL CHINESE RESTAURANT
Due domeniche fa i miei erano fuori e ho fatto il mio primo pranzo fruttariano: 3 banane, 4 fichi secchi e alcune mandorle.
Roba da non credere. Una bontà tanto semplice ed eccezionale nel contempo.
Però poi gran fame serale, con gnocchi al vapore dai cinesi, più germogli di soia e bambù.
Ma zero carne. Questo è il punto-chiave.
Non vedo l’ora che arrivi l’estate, per spazzare via ogni rimasuglio di cotto.
MEGLIO UNO SCROPPIGNO CHE CENTO INTEGRATORI
Domani andrò dal mio fruttarolo di fiducia per una scorta di arance, anche se in genere le compro dai camioncini napoletani: 5 kg 3 euro, e qualità superiore, e soprattutto lattuga e verdure autoctone, che amo crude e non cotte.
Mia madre le raccoglie in zone selvatiche dell’alta collina teramana, e la differenza con le verzure del fruttarolo è incredibile. Sono quasi delle medicine, in senso positivo. E che sapore!
Il nome teramano di queste erbe è “Li spin” (o scroppigni o frischigoni).
Alcuni vecchi preparano anche “Lu liquor cu lu scroppign”, ma io al mio fegato ci tengo.
Alla faccia degli integratori!”
Camillo, da Teramo
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RISPOSTA
UNA DELLE VERDURE SELVATICHE PIU’ DELIZIOSE E SALUTARI
Ciao Camillo, quello che tu chiami scroppigno è una pianta preziosa diffusa su tutto il territorio nazionale, e cresce in particolare nei terreni calcarei e nei greti dei torrenti.
In Friuli lo chiamiamo litùn, oppure sclopìt, mentre in italiano si chiama selène, per il suo contenuto di selenio. E’ una pianta molto digeribile ed è pure rimineralizzante.
Si può usare sulla pizza, nella zuppa di verdure, o anche come piatto a sè.
LE PIANTE PRIMAVERILI SONO RICCHE DI SOSTANZE RIVITALIZZANTI
La selène è tra le prime erbe a spuntare in primavera, con le sue foglioline tenere e delicate.
Chiaro che in Abruzzo spunta qualche giorno prima rispetto al Friuli e alle zone prealpine.
Da metà marzo in avanti, c’è davvero di che divertirsi nel sottobosco, tra raccolte di tarassaco, valeriana, ortiche, farinuzze, selène, acetosa, punte di luppolo, piantaggine, amaranto, germogli di pungitopo, aglio ursino e tante altre erbe ancora.
RISPETTO E PAZIENZA CON LE ABITUDINI DI FAMIGLIA
Quanto a tua madre, merita ovviamente comprensione e rispetto, nonostante il formaggio coi vermi e
il frigorifero pieno di “delizie”.
Dovrai semplicemente farle capire con calma e pazienza le tue ragioni, e darle pure dimostrazioni pratiche e concrete che col veganismo tendenzialmente crudista non solo si vive, ma si vive assai meglio. E procederai per gradi, passo dopo passo, proponendo sempre delle alternative valide alle cose che intendi cambiare. Uno che segue la Baroni, e che ha gli attributi per andare oltre, non può non essere convincente e amorevolmente persuasivo nei riguardi della propria famiglia.
IL RISCHIO CHINA TOWN
Vorrei solo darti un consiglio.
La prossima volta che organizzi un pasto virtuoso, ricordati che esso non può essere inventato su due piedi in quel modo, ma serve una migliore pianificazione, con la frutta inserita di mattina e il pranzo di mezzogiorno basato sulle verdure crude, su un secondo piatto e su qualche mandorla.
Altrimenti corri il rischio di fare un abbonamento alla China Town.
I DANNI ECLATANTI DELLA VITAMINA C E DEGLI INTEGRATORI
Quanto agli integratori minerali e alle vitamine sintetiche, sono il simbolo esatto del fallimento nutrizionale umano. Uno mangia male e mangia sbagliato, oppure segue una dieta perversa e piena di carenze, e pensa magari di correggere i suoi errori marchiani mediante delle stampelle chimiche.
E’ di moda prendere alte dosi di vitamina C al fine di aumentare la resistenza e di stimolare il sistema immunitario. Ma questi ingenui seguaci di Linus Pauling ignorano il fatto che la vitamina C sintetica disturba il pH del sangue, irrita lo stomaco, aumenta la produzione di acido ossalico e di acido urico, incoraggia la formazione di calcoli renali, sovraccarica il corpo di ferro, ruba prezioso calcio organico al corpo e produce altri effetti ancora, tutti indesiderabili e dopanti, come l’assuefazione e la dipendenza.
Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)