SE MANGIASSI DI PIU’ NON STAREI BENE

Una lettrice che mi fa arrossire

 

Grazie per la tua risposta (Aspartame e melammina).

Ciò che mi hai suggerito come alimentazione ottimale va ben oltre quello che io mi permetto di assumere.

Naturalmente parlo per me, per il mio corpo, per il mio benessere. Non so se il mio stile sarebbe giusto per chiunque. Mangio molto di meno di quanto mi hai elencato. E non sono affatto scheletrica. Sono decisamente giusta.

Al mattino non ho appetito e non assumo nulla. Altre volte mangio qualche frutto fresco o un po’ di tamarindi o di datteri.

A pranzo e cena mangio insalata mista, oppure verdura cotta (sempre una sola scelta e mai due cibi diversi), mai accompagnate da pane, né bianco né integrale.

Spesso i pasti sono formati anch’essi da sola frutta, specie nelle stagioni temperate o calde.

Qualche rara volta, soprattutto quando mi trovo fuori casa, prendo una pizza senza mozzarella, o un piatto di pasta con verdure e stop. Se mangiassi di più non starei bene.

 

Piano con la frutta secca e attenti all’uvetta, alle prugne e a certi datteri

 

Prendo frutta secca tipo noci e mandorle raramente, ma quando lo faccio mangio solo quello.

Comunque non mi sento troppo attratta da questo alimento.

Quanto alla frutta essiccata, occorre stare attenti. In commercio ce n’è di tipo insidiosissimo.

Sono stata male dopo aver mangiato in discreta abbondanza uvetta passa in busta confezionata.

Conteneva certamente qualcosa di terribile, e stava scritto: uva, agente di rivestimento olio vegetale.

Chissà che olio e chissà cos’altro c’era dentro.

Sono stata male anche mangiando delle prugne cotte, forse trattate con qualche conservante micidiale.

Consiglio a tutti di stare alla larga da questi cibi finto-naturali.

Per i datteri, bisogna scegliere quelli col ramo vero di legno, mai quelli melensi e appiccicosi col rametto di plastica, che sono orribili.

 

Una campagna contro il veleno insidiosissimo dell’aspartame, proposto in sostituzione dell’altro veleno zucchero

 

Vorrei poi aprire una parentesi grossa come una casa sull’argomento aspartame, che hai voluto introdurre.

Conosco molto bene questo veleno, purtroppo.

 

 

Quand’ero ragazzina, sebbene già vegetariana (lo sono diventata a 23 anni), ero così ignorante da preferire l’aspartame allo zucchero (anch’esso comunque un veleno). Ne usavo parecchie bustine al giorno nelle frequenti tisane, nel the che allora assumevo.

Sono andata avanti usando aspartame per 30 anni. Finché nel 2000, durante una banale visita di controllo alla vista, mi fu diagnosticato un distacco di retina da operare con urgenza, pena la perdita della vista all’occhio sinistro.

Che c’entra l’aspartame?

Ho poi saputo che l’aspartame contiene metanolo, cioè il veleno responsabile di tremendi danni alla retina.

Tutti ricordano lo scandalo del metanolo nel vino, che rese cieche un sacco di persone.

Io so che è stato l’aspartame al metanolo a danneggiare la mia retina, anche se i medici si sono limitati a dire che ciò non spiegava il mio danno, visto che le cause comuni di stacco-retina sono o una forte miopia, o un trauma, o la tarda età (tutte condizioni che non mi appartenevano).

Sto personalmente facendo una campagna anti-aspartame, cercando nel mio piccolo di informare quanta più gente possibile.

Trovo cinico che l’aspartame si trovi negli yogurt destinati ai piccini, nella coca-cola light (bevuta anche dai bambini), in molti farmaci come eccipiente, e che sugli scaffali della Esselunga si trovino dei barattoli di aspartame giganteschi.

Uno, se volesse, potrebbe comprarlo e affondarci il cucchiaino, cioè una cosa da matti!

Usa pure anche questa mia ulteriore testimonianza. Tanto più essa viene letta, tante più persone ne saranno beneficiate e salvate.

Salute a te. Giorgia P.-Milano

 

Mia risposta a Giorgia. Un ottimo esempio da seguire.

 

Mi metti quasi in imbarazzo. Giro anzi la tua lettera alla attenzione di diverse lettrici interessate alla dieta, come alla Annarosa, che si sente spesso gonfia (anche se verso sera ha spesso fame).

Non sono affatto geloso. Ma tu mi stai superando.

Non sono un maestro. Ma so che se lo fossi, la cosa più bella è trovare l’allievo o meglio ancora l’allieva che ti insegna.

A parte gli scherzi e i veri complimenti che ti faccio, hai ragione quando dici che stai seguendo una dieta favolosa per te stessa.

Infatti è fantastico trovarsi bene con un sistema nutritivo che abbiamo scelto liberamente e che ci dà ottimi risultati. Continua dunque così senza indugi.

Ti ricordo comunque che siamo tutti uguali nel sistema-corpo-fruttariano, ma diversi nei dettagli, nel peso, nei gusti, nel metabolismo. Quanto ti ho elencato era in ogni caso un tipo di schema generale da adottare poi individualmente secondo le proprie esigenze. Non ti ho citato infatti dei quantitativi.

Aggiungo che, avendo ricevuto diversi messaggi di gente vegana preoccupata per eccessiva magrezza, ho inserito volutamente qual cosina in più.

 

Mio strenuo contrasto allo schema medico  Mangiare poco e di tutto, bevendo molta acqua

 

Troppa gente si fa influenzare dallo slogan medico  Mangiare poco e di tutto, e bere acqua liberamente, che sto cercando di contrastare strenuamente, essendo micidialmente diseducativo.

Dicono  Poco, perché il loro poco è proteina animale extracalorica e sballante per il nostro sistema.

 

 

 

Dicono  Di tutto  per sottolineare che ogni cibo va bene, carne e non carne, cotto e crudo. Dicono Tanta acqua, perché chi mangia in quel modo assume poca o niente acqua biologica e tanti alimenti concentrati , salati e zuccherati, senza esclusione di alcolici e nervini.

Quando io dico di mangiare tanta frutta e tanta verdura cruda, sono sempre a un livello quantitativo-calorico inferiore al  Poco della formula medica,  poiché 100 grammi di pomodoro danno 21 calorie, più 100 g di patate te ne danno 109, e 100 g di zucca te ne danno 45 (in tutto 171 calorie e sei già sazia e ben nutrita), mentre i 100 grammi di filetto dei medici ti dà 300 calorie e non sei affatto né sazia né ben nutrita, per cui devi continuare a mangiare altre cose, e ad integrare con l’acqua.

Senza contare poi la necessità di assumere abbondanti fibre e di far lavorare l’intestino in modo regolare, e non andare in giro con le gomme della bicicletta sgonfie oltremisura.

 

Una manciata di mandorle da sgusciare, o di pinoli, o di noci è d’obbligo

 

Dal momento che io non appartengo alla schiera di persone vegetariane e non vegetariane che ricorrono a pillole, e che integrano la propria dieta con vitamine sintetiche e integratori minerali, pensando di aver trovato la scorciatoia vincente, ritengo opportuno inserire questo alimento in modo obbligatorio.

E’ un discorso di vitamine del gruppo B (tutte, incluso la B12 che tutti citano a sproposito, costringendo pure me stesso a farlo), di acidi grassi polinsaturi (Omega-3 vegetali), di proteine vegetali.

Per i datteri sono al 100% d’accordo con te sulla qualità a rametto naturale.

L’uvetta secca è pure straordinaria, ma deve essere di buona qualità, priva di oli.

Come straordinari sono i cachi secchi (specialità koreana) e le patate dolci secche (specialità giapponese) che io consumo sempre quando bazzico da quelle parti.

Se uno trova frutta fresca e non seccata, meglio ancora.

 

Totale appoggio al tuo messaggio contro l’aspartame

 

Tu hai fatto il nome di Esselunga. Ricordo qualche mese fa che visitai un supermarket Carrefour e un Iper, con mezza corsi di aspartame e di prodotti all’aspartame. E’ qualcosa di sinistro e di vergognoso.

Ci sono in questo paese delle politiche per eliminare giustamente l’amianto, che è cancerogeno ma sta all’esterno del nostro corpo.

L’aspartame, che si sospetta fortemente cancerogeno e fa molti altri danni direttamente all’interno dell’organismo, viene proposto tranquillamente agli ignari consumatori.

Dovrebbero vietare persino tutti gli zuccheri , così la gente sarebbe costretta a diventare virtuosa e a mangiare finalmente il proprio carburante elettivo, che è la frutta, con più convinzione.

Ma avrebbe qualcosa da ridire l’Eridania, e forse anche il Vaticano. Un caro saluto.

 

Valdo Vaccaro

Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)

 

l’autore si assume pienamente la responsabilità di ogni contenuto

(C) MedicinaNaturale.biz – sito web del network DAPHNE LAB