SICUREZZA ED EFFICIENZA ALIMENTARE NEL LAVORO

LETTERA

PROGETTO NAZIONALE SUL RISCHIO ALIMENTAZIONE

Caro Valdo, è con grande gratitudine che ti scriviamo (e ti leggiamo). Le tue tesine, ormai parte della nostra quotidianità, sono come il giornale radio dei nostri nonni. Qualcosa di imperdibile, che si ascolta sempre volentieri.

Come centro regionale di AIESiL – associazione datoriale italiana di esperti in materia di sicurezza – stiamo lavorando a un progetto chiamato “Rischio Alimentazione”, col fine di promuovere una sana alimentazione anche nel mondo del lavoro.

SEMINARI, FIERE E RICERCA SPONSORIZZAZIONI VIRTUOSE

Si tratta di 5 seminari che verranno svolti in due importanti contesti fieristici e in tre località da scegliere sul territorio nazionale.

A questo proposito siamo a chiederti due cose:

1)  Conosci qualche azienda interessante (es. distributori automatici di spremuta d’arancia, aziende agricole produttrici, ecc) che potrebbe affiancarci in qualità di partner o sponsor dell’iniziativa?

Siamo alla ricerca di aziende virtuose che siano motivate alla sponsorizzazione dei seminari in cambio della divulgazione del loro marchio e del loro materiale divulgativo, sia in fiera che presso le aziende curate dai nostri consulenti.

Qualora l’azienda-partner volesse intervenire in qualità di relatrice, potrebbe farlo.

2) In parallelo, stiamo scrivendo un saggio sul rischio alimentazione, e ci terremmo molto a un tuo contributo. Nello specifico, abbiamo pensato alla premessa, all’introduzione di un capitolo ed anche a un’intervista da concordare nelle modalità e nei tempi possibili, compatibilmente con i tuoi impegni.

Ti allego una presentazione del progetto e, se mi dici quando chiamarti, ci sentiamo per un approfondimento. Un caro saluto.

Dr Carlo Giolo – CRA, Centro Regionale AIESiL Veneto, cell. 329-4056558, 0425-1830028

Dr Eleonora Buratti – Coordinatrice Nazionale AIESiL, cell. 347-2570577. veneto@aiesil.it 

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RISPOSTA

 

UN LAVORO PIONIERISTICO CHE MERITA DI ESSERE SOSTENUTO

 

Ciao Eleonora e Carlo,

Grazie intanto per avermi contattato e per i graditi apprezzamenti.

Non ho contatti personali. Ma pubblicherò il vostro messaggio sul blog e qualche azienda virtuosa penserà sicuramente a contattarvi in modo diretto.

L’iniziativa che state avviando mi pare di notevole importanza.

Era ora che qualcuno si muovesse a livello nazionale sul campo del cibo naturale e sano sul posto di lavoro. Qualcosa si sta già facendo, anche se in modo timido e sperimentale, nel campo delle scuole.

Ma nelle fabbriche, negli uffici, nei cantieri, nelle comunità operative che sostengono l’economia del paese, mi risulta che siate dei veri pionieri.

LA GENTE DEVE CHIEDERE CAROTE E NON BISTECCHE

Ci siamo sentiti al telefono. Una delle vostre battute è che tra le aziende virtuose non vi attenderete certamente la Cremonini, un gruppo che dà comunque lavoro a 11 mila ed oltre dipendenti.

Purtroppo siamo costretti a convivere con questo tipo di realtà.

I McDonald’s richiedono carne e Cremonini li soddisfa, avendo gli animali per la corda e a portata di coltello, più che di mano. Oserei dire che la colpa non è del cavalier Luigi Cremonini, e nemmeno del fast food americano, ma dei consumatori italiani ed europei che alimentano questo tipo di allucinante, sconvolgente e rivoltante mercato.

Cremonini, pur non brillando per innocenza, non è altro che un abile imprenditore. Se la gente gli chiederà carote e non bistecche, farà piovere ottime carote al giusto prezzo su ogni mercato.

Sembrerà paradossale, ma è accertato che tra i dipendenti della Cremonini non sono affatto rari i vegani.

ISTRUZIONE VERSO IL CIBO VIVO E RIVITALIZZANTE

Occorre istruire al più presto la gente al cibo vivo e rivitalizzante, ricordandole che la fame non va stroncata e nemmeno trascurata, ma coadiuvata, accontentata, e placata mediante un’alimentazione leggera e responsabile, appagante e deliziosa, ma soprattutto priva di perversi effetti collaterali chiamati diabete, dialisi renale, rettocolite, cardiopatia e cancro.

PICCOLI ACCORGIMENTI PER UNA DIETA SANA, RESPONSABILE ED ECO-COMPATIBILE

Non serviranno rivoluzioni strabilianti.

Basterà far sì che non manchino nelle mense degli spremiagrumi, delle centrifughe per le carote, i sedani e le mele (se non gli ananas), e che non manchino le dotazioni giornaliere di 2 banane e 2 kiwi (nel presente momento invernale), nonché di 2 deliziosi panini vegani, carichi di insalata, di noci, di crema di olive, di carciofi, e saremo a metà dell’opera.

Basterà poi che a ogni lavoratore sia fornito a pranzo di un abbondante piatto di insata cruda di esordio, seguita da un secondo di sua scelta tra patate e legumi, pizza leggera, pasta integrale, o la bistecca per gli inguaribili, e avremo fatto un ulteriore passo in avanti.

La gente starà più bene, lavorerà più serena, ne guadagneranno le foreste e migliorerà nel contempo sia il clima che l’insostenibile rapporto attuale tra l’umanità e gli animali, tra i satrapi e i massacrati.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)