LETTERA
LO SCETTICISMO E GLI SGUARDI DI COMPASSIONE
Egregio Valdo, Ho 53 anni e La seguo con entusiasmo da diversi mesi e da poco ho iniziato la lettura del libro “Alimentazione Naturale”. Qualche volta cerco di consigliare a mia figlia e ai miei amici di mettere in discussione il loro regime alimentare basato su carne, pesce, formaggi e compagnia bella. Naturalmente mi guardano con scetticismo e rispondono con sorrisi ironici.
LE SEGNALO UN BUON ARTICOLO DI CARLO MARTINI SULLA NUTRIZIONE VEGAN
Comunque mi permetto di indicarLe un articolo interessante a questo link:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9427
RingraziandoLa per il suo lavoro invio i più sinceri saluti.
Sandro
*****
RISPOSTA
GRAZIE PER L’IMPEGNO E PER L’ALLEGATO
Ciao Sandro, grazie per l’entusiasmo ed anche per il tuo impegno promozionale nei riguardi delle nostre universali verità.
Ho letto l’articolo di Martini, pubblicato sul blog “Come Don Chisciotte”.
L’articolo sarebbe buono, onesto e trasparente, nel senso che riporta semplicemente i dati di due ricerche biomediche condotte in Gran Bretagna (Epic-Oxford) e in Stati Uniti-Canada (Adventist Health Study 2).
INFIMO LIVELLO CULTURALE DELL’UNIVERSITA’ DI OXFORD SULLA NUTRIZIONE
Entrambi gli studi, avviati di recente e ancora in corso di svolgimento, sono focalizzati sulle differenze tra onnivori e vegetariani, con specifica attenzione al dualismo vegetariano-vegano. Differenze misurate sulla base delle patologie basilari (cancro e cardiopatie) registrate nei tre gruppi campione analizzati.
Perché ho detto sarebbe? Perché contiene purtroppo, e la colpa non è forse di Martini ma del materiale che ha esaminato, elementi disturbanti e demenziali che evidenziano quanto scandalosamente infimo sia il livello culturale dell’Università di Oxford in tema di nutrizione, dove, arrivati nell’anno 2011, non si sanno ancora distinguere i minerali organicati dai minerali duri delle acque, invocati dagli analfabeti inglesi a rinforzo delle ossa dei vegani.
E dove, sulla B12, non si sa fare meglio che obbedire ai dettami della Pfizer, della FDA e di Big Pharma, dando credito ai range ufficiali, manipolati dalla FDA stessa, e ignorando del tutto gli imbrogli imbastiti intorno a questa incredibilmente inutile, dannosa, corrompente e instupidente vitamina.
I VEGAN RISULTANO SEMPRE, COMUNQUE E DOVUNQUE I PIU’ SANI, ANCHE IN GRAN BRETAGNA
Nell’esperimento inglese i partecipanti complessivi erano 65000, con 24987 vegetariani e 2162 vegan.
A confronto con onnivori, pescetariani e latte-ovo-vegetariani, il gruppo vegan è risultato quello di gran lunga più sano, con più bassi livelli di sovrappeso ed obesità (studio Spencer 2002), con più bassi livelli di costipazione (studio Sanjoaquin 2004), con più bassi livelli di ipertensione (studio Appleby 2011), con più bassi livelli di diverticolite (studio Crowe 2011).
NULLA DI NUOVO. A CAMBRIDGE SI ERA GIA’ DIMOSTRATO NEL 2000 CHE COL FIVE-PER-DAY SI AZZERAVANO CANCRI E CARDIOPATIE.
Per le malattie cardiovascolari, pur non avendo completato il test, per insufficiente numero di vegani a campione, i vegetariani hanno rivelato una ridotta mortalità per malattie ischemiche con i vegani sulle posizioni più consistenti e significative (studi Key 1999 e 2009, e studi Chang-Claude 2005), al punto che i ricercatori del progetto non hanno esitato a definire questi studi “di grande importanza per la salute pubblica”.
Per il cancro, i vegan hanno presentato minori rischi per i tumori allo stomaco e ai tessuti linfatici, tipo mieloma multiplo e linfoma non-Hodgkin (studio Key 2009), nonché per i tumori alla prostata e alla mammella (studi Allen 2000 e 2002).
Tutte cose del resto che erano state dimostrate in modo marcato e clamoroso nell’esperimento di Cambridge (2000), sul quale ci fu un blocco e un insabbiamento da parte di Scotland Yard e del governo britannico.
LE SOLITE IDIOZIE SULLA B12
Immancabili, come al solito, le solite idiozie B12, che stonano e fanno decadere l’articolo a livello di carta straccia, in termini di integrità scientifica e di originalità. Balordaggini classificate come “Gli errori di alcuni vegan”.
“Per via di una perdita delle capacità di assorbimento in numerosi anziani, l’Institute of Medicine (controllato oggi più che mai dai produttori di integratori, di B12 e di Omega-3) consiglia a tutte le persone oltre i 50 anni di assumere la maggior parte della propria vitamina B12 con supplementi o con cibi fortificati”.
“Poiché la vitamina B12 è un prodotto della sintesi batterica che le odierne pratiche igienistiche eliminano dalle acque e dai cibi vegetali, per i vegan la questione non dipende dall’età e l’integrazione risulta necessaria in ogni caso”, conclude il demenziale messaggio pseudo-salutistico.
SUGLI INTEGRATORI MINERALI L’ATENEO DIO OXFORD TOCCA IL FONDO
Stessa cosa sul calcio, dove si raggiunge l’acme dell’ignoranza e dell’arretratezza culturale, dove se ne sparano di tutti i colori, spingendo persino i vegani a bere acque minerali calciche, il modo migliore per calcificare il sistema di materia calcarea, per formare calcoli e diventare rigidi, ingessati e fragili come delle statue da presepe. E parliamo non dell’Università di Pontelagoscuro o di Basagliapenta, ma della Scuola di Sua Maestà Britannica, del quotatissimo Ateneo di Oxford!
IL VIRUS PIU’ IMBECILLE DEL MONDO SI CHIAMA B12
Al che, mi viene in testa il messaggio di ieri da parte dell’amico Marco che, a proposito di B12 e di due articoli in inglese sulla medesima, inviatigli da un amico e definiti da esso scientifici, mi chiedeva a quali fonti rivolgersi per conoscere i livelli normali e i livelli patologici di cobalamina.
Dopo aver letto il contenuto, ho scritto a Marco che tali articoli, poco importa le referenze degli autori, poco importa se docenti o non docenti, erano senza offesa alcuna, articoli di deficienti per deficienti. Non dunque studi scientifici ma lavoro mediocre e scriteriato, di ragionieri incompetenti, di ricercatori privi di autonomia e di iniziativa, acriticamente obbedienti ai dati orchestrati dalla Federal Drug Administration.
LE UNIVERSITA’ SONO SENZA NERBO, SENZA VERITA’, SENZA VALORI E SENZA PALLE
Marco insisteva sul dove trovare conferme scientifiche di quanto affermavo. Cosa dovevo rispondergli? Non esistono. Le università sono da tempo ormai senza verità e senza palle. Dalla prima all’ultima. Lo hanno dimostrato sull’Aids e lo dimostrano giornalmente sulla B12.
Ho dovuto sentirmi dare del matto per troppi anni, quando sostenevo che le proteine animali sono un veleno acidificante, estremamente mal-tollerato dal corpo umano, per sopportare ulteriori accuse di demenza su questo vergognoso imbroglio della B12.
Oggi, le manipolazioni della FDA sono venute alla luce in modo clamoroso, ma nessuno ne parla. Ed è questo che mi manda fuori dai gangheri.
QUALCUINO HA LA LICENZA DI MENTIRE AL MONDO E DI NON ESSERE GIUDICATO. QUESTO E’ GRAVISSIMO.
Se un ente geografico avesse insegnato che l’Honduras si trova in Asia e Hongkong in America, o se un ente micologico avesse sparso l’idea che l’Amanita Phalloides è un fungo mangereccio, tutti ne parlerebbero.
La FDA ha fatto molto di peggio. E’ riuscita a far credere per 40 anni ai Governi, alle Università, ai Ministeri della Sanità, agli ospedali, agli ambulatori, alle televisioni e al mondo intero che l’uomo ha assoluto bisogno di 200-300 grammi al giorno di proteine e per giunta di proteine animali chiamate nobili e di aminoacidi chiamati essenziali, quando quei 200-300 grammi erano in realtà solo il miglior lasciapassare per i reparti terminali di oncologia e per i cimiteri del pianeta, colmi di gente morta male ed anzitempo a causa di questi nazi-criminali tuttora in auge e tuttora al potere.
LA FDA MANIPOLA I VALORI A SUO PIACIMENTO SENZA DARE ALCUNA REFERENZA
Ebbene, la FDA ha manipolato non solo quei dati, ma anche quelli dei folati, staccandoli dalla B12 anzichè collegarli strettamente alla medesima, ha manipolato i dati della vitamina C, sottovalutandoli in modo imbarazzante, e ha manipolato i dati della B12, raddoppiandone il minimo che era stato fissato da anni, dalla WHO (World Health Organization) a 80 ng/mL e che dagli anni 70 sono stati abusivamente spostati a 157 ng/mL, mandando in virtuale carenza B12 praticamente tutti i vegani. Vegani che stanno bene proprio intorno al valore 100, che è indice di sangue fluido, di alta energia e di splendide condizioni di forma psico-fisica.
E continuano a chiedermi referenze a supporto delle mie affermazioni.
Se dico che la migliore referenza sono io, dato che non sono sovvenzionato da nessuno e in forza del fatto che ho scritto 20 e più tesine su questo banalissimo argomento B12, nessuno mi presta ascolto.
LA MIGLIORE REFERENZA STA NELLA NATURA E NELLA LOGICA
E allora dico che la migliore referenza sta in Madre Natura la quale potrà avere tutti i difetti del mondo, fuorché quello di creare leggi e principi universali, di costituire 30 mila diversi tipi di vitamine, e di dimenticarsi nel contempo di mettere una adeguata quota di B12 negli alimenti destinati all’uomo. La referenza migliore non va dunque cercata nella carta umana, che si lascia scrivere, sia essa rivista porno o tomo universitario, e che è appendibile al chiodo dei servizi igienici, ma nella logica delle cose.
E la logica dice che, se non c’è B12 nelle foglie e nei frutti, significa semplicemente che non ci deve essere, ovvero che è giusto che non ci sia, perché primo non ne abbiamo bisogno, secondo ce la fabbrichiamo da soli, terzo viene vicariata dalla B9, ovvero dai folati che il corpo si incarica di assorbire con maggiore intensità allorquando scarseggia la B12.
Un problema totalmente inventato, su cui discutere troppo è immorale, perché il tempo è danaro.
IN AMERICA E CANADA LA MUSICA NON CAMBIA
Torniamo però al documento in questione, alla parte seria intendo, quella relativa allo Studio N. 2, condotto in USA e Canada tra gli Avventisti del Settimo Giorno.
Su 96000 partecipanti complessivi, 26800 erano i vegetariani e 7680 i vegan.
Anche qui i risultati parlano inequivocabilmente a favore del veganismo. I vegetariani sono a minor rischio di sindrome metabolica, rispetto agli onnivori (studio Rizzo 2011), ed hanno una migliore salute psicologica (studio Beezhold 2010). I vegan comparati, con onnivori, pescivori e vegetariani, rivelano minor rischio su sovrappeso ed obesità (studio Tonstad 2009), su ipertensione (studio Fraser 2009), e su diabete mellito di tipo 2 (studio Tonstad 2011).
L’AMERICA E’ ARRIVATA DA TEMPO AL DUNQUE
Niente di nuovo sotto il sole. Già prima di questi esperimenti, oggi surclassati dal “The China Study” del dr Colin Campbell, l’American Dietetic Association dichiarava che le diete vegane sono salutari da un punto di vista nutrizionale, in quanto apportano concreti benefici anche nella prevenzione di diverse patologie (studio Craig 2009). Analogamente, il Center for Nutrition Policy and Promotion riconosce come i modelli alimentari vegani portino a ridotto rischio di malattie cardiovascolari e un tasso di mortalità ridotto ai minimi termini possibili (CNPP 2010), e questo vale ovviamente sia per gli infanti che per gli adulti.
IL BEL PAESE DEI FALSI PROFETI
Qui in Italia? Di falsi profeti ne abbiamo in esuberanza.
In Italia ci sono Gerry Scotti e Paolo Bonolis che, sfruttando la loro bravura, la loro indubbia simpatia e la loro notorietà, promuovono malauguratamente caffè e grana padano a raffica.
In Italia ci sono i bar rossi della Cremonini, in tutte le maggiori stazioni ferroviarie, ridondanti di panini carichi di morte.
In Italia ci sono le rubriche dai lunghi e lugubri coltelli, tipo Gusto e Cotto e Mangiato, che insegnano a mettere il sangue persino nel succo d’arancia.
In Italia c’è l’INRAN, che fa pensare a Tehran, mentre significa invece Istituto Nazionale di Ricerca per gli alimenti e la Nutrizione, e che dovrebbe rappresentare l’idea generale del paese.
INRAN COME CANNELLA
Ebbene, l’INRAN arriva invece a scrivere, con inchiostro a sangue e col piglio del più rozzo macellaio, che “Una dieta vegetariana si può scegliere perché piace di più, oppure per motivi religiosi, morali, ambientali, ma non certo per la salute, anche perché nessuna dieta vegetariana ha mai dimostrato fino a oggi di proteggerci davvero dalle malattie, più di quanto non faccia una dieta onnivora equilibrata”.
Linguaggio-fotocopia di quello che usava il professor Carlo Cannella, vittima imprevista della sua stessa ideologia macellaia.
ENTI FARNETICANTI SPECIALIZZATI NEL DIFFONDERE NOTIZIE FALSE E TENDENZIOSE
Questi farneticanti enti statali, falsi e corrotti fino all’ultima unghia, diretti da papaveri che ricevono stipendi alti ed ingiustificati, nonché scandalose pensioni, assoldati per diffondere notizie false e tendenziose, meriterebbero di essere chiusi all’istante per immoralità manifesta.
Sono vegetariano da una vita e vegano da 30. Mai preso un farmaco o un integratore. Mai saputo cosa sia la parola malattia, mal di testa, mal di stomaco, mal di questo o mal di quello. Di quali dimostrazioni avete bisogno? Come me ce ne sono a bizzeffe. Paul McCartney sta facendo una tournée in Italia, e a 69 anni ha ancora un fisico eccezionale. Il professor Umberto Veronesi, anche se vegetariano soltanto, sta andando verso i 90 anni in ottime condizioni fisiche.
Nessuno però meglio del giardiniere vegano alla corte d’Inghilterra Thomas Parr, assassinato da re Carlo I° d’Inghilterra a suon di bistecche, e morto a 152 anni, dopo diverse denunce di molestie sessuali quando era intorno ai 130, ha dimostrato documenti alla mano, un migliore indice di longevità.
Valdo Vaccaro