SPACCHIAMO QUESTA ODIOSA CORTINA DI BUGIE

LETTERA

 

RICHIESTE IGIENISTICHE IN ASCESA

 

Ciao Valdone! Ricevo richieste sull’igienismo a go go! E’ una meraviglia. Le tue tesine le faccio girare come delle perle magiche! E’ incredibile, ogni volta che mi chiedono qualcosa, come io riesca a dire con cura quello che ho dentro di me, poggiando su basi marmoree.

Il tuo linguaggio poi mi è entrato dentro. A volte rileggo le risposte e mi chiedo se le ho scritte io.

Poi mi dico, sì, è opera tua, ma mi è entrata dentro, ed è diventata una seconda pelle.

Mi sa che metto Vaccaro di cognome. Podda è insignificante. Ah, ah!

L’INVITO A SCENDERE DAL PERO

Ieri ho avuto un’accesa discussione con una mia collega.

Mi diceva che dico solo cazzate e mi invitava a scendere dal pero. Si parlava di tumore.

L’igienismo naturale che parla di cazzate? Mai parlato a livello personale.

DEMOLIAMO L‘IPOCRISIA E LA DISINFORMAZIONE CHE CI CIRCONDA

Ci siamo misurati tra la mia igiene e la sua non-igiene. Si è incazzata troppo.

Poi, a forza di prove inoppugnabili ha dovuto arrendersi e darmi ragione. Che altro doveva fare?

Grazie amico mio, continua così. “Arroga tottu!” Che in sardo significa “Spacca tutto”.

Spacca cioè sempre più questa odiosa cortina di bugie. La salute più autentica con te rimanga sempre!

Ignazio Podda da Cagliari

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RISPOSTA

C’E’ DAVVERO CHI SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI E POI SI INCAZZA

Ciao Ignazio, sei troppo simpatico.

Hai perfettamente ragione nel dire che la controparte perde spesso le staffe e si incazza.

Quando portiamo fatti, argomenti, prove lampanti, statistiche, ragionamenti ponderati e sensati.

Quando insomma non ci sono lati deboli e scricchiolanti e non ci sono margini per controbattere, la controparte va alla ricerca di scuse e di appigli, si arrampica sugli specchi e scivola.

Sa di avere torto, e per giunta si incazza.

CUI PRODEST?

I sabotatori appartengono alle truppe periferiche e provinciali d’assalto.

Sembrano clonati e fabbricati in fotocopia.

Sono avvezzi alle leggi dello spot pubblicitario, dove la bugia ripetuta 100 volte vale il triplo della verità citata distrattamente tra le righe.

Sono allenati nell’arte della denigrazione e dello sputtanamento gratuito.

I romani, di fronte a un’azione nemica poco chiara, si ponevano sempre la domanda “Cui prodest?”

(A chi serve? A chi leccano i piedi?) E con questo sistema si avvicinavano alla verità e risolvevano l’arcano.

SERVI E COLONI DELLE MULTINAZIONALI

I sabotatori dell’igienismo, che lo facciano per ignoranza dei fatti oppure per corruzione salariale, fanno il gioco delle multinazionali. Il gioco di Rockefeller e dei suoi vassalli, dei suoi valvassini e dei suoi valvassori, dei suoi servi e dei suoi coloni.

Poco importa se mandano messaggi anonimi e carichi di acido muriatico.

Poco importa se non si firmano, o lo fanno con nomiglioli di comodo, o se vanno a pescare tra le mie vecchie tesine, piazzando nei commenti le loro valutazioni ingiuriose che non ho nemmeno tempo di leggere e di replicare, se non fosse che per qualcuno che me le segnala.

L’ARRINGA DI ALESSANDRO PAESANO

Come nel caso della mia tesina “L’avvelenamento e il doping da carne”, che pare aver mandato fuori giri un certo Alessandro Paesano.

E’ censurabile che lei dica che le donne che fanno poco sesso diventino zitelle o scelgano attività monacali, perché è puro sessismo. Siamo nel 2000 e non nell’Ottocento!

E’ risibile che l’ingestione di carni causi femminilizzazione negli uomini, visto che tutti gli atleti per metter su massa corporea maschia e virile mangiano carne!

E’ risibile che la carne causi aggressività. Hitler era vegetariano, eppure amava la violenza!

E’ discutibile tutto il suo discorso, perché lei non fornisce una fonte!

Bisogna credere solo a lei e me lo ribadisce pure nella sua risposta!

Atteggiamento non scientifico ed anche antidemocratico!

Io le chiedo testi su cui documentarmi e lei mi dice che devo fidarmi!

Complimenti per la sua onestà intellettuale.

LA CRITICA VALE ED E’ APPREZZATA, QUANDO E’ LEALE E COSTRUTTIVA

Come vedi, caro Ignazio, arrivano i complimenti e arrivano pure gli insulti.

Gli insulti consistono anche nel prendere una singola frase da un certo contesto, rigirarla e rivoltarla a proprio piacimento.

Ti figuri se ho tempo di rispondere ai commenti che mi arrivano su un blog di oltre 1000 articoli.

Se Paesano avesse davvero voluto chiarire i suoi punti di vista, mi avrebbe inviato direttamente una mail e io gli avrei anche risposto meglio di quando si fa una semplice battuta interlocutoria.

Ha piazzato invece le sue stilettate nello spazio riservato ai commenti, al solo fine di disgregare una tesina importante che è stata e rimane una perla, e che nel suo piccolo ha fatto il giro del mondo.

E dovrei pure andare a lezione di onestà intellettuale presso di lui.

SESSISMO E SUBLIMAZIONE

Questo elemento mi dipinge come uno che induce le donne a fare tanto sesso.

Con qualcuno lo dovranno pur fare, mi chiedo. Il più delle volte sarà con degli uomini, immagino.

E allora, caro Paesano, non dire cavolate. Se davvero induco a fare sesso (e non mi risulta di aver lanciato messaggi chiari o nascosti di questo tipo), ciò vale equamente per tutti. 

Non mi risulta di essere sessista, e nemmeno ottocentesco. Sono per la libertà massima dell’individuo. Ognuno faccia quello che gli pare, a condizione di non fare del male, di non ledere la libertà o l’innocenza altrui.

Porto il massimo rispetto nei riguardi di chi sublima ed incanala l’eros nelle direzioni che più gli fanno comodo, sia essa la spiritualità, la carriera, la scienza, l’arte, lo sport, o altre cose ancora.

Basta che non diventi acido, represso, sadico, pericoloso, stupratore e pedofilo!

GLI EFFEMINATI MANGIATORI DI CADAVERINA

La femminilizzazione dei maschi è un dato di fatto. Un dato statistico e riscontrabile coi propri occhi.

La carne acidifica, rompe gli equilibri naturali e rende più yin, più acidi in termini macrobiotici.

Ad ogni pasto carneo bisognerebbe fare come i leoni. Dormite lunghissime e poi via a caccia di nuovo, sfiancandosi nella rincorsa a gazzelle e antilopi. Ad ogni pasto carneo bisognerebbe poi yanghizzarsi, mandar fuori l’acidità e le acque cattive, mandar fuori gli acidi urici. Come fa un calciatore durante un buon allenamento o una intensa partita, dove perde dai 2 ai 4 kg di acque cattive e si yanghizza, riacquistando equilibrio, rilassamento e mascolinità. Ma non siamo leoni, non facciamo la partita dopo ogni pasto, e non abbiamo l’enzima uricasi che le belve hanno, per disintegrare e smaltire gli acidi urici.

L’AGGRESSIVITA’ INDOTTA DALLA CARNE E’ TROPPO NOTA PER DOVERNE DISCUTERE

Che la carne causi aggressività è dimostrato da mille segnali, primo fra tutti l’accelerazione cardiaca, la tachicardia, gli sbalzi neurovegetativi e ghiandolari, l’ingrossamento del fegato, la fase eccitativa collegata alla leucocitosi (viso che si scalda e si arrossa) e l’immancabile fase depressiva.

Quanto ad Adolf Hitler, non era affatto vegano. Si riforniva regolarmente di salsicce di maiale presso il suo macellaio di fiducia in centro a Monaco di Baviera.

Trovo comunque banale citare un nome di comodo per dimostrare quello che ci conviene.

Mio padre Walter, e i miei nonni Marchin e Frane (Francesco) non erano grandi mangiatori di carne, ma non erano nemmeno vegetariani. E ti garantisco che erano persone pacifiche, scherzose e bonarie.

Questo non toglie che, evitando del tutto la carne, l’organismo umano ne guadagni ulteriormente in termini di salute fisica, mentale e spirituale, oltre che sul piano dell’armonia naturale ed ambientalistica.

ANCORA L’IDIOZIA DELLA CARNE CHE FA CARNE E DEL MUSCOLO CHE FA MUSCOLO

Per quanto concerne il concetto della carne che fa carne, del muscolo che fa muscolo, del latte che fa latte, dell’urina che fa urina, della proteina che fa proteina, siamo a livello di demenza manifesta.

Chiunque la pensi in quel modo, è invitato a sfogliare la lista completa dei campioni del mondo di triathlon e di decathlon, di lotta libera, di kung fu, di corsa, di salto, di sollevamento, di body building, e si accorgerà  non senza sorpresa che la maggior parte di essi è vegetariana e vegana.

Come lo erano i primi atleti e i primi maratoneti di Olympia. Come lo sono i maggiori conquistatori di vette himalayane e di record di immersione (Enzo Maiorca). Come lo sono i maggiori tennisti, stile Martina Navratilova, capace di schiantare a 50 anni tutte le più quotate avversarie ventenni.

CHI CERCA FONTI E SPONDE IDEOLOGICHE, RESTERA’ PER SEMPRE ASSETATO E DISORIENTATO

Quanto al fornire la fonte ad ogni piè spinto, la cosa mi fa davvero ridere.

Uno, per essere credibile, dovrebbe intercalare in continuazione dei riferimenti e dei rimandi.

Se do dell’imbecille a una persona, cosa che mi guardo bene dal fare, salvo che non mi faccia girare davvero le castagnole, mi prendo tutte le responsabilità. Questa è garanzia.

Mica starò a dire “sei un imbecille” perché me l’ha detto Tizio, Caio o Sempronio?

Te lo dico io e ti accontenti. Prendere o lasciare! Che c’entra la democrazia e la scienza?

NON CERCATE LA VERITA’ NELLE SACRE SCRITTURE

Sta a ognuno di noi capire e valutare se una frase, un concetto, un’idea sono degni di considerazione, se chi ci parla o ci scrive è meritevole o meno di fiducia. Se manca in noi questa capacità di discernere e valutare, non c’è fonte e non c’è referenza che tenga.

“Non cercate le leggi nelle vostre Sacre Scritture. Perché la legge è vita, mentre le Scritture sono morte. La legge la trovate nell’erba, tra gli alberi, nel fiume, nelle montagne, tra gli uccelli che volano nel cielo, tra i pesci che nuotano nel mare, ma cercatela soprattutto in voi stessi.

E’ lì che troverete la legge e la verità”. Questo sta scritto nel Vangelo Esseno della medicina naturale, secondo il manoscritto aramaico del III° secolo, conservato negli Archivi Vaticani.

NON MI SERVONO STAMPELLE PER DISTINGUERE IL FALSO DAL VERO

Lo fai leggere al Paesano? Obietterà che manca la fonte.

Che può essere stato scritto da chiunque. Che nessuno ci garantisce rappresenti la voce di Gesù.

Che Gesù forse non è mai esistito. E che se c’era davvero, non era necessariamente il figlio di Dio.

A livello personale, rispetto tutti, ma non sono Cristiano.

Condivido in pieno le obiezioni di Bertrand Russell sul Cristianesimo.

Eppure non mi servono fonti per capire che tale scritto, indipendentemente da dove arriva, proviene da un’anima e da un’intelligenza superiore. E questo mi basta. Cristo o non Cristo.

LE FONTI DI BRUNO E DI PARACELSO

Fai leggere al Paesano “Credere che siamo solo mossi e toccati dagli aspetti visibili delle cose è stupidità manifesta”, e sarebbe capace di chiedere a Giordano Bruno da chi lo ha appreso, da quale fonte!

Questo è lo stesso ragionamento fatto dai beceri e stolti macellai dell’Inquisizione Cattolica, quando il 25 dicembre 1599 pretendevano che il grande pensatore napoletano si pentisse, quando non aveva nulla di cui doversi pentire, e quando non aveva fonti esterne su cui potersi giustificare, per cui lo condannarono al supplizio del rogo, avvenuto il 17 febbraio 1600 a Campo de’Fiori in Roma.

La migliore citazione di fonti a uso e consumo del Paesano, gliela darebbe certamente il grande Paracelso: “Le cose più importanti le ho imparate non dai baroni universitari, ma da zingari, vagabondi, puttane, barbieri e boia!”

LE REFERENZE DELL’IGIENE NATURALE SONO COSTANTEMENTE FORMIDABILI

Noi non siamo Gesù e non siamo Giordano Bruno, questo è poco ma sicuro.

Le referenze che noi igienisti portiamo e impersoniamo sono comunque formidabili in linea generale.

Trattasi di referenze basate non su pareri corrotti, parziali e individuali di questo o di quello, ma di leggi naturali e di principi universali. Leggi provate e sottoposte al vaglio del tempo, dell’esperienza, del buon senso.

APPOGGI CHE NON SIGNIFICANO NIENTE

Ti pare forse che, mettere sotto ogni tuo scritto una manciata di riferimenti, faccia acquisire al medesimo più valore scientifico? Sono frottole. La montagna di bugie sull’Aids, sulle pandemie, sul diabete, e sul 90% della materia medica, stampigliate su tomi liceali e universitari carichi di fonti, hanno forse maggiore valore di uno scritto netto e pulito che va al dunque senza tanti fronzoli e senza tante stampelle ideologiche provenienti da terzi autori. E chi garantisce sui garanti? Chi mi dice poi che tali fonti di appoggio siano affidabili?

CONTA SOPRATTUTTO L’AMBIENTE CULTURALE DA CUI PROVENIAMO, LE SCELTE IDEOLOGICHE CHE FACCIAMO TUTTI I GIORNI

Insomma, caro Ignazio, occorre davvero spaccare le incrostazioni che ci circondano. Occorre fare pure gli spazzacamini, se vogliamo che la fumosità se ne vada fuori e non ci intasi tutti ad ogni nuovo respiro.

La tua collega ti ha invitato a scendere dal pero.

Il Paesano mi ha invitato a scendere dall’albero ottocentesco e ad immergermi nella sua realtà aggiornata del 2000.

Non ha ancora capito che nessuna referenza al mondo vale un’unghia dei grandi Maestri che ci assistono.

Non ha ancora capito che noi veniamo dalla scuola di Pitagora, di Socrate, di Dante, di Leonardo e di Giordano Bruno, non certo dai maxi-macelli della McDonald’s, e nemmeno dal cesso petrolifero e farmacologico dei Rockefeller.

Valdo Vaccaro