SPIEGAMI IL PERCHE’ DEL PNEUMOTORACE
Una valanga si sta lentamente muovendo
Ciao Valdo. Grazie a te la valanga si è messa in movimento.
Dalla mia sede olandese sto inviando diverse mail a raggiera in diversi punti del globo con allegate le tue ultime tesine, sempre nella convinzione che altra gente apra di più gli occhi.
Ti ringrazio per le risposte e per il titolo spiritoso sullo pseudomonas.
Vado avanti col mio tumore al polmone, e seguo da 4 mesi i tuoi precisi consigli in fatto di cibo, anche se non sempre riesco a centrare in pieno i piani che mi ero disegnato il giorno prima.
Da cosa deriva il pneumotorace? Come stai a lingua inglese?
Vorrei chiederti un’altra cosa ancora.
Da cosa deriva il pneumotorace?
Può essere secondo te connesso a un certo stile di vita e di nutrizione?
Vorrei infine chiederti se scrivi bene l’inglese, perché è peccato che fuori d’Italia nessuno possa sentire la tua voce.
Ti saluto e ti ringrazio.
Pietro da Utrecht-Olanda
Nessun problema per traduzioni e per eventuali conferenze
L’inglese è la mia seconda lingua e sono dunque in grado di tradurre direttamente ogni mio scritto, o anche di condurre delle conferenze.
Non esistono problemi dunque in questo senso.
Anche il mio testo Alimentazione Naturale è stato da me interamente tradotto col titolo di The Iron, the Enzyme, the Soul, e ho degli amici a Hongkong che stanno tentando con notevole lentezza di tradurlo in cinese.
Le traduzioni automatiche di Google lasciano alquanto a desiderare
Lo scorso anno uscivo sempre in bilingue italiano-inglese con le mie tesine.
Al momento non ce la faccio per semplici motivi di tempo.
Sto in effetti scrivendo tanto e traducendo poco o niente.
Gli articoli pubblicati dai vari blog su Internet vengono tradotti direttamente ed in modo automatico in tutte le lingue da Google, ma le traduzioni sono ovviamente di basso livello, tanto più che io faccio largo uso di neologismi e di parole composte che risultano intraducibili.
Qualcosa si sta muovendo sul fronte esterno
Se vai sul mio web-site di Hongkong www.drvaldovaccaro.hk.com, trovi diversi miei articoli in inglese, tutti però scritti nella parte iniziale del 2008.
C’è gente che mi legge comunque in Australia, a Singapore, in Malaysia e Indonesia, a Hongkong e Taiwan, ed anche in Vietnam. C’è pure chi ha cominciato a propormi timidamente la pubblicazione in zona Singapore. Qualcosa insomma, se pur con lentezza, si sta muovendo.
Aria nel sacco pleurico che comprime il polmone rendendo la respirazione corta
Venendo alla tua domanda sul pneumotorace, diciamo che si tratta di una condizione patologica in cui esiste una raccolta d’aria nella cavità pleurica.
L’espansione del sacco pleurico comprime il polmone e causa sofferenza.
Il pneumotorace è determinato e da un’apertura formatasi nella pleura parietale, ovvero nelle due sottili e trasparenti membrane che avvolgono i polmoni.
Tale apertura può derivare da una ferita di origini traumatiche o da tubercolosi polmonare, ma anche da enfisema e da asma bronchiale.
Devi però tener presente che se ne vuoi davvero saperne medicalmente di più, ti devi rivolgere a uno specialista.
Esistono infatti diverse forme di pneumotorace.
Può essere spontaneo, iperteso, aperto, chiuso, e per ognuna forma esistono terapie e tecniche mediche diverse.
Dieta crudista e principalmente fruttariana, esercizi respiratori e bagni di sole
I sintomi consistono in un intenso dolore in un lato dei polmoni e nel fiato corto, accompagnati da sudorazione e tachicardia.
Per i sofferenti di pneumotorace e di tutte le affezioni polmonari la panacea obbligatoria, nella visuale igienistica, è quella di una dieta crudista-vegana, coadiuvata da abbondanza di esercizi respiratori, da bagni freddi e spugnature fredde alternate al caldo dei bagni di sole, da applicazioni di fango curativo sulle parti interessate.
La cura termica di Lezaeta, a base di dieta crudista fruttariana e di cataplasmi di fango
Quando poi la classe medica è a corto di argomenti ricorre sempre ai bacilli ed agli streptococchi, dimenticandosi che Manuel Lezaeta guariva casi di dichiarata tubercolosi incurabile accertata dai
raggi X, con la cura termica, basata su dieta rigorosamente fruttariana e cataplasmi di fango al ventre, visto che i problemi reali confermati da esame iridologico, indicavano stati di stitichezza e di intossicazione cronica.
Far respirare il più possibile i pori della pelle
La respirazione deve essere ritmata e profonda per quanto possibile, seguendo le varie tecniche yoga.
Nudismo, sole e mare in abbondanza, vestiti sempre leggeri e comodi, divieto assoluto di tatuaggi e di creme. Movimento e ginnastica risultano utilissimi.
Occorre far respirare ai massimi livelli l’epidermide, che rappresenta il secondo polmone ed il secondo apparato renale dell’organismo.
Aria pura di giorno e di notte
La ricerca di aria buona vale per il giorno ed anche per la notte, visto che il corpo lavora e respira anche quando dormiamo.
Tenere dunque le finestre aperte d’estate, e socchiuse d’inverno.
Evitare i luoghi chiusi ed affollati.
Evitare l’aria stantia e viziata, nonché l’aria troppo riscaldata.
Anche l’aria condizionata è da considerarsi acerrima nemica.
Evitare ovviamente come la peste il fumo attivo e passivo, ed anche tutti i fumi e tutto l’inquinamento stradale.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
– Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)