LETTERA
GLI ERRORI E I SENSI DI COLPA
Ciao Valdo, Ti ringrazio innanzitutto per gli insegnamenti che ci dai e la forza che ci infondi nel continuare su questo cammino. Sei un vero grande maestro. Ed è al maestro che faccio ora appello.
Un maestro che sa capire la debolezza dei discepoli e venire, all’occorrenza, in loro soccorso.
TOSSE STRAZIANTE, MALE A DESTRA E MALE A SINISTRA
Il fatto è questo: una settimana fa comincia a bruciarmi la gola e, dopo qualche giorno, mi ritrovo con un febbrone ed una tosse da togliere il respiro.
Resisto. Contro tutto e contro tutti. Senza prendere farmaco.
Poi, dopo la terza notte insonne.
Con una tosse straziante e i polmoni che cominciavano a dolermi, ho ceduto.
MI SONO FATTO UNA BELLA SCORPACCIATA DI ANTIBIOTICI E DI CORTISONE
Ho chiamato il medico e mi sono curato a suon di antibiotici e cortisone. Avrei voluto resistere ma:
1) Non potevo assentarmi dal lavoro
2) Con quella tosse infame che attaccava appena mi mettevo a letto, non ce la facevo, ed ero alle corde.
3) Potresti, da maestro che sa perdonare e consigliare, dirmi cosa avrei dovuto fare?
Grazie mille.
Franco
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RISPOSTA
LA TOSSE NON PUO’ ESSERE INFAME
Ciao Franco, la risposta la sai già e non può essere che una.
Hai chiaramente sbagliato, nella mente prima che nel corpo. Già chiamare la tua tosse infame è fuorviante. Quella era la tua benedetta e benefica tosse che serviva strumentalmente a far espellere la pesante acidificazione che il tuo corpo ospita da anni senza mai averla intaccata e messa in discussione.
Non devi chiedere perdono a me, ma a te stesso, perché i danni te li sei procurati eccome.
HAI SEMPLICEMENTE CONFUSO AMICI PER NEMICI
Avresti dovuto dare assoluta priorità alla salute, mettendo il lavoro su un secondo piano.
Per una serie di circostanze oggettive (condizioni climatiche favorevoli) e soggettive (consistente miglioramento della tua dieta), avevi messo il corpo nelle condizioni ideali per una buona crisi eliminativa. Avevi tosse e muco, due alleati disposti ad aiutarti, e te ne sei liberato dando loro un calcio negli stinchi. Con l’antibiotico e il cortisone hai dato una martellata al tuo sistema immunitario dicendogli “Stai buono tu, non rompere le palle e lascia ogni cosa al suo posto”.
LO STOP ALLA TOSSE E AL MUCO NON SOLO NON TI HA GUARITO, MA HA AGGRAVATO IL TUO STOCK TOSSICO INTERNO
Guarito? Nemmeno per sogno. Lo stato acido ed avvelenato del tuo corpo era il vero nemico da stanare e da combattere (la vera malattia sintomo-causatrice). E’stata forse sfiorata dalla cura medica? Nemmeno per sogno. Ora ti ritrovi con tutto il pacchetto acidificante pre-esistente, sottoforma di muco che cominciava a far capolino con la tosse. Te lo ritrovi al posto suo nei meandri e nelle intercapedini del corpo, nelle cavità nasali e nei bronchi.
In aggiunta ai vecchi veleni, sempre da espellere, hai aggiunto i nuovi veleni e il temibile cortisone.
I PROGETTI IMPORTANTI VANNO FINALIZZATI CON LA DOVUTA COERENZA
Che senso ha migliorare la dieta, fluidificare il sangue, riattivare il sistema immunitario e, al culmine delle operazioni, mandare tutto all’aria? Sei come quell’agricoltore che ara e spiana e semina, lavorando pazientemente per mesi il suo campo, sacrificandosi e sudando e che, al momento della raccolta, colto da un raptus, prende il trattore e va a scorazzare sopra le zucche, i cetrioli, i pomodori e le melanzane, distruggendo malamente i frutti del suo lavoro.
LA CRISI ELIMINATIVA E’ INEVITABILE E FA PARTE DELLE LEGGI NATURALI
Spero che la mia franchezza serva a farti riflettere non tanto su quanto avresti dovuto fare, perché quella è acqua passata (anche se i veleni del cortisone non sono passati e stanno sempre là, dentro di te), ma piuttosto su quanto dovrai fare alla prossima occasione.
Qualora non ti sentissi di affrontare i fastidi sopportabili e temporanei che accompagnano ogni brava fase eliminativa, è meglio che ti dimentichi dell’igienismo naturale e che continui a seguire le pratiche mediche di stop immediato ad ogni sintomo e ad ogni luce rossa.
C’E’ SPAZIO ANCHE PER IL MEDICO, MA NON PER LE CURE AL CORTISONE
Ovvio che tifo per una tua scelta igienistica, pur non mancando di rispetto al medico.
C’è spazio anche per lui, per la parte buona che c’è in lui, che pur ci deve essere.
C’è spazio anche per lui nella misura in cui sappia staccarsi dal marciume della medicina moderna, profondamente malata di protagonismo, di pasteurismo, di sintomaticismo, di colpevole fretta di curare e di guarire, ignorando che non esistono guarigioni ma soltanto guarigioni interne chiamate
autoguarigioni.
C’è spazio per l’intervento di emergenza e per il pronto soccorso.
Non certo per la parte curativa, quando è a base di antibiotico e di cortisone.
Valdo Vaccaro (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)