Test del mineralogramma: a cosa servono e caratteristiche

 

Il test thema 02 di Daphne Lab riguardo il mineralogramma offre numerose informazioni e, se interpretato in maniera approfondita, può aiutare il point a capire il motivo o uno dei motivi alla base di numerose problematiche o alterazioni del normale quadro fisiologico.

Ciò che fa più effetto è il pannello che riporta la presenza di metalli tossici. Tuttavia, anche il pannello che riporta eventuali carenze o eccessi di minerali ed oligoelementi ed il pannello dei rapporti minerali vanno attentamente letti ed interpretati.

Dai rapporti tra alcuni minerali dipende il funzionamento dell’ apparato endocrino ed esocrino e la gestione delle riserve energetiche e minerali. In ultimo, ma non meno importante, i pannelli sono tutti correlati e, interpretare correttamente le linee di correlazione, aiuta ad avere un quadro ancor più esaustivo.

Passiamo ad alcuni esempi pratici. Attraverso una corretta interpretazione del mineralogramma è possibile, non solo individuare un quadro di depauperamento osseo, ma anche capire quale fra le possibili cause è la più probabile. Attraverso il mineralogramma è possibile individuare i motivi alla base di una eccessiva ritenzione idrica, deplezione delle riserve di ferro, abbassamento dei livelli energetici, esaurimento psichico. Addirittura, il mineralogramma ci consente di inquadrare il livello di predisposizione per le suddette problematiche, ma anche per un’altra importante patologia quale il diabete alimentare e i vari scompensi ad esso correlati.

Dire che il mineralogramma della Daphne Lab è di terza generazione significa rimarcare che si tratta di una evoluzione dei test di natura bioenergetica di prima generazione, rispetto ai quali la percentuale di ripetibilità è molto più alta e addirittura si avvicina molto al 100 %.

Io ritengo che la sensibilizzazione al mineralogramma sia aumentata in seguito al sempre maggiore inquinamento dovuto a scarichi tossici in mari e fiumi, sotterramento in aree agricole di balle di rifiuti organici ed inorganici non biodegradabili e quindi non eco-compatibili, al fenomeno (prevalentemente estivo) degli incendi  o anche di rifiuti solidi urbani e ad una maggiore consapevolezza che patologie psichiatriche infantili quali ad es l’ autismo siano legate alla presenza di eccessive quantità di metalli tossici nei vaccini che vengono somministrati ai bambini.

Dott. CAPUANO

Consulente Nutrizionale Daphne Lab