TESTIMONIANZE E PROGETTI DI SALUTE ABIN
L’avanzata costante dell’Igienismo Naturale
L’igienismo naturale è un movimento che avanza e chiede spazio nel mondo intero, e ha le carte in regola per dettare nuove regole di vita, nuovi principi e nuovi codici di comportamento etico-salutistico.
Regole, principi e codici non certo improvvisati per sfizio o a piacere, ma forgiati attraverso l’intero arco della storia umana, menzionati, auspicati e ribaditi dagli uomini più saggi e simbolici che ci hanno preceduto.
L’igienismo naturale coinvolge Zoroastro e Buddha, Lao Tze e Confucio, Talete e Pitagora, Ippocrate e Galeno, San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio di Padova, Dante e Leonardo, Rousseau e Voltaire, Paracelso e Priessnitz, Kuhne ed Ehret, Bircher-Benner e Shelton, Schweitzer ed Einstein, Lezaeta e Costacurta, e tanti altri che non stanno di certo in una sola pagina.
Igienismo significa fare una forte e coraggiosa scelta di campo
L’igienismo dev’essere messo in pratica per essere capito ed apprezzato in modo vero e profondo.
Deve essere vissuto in prima persona.
Igienismo non è ascoltare una lezione o una conferenza e dire distrattamente Forse hanno proprio ragione.
Chi viene in contatto con la verità deve fare una scelta.
Deve darci dei pazzi e degli idealisti da strapazzo, e tessere nel contempo le lodi alle pratiche correnti, al disastroso status-quo salutistico, medicale, sociale, politico, etico ed ecologistico.
Oppure, invece, deve dire non che Forse hanno proprio ragione, ma che Hanno ragione al cento percento.
Il succo della nostra ideologia etico-salutistica
Sole, aria, acqua, terra, alimentazione corretta (basata su cibi innocenti e crudi, a volte limitatamente cotti), movimento e riposo sapientemente alternati, niente bisturi, farmaci, vaccini e integratori, se non nella vera emergenza, dove il caso lo richieda come ultima ratio.
Queste le basi solide e sicure della nostra ideologia.
Quanto agli squilibri tastabili del corpo e dell’anima, chiamati malattia, sono per noi soltanto dei segnali d’allarme.
Malattia come tracimazione di veleni accumulati internamente
La falsa-malattia-sintomo è in realtà una tracimazione di veleno dall’alveo normale della corrente sanguigna, un segnale che abbiamo sbagliato qualcosa a monte dove sta la vera malattia comportamentale, la malattia-causa, per cui occorre digiunare e fare in modo che le energie del sistema immunitario si concentrino tutte nella delicata fase di espulsione-veleni, mentre il comportamento sballante a monte deve essere immediatamente troncato.
Portiamo avanti il testimone, la fiamma olimpica della salute
Il movimento igienistico-naturale, indipendentemente dai nomi che assume nei diversi paesi (negli Stati Uniti è stato ridenominato Health Science o Scienza della Salute, o Scienza Salutistica), trova in ogni nazione i suoi gruppi di avanguardia. Ognuno di questi gruppi porta avanti il testimone, la fiaccola olimpica di Pitagora, Ippocrate, Asclepiade, Galeno, Ehret, Lezaeta, Shelton.
E poi dicono che i militari italiani non sanno combattere
A Bergamo c’è l’ABIN, col suo Maestro Igienista Carmelo Scaffidi, che sta combattendo la sua personale battaglia, eroica e solitaria, da 25 anni.
Da quando cioè seppe sollevarsi miracolosamente dalla situazione di sotto-rottame umano in cui lo avevano fatto precipitare le medicine e le cure mediche.
Da quando il generale Pippo Cicirata, maestro di yoga e atleta della scherma, oltre che militare di alto grado, gli seppe dare dei buoni consigli e gli mise in mano il testo di Lezaeta, dal titolo
La Medicina Naturale alla portata di tutti. Divorato quel libro, seguì l’approccio del 1988 con l’igienismo e Michele Manca, mediante uno dei capolavori di Shelton, Il digiuno ti può salvare la vita.
Due libri per una rivoluzione culturale e per un’ispirazione ultraterrena, per una irresistibile ribellione contro il male e contro la diseducazione medica imperante.
Un giuramento non ad Apollo o ad Esculapio, ma al Generalissimo Divino
Il maresciallo maggiore Carmelo Scaffidi era allora una persona 40enne paralizzata e morente, 105 kg di peso, ernia al disco cervicale, 3 collassi, più altre patologie ancora.
Nessuna meraviglia se fece un voto col suo massimo superiore nella gerarchia militare, ovvero col Generalissimo Divino, che lui ama tuttora chiamare Il Principale.
Giuro che, se salto fuori da questo inferno, mi impegnerò a vita per diffondere il credo igienistico e la pratica salutistica tra la gente.
Costacurta e Scaffidi
La carriera personale di Scaffidi è costellata di importanti momenti storici, che lo hanno visto curare per anni a fianco del professor Luigi Costacurta, quando il celebre terapista naturale trevigiano era appena rientrato in Italia dal Sud America con la sua traduzione dell’opera del cileno Manuel Lezaeta Acharan, uno dei massimi talenti delle cure secondo natura.
Quando Costacurta finì in tribunale, su denuncia dell’Ordine medico, a difendere l’imputato intervenne un gruppo di medici: Signor giudice, è verissimo che Costacurta non è medico, ma è altrettanto vero che noi medici andiamo regolarmente a lezione di salute da lui. Costacurta è nostro maestro di vita.
Il giudice non potè fare altro che assolverlo. Uscì a testa alta dal tribunale.
Accanto a lui c’era il compagno di cordata Carmelo Scaffidi.
La prima testimonianza di guarigione è quella personale e familiare
La prima testimonianza igienistica che qui riportiamo è dunque quella sua personale, applicata poi con successo in ambito familiare, con la moglie colpita da due tumori e poi guarita, col figlio Alessandro in coma, vittima di grave incidente stradale, e guarito, grazie all’eliminazione anticipata dei gessi medicali e la risoluzione delle piaghe necrotiche da decubito, che lo avrebbero portato a sicura cancrena e ad amputazione del piede.
Il recente passato di Scaffidi è costellato di casi risolti al meglio, di gente che è stata aiutata ad auto-guarirsi, di persone che hanno dimostrato anche per iscritto la loro riconoscenza.
Calcedonio e Bricchi
Come Calcedonio, panettiere di Milano, oggi colonna dell’ABIN, che da sofferente di cuore ha saputo liberarsi dalla schiavitù dei farmaci e rimettersi in piena forma, recuperando forza, energia, motivazione ed entusiasmo per la vita.
Come Daniele Bricchi, ex fumatore ed ex-bevitore di vino, ex-mangiatore di carne-pesce-latte, abbonato alla dissenteria alternata alla stipsi, dichiarato azoospermico irreversibile (assenza di spermatozoi nel liquido seminale), e diventato poi padre felice.
Un grazie di cuore agli insegnamenti di Scaffidi, che mi hanno dato indicazioni insostituibili per trovare la strada giusta.
Questa semplice e magnifica disciplina dell’igienismo naturale deve essere insegnata al più presto in tutte le scuole, fin dai banchi della prima elementare, affinché i giovani la conoscano e la trasmettano nelle loro famiglie.
Questo il commento significativo del Bricchi.
Mario Ravizza, un uomo contro tutti
Come Mario Ravizza da Bergamo il quale, finito in ospedale sovrappeso e carico di problemi, decise di sottrarsi alle cure ed alle grinfie dei medici, preferendo ascoltare i consigli di Scaffidi e leggere il testo La dieta senza muco del dr Ehret, una bibbia salutistica che tutti dovrebbero leggere.
Una visita iridologica e una sana alimentazione sin dal primo giorno, ricorda Ravizza.
Poi la scomparsa di 25 kg di cellule adipos, di acque stantie, di tossine e di muco, il tutto nel giro di 5 mesi.
Sono passati 4 anni da allora, e ho sempre goduto di ottima salute.
Non è stato facile.
Mi sono saltati addosso tutti.
Ho avuto contro moglie, sorella, genitori, figli, amici e, ovviamente, i medici.
Mi chiedo perché la gente trovi comodo consumare cadaveri e latticini, per poi dover ricorrere sistematicamente ai farmaci per liberarsi dai veleni causati da quel cibo sconcio.
Le signore avellinesi Fiore e Forgione
Come la signora Fiore da Avellino che, conosciuto l’igienismo-naturale nel 2006 grazie a Scaffidi, ha riscontrato grossi miglioramenti nelle sue condizioni psico-fisiche, scoprendo che la salute dipende da noi stessi e dal rispetto delle regole della natura.
Come la signora Forgione, da Torello dei Lombardi (presso Avellino), che soffriva di dermatiti e di allergie, e che si curava con creme al cortisone passando infelice da un dermatologo all’altro, rendendo la sua malattia sempre più cronica ed inguaribile, e che grazie a Scaffini ha risolto ogni problema.
Ha cambiato il suo modo di selezionare gli alimenti e di cucinare (diventato più semplice, genuino ed innocente), scoprendo che l’igiene naturale non è altro che la legge della vita.
Una legge che, se applicata in concreto, riesce a fare dei miracoli.
Siamo noi gli artefici dei nostri mali. Le malattie sono risultanti di una serie di nostre trasgressioni, e delle trasmissioni diseducative dei media televisivi che riversano sulla gente immondizia culturale a getto continuo, conclude la sua lettera.
Biava e Mastrogiuseppe
Come Danilo Biava, di Fara d’Adda (Bergamo), che colpito da bronchite asmatica aveva provato tutte le cure ospedaliere senza alcun risultato, ma che con 3 cicli di assistenza igienistica ha riguadagnato la salute.
Come Lucio Mastrogiuseppe di Olbiate Olona, che era affetto da nausea, vomito, dolori di testa e mal di fegato, e che è tornato alla normalità coi soli cambiamenti dietologici indicatigli dal maestro Scaffidi.
Anna Luisa Damiani, meticolosa e ricettiva allieva
Come la Anna Luisa Damiani di Bergamo che, dopo aver frequentato i corsi di yoga del generale Pippo Cicirata, i corsi igienistici del dr Sebastiano Magnano, di Michele Manca, del professor Luigi Costacurta del dr Gianpaolo Vanoli e di Carmelo Scaffidi, si è liberata dei gravi preconcetti medici che le imprigionavano la mente in fatto di malattie infettive, di farmaci e vaccini, e che oggi è nonna felice che fa da insegnante ai suoi nipotini, dando il buon esempio a una vasta cerchia di amiche.
Mando i miei sentiti ringraziamenti a Scaffidi, perché continui per moltissimi anni ancora ad essere sereno, disponibile e generoso con tutti, sono le sue parole di riconoscenza.
Giovanni Farinella, capitano della polizia municipale ragusana
Come Giovanni Farinella, capitano della pulizia municipale di Vittoria (Ragusa), che nel 2000 pesava 92 kg, con tachicardia, colesterolo alto, disturbi neurovegetativi e attacchi improvvisi di panico.
Negli ultimi 3 anni, dopo aver conosciuto Carmelo Scaffidi, si è normalizzato, ha perso 22 kg e gode di un eccellente stato di salute.
I missionari e le missionarie, operanti in zone di lebbra, malaria e tifo
Come un gruppo missionario operante in Africa, Asia ed America Latina, che ha potuto affrontare in modo sereno e sicuro i disagi e i rischi dell’igiene in zone colpite da lebbra-malaria e tifo, usufruendo del seguente programma formulato dall’ABIN di Bergamo:
- – ore 7-8: Colazione frutta acidognola (pompelmo, arancia), o frutta dolce (melone, anguria, mango, papaia, banana, zapote)
- – ore 10: bagno di sole o doccia terapeutica
- – ore 12.30: pranzo (abbondante insalata cruda e germe di grano, ortaggi cotti, pasto farinaceo tipo mais-yuca-malanga-camote-batata-elotes alternato con pasto proteico-vegetale tipo formaggio di sesamo o arachidi germogliate o polpa di cocco.
- – ore 15.30: tisana di menta o di foglie di papaia, bagni di sole, passeggiata in salita
- – ore 17.30-18: cena (frutta dolce di un solo tipo)
- – ore 20: a letto
Vacanze salutistiche in Val Camonica
L’ABIN non dorme di certo sugli allori, e ha pianificato per l’anno in corso una serie di weekend salutistici a Lozio-Brescia, località situata a 1000 mt di quota in Val Camonica, poco oltre le famose Terme di Boario, in un caseggiato denominato Casa della Salute e della Sapienza.
L’ambiente è confortevole, e possiede quanto di meglio può offrire la montagna, incluso la possibilità di rilassanti e rigeneranti passeggiate nei boschi, riconoscimento e raccolta di erbe selvatiche, bacche e funghi (stagione permettendo).
Il prezzo popolare tutto incluso è di 45 € al giorno per soci e simpatizzanti, e per chiunque volesse aggregarsi per conoscere la filosofia e le pratiche igienistiche.
I non-soci saranno invitati a tesserarsi con la modica spesa annua di 30 €, la quale darà diritto a consulenza salutistica telefonica gratuita per un anno, a visita e diagnosi iridologica gratuita (il costo della visita iridologica per i non-tesserati è di 10 €).
Date, modi di arrivarci e prenotazioni
Le date programmate per l’anno in corso sono le seguenti:
dal 16 al 19 aprile, dal 14 al 17 maggio, dal 18 al 21 giugno, dal 24 al 27 settembre e dal 15 al 18 ottobre
(si è deciso di escludere luglio e agosto lasciando a tutti la libertà di godersi dovunque sia le proprie vacanze estive).
Si può arrivare con mezzi pubblici alla fermata di Malegno-Cividate (vicino a Lozio) nei seguenti modi:
- 1) Bus: autolinea SAB (tel 800139392) che parte da Sesto Marelli MM-Milano
- 2) Treno: ferrovia Valcamonica, che parte dalla stazione FFSS di Brescia
Chi è interessato, può chiedere informazioni o prenotare telefonando allo 035-340208 e al 338-9222610, chiedendo di Alessandro o di Carmelo, oppure con e-mail a info@abin.it, o a ale00@freemail.it.
Alla ricerca di una sede in zona collinare o montana
Il gruppo ABIN sta cercando una sede stabile in zona collinare o montana, in mezzo alla natura e al verde, per farne un locale di informazione, di diffusione culturale e di assistenza salutistica, di
ossigenazione e di relax, a disposizione popolare.
Un ambiente usufruibile a condizioni di favore o meglio ancora se in affitto gratuito, in considerazione delle condizioni economiche modeste dell’Associazione.
Purtroppo le disponibilità finanziarie dell’ABIN, che non ha fini di lucro, e non gode di alcun supporto statale, provinciale, religioso o altro, sono assai limitate.
E’ noto che la ABIN non ha proventi di alcun tipo, e sopravvive grazie alle sole quote associative dei suoi simpatizzanti.
Nessuna beneficenza o sponsorizzazione a fondo perduto
Non si chiedono beneficienze o sponsorizzazioni a occhi bendati o a fondo perduto, ma un tangibile contributo morale-materiale di qualcuno che disponga di un ambiente adatto ad ospitare un’organizzazione in crescita, con diversi medici interessati a farne parte.
Un ambiente del genere sarà impiegato con criterio e massimo senso di responsabilità.
Alla fine. L’immobile risulterà pure valorizzato in termini di valore. L’utilità non sarà solo per i dirigenti ABIN e i loro soci, ma per la popolazione intera che potrà usufruirne in ogni momento.
Ne faremo una biblioteca stabile, un luogo di ritrovo e di lezioni, un luogo di conferenze, di accoglienza e scambio culturale a vasto raggio, visto che la ABIN ha sviluppato una rete di buoni contatti su tutto il territorio nazionale.
Nessuna opera è più meritoria di quella in favore della salute e dell’eco-sistema
Non siamo una nuova chiesa in attesa di lasciti o di donazioni, né distribuiamo indulgenze o promettiamo favori in Paradiso.
Fare però del bene al prossimo fa bene anche a se stessi.
Se pensiamo agli sprechi che si fanno, ai milioni di Euro buttati via in vaccini dannosi e comunque inutilizzati, il nostro imbarazzo e la nostra titubanza scompaiono.
Se qualcuno è in condizione di farlo, lo faccia e non avrà modo di ricredersi o di pentirsi.
Quale opera più meritoria può essere oggi, se non quella di favorire e realizzare qualcosa di positivo per la salute della gente, per la natura, per gli animali e per l’ambiente?
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo