TIMOMA, ARIA BUONA E DETOSSIFICAZIONE

LETTERA  1

 

POSITIVO E FRUTTUOSO INCONTRO A BERGAMO

 

Caro Valdo, dopo averti inviato una mail a un indirizzo sbagliato, te la rimando qui allegata. Da quella data ho continuato il mio percorso di studio comprendendo cos’è l’igienismo. Ho quasi ultimato la lettura del tuo libro Alimentazione Naturale. Il 2 marzo sono partita alla volta di Bergamo dove ho incontrato Carmelo Scaffidi. Mi ha visitata trovando la mia pelle “priva di vita”, ma gli ho spiegato che sono sempre stata così essendo portatrice di microcitemia. Ha negato la presenza di problemi cancerogeni e mi ha detto che ho un gran bisogno di aria pulita, prescrivendomi tre mesi di vacanza in un luogo lontano dalla città. Ha aggiounto una dieta disintossicante con integrazione di clorella, tisane varie, pappa reale e polline. Dov’è il problema? Ti chiederai.

ESISTONO PERO’ DELLE DIFFICOLTA’ APPLICATIVE

Il problema è che non riesco a mettere in pratica, se non parzialmente, le sue indicazioni.

Per primo dovrò aspettare l’estate per fare un mese (e non tre) di vacanza, essendo legata al mio lavoro.

Per la dieta disintossicante ho già smesso da gennaio con carne-pesce-latte-formaggi, limitando la pizza una volta a settimana. Ma non riesco a rinunciare ai cereali, e intendo quelli a minor contenuto di amidi (miglio, quinoa e risonero), mentre Carmelo ritiene che dovrei eliminarli totalmente già per il dopo-Pasqua. Per il resto seguo il five-per-day di frutta e sono al quasi-tutto-crudo con le verdure, che integro con germogli, semi vari, frutta secca, lievito in scaglie e germe di grano.

Non so come dire a Carmelo che non ci riesco, e che già quanto fatto è stato faticoso, eccetto per la carne che è stata per me l’esperienza più naturale, appagante e rivoluzionaria, visto che non mi decidevo mai ad eliminarla per lo spauracchio medico nei riguardi della mia anemia.

LA MIA NON E’ UNA CRITICA A SCAFFIDI, MA MI SENTO UN PO’ DESTABILIZZATA

So che Carmelo è un grande, e che mi dirai di fare esattamente quanto mi ha indicato. Ma sono in fase di boicottaggio psicologico, visto che l’idea di rinunciare ai cereali mi destabilizza.

Inoltre, quando sono andata a Bergamo, auspicavo una sua assistenza per il digiuno e, quando mi sono sentita dire che per me non era necessario e che ne avremmo riparlato più avanti, sono rimasta un po’ delusa. Non vedevo l’ora di toccare con mano la guarigione di un lipoma sull’avanbraccio e di una ciste con micro-calcificazioni al seno, per la quale a gennaio scorso ho rifiutato di essere sottoposta ad agobiopsia.

NON MI COSTA FARE DEI SACRIFICI

So che per ottenere risultati ci vogliono dei sacrifici, ma ti assicuro che non è la voglia che mi manca.

Sono piuttosto psicologicamente a pezzi dopo tutto quello che ho passato, per il senso di colpa di essermi operata.

A quel tempo non sapevo quello che so ora, e intorno a me si era creata una cortina di terrore.

Sono stata spinta all’intervento, “altrimenti non si sa cosa sarebbe potuto accadere in breve tempo!”

In più ho avuto dei problemi in famiglia, per delle banali beghe ereditarie.

CATALOGAZIONE DEL MIO TIMOMA

In questa fase della mia vita ammetto di aver potuto apprendere cose che mai avrei potuto capire, anche grazie a te che godi della mia empatia e della mia fiducia.

Vorrei chiederti anche se, secondo te, il mio timoma, classificato come B2/B3 stadio IVA secondo Masaoka, era già cancro o, come dice il mio medico, gli impianti pleurici, polmonari, mediastinici e pericardici, non sono da considerare metastasi ma caratteristi del timoma, e cosiddetti  “a goccia di cera”.

Mi darebbe gran sollievo avere da te una risposta a questa domanda, anche se so, come affermi spesso, che non puoi esercitare una professione medica che non è la tua.

Ti ringrazio e ti mando un caro saluto.

Valeria

 

LETTERA   2

 

NON MI SENTO PIU’ ATTANAGLIATA DALLA PAURA

 

Caro Valdo, voglio ringraziarti per la risposta. Esprimo tutta la mia stima per ciò che sei riuscito a fare per me di sorprendente in quelle poche righe. La cappa di cielo cupo si è dissolta dopo tanti mesi e sono apparsi squarci di cielo limpido e sereno. Non avverto più la spada di Damocle sulla mia testa e, al suo posto, è riapparsa la speranza e una nuova consapevolezza.

Vorrei che tutte le persone che stanno attraversando il mio stesso calvario potessero avere lo stesso risveglio e non sentirsi attanagliate dalla paura di un male creduto ineluttabile.

Ti auguro di poter continuare questo inestimabile servizio a nostro favore per tanto tempo ancora, e pure io continuerò ad essere testimonianza nel mio piccolo. Puoi pubblicare liberamente il mio messaggio.

Grazie ancora per i tuoi consigli e ti auguro tanto bene. Valeria

                                                                *****

RISPOSTA

 

NESSUN INTERVENTO CORRETTIVO

 

Ciao Valeria, premetto che quanto scrivo non va interpretato come un intervento di ritocco correttivo rispetto alle raccomandazioni di Scaffidi. Prendo nota delle tue difficoltà e ti rispondo apertamente.

Non è il caso intanto di drammatizzare e di farti troppi problemi per le cose che non riesci a fare.

Trovo giusto invece che tu personalizzi i buoni consigli ricevuti da Carmelo e li adatti alle tue esigenze concrete e alle tue attuali possibilità. Il quadro da lui tracciato è quello ideale secondo le sue vedute, ma evidentemente non collima con la tua situazione.

Con l’estate potrai fare di certo qualcosa in più.

LIBERARSI DALLE TENSIONI CHE AFFLIGGONO. TUMORE E CANCRO SONO COSE ESTREMAMENTE DIVERSE.

Per il timoma, credo che il tuo medico sia tutto sommato non lontano dalla realtà e che non sia il caso di parlare di cancro, ma di semplice tumore.

E’ fondamentale che tu ripulisca la psiche dai pensieri negativi e dalle tensioni che ti hanno afflitta e debilitata. Devi liberarti anche dei guai in famiglia.

Cura molto la respirazione con esercizi regolari su basi quotidiane, badando soprattutto a mandar fuori dai polmoni tutta l’aria lentamente, e non solo il 20-30% di essa come fa di norma la gente.

L’inspirazione successiva avverrà in modo altrettanto lento e ritmato.

PRIVILEGIARE IL GRANO SARACENO E IL MIGLIO

Il problema dei cereali lo risolvi stando su quelli più digeribili, primo fra tutti il grano saraceno, che non è nemmeno un cereale, nonostante la sua ricchezza nutritiva, e che non presenta alcuna incompatibilità con la celiachia. Anche il miglio, il quinoa e il riso nero sono accettabili, con l’avvertenza di precederli sempre da un bel piatto di insalatina e di radicchietto, meglio se con tanti bei ravanelli.

Per l’aria pulita, più che pensare a cose grandiose ma non realizzabili all’istante, pensa intanto a ritagliarti un piccolo spazio vitale e a curartelo per bene già dove vivi attualmente.

Valdo Vaccaro  (AVA-Roma e ABIN-Bergamo)