LETTERA
Una madre in lacrime che mi ha commosso al telefono
Più che lettera, una richiesta urgente di contatto, da parte di una donna italiana di elevata classe e cultura.
Più che lettera, una telefonata mattutina di una brava ed esperta biologa costretta paradossalmente a vivere ore difficili nell’ambito della sua stessa famiglia, a conferma che il Nemo propheta in patria continua ad essere legge implacabile ed universale.
Più che lettera, una convulsa telefonata di una madre in lacrime che, senza farne oggetto di retorica, mi ha davvero commosso.
La solita lotta interna tra il bene e il male, tra la virtuosità e il pressappochismo
Oltre che biologa, si interessa di salutismo e di naturopatia.
Conosce i segreti dell’igienismo e ha letto molti libri di Herbert Shelton.
Sta pure seguendo le mie tesine, condividendone in pieno tenore, scopi e contenuti.
Ricorre per suo figlio a cure naturali, a cataplasmi di fango, a succhi freschi di mirtillo, a intenso uso dell’argilla terapeutica, e si scontra spesso con l’ideologia permissiva e pressapochistica tipica di molte famiglie e che si concretizza in cibi concentrati, in proteine animali, in dolcini e dolcetti, in tazzine di caffè e lattine di coca-cola, in comportamenti che non collimano affatto con la sua visuale positiva, costruttiva e salutistica della vita.
Trenta e lode a Medicina, meno di 18 in salute concreta
Il caso è molto semplice.
Suo figlio ha 20 anni, ed ha appena preso un altro 30 e lode, essendo al secondo anno di medicina.
Tanto bravo e promettente sui libri di testo, quanto malmesso e male impostato con la propria salute e con la conoscenza concreta dei meccanismi vitali della digestione, dell’assimilazione e della eliminazione.
Tanto bravo sui libri di testo quanto indebolito dallo studio, dai fatti della vita, da una storia d’amore finita male (e quanto incidano le delusioni sentimentali sull’equilibrio psico-fisico-spirituale tutti lo sappiamo).
Ospedale, visite, malattia di Crohn e solite prescrizioni a base di farmaci e cortisone
Portato in ospedale, gli è stata diagnosticata una ileite, inquadrabile nella malattia di Crohn.
Non è che lei si aspettasse troppo dai medici.
Non è che si attendesse prescrizioni a base di erbe e di ciliegie.
Si sa benissimo che farmaci e cortisone sono i loro strumenti preferiti.
Le autorevoli sentenze ospedaliere
Ma alcune cose l’hanno fatta davvero andare fuori dai gangheri.
La gente che, al pari del suo ragazzo prendeva i 30 e lode in medicina, ne ha fatta di strada e si trova ben piazzata in quelle strutture ospedaliere, agognate da ogni studente di medicina.
Con l’autorità che le deriva dal camice bianco o verde che si porta addosso, emette oggi i suoi pareri vincolanti e le sue autorevoli sentenze.
Entriamo nel campo cinematografico e nell’umorismo
Come curare l’ileite?
Ecco le contradditorie e quasi-umoristiche soluzioni degli ospedali italiani, dei primari di gastro-enterologia, che vengono alla luce in modo preciso e inequivocabile.
Cose che tutto sommato si conoscono già, ma che non finiscono mai di stupire.
Cinque comandamenti precisi della medicina moderna
1) L’alimentazione non c’entra gran che, e rappresenta il 5% in fatto di causa, di importanza e di eventuali cure. (Come dire che tutto verte sui farmaci, ma che però questo non esime i medici dal mettere lo zampino in materia nutrizionale).
2) Eliminare in modo rigoroso frutta e verdura, soprattutto se crude (ma non avevano appena detto che la dieta non c’entra più di tanto?).
3) Ricorrere ad alimentazione carnea in modo intenso e sistematico.
4) Fare largo uso dei brodini di spezzatino e dei brodini di pollo.
5) Fare ricorso ad alimenti cotti e devitalizzati.
La disperazione, non solo per la situazione oggettiva del ragazzo, ma per quello che gli sta succedendo intorno
Cosa può fare una madre che conosce l’intera situazione, di fronte a questa coalizione del male che avviluppa in modo inestricabile e dittatoriale la figura di suo figlio?
Cosa può fare una madre che sa, e che si trova a dover combattere l’ignoranza imperante su tutti i fronti, sia fuori che dentro le mura della sua stessa abitazione?
Un vero dramma.
Lacrime vere e non di circostanza.
RISPOSTA
Questo è il volto genuino della medicina del Terzo Millennio dopo Cristo
Come dire una cura fantozziana, spiattellata senza esitazione e senza alcun pudore dalla classe medica.
Servirebbero le battute e le scenette irresistibili e dissacranti di artisti stile Lino Banfi, per commentare al meglio queste situazioni che rasentano l’assurdo.
Non ce l’abbiamo con gli ospedali del Mediodione o del Centro.
La stessa identica cosa sarebbe successa in Emilia, in Piemonte e Lombardia, senza scordare Roma e tutto il resto, ma anche oltre confine, visto che gli errori deòlla Medicina tendono a internazionalizzarsi.
Mancherebbe solo di aggiungere, nel ricettario ospedaliero, una buona dose di integratori e di caffè, qualche lattina di coca-cola light, e la chiusura ermetica di porte e finestre, tipica degli ospedali più srretrati del pianeta, e poi saremmo a posto del tutto.
Un’autentica cura per ammalarsi
Questa, più che una cura per guarire, è una cura per ammalarsi.
Il brodo di carne e di pollo, onestamente parlando, pensavo fosse stato depennato del tutto, messo fuori legge in tutti gli ospedali del mondo, dopo essersi dimostrato di letale persino per i cani.
Peccato che non si possa ironizzare troppo, perché qui ci va di mezzo un bene prezioso quale la salute delle persone a cui è giusto dare la precedenza, ma anche la salute degli animali, la salute dello spirito e della natura nell’assieme.
Parliamo di cose più concrete
Lasciamo stare le disavventure ospedaliere, e parliamo finalmente di cose concrete.
I manuali medici, soppesati e dosati nelle parole, si muovono con prudenza e circospezione, almeno fin dove possono.
Per loro, la malattia di Crohn è un processo infiammatorio idiopatico che può interessare qualsiasi porzione del tratto alimentare, dalla bocca all’ano.
Ma in un terzo ed anche più dei casi, va a colpire il piccolo intestino, ed in particolare l’ileo terminale, causando la patologia nota col nome di ileite, o ileo-colite, o malattia di Crohn.
Un commento sulle malattie idiopatiche
Quando la medicina usa il termine idiopatico, c’è di che fermarsi e dire qualcosa.
Idiopatico è un termine ancora più sfuggevole e deresponsabilizzante del termine iatrogenico che, per quanto poco conosciuto e poco spiegato, significa causato-dai-medici-e-dai-loro-farmaci, come succede ormai per una marea di malattie inguaribili ed inguardabili.
Idiopatico significa processo patologico privo di motivazioni e di cuse.
Arrivato cioè per volontà divina.
Come dire che la legge naturale di causa ed effetto non funziona. Lo stabiliscono i medici, nuovi depositari delle leggi e dei comandamenti.
Siamo dunque ancora in zona Fantozzi.
Le fistole e le propagazioni che differenziano l’ileite dalla rettocolite
A differenza delle coliti ulcerose e delle rettocoliti ulcerose, la malattia di Crohn è un processo
transmurale e meno localizzato, per cui può risultare in infiammazione ed ulcerazione della mucosa intestinale, con sviluppo di fistole e ascessi.
Fistole del colon, del piccolo intestino, dello stomaco e della vescica, con ovvie sovracrescite batteriche, richiamate il più delle volte a svolgere il loro giusto lavoro di pulizia.
Le fistole sono canaletti attraverso i quali defluiscono liquidi sierosi o purulenti.
Gli stessi medici ammettono che nella malattia di Crohn si osservano le stesse manifestazioni gastrointestinali della colite ulcerosa e della rettocolite ulcerosa, ed anche quelle della diverticolite con formazione di ascessi.
Una dichiarazione di fallimento anticipato
Per tutte queste malattie, i manuali medici più avanzati dichiarano qualcosa di importante, ovvero che
Le varie terapie mediche sono mirate alla riduzione temporanea dei sintomi e a niente altro che quello, non essendo conosciuta l’eziologia, cioè il fattore causale ed originario della malattia stessa.
Una vera e propria dichiarazione di fallimento e di incapacità terapeutica.
Non a caso la malattia di Crohn è caratterizzata da periodi, anche lunghi, di remissione, intervallati da periodi di riacutizzazione.
La presenza di anemia viene a sua volta interpretata come manifestazione di infiammazione cronica, di perdite sanguigne dalla mucosa, da carenze di ferro, da malassorbimento delle vitamine del gruppo B (B9 e B12), dalla chlamydia (colite ischemica), da situazioni simil-Aids, e via discorrendo.
Alcune tesine da consultare
Andiamo ora alle nostre proposte igienistiche.
Ricordo che ho scritto diverse tesine su questo argomento:
– Ileite e dissenteria, o malattia di Crohn, del 23/6/10
– Rettocolite ulcerosa e rivoluzione bircheriana, del 15/6/10
– Quindici anni di retto colite ulcerosa e di inutile cortisone, del 1/7/10
– Parkinson e rettocolite ulcerosa, del 5/7/10
– Rettocolite guarita, papillomi nei e CDC, del 14/7/10
– Tutto parte dal colon, del 3/9/09
– La salute umana parte dal colon, del 24/6/10
Un grande medico del colon, il dr Max Bircher-Benner, sbugiarda la medicina corrente
I medici non hanno cambiato nulla negli ultimi 200 anni, in accordo con quanto viene loro insegnato nelle accademie e nelle loro vetuste, ammuffite e polverose università.
Continuano a insistere sul fatto che il cibo crudo è indigesto e che nelle malattie gastrointestinali tutto dovrebbe essere sottoposto a cottura, visto che il crudo causerebbe flatulenze e altri disturbi, offrendo in contropartita poco valore nutritivo concentrato.
Nessuna di queste affermazioni è veritiera, ammonisce il grande Max Bircher-Benner, medico personale degli Zar di Russia.
I medici-cialtroni di allora lo ridicolizzavano, mentre Zar e capi di stato si rivolgevano a lui e non certo ai suoi denigratori
Le più spettacolari guarigioni ottenute in Europa in campo gastrointestinale ed enterico sono quelle firmate da questo straordinario medico zurighese, in lotta continua con una massa di medici-cialtroni che lo contrastavano e lo ridicolizzavano, mentre lui guariva non solo gli zar ma altri re e personaggi di spicco del secolo scorso.
Le sue diete erano sempre rigorosamente fruttariane e crudiste, con gli agrumi in primo piano.
I vegetali, i crescioni, i radicchi, i cavoli, le carote, il tarassaco, la valeriana, gli spinaci, giocavano ruoli importanti in queste guarigioni, visto che frutta e vegetali crudi contengono antibiotici naturali privi di effetti collaterali, e sono carichi di elementi rivitalizzanti, tipo vitamine naturali ed enzimi.
Le ricerche del dr Burkitt sulle tribù dei Bantu in Africa
Il dr Bernard Jensen, amico del Dalai Lama, di Sai Baba e di Aurobindo, è anche conosciuto come fondatore del celebre Hidden Valley Health Ranch in USA , dove sono stati curati pazienti col colon disastrato, da tutto il mondo.
Jensen ricorda una ricerca del suo amico dr Burkitt condotta presso le tribù Bantu africane della campagna, dove le coliti non esistono.
Il tempo di permanenza delle feci nel colon determina il livello di putrefazione e la velocità moltiplicativa di batteri indesiderabili (anaerobi). Gli stessi Bantù, quando vanno a vivere nelle città, cambiando alimentazione, diventano come gli inglesi e come gli europei, carichi di letargia intestinale, di pigrizia cronica nella peristalsi e nei movimenti espulsivi.
Il bacillus Coli, re delle malattie enteriche
Non si può avere un colon sano senza un sangue pulito e fluido.
Non si può avere un colon sano se manca la tonalità, l’energia, quella vivacità intestinale capace di spingere verso l’uscita i nostri escrementi.
I colon rovinati denotano preponderanza di batteri anaerobici e pericolosi come il bacillus Coli, considerato il re delle malattie enteriche, quello che causa le più offensive reazioni.
Da notare che questi bacilli diventano patologici non per natura, ma per colpa nostra, essendo costretti a sopravvivere in totale assenza di ossigeno, e a diventare così anaerobici e produttori di sostanze micidiali.
Nel materiale fecale trattenuto letargicamente nel colon si trovano batteri patologici e si trovano sostanze velenose
Le flatulenze sono causate da una gentaglia chiamata colibatteri, che si mescola con i batteri aggregati alle varie cadaverine in circolazione.
Parliamo del bacillus Welchii, del bacillus Putreficus, del bacillus Enteridis, del bacillus Breslau, del bacillus Suipestifer, del bacillus Clostridium, del bacillus Streptococci Bovis, del bacillus Streptococci Fecalis, della Salmonella ed anche del morbo chiamato Mucca Pazza.
Le putrefazioni e le fermentazioni sono all’ordine del giorno in questo tipo di intestini.
I materiali tossici che si trovano in abbondanza includono veleni potentissi e corrosivi tipo l’indolo, lo scatolo, l’ammoniaca, le ptomaine, il pirolo, la cadaverina, l’isoamilina, l’etilamina, eccetera, nonché gas e miasmi micidiali che salgono dal basso intestino e si espandono verso l’alto.
Le preferenze alimentari del bacillus Coli e dei suoi compari
Il bacillus Coli preferisce un ambiente alcalino in sede di colon, e quindi chiede proteine a colazione, a pranzo e a cena.
Ama decisamente le proteine animali.
Il brodo di carne è il suo succo preferito.
Le bistecche al sangue sono in cima alle sue preferenze.
La cadaverina è il suo lecca-lecca.
La formula unica e fondamentale per ripristinare la normalità del colon
Per combattere la spirale malandrina e rimettere in forma il colon non esistono dubbi di sorta, e occorre fare quanto segue:
1) Rimuovere il materiale fecale accumulato e spesso indurito e gommoso al pari di vecchi pneumatici
di camion.
2) Cambiare radicalmente la nutrizione, passando da una dieta intossicante (onnivora) a una dieta eliminativa (vegana-crudista).
3) Ricorrere al digiuno terapeutico (con tanta acqua).
4) Ricorrere alle irrigazioni intestinali (in sede di emergenza e non come cura stabile).
5) Ripulire accuratamente la mente e il cervello da tutta la cultura-spazzatura propinata da una certa medicina.
Un corpo umano perfettamente dotato di protezioni immunitarie
Il corpo umano è molto protetto, avendo la pelle come prima barriera difensiva contro tossine e microrganismi indesiderati. Persino le lacrime degli occhi e il sudore dell’epidermide hanno proprietà battericide. Il muco che riveste le membrane interne cattura veleni ed invasori, mentre ogni offesa batterica viene distrutta dal poco ma efficace acido cloridrico del nostro stomaco.
Il sistema immunitario è composto dal sistema linfatico, che include la milza, le tonsille, l’appendice, la ghiandola timo, le cellule epatiche stellate di Kupffer (Wilhelm Kupffer, anatomista tedesco,
1829-1902) e le placche intestinali di Peyer (Johann Konrad Peyer, medico svizzero, 1653-1712).
Chilometri di vasi linfatici e di nodi purificanti
Il sistema linfatico è composto di migliaia di chilometri paralleli al sistema cardiocircolatorio, ed è costellato lungo il suo percorso di piccoli nodilinfatici che filtrano ogni sostanza indesiderata, producendo cellule come i polimorfoleucociti, i fagociti, le B-cells, le T-cells, le Kupffer-cells e le Peyer-cells del piccolo intestino. Tutti questi anticorpi lavorano con una sostanza chimica chiamata interferone, emessa in relazione alla richiesta di protezione immunitaria.
L’importanza di non tassare il sistema immunitario con digestioni difficili
Quando i canali eliminativi sono sotto-attivi, il materiale tossico entra nel sangue e nel sistema linfatico troppo rapidamente per essere depurato dal fegato e dalle funzioni immunitarie citate, e finisce per depositarsi negli organi e nei tessuti più deboli. Il sistema immunitario diventa progressivamente più debole in un vero e proprio circolo vizioso, per cui subentrano facilmente le malattie autoimmuni e le malattie degenerative.
La difesa naturale del corpo e del colon passa attraverso una dieta virtuosa e un organismo funzionante
Tutto questo discorso per dire che la più forte difesa naturale contro le malattie in generale, e contro le malattie del colon in particolare, è rappresentata da un corpo pulito, riposato, chimicamente bilanciato, e dotato di canali eliminativi salubri, attivi e funzionanti.
Tutte cose ottenibili mediante una dieta coerente ed allineata con il disegno corporale umano, vale a dire con una dieta fruttariana e vegano-crudista, o almeno tendenzialmente crudista.
La significativa storia di Thomas Parr, morto a 152 anni, assassinato dai reali inglesi coi loro cibi sofisticati, cotti ed alto-proteici
Ed è solo a questo che bisogna puntare, con visuale di lungo periodo.
Merita raccontare qui la storia dell’uomo più longevo nella storia del mondo occidentale.
Parliamo di Thomas Parr, della contea di Salopp, in Inghilterra.
Nato nel 1483, sopravvisse ai regni di 10 monarchi britannici come Edoardo IV, Edoardo V, Riccardo III, Enrico VII, Enrico VIII, Edoardo VI, Mary, Elisabetta, Giacomo I, Carlo I.
Venne sepolto il 15 novembre 1635, alla tenera età di 152 anni.
Si era sposato nel 1563 all’età di 80 anni, e rimaritato a 122 anni. A 130 venne accusato di aver prodotto dei figli illegittimi con altre donne. Contadino e giardiniere del re per tutta la vita.
Il segreto di lunga vita di Parr stava tutto nella perfezione del suo colon
Su ordine di re Carlo I, il famoso dr Harvey (scopritore della circolazione del sangue) condusse una accurata autopsia sulla salma, per capire le ragioni della straordinaria vitalità di quest’uomo.
Harvey dichiarò che la morte non fu naturale ma un quasi-omicidio causato dalla dieta lussuriosa che gli era stata propinata a corte, senza la quale avrebbe di sicuro vissuto molti più anni ancora.
Tutti gli organi di Parr erano in condizioni ancora perfette.
In particolare, l’intestino era caratterizzato da una struttura inalterata, e da una congenita flora protettiva che non era andata perduta, nonostante gli anni.
Il segreto della salute sta nel dinamismo del colon, e non nella sua pigrizia
Il colon è fatto di una struttura muscolare che muove il materiale tossico in coordinazione col movimento peristaltico.
Se il colon è pigro o letargico l’operazione non avviene con l’indispensabile dinamismo.
L’azione del colon è la risultante di tutto il processo metabolico che la precede.
Colon sporco significa sangue sporco e organismo intossicato
Pulire, detossificare, eliminare sono parole che ascoltiamo sempre, ma che non colleghiamo mai al colon e alla sostanza fecale che sta in quella zona.
Il processo pulitivo deve riguardare ogni parte e ogni cellula del corpo umano.
Possiamo dire che il sangue umano non può mai avere un tasso di pulizia superiore a quello del suo colon. Dal momento che il sangue circola in ogni cellula, le tossine dovute a un colon difettoso vanno a contaminare l’intero organismo.
Non a caso il colon viene definito il tempio della salute umana, da tenere in ordine maniacale, mentre l’umanità, priva di saggezza e di discernimento, lo ha trasformato in una orribile e indegna cloaca.
La magia del succo di carota
I sistemi depurativi ideati dal dr Jensen includevano succo di carote, di sedano e di mele.
Arrivò a tenere un paziente, poi guarito, per un anno a succo di carote, dato che era in condizioni pessime e non riusciva ad assimilare altro che quello.
Jensen non pensava affatto che il succo di carote avesse chissà quali virtù curative, ma che possedesse semplicemente le doti di permettere un invertimento della situazione, un rafforzamento minimo del sistema immunitario e una lenta ripresa corporale, cosa che in effetti avvenne
Succo di mela, succo di bietola, semi di lino pestellati
Gli altri succhi preferiti erano quelli di mele e di beta vulgaris (o erbette), ottime regolatrici delle funzioni intestinali. L’uso di semi di lino pestellati e di altri semini simili, nonché di germogli tipo l’alfa alfa, e le cure a base di anguria, o di centrifugati di rape, carote, patate, ananas, e di altre verdure crude, erano pure raccomandati nella sua clinica. Chiaro che tutti i semini e tutta la frutta da guscio va inserita nella dieta, con l’attenzione di masticarla in modo accurato.
La vita è un continuo intossicarsi e disintossicarsi
Come ama dire Carmelo Scaffidi, persona in cui non solo l’esperienza, ma anche la saggezza e l’umiltà si fondono al punto giusto, la vita è un continuo intossicarsi e disintossicarsi, tumorizzarsi e stumorizzarsi, ammalarsi e autoguarirsi, un processo che inizia con la nascita e finisce con la dipartita.
Chi si sogna di fare un periodo di disintossicazione, e di garantirsi anni di vita tranquilla e beata, mangiando ogni possibile porcheria, non ha capito ancora niente.
Ogni trasgressione alle leggi naturali e divine si paga, ogni nodo viene al pettine.
Rimboccarsi le maniche e strappare il figlio medico dalle grinfie dell’incompetenza medica
Invito questa madre a rimboccarsi le maniche e fare sì che suo figlio continui pure a prendere 30 ai prossimi esami di medicina, ma senza dimenticare che le cose fondamentali sulla sua salute non le trova affatto su quei tomi. Diverso sarebbe se frequentasse la Scuola Medica Salernitana, che purtroppo è solo un eccellente ricordo del passato.
Lo strappi pure alle grinfie dell’eclatante e clamorosa incompetenza medica. Sarà la sua salvezza.
Le raccomandazioni finali per riportare a galla un figlio
Metta suo figlio a riposo totale per un paio di giorni o anche di più se necessario, e lo faccia rinascere pian piano con una dieta crudista dove non manchino carote, patate, germogli, sedani, bietole, rape, patate dolci e tutta la frutta possibile man mano che l’intestino dà segni di ripresa, incluso l’anguria, i fichi d’India, i fichi, i mirtilli, e la meravigliosa uva pugliese, masticandone con cura anche buccia e semi.
Dare modo alle fistolette interne di disinfiammarsi e rimarginarsi
Nei primi giorni dopo il digiuno, abbondi anche soltanto col succo di carote (o col succo di carote, sedano ed ananas, e niente altro), per dare modo alle sue ferite interne di rimarginarsi.
Sole e respirazione dovranno accompagnarlo man mano in questo percorso di ripresa.
Stare lontanissimo dalla carne, da tutti i tipi di brodo, dal fumo, dal caffè, dalle varie bevande rovinose.
Il dramma dell’amore non corrisposto
Dovrà poi sradicare dalla mente il banale e grottesco incidente sentimentale.
Cercare l’affetto, l’amore, la corrispondenza sessuale in chi non è in grado di darcelo, o comunque in una persona sbagliata, è già una scelta di tipo traumatico e patologico.
Ci sono al mondo milioni di belle ragazze che danno dieci a zero a quella di cui si è invaghito.
Pensi a rimettersi in condizioni ottimali, a guarire, a riprendere progressivamente peso, e ci saranno donne che noi non ci saremo.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo