UN NATUROPATA CAGLIARITANO IN FORMA SMAGLIANTE

LETTERA

 

Sono la prova vivente che hai ragione.

Sono tra quelli che hanno fatto la puttanata di credere alla dieta a Zona.

 

In questo momento di pausa, ho appena divorato la tua tesina La frutta acida, il latte e la diseducazione alimentare.

Io sono la prova vivente che quanto scrivi in questi giorni, e quanto hai inserito nel tuo preziosissimo libro, è la verità assoluta.

Ho fatto personalmente la puttanata di provare la dieta a Zona per un anno e mezzo e, grazie al cielo, forse per merito della mia intensa attività fisica che purgava il mio corpo da quei veleni, non ho riportato danni permanenti.

Il latte non mi piaceva e non l’avevo mai bevuto, e con la Zona me lo sono purtroppo concesso.

 

Un corollario di disturbi che nessuno vorrebbe mai provare

 

Mi stava accadendo di tutto.

Le mie povere anche, definite di serie B dal solito ortopedico pazzo, stavano andando a pezzi.

E il resto?

Una situazione bestiale. Crisi eliminative durissime e ricorrenti, non prive di bruciori di stomaco, di dolori articolari-muscolari, e di tutto quel corollario di disturbi che non vorremmo mai conoscere.

 

Non si può permettere che dalla AVA di Roma partano dei messaggi sballati e diseducativi

 

Franco Libero Manco ha fatto non male, ma malissimo a non intervenire!

Ma che stiamo scherzando?

Giustamente uno rimane smarrito quando fa la cazzata di riprendere a bere il latte, se ha la mente debole e la preparazione malleabile da uomo della strada.

Fossi stato Libero Manco, con tutto il rispetto, ma con una fermezza implacabile, avrei risposto a ogni singola sillaba a tali scemenze, facendo in modo di bruciare questi oratori improvvidi proprio nel bel mezzo del loro discorso!

I Valeri in circolazione sono peggiori di Barry Sears

 

Queste persone mi fanno più paura di Barry Sears, di Atkins, di Lemme, di Braga, ecc

Questi li vedi subito quando la sparano grossa.

Ma i Valeri in circolazione no, intrufolano concetti veritieri misti a ideologie contorte e taroccate. E in questi casi occorre essere irremovibili!

Te lo immagini se avessi mandato qualche collega a Roma nella stessa giornata, dopo avergli rotto i marroni per 4 giorni di seguito durante un corso di aggiornamento di tecniche di reflex plantare?

Come minimo mi avrebbe mandato a quel paese.

 

L’igienismo naturale può essere una seccatura in partenza, ma se lo segui ti ripaga in mille modi

 

Come ben dici tu, l’igienismo è davvero una seccatura da mettere in capoccia e da seguire, perché di primo acchito sembra che non vada bene nulla.

Però, quando lo fai tuo e lo vivi dando il massimo, ti rende 10-100-1000 volte tanto in termini di salute, di consapevolezza, di gioia di vivere, di sicurezza.

Le difficoltà a crederci derivano tutte dal fatto che abbiamo mantenuto per anni idee ed abitudini aberranti.

 

Non sono mai stato in una forma psico-fisica e spirituale così smagliante

 

Nulla nella mia vita ora è più ovvio, semplice e trasparente dell’igienismo naturale. Nulla!

Il regalo più grande che mi sono fatto è stato il tuo libro, e l’immensa fortuna di aver potuto colloquiare spesso con te.

Non lo dico per adulazione. Non ne avresti bisogno. Io poi sono l’esatto contrario di un adulatore.

Ma devo dire quanto sento dentro di me.

Anche perché, come sto da un anno a questa parte, non sono mai stato prima.

Un abbraccione. Ignazio

 

RISPOSTA

 

La tua è una testimonianza che conta davvero

 

Ciao Ignazio, vale più una testimonianza vera, onesta, libera e concreta, non sollecitata e non mossa da secondi fini, che mille teorie scritte sui libri, sui giornali, sui caroselli televisivi.

Stendendo un velo di pietà sullo scomparso Robert Atkins, prendo al volo quanto scrivi sulla dieta a Zona, che ha imperversato per l’Italia come la buona novella biblica, mentre un Barry Sears divinizzato da mediocri sponsor italiani, scaricava su platee qualificate di tutta Italia le sue immondizie ideologiche di chimico super-intelligente e super-tecnologico.

 

Un Barry Sears col Tricolore in mano

 

Quando un paese è affetto da analfabetismo alimentare post-bellico, non è difficile trasformarlo in terreno di conquista.

E Barry Sears si ritrovò ben presto a inserire il tricolore, in mezzo ai trofei e agli scalpi esibiti sulla sua luccicante scrivania di Miami. Parlò persino di similitudini tra la sua Zona e la Dieta Mediterranea.

La comunità scientifica americana lo aveva, nota bene, già bocciato e fischiato sonoramente.

Eppure nel paese di Dante e di Leonardo, lo andavano a sentire a frotte, affascinati ed imbambolati.

La spola continua tra Miami e le Bahamas

 

Cinema e teatri colmi di gente importante.

Sindaci e assessori, docenti universitari e allenatori di squadre di calcio e di altre discipline sportive, atleti ed artisti, nutrizionisti e naturopati, medici e biologi.

L’Italia repubblica delle banane, l’Italia nazione colonizzata, l’Italia paese dei balocchi.

E Barry Sears si ritrovò ben presto col suo nuovo yacht miliardario, a fare la spola ai suoi affezionati zonisti, soprattutto nostrani, tra Miami e le Bahamas.

 

Il vuoto culturale dell’Italia

 

Non invidio le fortune terrene di Sears, e ancor meno il suo aspetto fisico rovinato, devastato anzitempo dalle sue stesse teorie ostrogote.

Quello che mi preme piuttosto di sottolineare è la gravissima carenza culturale di un intero paese.

Il vuoto culturale di un’Italia che, nel dopoguerra, ha avuto per maestri e per direttori d’orchestra

la Parmalat, la  Star, la Simmenthal, la Manzotin, la Ferrero (perdonabile in parte per i suoi baci Perugina), la Cirio, la Motta, l’Alemagna, la Sperlari, il polli Arena, i vini doc, i vari consorzi del grana e del prosciutto, la sanità regolarmente plagiata e corrotta da Big Pharma, dai produttori di eparina e B12, dalla chiesa medica di Atlanta.

 

Un paese produttore di capolavori

 

Vuoto culturale di un paese dall’anima decapitata, con governi di sinistra, di centro e di destra, tutti affetti da servilismo acuto nei riguardi dell’Agroalimentare Italiano, sbandierato in ogni dove come produttore non di porcherie cimiteriali rivoltanti, ma addirittura di capolavori degni dei nostri artisti e dei nostri scienziati.

Vuoto culturale di un paese teso tuttora ad abbracciare i dettami del Codex Alimentarius, a dimostrazione che spesso le lezioni del passato non servono a nulla.

La corruzione avvolge ed avviluppa tutto, al pari di un cancro che crea le sue metastasi e le sue diramazioni tossiche.

 

Lo scandalo non è il venditore ambulante miliardario Barry Sears, ma le facce di bronzo che circolano da sempre, arroganti ed impettite, nei governi e nei parlamenti della repubblica

 

Lo scandalo dunque non è Barry Sears, furbo o lazzarone al punto giusto, e nemmeno il suo yacht.

Lo scandalo è un’Italia che, da faro del mondo intero, con la Magnagrecia (il nostro Meridione) e la Civiltà Romana, con San Francesco e i poeti del Trecento, con Leonardo e Giotto e il magnifico Cinquecento, si fa infinocchiare e mettere nel sacco dal primo falso profeta, dal primo ambulante dietologo che si presenta all’orizzonte.

Ahi Serva Italia di dolore ostello! Questo è lo scandalo che dovrebbe far arrossire ed impallidire le facce di bronzo che circolano da sempre, arroganti ed impettite, nei governi e nei parlamenti della repubblica.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo