LETTERA
Mi illustri in dettaglio i danni provocati dal sale
Egregio dottor Valdo, si sente spesso parlare della nocività dello zucchero, ma molto meno di quella del sale, quasi che esso non non avesse nulla a che fare con l’ipertensione arteriosa e le varie malattie correlate.
Potrebbe illustrarmi in modo più completo quali sono i danni che provoca il sale e se sono reversibili?
Io sono delicata di reni, e da anni ho sostituito il sale industriale con quello integrale marino, ma non ho riscontrato miglioramenti.
Anzi, da circa un anno ho una microematuria che coi vari esami strumentali non veniva compresa ed evidenziata.
Qual è l’alimentazione più appropriata per preservare meglio l’apparato renale?
Facendo invece un test bioenergetico è emerso che i miei reni sono molto sottotono.
Vorrei correre ai ripari senza utilizzare i prodotti omeopatici che mi hanno consigliato, ma utilizzando l’alimentazione più appropriata.
Può consigliarmi quali frutti e quali verdure è meglio mangiare?
Quali cure depurative potrei fare per i reni?
Sono rimasta molto colpita dalla sua preparazione culturale in materia alimentare, e mi piacerebbe sapere un po’ la sua storia, cioè come è stato attratto dall’igienismo e dove l’ha studiato. Grazie
Stefania
RISPOSTA
Mi sono laureato alla università della vita, quando ero ancora alle elementari
Ciao Stefania, partiamo dalle ultime domande e lasciamo il sale per dopo.
Per la mia storia, saresti sicuramente in grado di ricavarla prendendo pezzettini ed aneddoti qua e là tra le mie tesine sul www.valdovaccaro.blogspot.com o meglio ancora leggendo il mio testo Alimentazione Naturale, edizioni Anima, che trovi nelle librerie Feltrinelli o puoi ordinare via internet (cerca google valdo vaccaro alimentazione naturale). Potrei dirti che mi sono fatto una cultura con la laurea in naturopatia ma, onestamente, sarebbe una bugia.
Ho cominciato a interessarmi di cibi quando ero ancora alle elementari, e prendevo i primi rimproveri perché non ne volevo sapere di portare alla bocca pezzetti dei maialini o dei torelli che avevo visto ammazzare coi miei occhi, prendendomi tutta l’adrenalina, lo schifo e lo sconvolgimento del caso.
C’era in me una profonda ribellione
Tutta la vita ho continuato a leggere libri, e a seguire articoli sulla salute.
C’erano buoni motivi per farlo.
C’era dentro di me una profonda ribellione con quanto vedevo e quanto sentivo.
Non poteva essere che l’umanità dovesse vivere in quel modo cinico, orribile, crudele, ingiusto e disgustoso.
A conferma che l’esperienza diretta è sempre indispensabile.
La gente deve toccare con mano, deve conoscere e deve riflettere
Una persona che mangia un hamburger, un panino al prosciutto o una bistecca, senza aver mai messo piede in un macello, non è una persona umana ma un mostro inguardabile, un robot con una bocca d’ingresso e un foro d’uscita.
Un ipocrita che si lava le mani alla Ponzio Pilato, tanto non è lui che ha piantato la lama nel collo del maiale o del torello.
La gente deve conoscere la realtà, deve toccarla con mano, deve ragionare e riflettere sulle cose, non subirle passivamente senza usare l’anima e l’intelligenza, se vuole appartenere di diritto al genere umano sapiens e responsabile.
C’è gente che parla e parla, senza sapere di cosa parla
C’è gente oggi che parla di B12, di eparina e di proteine animali, senza mai essere entrata in vita sua in un macello, senza sapere se la mucca ha due o quattro gambe.
C’è gente che beve latte come fosse acqua, e che non è mai entrata in una stalla e non sa nemmeno cosa significhi la parola mungere.
C’è pure gente che accusa demenzialmente le arance di creare acidità, quando non è mai entrata in un orto e in un frutteto, e quando non ha mai avuto a disposizione un intestino normale e funzionante.
Nel caso mio ho frequentato da vicino le aree attigue alle stalle e ai macelli, e so cosa significano le parole carne e latte.
La fortuna di poter stare in mezzo agli orti ai frutteti e ai boschi
Per mia fortuna ho sempre potuto contare anche su orto e frutteto, mangiucchiando in continuazione non tanto arance e limoni, che in Friuli purtroppo non crescono ancora, ma ogni sorta di frutti e bacche cosiddette acide.
Uva ribes nei vari colori, uva spina verde e rossa, lamponi gialli, rossi e blu, fragoline di bosco, frutti del sambuco, mirtilli, ciliegie amarene, ciliegie selvatiche, emoli selvatici aspri, cime di vite, tutte cose insomma acide almeno altrettanto se non più degli agrumi.
Il discorso dell’acido e dell’alcalino l’ho sempre sperimentato di prima mano, e questo mi impedisce di parlare a vanvera.
La scienza, la chimica e la biologia, vengono poi in aiuto, quando già ti sei fatto un’idea di come stanno le cose.
Lo sport e i viaggi all’estero hanno pure giocato un ruolo rilevante
Il fatto di aver giocato a calcio per decenni, praticando anche ciclismo, tennis e nuoto, mi portava a fare degli esperimenti coi cibi naturali e non droganti.
La mia professione di marketing researcher mi ha portato poi a viaggiare nel mondo in continuazione, e quindi a verificare di persona i vari buffet e i tanti alimenti che venivano proposti dagli chef negli alberghi che frequentavo.
Andando spesso a pranzo con persone di tanti paesi, venivo sottoposto a domande sul mio strano modo di alimentarmi, e dovevo dare delle spiegazioni esaurienti.
L’incontro con i continuatori americani di Shelton, con Franco Libero Manco e con Scaffidi
L’incontro con l’igienismo americano di Shelton e con quello tedesco di Ehret, avvenne una ventina di anni fa, direttamente in territorio americano, ma non mi colse impreparato.
Mi dava solo più dettagli e più conferme, perché io già mi muovevo coerentemente in quella direzione.
Diciamo pure che mi sono fatto le ossa combattendo in continuazione a favore degli animali e contro il loro vile sfruttamento, sempre nel mio piccolo.
Fino a quando non ho incontrato gruppi importanti come l’AVA di Franco Libero Manco e l’ABIN di Carmelo Scaffidi, che mi hanno dato una mano a rendere più ampio il mio messaggio.
Più o meno questa è la storia.
Le piante e i frutti adatti al tuo sistema renale
Per i tuoi problemi renali non esito a raccomandarti tutta la frutta acquosa senza limiti, ed anche tutte le verdure a foglia., nonché ampio uso di centrifugati di carote, rape, sedani e tuberi vari.
Le piante più diuretiche, favorenti cioè le secrezioni renali, sono l’anguria, l’asparago, l’avena, la bardana, il carciofo, il cetriolo, la ciliegia, la cipolla, il crescione, il finocchio, la fragola, il girasole, il giuggiolo, il granoturco, il limone, il melone, la menta, la patata, il pomodoro, il prezzemolo, il ravanello, il rusco (gli asparagi del pungitopo), il ravanello, il sambuco, il tarassaco, la pesca e l’uva.
Questo non significa che gli altri frutti e le altre verdure siano da scartare.
Agrumi, mele, pere, manghi, papaie, ananas, banane, cachi, fichi, fichi d’India, susine, prugne, e tutto quello che pende dai rami, sono da considerare grandi amici del fegato, dei reni, della vescica, delle gonadi e del sistema ghiandolare.
I motivi per stare alla larga dal sale sono molteplici e tutti seri
- 1) Il sale è un potente irritante. Basta metterlo su una ferita cutanea per capire quanto forte sia il suo potere caustico. L’acua marina arrossa i nostri occhi irritandoli.
- 2) Il sale sovraccarica il corpo umano di sodio. Il medio consumatore di prodotti salati usa quantitativi di sale di 10 volte superiori al reale fabbisogno del suo corpo.
- 3) Il sale mette a soqquadro i delicati bilanci ormonali che esistono tra la ghiandola pituitaria, le ghiandole adrenali e il sistema renale.
- 4) Il sale causa ritenzione d’acqua, occhi gonfi, addome gonfio, caviglie gonfie.
- 5) Il sale causa ipertensione e quindi vulnerabilità agli scompensi cardiaci.
- 6) Il sale irrita e indurisce le delicate membrane corporali, e perverte i nostri gusti.
- 7) Il sale trasforma il corpo in una salamoia vivente. Rende il sangue salato, le lacrime salate e il sudore salato.
- 8) Il sale fa saltare i perfetti equilibri esistenti tra il sodio e il potassio all’interno del corpo. Equilibri che si sono raggiunti consumando cibi integrali e naturali, dove sarebbe assurdo aggiungervi potassio da cava, magnesio da cava e sodio da cava, che qualcuno ritiene integratori, mentre in realtà rimangono dei veleni insidiosi per il corpo umano.
- 9) Il sale si è dimostrato causa precisa di cancro allo stomaco nel caso di adenocarcinoma anaplastico.
Non esiste al mondo un sale che non sia veleno
Il sale marino va eliminato completamente, se ci tieni a riavere un apparato renale in ottima forma.
Guai usare comunque il sale nei cibi cotti prima della cottura, ma eventualmente metterne una presina a crudo sul piatto da servire.
E’ veleno puro come tutti gli altri sali.
Ci serve molto sodio nel corpo, e ce lo può dare il succo di sedano fresco mescolato con carota e ananas che fanno un mix formidabile e gradevole.
Fai bene anche a schivare le cure omeopatiche e tutte le altre possibili cure.
La strada maestra è quella del veganismo crudista. Non farti distrarre da niente altro.
Il sale come materia pregiata per imbalsamare le mummie
Il problema più grosso è che la gente comune non si rende conto di quanto sale ci sia nei cibi di più alto consumo, nel pane, nella pizza, nei formaggi, nel grana, nel prosciutto, nei salumi, e un po’ in tutto quello che si compra confezionato al supermarket.
Il dente dell’individuo medio è un dente dolcificato, abituato allo zucchero, ed è un dente salato, drogato ormai dal sale.
L’umanità si dimentica che gli egiziani col sale facevano grandi cose.
Imbalsamavano le loro mummie, e non tenevano il sale in cucina.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecncia AVA-Roma e ABIN-Bergamo