UNA DIETA PRIVA DI CARENZE

LETTERA 

 

Sto ottenendo i primi buoni risultati.

Lamentele della famiglia per la perdita di peso.

 

Buongiorno, sono una ragazza di 35 anni che, a quanto pare, ha sempre sbagliato tutto in fatto di alimentazione.

Da due mesi circa, dopo che i miei cugini mi hanno parlato di lei e mi hanno fatto leggere il suo libro, sto cercando di seguire i suoi consigli, a parte qualche sgarretto ogni tanto.

Mi sento decisamente meglio.

Ma i miei famigliari, visto che sto dimagrendo, mi fanno venire le paturnie dicendomi che non mangio abbastanza. In realtà, non sto dimagrendo ma mi sto semplicemente sgonfiando.

La mia attuale dieta in sintesi

Di mattina mangio solo frutta, non molta ma a sazietà.

A pranzo insalata o pomodori, con accompagnamento di pane di kammut o integrale, o fette di grano saraceno. Pomeriggio frutta. La sera insalata, seguita da vegetali cotti di vario tipo.

Cosa ne pensa?

Cerco una dieta sicura

Se non va bene, ha tempo e voglia di mandarmi un facsimile di dieta che non mi provochi carenze di nessun tipo?

Vorrei anche sapere che cosa ne pensa dei prodotti della Valsoia.

La ringrazio in anticipo per il suo aiuto.

Debora

RISPOSTA

 

Rispettare il ciclo eliminativo mattiniero

 

Ciao Debora, sicuramente ti stai sgonfiando.

Ad ogni buon conto, ti offro una manciata di ritocchi affinchè il tuo look ed il tuo peso non vengano penalizzati da nessuna carenza.

In genere suggerisco come sai 5 pasti sazianti di frutta al giorno, di cui 3 di mattina alle 7, alle 9 ed

alle 11. L’idea della frutta acquosa o degli agrumi di prima mattina, va mantenuta a rispetto del ciclo eliminativo.

Crema di avena e semini o pop-corn alle 11

Il pasto fruttariano delle 11, soprattutto per chi è attivo e non vuole calare, può essere sostituito con una bella scodella di crema di avena in latte di riso o di altri cereali (a freddo o con leggera scaldata), aggiungendo 2-3 bei cucchiai di germe-grano e di semini pestellati di girasole, sesamo, lino.

Come alternativa alla crema, propongo il pop-corn fatto in casa, da consumarsi con fichi o datteri o banane.

Per chi ha buona volontà, esistono macchine fioccatrici adatte a trasformare tutti i cereali in fiocchi.

Qualche ritocco a pranzo

A pranzo, nel piatto d’insalata possiamo aumentare l’olio di oliva, inserire metà avocado e una manciata di germogli tipo alfa-alfa, e accompagnare il tutto con del buon pane integrale.

Il secondo piatto potrà comprendere dei cereali integrali e dei legumi, oppure la patata e la zucca, oppure i cavolini di Bruxelles e il cavolfiore, oppure la patata americana e la castagna, finendo con la solita manciata di mandorle, noci o pinoli.

Non muore nessuno se a volte ci mettiamo un piatto di pasta con del pomodoro a crudo, o una pizzetta vegana o una porzione di gnocchi.

Importante rispettare le esigenze caloriche

Per la cena stesso discorso, con le solite variazioni sul tipo delle verdure, e con le mandorle a fine pasto.

Ricordarsi che le carrube sono assai nutrienti, e vanno pure bene come dessert.

Occorre giostrare con gli alimenti, soprattutto crudi, e non andare sottopeso.

Nella dieta vegana tendenzialmente crudista non esistono punti deboli o carenziali, ma soltanto eventuali insufficienze caloriche.

Se uno consuma 3000 calorie ne deve mettere dentro giornalmente 3000, altrimenti cala di peso.

Siccome non è possibile vivere col bilancino in tasca, dobbiamo saper ascoltare  nostri sensi e obbedire agli stimoli chiamati sazietà e morsi della fame.

Foglie verdi sempre a crudo, e vegetali amidacei cuocibili con criterio

Ricordarsi che le verdure a foglia vanno sempre crude.

Il cotto-leggero o conservativo vale al limite per le patate, per i cavolini, per i cavolfiori, per le tegoline, per le zucchine (in Korea ad esempio le consumano tutti crude).

Non posso pronunciarmi per i marchi sul mercato.

La soia al naturale non mi dispiace

Posso solo dire che non ricorro normalmente a prodotti derivati dalla soia, ma piuttosto alla soia al naturale, cioè al fagiolino verde cotto al vapore nel suo baccello, stile Bangkok e dintorni.

Il gelato alla soia non mi dispiace, con l’aggiunta di more di bosco, lamponi, mirtilli e uva ribes, e l’ho sempre trovato molto più digeribile del gelato al latte.

La soia germinata è davvero ottima.

Le preoccupazioni della famiglia non hanno motivo di esistere

Quanto alle preoccupazioni della famiglia è la solita musica.

Ribadisco che carenze proteiche non esistono, mentre per i micronutrienti siamo addirittura a cavallo col crudismo vegano.

Basta dunque ritoccare le quantità e migliorare l’assimilazione.

Occorre tenersi in forma, respirare al meglio, muoversi, prendere il sole quando c’è e dormire sonni tranquilli.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo