LETTERA
Scettico ma non troppo
Lei è straordinario e, nonostante io sia un inguaribile scettico, credo in quello che dice.
Perché ha un fondamento logico prima che scientifico.
Alcuni giorni fa le ho mandato richiesta di aiuto per la mia vitiligine.
Lei mi ha gentilmente risposto con dei consigli che già seguo.
Sto leggendo il suo libro Alimentazione Naturale che analizzerò a fondo, come d’altronde faccio con ogni sua tesina.
Una vitiligine apparsa dopo la separazione
Le chiedo solo una cortesia. Qualora non fosse già incluso nel suo citato testo, potrebbe elaborarmi un programma, il più possibile mirato, da seguire per la vitiligine?
So che le rompo le scatole, ma ho letto di successi sulla psoriasi e sulle dermatiti, mentre non c’è nulla sulla vitiligine, una malattia che assilla la mia tranquillità mentale da 10 anni, ed è comparsa dopo la separazione da mia moglie.
O crede che non risponda bene come le altre patologie dermatologiche, essendo una malattia piuttosto dispettosa?
Da due settimane ho iniziato un nuovo percorso alimentare
Al momento, come mi ha consigliato in precedente mail, ogni mattina sto assumendo come colazione un centrifugato di 6 carote, un gambo di sedano e una mela, seguito da spuntini di frutta a metà mattina e metà pomeriggio, mentre sto con verdure crude e cereali a pranzo e cena.
Da due settimane non mangio carne.
Grazie per quello che sta facendo.
Domenico
RISPOSTA
Cos’è la vitiligine
La vitiligine è una dermatite caratterizzata dalla perdita del naturale pigmento della pelle, ovvero della melanina, con formazione di antiestetiche macchie o chiazze bianche sulla cute.
Ad essere colpiti sono i melanociti, cellule che si trovano all’interno dell’epidermide, che è lo strato più esterno della pelle e ci protegge dai raggi solari.
Il meccanismo causativo è sconosciuto alla medicina, anche se è stata documentata una maggiore incidenza della malattia su individui soggetti a stress emotivi.
Ci sono 2 milioni di persone sofferenti, di cui la metà di esse bambini e ragazzi, negli Stati Uniti.
Origini sconosciute e incongruenti proposte terapeutiche
La vitiligine si manifesta in zone cutanee esposte al sole, come il volto, le mani, le pieghe della pelle, i gomiti, le ginocchia, la pelle intorno agli occhi.
Trattasi di una malattia autoimmune e la medicina riconosce la sua impotenza a risolverla.
Propone però ugualmente creme cortisoniche, farmaci ad azione immunomodulante e fotosensibilizzante, nonché prodotti solari protettivi.
La malattia colpisce principalmente le zone cutanee non abbronzate, tendendo ad allargarsi.
Un trauma emotivo alla base di questo specifico caso
Testimonianza della sua patogenesi autoimmunitaria è la presenza, negli individui colpiti, di altre patologie autoimmuni a carico della tiroide e della mucosa gastrica (che però non incidono col decorso della vitiligine).
Ma nel caso specifico qui segnalato è evidente lo shock emotivo rappresentato dalla rottura presumibilmente drammatica di un rapporto familiare.
Che c’entra la dieta con la psiche?
Che senso ha dunque puntare ad un cambiamento dietologico e comportamentale, quando la causa della patologia sta in uno stress emotivo? Non sarà più sensato operare a livello di psiche?
Queste potrebbero essere le obiezioni al nostro suggerimento di adottare una dieta vegana e tendenzialmente crudista anche in questo tipo di situazione.
Rispondiamo dicendo che esistono migliaia di persone al mondo che si separano e che subiscono il medesimo trauma emotivo, ma che solo una manciata di esse svilupperà eventualmente la vitiligine.
Esorcizzare la stitichezza equivale rimettere ordine nell’organismo
Nulla di magico e di guaritivo nella frutta e nella verdura in sé.
Soltanto il fatto che, in tutte le patologie umane, impera una causa comune e universale che si chiama stitichezza, indipendentemente dalle circostanze scatenanti che possono essere di tipo traumatico, emotivo, psicologico, climatico o ambientale.
La dieta purificante, associata ad altri fattori come la buona respirazione, il movimento intenso ed aerobico, il sole, la giusta postura mentale, permetterà al sistema immunitario di rinforzarsi e di riportare una ventata di ordine e di efficienza all’interno dell’organismo.
Come è venuta, così la vitiligine se ne dovrà andare, senza ombra di dubbio.
Nessuna differenza tra psoriasi e vitiligine, in tema di guaribilità
E’ chiaro che un riequilibrio a livello mentale ed emotivo, un dimenticare le tensioni e i dispiaceri legati alla rottura di quel rapporto, un recupero di fiducia e di autostima, sono tutti fattori ugualmente importanti e sinergici per sconfiggere questo particolare caso di squilibrio.
Non va mai dimenticato un fatto, e cioè che la pelle è un organo del corpo umano, operante in completa armonia col corpo stesso, per cui un miglioramento generale della salute e una purificazione del sangue non possono non ripercuotersi positivamente sulle condizioni specifiche di ogni organo, incluso la pelle.
E’ proprio il caso di dire che, come il crudismo guarisce la psoriasi, così potrà fare per la vitiligine.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo