LETTERA
Una povera pattumiera senza speranza
Carissimo Valdo Vaccaro, seduta di fronte al ventilatore, amico inseparabile di queste lunghissime giornate di caldo, mi sono fatta assalire da un dubbio atroce. Il mio solito ottimismo e la mia allegria sono andati a farsi benedire, al pensiero che forse, nonostante tutti i miei sforzi, il mio corpo non sia il tempio sacro che credevo, ma una povera pattumiera senza speranza.
Bimba gracile cresciuta a latte bovino e penicillina
Le riassumo brevemente la situazione.
Bambina malaticcia sin dalla primissima infanzia, cresciuta a latte e penicillina.
Ancora ricordo quella volta che, all’età di quattro anni, mi chiusi a chiave in camera per evitare le iniezioni della suora di turno che mi veniva a trovare.
Due ZAC e un sistema immunitario mozzato
Frutta e verdura non sapevo neppure a cosa servissero.
Poi, all’età di 14 anni l’inevitabile! ZAC, un bel taglio alle tonsille e, neppure un anno più tardi, ZAC, un bel taglio all’appendice (mica potevano lasciarmi andare in peritonite, no?).
Fortunatamente il resto dei miei organi sopravvisse all’adolescenza, non senza qualche acciacco.
Anemia, catarro cronico, stanchezza e fastidi vari legati ad ovaio policistico.
Ero di un pallore spettrale. Gli amici in spiaggia si sedevano accanto a me per la mia capacità non di assorbire, ma di riflettere il sole e farli abbronzare meglio dell’olio manoi.
Nel 2009 c’è la svolta e divento finalmente vegetariana
Giungiamo a quello che mi piaceva pensare che fosse l’anno della svolta, il 2009.
Assecondando il mio grande amore per gli animali, divento finalmente vegetariana. Adotto un cane reso cieco da un incidente e la nostra amicizia mi porta a fare cose prima impensabili.
Come correre come una matta per i campi di grano alle sei del mattino, rotolarmi nell’erba, sporcarmi di fango, incontrare aironi, istrici e piccoli di volpe.
L’incontro con l’igienismo, le spremute, i germogli, i semini, la salute e 5 kg in meno
E, senza rendermene conto, pian pianino, tutto quel sole e tutta quell’aria fresca mi stavano trasformando, mi stavano preparando al Big Bang, all’incontro del tutto casuale con lei, il suo blog e l’igienismo. Da allora ho stravolto le mie abitudini alimentari.
Spremute d’arancia, pompelmi, frullati, centrifugati, semi, germogli, verdure al vapore, pane di segale tostato, tanto sole.
Il cambiamento più evidente è stata la perdita di 5 kg e un colorito sano mai avuto prima d’ora.
Fantastico? Niente affatto. I deprime la persistenza del catarro
Fantastico, penserà lei. Di che va lamentandosi questa?
E invece ho qualche recriminazione da fare.
Ciò che mi deprime è la persistenza del catarro.
Riuscirò mai a sbarazzarmene?
Neanche mio nonno, che era un fumatore incallito, ne produceva tanto!
Mi sveglio la mattina sperando in un miracolo, ma niente!
E’ sempre lì ad intasarmi la gola, col suo bel colore verdastro (ugh!), a ricordarmi che il mio sangue è ancora viscoso nonostante tutto. Riuscirò mai a sbarazzarmene?
Grazie del suo tempo e perdoni lo sfogo di una che si rifiuta di essere una pattumiera!
Lisa Trementini
RISPOSTA
Non stai interpretando correttamente gli attuali accadimenti corporali
Ciao Lisa, non sei affatto una produttrice di rifiuti, ma un corpo attivo e risanato che sta lavorando al meglio.
Al massimo eri pattumiera nei mesi e negli anni scorsi, quando tutto quel muco e quella acidificazione (che diventa muco come reazione protettiva a favore dei tessuti, che altrimenti finirebbero corrosi dall’acido) se ne stavano incuneati nei tuoi organi, nelle tue ghiandole e nei tuoi liquidi interstiziali.
Tuo nonno aveva tonsille ed appendice intatte
Fai dei paragoni con tuo nonno fumatore incallito?
A tuo nonno nessuno aveva mai tolto tonsille ed appendice, ne sono sicuro!
Ti hanno privata, con quei due ZAC da te così bene evidenziati, dei due massimi strumenti-sentinella del sistema immunitario, preposti entrambi alla purificazione del sangue dalle sostanze estranee e dalle sostanze acidificanti.
Hai subito una grave decapitazione immunitaria
Una’autentica decapitazione immunitaria. Roba da fare un processo e mandare in galera qualcuno., magari solo per alcuni giorni, a scopo dimostrativo, se non punitivo.
D’accordo la buonafede e l’ignoranza, ma non è giusto che questi crimini della medicina passino e si dimentichino senza colpo ferire, senza mettere i colpevoli di fronte alle loro gravi responsabilità.
Pare che gli errori marchiani del passato non insegnino proprio niente
E’ venuto il tempo di scuotere le persone dalle false sicurezze e dai pericolosi torpori mentali, e non di lasciarle gongolare nelle proprie arroganze e nei propri dogmi.
Oggi la stessa medicina, pur stando più attenta (ma non troppo) con tonsille ed appendici, continua ad insultare e decapitare il sistema immunitario con vaccinazioni che gridano vendetta.
C’è una impressionante lista di patologie scatenate dai vaccini
Le mutazioni genetiche indotte da tutti i vaccini, dal primo all’ultimo, sono cosa ormai ben nota e all’ordine del giorno.
Anche la polio, la sclerosi multipla, le leucemie, le distrofie, gli Alzheimer, i Parkinson, le malattie autoimmuni, le esaustioni e gli esaurimenti etichettati Aids, la celiachia, l’asma, l’autismo, il diabete, sono tutte patologie scatenate e favorite dai vaccini.
Cinquemila segnalazioni di autismo nella sola Umbria
Come riporta il dr Gianpaolo Vanoli nel suo brillante articolo di questi giorni I gravi danni dei vaccini (info@vanoli.net), nella sola Umbria sono state raccolte 5000 segnalazioni di autismo successivo a interventi vaccinatori, mentre il Ministero della Sanità (o dell’Insanità?) continua a difendere il suo operato. L’Umbria è una piccola regione non densamente popolata.
Facendo le debite proporzioni si può pensare a 150 mila bambini italiani malati di disfunzioni nello sviluppo, a causa di demenziali vaccinazioni.
I vaccini non solo intossicano, infiammano, acidificano, creano ischemie ed immunodepressione per tutta la vita del soggetto vaccinato, ma causano pure mutazioni genetiche nei mitocondri, mutazioni trasmissibili alla prole.
Il muco, di cui ti lamenti tanto, ti ha salvato la vita
Tornando a te, chiaro che hai vissuto per anni con un sistema biochimicamente monco, incapace di contrastare l’acidificazione e quindi costretto dal sistema immunitario a intasare ogni angolo di preziosa sostanza chiamata muco.
Il tuo catarro verde, vale tanto quanto il tuo bel sangue rosso.
Lo devi ringraziare perché ti ha salvato la vita e ti ha permesso di arrivare a questo momento in condizioni tutto sommato ottimali.
Sei molto cambiata ultimamente.
Hai rimesso in funzione il sistema immunitario e ti sei dotata di un sangue pulito
E’ ovvio che adesso la materia catarrale non ti serve più.
Ora hai imparato ad alimentarti bene, ad alcalinizzare il sangue con le arance e i pompelmi, ad espellere l’acido urico e le stalattiti da minerali inorganici, a respirare bene, a muoverti in scioltezza e a stare al sole.
Hai imparato a dedicarti a un animaletto e a correre con lui, rotolandoti nel fango come una bambina entusiasta che riscopre la bellezza della natura.
Ora il tuo sangue non è più viscoso e lipotossico come prima (al contrario di quanto sostieni).
E’ diventato fluido ed efficiente, per cui riesce via via a trasportar fuori e ad espellere il muco accumulato per anni.
Stai vivendo un momento straordinario e trionfante per il tuo corpo, e non te ne sei nemmeno accorta. Dovresti brindare alla tua salute e te ne stai a recriminare!
Insomma cara Lisa, stai vivendo un periodo di straordinario recupero salutistico, chiamato detossificazione e de-muchizzazione accelerata, che ti porterà presto ad essere felice e priva totalmente di catarro.
Puoi intensificare l’espulsione, e la crisi eliminativa in atto, adottando una dieta ancora più spiccatamente fruttariana.
Oppure ricorrendo alla famosa cura dell’uva, che qualcuno chiama semi-digiuno.
I tuoi medici di allora hanno toppato due volte, primo nell’asportarti tonsille e appendice, e secondo nel non darti precise indicazioni dietetiche, o nel darne sicuramente di sbagliate
Se i tuoi satrapi in camice bianco, anziché mozzarti disinvoltamente tonsille ed appendice e tirarsi in disparte, ti avessero almeno dato alcune precise e corrette disposizioni dietetiche per la vita, non avresti certo accumulato tutto quel muco protettivo in ogni parte del corpo.
Se ti avessero ordinato tassativamente di mettere al bando latte, uova, carne, pesce e tutte le proteine animali che notoriamente acidificano il sistema, e ti avessero prescritto cibi crudi a volontà (dato che tutto il cotto, incluso le verdure cotte, acidifica il sistema per colpa della de-organicazione dei minerali ridiventati col calore inorganici ed inservibili, al pari dei minerali del suolo e al pari dei minerali delle acque imbottigliate), almeno avrebbero limitato i gravi danni causati con le loro esecrabili operazioni.
Vuoi accorciare i tempi della crisi eliminativa?
Un bel riposo fisiologico, con digiuno a tanta acqua, seguito da dieta fruttariana.
Ti lamenti del perdurare eccessivo di questa crisi eliminativa?
Nessun problema.
La puoi accorciare e concentrare a tua volontà.
Intraprendi subito un bel digiuno ad acqua distillata (non la trovi, e allora opta per la più demineralizzata possibile, tipo quella di alta montagna).
Niente cibo per 3-4-5 giorni, finchè non ti torna fortemente l’appetito, finchè la lingua non si spatina e torna bella rossa e finchè le urine non tornano chiare).
In quella occasione, più acqua berrai e più muco verrà fuori, sempre meno verde e sempre più trasparente.
Dimenticati dunque l’idea di essere una pattumiera.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo