USCIRE DAL TUNNEL DEL DISAGIO ALIMENTARE

Una richiesta di aiuto

 

Gentile dr Vaccaro, le inoltro una richiesta di aiuto.

Se la vuole pubblicare lo può fare, anche usando il mio vero nome di battesimo.

Mi dica però le modalità di rintracciare la sua risposta.

Ho 48 anni e peso ormai 80 kg per 172 cm di altezza, mentre quando stavo meglio oscillavo tra i 62 e i 65 chilogrammi.

Vita decisamente sedentaria, pur essendo  iscritta a dei corsi di idrogym, che da Natale non frequento più.

 

Da vegetariana attiva e in peso-forma a vegetariana sedentaria e infelice

 

Da anni sono vegetariana e ho sempre cercato in passato di essere attenta alla mia dieta.

Da qualche anno però le cose sono cambiate per una serie di motivi.

Il mio rapporto col cibo è diventato problematico e carico di disagio.

Mi nutro infatti di carboidrati (cotti), zuccheri e latticini.

Ho di conseguenza problemi evidenti tipo scompensi ormonali, ritenzione idrica, cellulite, ed anche un aspetto felliniano.

 

Biscotti bio e latte di riso bio al mattino, pure il caffè sarà biologico

 

La mia giornata inizia alle sei e trenta.

Fino a qualche tempo fa la sveglia era caratterizzata da una preghiera e da una breve meditazione.

Ora anche quello se ne è andato, e trovo mille scuse per non farlo.

Parto semmai in quarta con la colazione, dove mi nutro con latte di riso, caffè e biscotti bio (ne faccio fuori anche sette-otto).

Altro caffè verso le 9 e 30.

 

 

 

 

Pranzo e cena precari e disordinati, con accumuli di fame calorica arretrata

 

Pranzo variabile, basato in genere su crackers e panino al formaggio, oppure delle verdure (quando sono in vena).

Nel pomeriggio, ancora qualche biscotto. A volte un frutto.

Momento cruciale è la sera, quando rientro a casa dal lavoro.

Pur avendo a disposizione carote, finocchi e quanto occorre per non cadere nei cibi dannosi, mangio di tutto mentre preparo la cena a mio figlio.

Quando dico di tutto, non inorridisca, intendo persino pane e maionese, presi come antipasto.

La cena vera e propria varia a seconda dei giorni.

Talvolta minestra di verdure, altre volte pasta seguita da qualche verdura.

Spessissimo, nel dopocena avverto un bisogno sfrenato di dolci, e lo assecondo pure.

 

Gli inevitabili disagi e i sensi di colpa

 

I sensi di colpa e una bassa autostima hanno caratterizzato per un lungo periodo la mia esistenza.

Anche perché in passato ero rigorosa e potevo contare su una grandissima forza di volontà.

Oggi, non so dove sia finita questa forza, non so più cosa siano le discipline e le regole.

Seguo attualmente un percorso analitico non-convenzionale che mi ha permesso di uscire da molti schemi che mi imprigionavano la mente.

 

Desiderio di assistenza terapeutica

 

Mi piacerebbe poter essere seguita da un terapeuta, o magari fare un soggiorno depurativo e digiunante presso qualche centro.

A Piacenza conosco un igienista di cui ho anche stima, ma i soggiorni che offre sono per me troppo spartani (non ha il bagno in casa).

Un tempo ero solita digiunare un giorno alla settimana, ed offrire anche il sacrificio di una cifra simbolica per i bambini di un orfanotrofio. Ora non ci riesco più.

Il rapporto col cibo rappresenta il mio disagio attuale, dal quale però vorrei uscire.

Qualora desiderasse un colloquio individuale e più approfondito, mi rendo disponibile ad incontrarla dove le è più comodo. Se può darmi una mano a risollevarmi, le sarò grata.

 

Grazie.

Marina

 

Non basta essere vegetariani

 

Ciao Marina,

Sei una ragazzina di appena 48 anni, giunta a un terzo della sua vita.

Non è giusto trascurarsi e buttarsi un po’ via, come stai fascendo in questi ultimi anni.

Buon segno comunque che ti sia fatta viva con Franco Libero e con me, per cercare una soluzione ai tuoi problemi. Significa che quella forza di volontà che hai perso per strada, non si è del tutto dileguata.

Essere vegetariani è ottima cosa, e su questo non ci piove.

Purtroppo non basta quello per mantenere un buon livello di salute.

Il mondo è pieno di vegetariani che non rappresentano in alcun modo dei buoni esempi.

 

 

Occorre dotarsi di strumenti difensivi e reattivi

 

Il mondo di oggi è carico di insidie per tutti. Pieno di mala-informazione, di carenze educative, di spinte a consumare cose assurde. Un mondo insomma teso a farti ammalare dalle 7 del mattino alle 11 di notte.

Serve pertanto stare allerta e dotarsi di antidoti, di strumenti difensivi adeguati, per far fronte a questo micidiale attacco portato alla libertà di pensiero ed alla salute umana.

Non basta essere vegetariani e non basta pregare.

Serve molto di più. Serve restare in forma, non darsi per vinti, affrontare la vita con grinta e determinazione.

 

Guai tirare i remi in barca, e ritrovarsi con un sacco di patate in groppa

 

Nel caso tuo, pur potendo contare su buona cultura e su evidenti valori etici, hai finito per tirare i remi in barca, e per lasciarti andare.

Col risultato che ti ritrovi con 15 chili in più da portare da mattina a sera.

Una fatica improba. Immagina te stessa, quella di qualche anno addietro, quella che indossava ogni tipo di vestito senza problemi, con un pesante sacco di patate sulle spalle, e così ti puoi fare un’idea concreta della situazione odierna.

 

Lo slogan adatto è Fuori gli attributi

 

Di buono, hai tutte le qualità per rigenerarti. Serve però un immediato cambio di rotta.

Alle squadre di calcio o di basket che vivono un momento critico, che sono sfiduciate e frastornate, che perdono diverse partite di fila senza nemmeno sapere perché e percome, i tifosi usano gridare in coro Fuori gli attributi.

La stessa cosa occorre fare con te. Devi riprendere le qualità che avevi un tempo, e devi inoltre fare dei passi avanti a livello di conoscenza tecnica sugli alimenti e sul corpo umano.

 

Serve grinta, fiducia, costanza, collaborazione

 

Tutte le cose che hai citato, dal sovrappeso, agli scompensi ormonali, alla ritenzione idrica, alla cellulite, ai complessi di colpa, ai disagi, sono interrelate ed aggrovigliate una con l’altra.

Ti devi rigenerare e rinormalizzare.

Nessuna dieta dimagrante e nessun farmaco ovviamente, ma un programma preciso, sul quale tu sia pienamente convinta.

Un piano strategico da portare avanti con coerenza, ti farà tornare quella di prima e anche meglio.

Te lo posso garantire. Ma serve la tua massima collaborazione.

 

Piena fiducia al tuo sistema immunitario

 

Non devi fare niente altro che dare massima fiducia a qualcuno.

Non tanto a me, ma al medico personale che tu vai cercando in giro e che invece sta esattamente dentro di te, e che si chiama Sistema Immunitario di Marina.

La frutta abbondante che consumerai non avrà alcun potere magico per trasformarti in una dea rigenerata.

Ma darà modo di funzionare senza intralci agli strumenti di auto-equilibrio tipici del sistema immunitario.

Sarà lui, solo e sempre lui, a compiere tutti i miracoli, incluso quello di ridarti la linea e la serenità.

Quello che mi fa inorridire di più è l’assenza sistematica di acqua biologica-strutturata

 

Mi hai chiesto di non inorridire, quando ti sbaffi pane e maionese prima di cena.

Ho infatti scosso la testa, soprattutto alla voce maionese.

Ma anche con la tua colazione c’è molto da ridire. Ed anche coi tuoi caffè, che sono un modo assurdo per tenere su momentaneamente la pompa cardiaca, costretta a sobbarcarsi pure il sacco di patate.

Quello che più mi fa inorridire è la mancanza di acqua biologica, la scarsità quasi totale di frutta.

Chiaro poi che il corpo resta affamato dalla scarsità di calorie, e si vendica imponendoti uno sfrenato bisogno di dolci sia nel dopocena che a colazione.

Quel latte di riso e quei biscotti-bio poi, sono la ciliegina sulla torta delle tue incoerenze.

 

Non ho un rapporto sereno coi cibi biologici

 

E’ per quello che non ho un rapporto sereno coi prodotti cosiddetti bio.

Troppa gente pensa di risolvere tutto comprando qualcosa di bio e sbagliando tutto il resto.

Troppa gente è spaventata dalle sciocchezze autentiche sulla frutta velenosa non-biologica che circola sul mercato. E cade dalla padella nella brace.

Ribadisco che è giusto e sacrosanto difendere i prodotti biologici a livello generale, e che è urgente mettere fuori legge diserbanti e fertilizzanti sintetici e OGM, ma sostengo pure che nel frattempo la gente non può essere lasciata in condizioni penose col terrore assurdo della frutta non-bio.

 

Siamo un paese estremamente inquinato, ma questa non è buona scusa per allontanare la gente dalla frutta

 

Impedire alla gente di tenersi, d’inverno, in casa, costantemente, le cassette di arance e di kiwi e di mele, accusando i prodotti non-bio di causare ogni male possibile è non solo sbagliato, ma criminale.

Occorre dire alla gente la verità vera.

La verità vera dice che ogni frutto ci mette 6 mesi per crescere alla luce del sole, e che pertanto è carico di bontà e di salute, nonostante le porcherie che gli possono aver buttato addosso o nei terreni di crescita.

Questo non per giustificare tali orribili tecniche, che fanno dell’Italia uno dei paesi più inquinati del mondo a livello agricolo, ma solo per impedire alla gente di cadere in anoressia obbligata ed in crisi calorica garantita, che sono ben peggiori del tasso di inquinamento racchiuso eventualmente nella frutta in commercio.

 

Quali risultati concreti sta apportando l’attuale cultura del bio?

 

C’è da chiedersi se la cultura del bio abbia favorito un miglioramento qualitativo nella vita della gente, o se abbia invece instaurato un pessimo regime bio-dittatoriale nelle mani di ben determinate industrie, che spacciano per bio persino il sangue e le bistecche di animali uccisi, visto che i soldi non hanno colore.

Un regime che ha insegnato alla gente cose orrende, quali un allontanamento dai banchi di frutta dei supermercati e dei mercati cittadini.

Cosa totalmente fuoriposto.

La gente deve mangiare in abbondanza e a sazietà quello che c’è di naturale-inquinato, e deve lottare nel contempo perché aumentino le iniziative biologiche autentiche, tipo le distribuzioni di prodotti ai margini dei campi e dei frutteti.

Pare un discorso contradditorio ma non lo è.

 

Le più inquinate arance-banane-ananas del mondo sono 1000 volte più sane della migliore bistecca bio, checché ne dica il solerte ministro Zaia

 

Una mela non-bio è sempre meglio dei biscotti-bio e del latte di soia-bio, tanto per fare un esempio.

Le più inquinate arance, banane ed ananas del mondo sono mille volte più sane della migliore bistecca-bio, checché ne dica il solerte ministro dell’Agroalimentare Luca Zaia.

Una dieta fruttariana non-bio fa un milione di volte meno male dei caffè, dei dolci e della maionese che tu Marina hai inserito nella tua dieta.

 

La ABIN ha dei programmi salutistici per il 2010

 

Andiamo al pratico.

Non mi sottraggo a un incontro alla prima occasione possibile.

Puoi contattare anche Carmelo Scaffidi e la ABIN al 035-340208 e 338-9222610, che hanno pure dei programmi rigenerativi in montagna per il 2010.

Ma qualcosa di valido lo puoi anche impostare direttamente a casa.

 

Prova con un digiuno casalingo

 

Ti suggerisco un digiuno di 2-3 giorni, con riposo fisiologico totale e diverse bottiglie di acqua superleggera (meno minerali ha e meglio è), visto che in Italia è difficile trovare in vendita dell’acqua distillata-alimentare.

L’appetito ti andrà via dopo il primo giorno.

Troncherai il digiuno non appena l’urina ridiventerà chiara, la lingua e l’alito torneranno normali, e l’appetito riprenderà decisamente.

Se questo non dovesse accadere, puoi scegliere di prolungare uno o due giorni, oppure di interrompere, e di fare un altro digiuno più avanti.

 

Modalità concrete

 

Chiedi al figlio di arrangiarsi in questi 3 giorni e possibilmente di lasciarti tranquilla.

Starai a letto sotto le coperte, dato il clima, ma dovrai arieggiare la stanza.

Cercherai di riposare, ma non a corpo morto.

Meglio sgranchirsi e mantenere un ritmo respiratorio approfondito.

Via i pensieri e via ogni attività, ma tieni in auge l’attività respiratoria.

Fa finta che esistano solo i polmoni e un tubo gastrointestinale da dissetare e ripulire.

Preparati a qualche fastidio fisico, ma non spaventarti per quelle inezie.

 

Le sostanze inquinanti depositate nel grasso fuoriescono causando qualche disturbo

 

Quando il corpo inizia a cannibalizzare le cellule adipose, il grasso si trasforma in calorie utili a sopravvivere, ma le sostanze inquinanti depositate nel grasso (chissà da quanti anni) se ne andranno fuori aiutate dall’acqua, e in questa fase provocheranno leggeri e transitori effetti di ritorno.

Ci potrà pure essere una massiccia espulsione di muco, per l’acidificazione accumulata nei tessuti e nel sangue.

Nel tuo caso, non mi risulta che tu abbia preso droghe e farmaci, per cui i dolorini e i giramenti di testa dovrebbero stare entro limiti accettabili.

 

Cose da non fare nel modo più assoluto durante il digiuno

 

  • 1) Spaventarsi o innervosirsi per gli effetti citati, che sono normali, revisti, transitori ed innocenti.
  • 2) Prendere sostanze nervine (caffè o the), fumo, alcol, o pillole o integratori o altro, visto che durante il digiuno il corpo diventa supersensibile e supervulnerabile ai veleni.
  • 3) Buttarsi su un cibo concentrato qualsiasi, rompendo drasticamente il digiuno.

 

Al termine del 3° giorno, utilizzerai il rifornimento di arance-kiwi-ananas-banane-pere-mele (bio o non-bio) fatto in precedenza, e starai sulla dieta rigorosamente fruttariana per un paio di giorni.

Dopodiché passerai allo schema normale di dieta tendenzialmente crudista che vado suggerendo nelle mie ultime tesine, come quella sull’emicrania, tanto per capirci.

Ti ho spedito a parte le ultime mie tesine. Altro modo per leggerle o scaricarle è quello di andare al www.valdovaccaro.blogspot.com o ai siti luigi boschi, medicinanaturale, pomodorozen, liquida,  alimentazione naturale. Il mio libro ti aiuterà senz’altro, in questo nuovo programma di rigenerazione.

 

Sintesi del piano nutrizionale

 

Detto in sintesi, frutta cinque vole al giorno circa lontano dai pasti, e soprattutto in mattinata.

Piatto di verdura cruda come esordio a pranzo e cena, seguito da un secondo piatto che, in rapporto ai livelli di virtuosità del soggetto, sarà composto da carboidrati e legumi cotti conservativamente (patate-zucche), o da cereali integrali e verdure, o da pizza vegan-pastavegan-minestravegan, con aggiunta di una manciata di noci-mandorle-pinoli a fine pasto.

 

Altre istruzioni supplementari

 

Cose aggiuntive permesse la crema di avena arricchita con semini di girasole-sesamo-lino-zucca frantumati al pestello, germogli di alfa-alfa e simili, popcorn fatto in casa senza zucchero e sale.

Eliminare totalmente zucchero, sale da cucina, dolciumi, caffè, alcol, the e tisane varie.

Utile ricorrere a succhi di frutta e centrifugati di carote-sedano-rape in sostizione di uno o max due pasti di frutta per chi ha difficoltà e problemi di adattamento alla frutta medesima.

E’ ammesso del buon pane integrale e delle gallette integrali ai cereali. Idem per  l’olio di oliva extravergine a pranzo e cena. Ammessi i panini vegan spalmati di crema di olive o di carciofi, imbottiti di verdure crude, più avocado e pinoli o noci, in alternativa a pranzo e cena (specie nelle emergenze).

 

Importantissima la parte ginnico-respiratoria-solare

 

A corredo e integrazione del piano alimentare, obbligatoria un’ora di attività motoria ed aerobica giornaliera, più esposizione al sole dovunque e comunque possibile.

Mezz’ora di respirazione yoga al ritmo di 1-4-2 secondi (1 inspirare, 4 trattenere e 2 espirare), aumentabile a 2-8-4, a 3-12-6 ecc a seconda della propria capacità polmonare e toracica, magari associata con una bella caminata a ritmo, servirà molto a riossigenare l’organismo.

Ricordarsi, quando si respira, che è essenziale in fase di espirazione mandare fuori davvero tutta l’aria dei polmoni. Nella fase successiva di inspirazione riempirsi prima la parte bassa e poi espandere via via i polmoni fino a sollevare le scapole. Importante fare questi esercizi in presenza di aria fresca e buona.

Con l’augurio di riprenderti al più presto, e di raccontarmi qualcosa tra 6 mesi o anche prima.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)

                         – Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)