LETTERA
La verità non sta a portata di mano. Occorre cercarla laboriosamente.
Buongiorno dottor Vaccaro, ho appena terminato di leggere la tesina Le vitamine, i minerali e la legge del minimo, del 12/7/10, e la ringrazio, avendovi trovato diverse cose che mi premeva sapere.
Ebbi delle esperienze negative anni addietro e andai alla ricerca di spiegazioni alternative a quelle che si sentono dal nostro establishment medico/sociale.
Conobbi così diversi siti alternativi dove quello che si credeva vero fino a pochi istanti prima risultava del tutto sbagliato.
Poi, da cosa nasce cosa, e sono arrivato a conoscere il sito Valdo Vaccaro!
Le megadosi di Linus Pauling
In tutto questo turbinio di informazioni sulle vitamine, c’è chi dà importanza a Linus Pauling e chi no.
Pauling affermava che si possono assumere 12/15 grammi di vitamina C al giorno senza problemi, e che l’eccesso si sarebbe eventualmente orinato!
Non so quanto di tutto questo possa essere vero.
Lei sostiene che occorre fare attenzione anche ai medici alternativi, visto che pure quelli tendono a curarti, mentre l’igienismo propende per la cura della non-cura.
I medici alternativi sono o no vicini all’igienismo?
Ma, le chiedo, quei medici che rifiutano terapie chimiche o chirurgiche, e che ricorrono alla vitamina C soltanto, come mi pare faccia il dottor Simoncini nei casi limite di tumore (vedi iniezioni di vitamina C in loco), non mi paiono troppo distanti da quello che può fare un buon igienista.
La ringrazio per la sua attenzione.
Max
RISPOSTA
Farmaci e integratori come materiale di emergenza e non di cura
Ciao Max, la mia posizione è chiara.
Farmaci e integratori possono essere usati a volte, ma soltanto come strumenti di autentica emergenza, per superare una crisi specifica capace di portare a conseguenze letali.
Materiale insomma da pronto soccorso e non da cura.
Megadosi utili solo a sovvertire gli equilibri e drogare l’orgnismo
Sulla faccenda delle megadosi di vitamina C, e dei 12/15 grammi citati da Pauling, sono una dose enorme, equivalente a 300-375 volte la quota FDA, che parla, sottostimando, di 40 mg/giorno.
Tutto materiale di scarto che il corpo non è in grado di assimilare in forza della legge del minimo che ti ho citato e che pare tu non abbia ancora inteso.
Il discorso della espulsione facile nelle urine è un’altra favola di un Pauling legatissimo alle aziende farmaceutiche.
Nemmeno l’acqua che si porta alla bocca, va fuori con facilità
E’ vero che la vitamina C è più facile della vitamina D e di quella E, nel senso che la C è idrosolubile.
Bisognerebbe sentire il parere dei reni e della vescica, ed anche quello del sangue, del sistema ghiandolare e del sistema escretorio nell’assieme.
Niente di quello che si immette nel sistema va fuori con facilità, nemmeno la semplice acqua, figurarsi del materiale sintetico e concentrato.
Ma se il tuo conto in banca viene foraggiato per bene, è facile dire che sì, che tutto finisce facilmente nelle urine.
L’igienismo rimane lontano dai casi citati
Posso essere d’accordo che operare con iniezioni e somministrazioni di vitamina C, sia meno grave rispetto all’uso di farmaci e di sale operatorie.
Ma questo non significa che quei medici possano avvicinarsi all’igienismo.
La scienza igienistica ha regole molto precise.
Non è una questione di fare un raffronto tra cure mediche e cure alternative.
Lottare contro le cause di malattia, e responsabilizzare in toto il sistema immunitario
L’errore non sta in questa terapia o in quella, ma sta nel fatto stesso di usare delle terapie tout-court.
Terapie poi che vanno contro i sintomi e le luci rosse, e non contro le reali motivazioni delle malattie. Terapie poi che tendono a bypassare un sistema immunitario che ha già le sue strategie ottimali di intervento, e che non ama pertanto interferenze da chicchessia, medico o non medico, medico tradizionale o medico alternativo.
Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo