VI PROIBISCONO DI FUMARE, DI BERE E DI SCOPARE

Una nonna simpatica e importante, oltre che in perfetta forma

 

Caro Valdo, grazie, grazie. Sei sempre il mio informatore preferito.

Più leggo i quesiti che ti pongono i tuoi lettori e più ti ammiro per l’impegno, la costanza e la pazienza che dimostri.

Domenica 14 febbraio è nata Laila, una bambina bellissima, di kg 4.450 alla nascita, figlia di Giorgia (che è mia figlia), e quarta di altri suoi tre bambini: Ginevra, Diana e Rodrigo.

Nata il giorno di San Valentino (Acquario) e nel giorno del Capodanno Cinese (Tigre). Promette bene.

Sono sempre più nonna e sto letteralmente invasa da bambini.

 

Uno spettacolo emozionante, circondato però di cose degradanti

 

L’11 febbraio sono andata al concerto di Vasco al Forum di Assago.

Lui canta davvero belle canzoni, e sa distribuire al pubblico emozioni autentiche, ma la maggior parte di ciò che gira intorno è a dir poco degradante.

Ragazzini di 14 anni e anche di altre età che bevono birra e superalcolici come fosse acqua, che mangiano le schifezze peggiori, che fumano di tutto e non solo sigarette, che imprecano e non hanno certezze.

Ubriachi, sballottati, tracollati, catatonici, insicuri e fuorviati.

 

A me il Vasco piace, ma non così

 

E, alla fine del concerto, il Vasco che conclude in questo modo: Vi proibiscono di fumare, vi proibiscono di bere, vi proibiscono di scopare, vi proibiscono di essere liberi. Quanti proibizionismi: Ma fate quel cazzo che vi pare! Detto dalla più grande rockstar italiana, non poteva non suscitare un assordante boato di approvazione.

Un boato che ha coperto la correzione finale dell’artista: Fatelo, a patto di non causare danni al prossimo.

Anche a me piace il Vasco. Ma non così.

 

Se tu togli 10 fumatori alla Marlboro, lui gliene regala 10 mila

 

Hai voglia tu di insegnare gli ideali più belli ed importanti, se poi un cantante li demolisce in un batter d’occhio.

Certamente è molto abile.

In questo periodo mi sento sparsa fra le stelle.

Mi devo fermare un attimo su dite che sei uno dei miei punti fermi.

Un grande abbraccio.

Dina

 

La piccola Ginevra che si ricorda le cose di quando era grande

 

Ciao Dina, complimenti per la Laila.

Ma anche per il resto della truppa.

Soprattutto per la piccola Ginevra che, me l’hai ricordato al telefono, ti dice cose incredibili.

Come ad esempio: Nonna, ma questa cosa che mi racconti, io la sapevo già,  quando ero grande.

 

Vasco e la malinconia esistenziale

 

Quanto a Vasco Rossi, non sei la sola ad apprezzarlo.

Canzoni belle e dirette, dure ma romantiche, che sanno fare breccia.

Tutti ci chiediamo quale senso abbia la vita.

Vasco sta interpretando la malinconia esistenziale e lo sbandamento che caratterizza la nostra epoca.

Non trovo differenze sostanziali tra la sua poetica  e quella di Giacomo Leopardi.

Il suo successo è meritato e non meraviglia più nessuno.

 

La gente ha perso il senso della giocosità e dell’attrazione

 

Però, quella frase finale, non doveva dirla in quel modo.

E’ verissima la situazione di disagio e di precarietà psicologica nella quale si dibatte la gioventù.

Ma anche gli adulti e gli stagionati sono sottoposti ai medesimi stress, agli stessi disagi.

Più che proibizionismo si tratta di alienazione, di isolamento, di paura.

C’è nell’aria il seme dell’umiliazione, della solitudine, della rabbia.

La gente ha perso il senso della giocosità, della socialità, dell’attrazione.

 

La demonizzazione dei rapporti umani

 

Noi da  ragazzi avevamo le sagre e le balere all’aperto.

Nessuno si era sognato di demonizzato i rapporti umani.

Il bacio, la carezza ed anche tutto il resto potevano essere oggetto di riservatezza, di proibizione, di bigottismo, di conservatorismo, ma mai di schifo e di sospetto.

Stavamo anche noi nei campi e nelle arene, ma ad allenarci e a correre dietro un pallone, non certo ad avvelenare i polmoni e a massacrare anzitempo il nostro fisico.

Questi giovani di oggi, per aprirsi e socializzare devono consumare prima 10 sigarette e 5 lattine di birra, quando va bene.

Il che è terribile.

 

 

Vasco, non inviare messaggi sbagliati!

 

E a questo punto vorrei inviare un messaggio all’artista.

Chissà che non lo legga.

Le vie del Signore sono infinite.

Le poesie vanno bene, caro Vasco. Tu vai bene così come sei.

Sta però attento a non inviare messaggi sbagliati. Non è un discorso da parrocchia bacchettona.

Tu fai affidamento sul fatto che i giovani hanno sale in zucca, e che interpreteranno le tue parole con i dovuti adattamenti. Ma non è sempre così.

Non è poi grazie al fumo e al bere che si emanciperanno e si libereranno.

Non è con i red-bull e gli spinelli che apprezzeranno meglio il fatto che La vita è un brivido che vola via.                                                                                                                                                                                                                                                      

Poesia sì, ma non messaggi diseducativi.

 

Se fumi e se bevi, col cacchio che scopi

 

Troppi ragazzi che bevono e troppi che fumano. E troppo pochi che si divertono.

Anche perché, se bevi e fumi, col cacchio che scopi.

E, se lo fai in quelle condizioni, ti rovini anche, perché scopare in riserva di energia significa auto-sbrindellarsi e andare verso le sindromi deficitarie care a quelli del carrozzone Aids.

Troppi ragazzi, al termine dei concerti, si ritrovano distesi sul prato, incapaci di connettere ed inabili a reggersi sulle proprie gambe, altro che scopare.

 

Nessun proibizionismo, ma rispetto di se stessi e degli altri

 

Non voglio essere considerato un contraltare proibizionista.

Sono al contrario a favore della libertà, del divertimento sano e condiviso, della gioia di incontrarsi.

Ai miei figli insegno a comportarsi bene.

Insegno a fumare l’aria pura a pieni polmoni, e insegno a bere tanto succo di arance e pompelmi della nostre belle regioni meridionali, e non le porcherie racchiuse nelle lattine prodotte dalle industrie che sfruttano e decapitano la gioventù.

 

La vita è un brivido che vola via, ma per godere quel brivido serve la salute

 

Dare un messaggio stile Dalai Lama è un conto. Dire Italiani divertitevi, non fa una grinza.

Dire Ragazzi fumate e bevete, non ci sto.

Quella non è libertà. Quella  è schiavitù garantita

La vita è un brivido che vola via?

D’accordo, ma anche per godere quel brivido serve la salute.

Se sei carico di alcol, di nicotina e di anfetamina, non ci sono eccitazioni e brividi, ma solo mali di testa e mali alle palle.

 

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo