VINCERE LA SCLEROSI MULTIPLA SENZA FARMACI

LETTERA

 

Un forte uomo di montagna colpito da SM

 

Ciao Valdo, l’orario è inopportuno, ma un caro amico mi chiede un consiglio su come poter affrontare la sua malattia, la SM, manifestatasi ormai molti anni fa.

Roberto è un uomo forte di montagna che ha dedicato la propria vita ad insegnare lo sport a molti giovani. Malgrado la malattia non ha mai limitato i suoi sforzi ed il suo impegno.

Un nuovo farmaco con tanti dubbi

Ora il bivio che dovrà affrontare è prossimo in quanto le manifestazioni e gli episodi di ricaduta si manifestano con maggiore frequenza. L’interferone sembra non servire più a nulla.

I medici prescrivono un nuovo farmaco, ma i dubbi sull’utilizzo del medesimo sono troppi!

La data fatidica è per dopodomani 18 Gennaio

Mi sto facendo parte attiva per proporgli l’alternativa igienistica, dopo aver letto le tue tesine sull’argomento, e credo senza indugio nel recupero di un corpo sano da ogni forma di malanno.

Devo però riuscire a fornirgli degli elementi per dargli una speranza, una visione diversa, per dargli un nuovo metodo di vita che gli consenta di affrontare al meglio questa sua situazione di emergenza.

Il 18 gennaio l’ospedale, salvo rinuncia del malato, inizierà la nuova pericolosissima cura!

Curriculum e prospettive terapeutiche della malattia

Giovanni non è vegano ed è nato nel 1964. La sua malattia ha avuto questi episodi:

–          Primo esordio 1995. Successivi: 1998, 2000, 2002, 2004, 2006, feb 2009, aprile 2010, nov 2010.

–          Terapia con interferone (Rebif 22) dal 2002, sospesa nel dicembre 2010.

–          Proposta del Centro Neurologico SM di Bolzano: entrare in terapia il 18/1/2011 con Tysabri (principio attivo natalizumab).

C’è margine di recuperabilità in termini igienistici?

Secondo il tuo parere siamo ancora in tempo utile per il recupero?

Conosci qualcuno che possa avere già percorso questa strada?

Se hai tempo scrivimi pure telegraficamente in privato, mi bastano solo poche righe di conferma.

Non smetto di leggerti e di seguire i tuoi suggerimenti con grande gioia e con un profondo senso di riconoscenza.

Franco

RISPOSTA

 

Non esistono persone vive di corpo, di spirito e di mente, ed incapaci di recuperare

 

Ciao Franco, alla prima domanda angosciante, se siamo in tempo a recuperare igienisticamente il tuo amico, rispondo di sì.

Fin quando una persona è viva, c’è un corpo che bene o male lavora e che ha tutta la voglia e tutta l’intenzione, tutta la predisposizione a ripristinare la normalità, ad autoguarire per vie non necessariamente miracolose che spesso a noi sfuggono.

Il principio di inguaribilità è farina del sacco medico

Il corpo non va mai contro se stesso, a condizione di essere messo nelle giuste condizioni operative, senza intralci ed ostacoli, senza interferenze di tipo farmacologico.

Queste non sono opinioni da due soldi ma leggi della natura.

Leggi che cozzano violentemente contro la cultura medica basata sul principio pessimista e terroristico dell’inguaribilità.

Principio dell’inguaribilità che fa molto comodo in quanto spinge ogni paziente alla disperazione e alla resa sul letto chirurgico o sul letto dei trattamenti estremi.

Un ciabattino-scienziato di nome Antonio Grassi, onore alla memoria

Molti anni fa c’era a Udine un ciabattino di professione che, dietro il suo modesto negozietto di calzolaio, teneva uno studio tecnico-scientifico di altissimo livello.

Fabbricava anche solette terapeutiche Grassi che si vendevano nelle farmacie di mezza Italia.

Un terapista tanto umile e modesto quanto geniale. Si chiamava Antonio Grassi.

Ogni sera c’erano per lui dei clienti arrivati da oltre-confine

La sera, dopo aver aggiustato scarpe e scarpette alle belle signore che passeggiavano in Piazzale Chiavris, riceveva gente che veniva, spesso con lussuose fuoriserie, dall’Austria e dalla Germania.

Di Grassi parlavano le riviste nazionali, tipo Oggi e Gente, oltre che vari quotidiani.

Lo conobbi personalmente in quanto facevo a quel tempo interviste per il Messaggero Veneto ai personaggi strani del Friuli.

Era una persona sicuramente straordinaria.

Mi raccontò la sua storia ed ebbi l’onore non soltanto di conoscerlo da vicino, ma anche di diventarne amico.

Era considerato come uno dei rarissimi specialisti mondiali in grado di risolvere la SM

Sapeva leggere l’aura delle persone e spiegare i problemi che avevano.

Guariva spesso, almeno così dicevano, un male che in Germania molta gente lamentava, senza che nessun medico potesse farci nulla.

Si trattava della sclerosi multipla, che lui chiamava sclerosi a placche.

Non ho dettagli per garantire quante persone trattò e quante di esse guarirono.

Ma non stento a credere che Grassi abbia raccolto risultati positivi, usando metodi non invasivi e vicini a quelli approvati dall’igienismo.

Vegetariano, igienista e contrario a ogni cura medica

Vegetariano lo era.

Igienista pure, come lo conferma un libercolo rosso simile a quelli di Mao.

Impariamo a curarci da soli, è il titolo dell’opera scritta nel 1973.

Importante citare pure il sottotitolo, evidenziato in copertina: I nostri piedi e le nostre mani ci dicono come stiamo in salute e ci indicano i rimedi che ci possono guarire.

Di sicuro Grassi avversava fortemente ogni cura medica.

 

Per vincere le patologie, dalla più semplice alla più complessa, occorre cultura igienistica

La prima cosa da fare rimane in ogni caso la chiusura del rubinetto dei veleni, e non certo l’apertura di un nuovo canale avvelenante di tipo medico.

La seconda è quella di una detossificazione interna, condotta con coerenza e pazienza, con la forza dell’acqua biologica e del ricambio graduale ed accelerato delle acque interne.

Ed è lì che casca l’asino.

La gente, se non si fa un minimo di cultura igienistica, o di cultura medico-antica stile Scuola Salernitana, col cavolo che ne salta fuori.

Né dal comune raffreddore, nè dalla colite, né dal tumore, né tanto meno dalla sclerosi multipla.

Le norme di guarigione sono quelle solite, quelle poi che trovi nelle mie tesine

Respirazione, acqua, sole, alimentazione leggera, voglia di guarire, fiducia nel guarire, movimento e riposo alternati, sono la sola metodologia possibile.

Ti allego le mie tesine sull’argomento.

Ma, pensando alla data di dopodomani e alle cure proposte dalla medicina, voglio aggiungere ancora qualcosa, dimodochè Giovanni abbia davvero tutti gli elementi possibili per giudicare sul da farsi.

I quattro nemici acerrimi dell’umanità

Ricordo innanzitutto che 4 principali stili di vita sono responsabili precisi e sicuri di tutte le malattie metaboliche, incluso la sclerosi multipla:

1)      Pessima dieta (proteine animali e grassi animali in testa, sale, zucchero, caffè, alcol, cibi cotti, come accessori).

2)      Inquinamento chimico-farmacologico (farmaci, vaccini, fattori iatrogeni).

3)      Stress.

4)      Mancanza di esercizio fisico.

Quali sono i danni mortali che i 4 satanassi causano al copo umano?

A)    Alto livello di colesterolo, ovvero troppo grasso nel sangue.  In termini tecnici lipotoxemia.

B)    Indebolimento cronico del sistema immunitario.

Una clinica straordinaria in terra d’America

La migliore clinica a livello mondiale è a mio avviso quella del dr Robert Pritikin, che dal 1985 ha preso sotto la sua direzione il Pritikin Longevity Center, la clinica fondata dal suo celebre padre Nathan Pritikin.

Robert vive con la moglie Christine a Santa Monica-California, sede del Centro Pritikin, che ha una importante succursale a Miami-Florida (www.pritikin.com, info@pritikin.com)

In 25 anni 70 mila persone hanno beneficiato con successo dei programmi di recupero, guarendo dall’arteriosclesorsi, dal diabete, dall’angina pectoris, dall’ipertensione, dall’obesità, dalla claudicazione, dalla sclerosi e da altre malattie croniche, sempre senza l’uso di farmaci.

Una sensazionale guarigione contemporanea

Drammatica e sensazionale la guarigione contemporanea di 3 ragazzi della stessa famiglia che, dopo essere rimasti tutti sulla sedia a rotelle per anni, sottoposti com’erano a traumi e a insopportabili stress da parte di un padre violento e alcolizzato, guarirono improvvisamente quando il padre si trasferì in campagna, smise di bere, si disintossicò e adottò la dieta Pritikin nel 1980 (articolo pubblicato dal Daily Mirror di Sydney nel 1981, col titolo Pritikin Miracles).

Cos’è la sclerosi multipla

Rivediamo però cos’è mai questo mostro chiamato sclerosi multipla.

Trattasi di una malattia del sistema nervoso dove le guaine protettive delle fibre nervose risultano localmente danneggiate, causando una vasta serie di conseguenze e di sintomi.

Scarsa coordinazione muscolare, doppia visione, temporanea cecità, impedimenti alla parola, perdita di equilibrio, movimenti scordinati delle mani e degli arti, sono i sintomi tipici di questa patologia che fa sempre più vittime nel mondo intero.

Da dove arriva mai questa patologia?

Cosa è mai che causa tutti questi fenomeni aberranti?

E’ forse una maledizione di qualche cinico sacerdote satanico?

E’ forse un virus strano fuoriuscito da qualche disco volante?

Dobbiamo accettare verdetti medici tipo malattia auto-immune, lantanica, idiopatica o criptogenetica?

Alcuni dati eziopatogenetici

Dobbiamo credere a una medicina incapace di spiegarsi e di spiegare di cosa si tratta, e che continua a usare  corticosteroidi, interferoni e altre sostanze, non certo al fine di risolvere la patologia ma al massimo per attenuarne i sintomi e la frequenza?

Le uniche cose che si sanno sono che l’alcolismo, le disfunzioni intestinali, il malassorbimento alimentare, le carenze del gruppo vitaminico B e in particolare di vitamina B9 e B12, possono giocare un ruolo importante.

Le colpe stanno tutte nel sangue grasso e tossico, nella lipotoxemia

Per l’igienismo le cose sono molto più chiare e semplici.

I sintomi della sclerosi multipla sono inequivocabilmente causati dall’alta viscosità del sangue, dal diavolo con le corna chiamato lipotoxemia. La lipotoxemia produce scarsa ossigenazione cellulare.

Un sangue denso è pessimo trasportatore di nutrienti e di ossigeno.

Malattia tanto grave ed invalidante quanto banale.

Le guaine mieliniche si danneggiano sempre in determinati punti e non in altri

Le guaine mieliniche dei nervi risultano danneggiate in punti precisi e cioè nei punti critici di interscambio sangue-linfa, dove la circolazione fisiologicamente e normalmente si rallenta, dove le sottili venule linfatiche del cervello e della corda spinale ricevono il sangue dai capillari, nel circuito di ritorno dal cuore.

Le solite interpretazioni fasulle

Nei punti di danno mielinico crescono minuscole placchette, ed intorno ad esse proliferano i linfociti.

Questo fa credere a certi ricercatori che i linfociti stessi siano la causa del problema.

Il solito difetto di chi non sa andare oltre il proprio naso.

In realtà i linfociti sono soltanto una conseguenza.

Fanno il loro lavoro di perlustrazione continua e finiscono anche da quelle parti.

Il peggior nemico è sempre lui, e si chiama grasso

La causa di tutto è la carenza di ossigeno verso le cellule.

Diete carnee e digestioni pesanti sono causa primaria di viscosità sanguigna.

L’alcol poi produce nel corpo gli stessi effetti dello stress, in quanto causa disturbi nervosi ed ormonali, e apporta pure lipotoxemia sanguigna, cioè eccesso di grasso nel sangue, immobilizzando nel contempo gli enzimi preposti all’ossigenazione.

I rimedi sono identici a quelli usati per l’autolisi del tumore

Le misure correttive della SM sono identiche a quelle da usarsi contro il tumore, il diabete e l’artrite.

Vale a dire digiuno, acqua distillata o leggera, semidigiuno fruttariano, dieta vegana e tendenzialmente crudista. Con una sola differenza. Le autoguarigioni da tumore si ottengono in pochi giorni o poche settimane, per autolisi del tumore stesso. Nella sclerosi multipla ci vuole più pazienza, più determinazione e più tempo. A volte occorrono diversi mesi per guarire.

Come mai? Perché le fibre nervose richiedono più tempo per rigenerarsi.

L’importante sentenza anti-terapeutica del professor Russell

Il professor W. Ritchie Russell, della clinica neurologica di Oxford, autore del testo MS, control of the disease, 1976, è tuttora elencato tra i più famosi specialisti del settore.

Non trattava in alcun modo i suoi pazienti.

Si era infatti accorto che la SM era causata da stili di vita ben precisi e circostanziati, tipo stress, superlavoro, superfatica, abbassamento della forma fisica, per cui non esisteva altra azione rimediale possibile se non quella di correggere tali fattori.

La circolazione-tartaruga, frutto delle diete proteinomani

Il primo motivo di sclerosi resta la circolazione-tartaruga, rallentata dai cibi assurdi raccomandati dai medici. Tanto che la SM è alta dove sono alte le malattie cardiache alle coronarie.

La SM è alta dove c’è molta emicrania e molto diabete.

Gli atleti in piena attività sono immuni da SM. Quelli che smettono di allenarsi, invece no.

Gli operai, che lavorano duramente alla catena di montaggio, 40 ore la settimana, sono immuni da SM,

mentre i disoccupati e i cassa-integrati non lo sono.

I primi non possono mangiare per tante ore. Gli altri, stando a casa, tengono a pronta disposizione nel frigo salami, prosciutti e grana, ed anche qualche bottiglia di vino doc.

Una malattia particolarmente inadatta alle cure mediche

Queste considerazioni sono sufficienti per dire che la sclerosi multipla si può e si deve vincere in modo tutto sommato banale, e senza farmaci. Però ci vuole metodo, costanza, coerenza, pazienza, fiducia.

Tutte caratteristiche che mancano nel mondo nevrotico di oggi.

Detto in soldoni, la sclerosi multipla appare come la una patologia totalmente aliena e disadatta alla medicina, che è brava a intervenire sui sintomi. Non su tutti, ma solo su quelli che riesce a far scomparire rapidamente, per poter dire eventualmente al cliente  Vedi che ti ho guarito.

Non è affare nostro!

Se la medicina fosse almeno un peletto più saggia e sveglia, dovrebbe dire al paziente di SM.

Mi spiace questo non è affare nostro. Invece, volendo abbracciare tutto ciò che esiste a livello di mali, la medicina si offre come soluzione anche per questo problema. Non sa guarire un comune raffreddore e pretende di guarire la SM. E lo fa ovviamente con tanto di rimedio farmacologico sul palmo della mano.

Deve pur darti fisicamente qualcosa, non fosse che per pretendere un pagamento.

L’ultimo farmaco, ovvero il più insidioso della serie

Non va bene l’interferone? Ecco che arriva il Tysabri, della Biogen Idec& Elan Pharmaceuticals, che ha in cura 40000 soggetti, 20800 in USA e 18500 altrove. Farmaco miracoloso? Niente affatto.

Soltanto più irritante e più scanna-persone del beta-interferone stesso.

E’ possibile che attenui o rallenti la frequenza delle crisi?

Potrei farlo anch’io, dando una martellata in testa ai malati e tramortendoli. Non è affatto detto che la martellata in testa sia meno efficace, e nel contempo più pericolosa del Tysabri.

Una autentica martellata sul maggiore organo che abbiamo, cioè sul fegato

E’ vero che solo uno su 1000 dei pazienti in cura va a subire la terribile leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP o PML), grave infiammazione del sistema nervoso causata, a detta dei monatti, da un virus chiamato JC.

Nessuno però aggiunge che esiste una gamma pesante di effetti indesiderati, con infiammazioni al fegato (epatite), ingiallimento della pelle, malfunzionamento di fegato e cistifellea, anormale colorazione scura delle urine.

Una bella martellata al fegato, può fare ancora più male che una alla testa.

Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo